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Autore: Mary Evans    27/01/2013    0 recensioni
Ha partecipato al contest "IL LINGUAGGIO SEGRETO DELLE PIUME DI ZUCCHERO" di HybrisHir.
Ted Tonks si scoprì ad amare da lontano Andromeda Black.
Non aveva mai avuto il coraggio di dichiararsi, e adesso che stava per concludersi il suo ultimo anno ad Hogwarts iniziava a credere che le sue fantasie su una possibile relazione con lei sarebbero rimaste tali.
Andromeda Black si ritrovò a rivalutare la sua famiglia.
Iniziò a credere che probabilmente le loro idee sulla purezza del sangue avevano più influenza rispetto all’affetto che avrebbero dovuto provare per lei.
Si era ormai rassegnata a vivere una vita senza amore.
Può un incontro in biblioteca cambiare tutto?
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andromeda Black, Ted Tonks | Coppie: Ted/Andromeda
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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Personaggi: Ted Tonks/Andromeda Black
Genere: Introspettivo, Sentimentale
Rating: Verde
Avvertimenti: Nessuno
Gusto Scelto: Vaniglia
Sensazione Scelta: Delicatezza

 

 Il Sapore di un Bacio

Era il 12 giugno, gli esami per i M.A.G.O. erano alle porte, e Ted Tonks si stava ritirando in biblioteca per cercare un po’ di quella tranquillità che non riusciva più a trovare nella sua Sala Comune da quando tutti erano entrati nel tipico stress Pre-Esame.
Beandosi del silenzio di quel luogo, fece scivolare lo sguardo lungo i tavoli della biblioteca, sulle teste chine sui libri, per poi fermarsi alla vista dell’unica ragazza che, invece di studiare, si limitava a tenere un libro sul tavolo e a rispettare la quiete degli altri.
Il suo cuore mancò un battito quando la riconobbe: Andromeda Black.
Avrebbe dovuto affrontare anche lei i M.A.G.O. quell’anno ma, nonostante sapesse che sarebbe stata una delle prime a dover sostenere gli esami orali, questo sembrava non preoccuparla. Si era seduta  all’unico tavolo vicino la finestra che affacciava sul parco, e fissava assorta il paesaggio che le si presentava davanti. I suoi lunghi capelli castani le ricadevano dolcemente ai lati del volto, coprendo parte di quei tratti che la facevano sembrare fragile agli occhi esterni ma non a quelli di Ted, che aveva passato interi mesi ad osservarla imparando le molte sfaccettature del suo carattere. 
Dopo tutti questo tempo non aveva ancora capito le motivazioni che avevano spinto il Cappello Parlante a smistarla tra i Serpeverde.
Lei non era crudele o vendicativa. Non disprezzava i Mezzosangue e non era attratta dal lato Oscuro.
Al contrario, aveva sempre una parola gentile per gli altri e non si faceva problemi ad immischiarsi nelle dispute, pur di difendere i più deboli. Era sempre disponibile con chiunque le chiedesse aiuto, ma diventava una furia se si prendevano in giro la sua famiglia o i suoi amici.
Con queste premesse, un po’ tutti si chiedevano perché non fosse stata smistata tra i Grifondoro.
Tanto inattesa quanto fulminea, una sola lacrima scese dagli occhi della giovane che subito si affrettò ad asciugarla con la mano.
Ted rimase impietrito. Cosa mai poteva indurre il suo angelo a piangere? Lei era forte. Odiava mostrarsi debole.
Raccogliendo tutto il suo coraggio si avvicinò ad Andromeda.
-Perché stai piangendo?- chiese piano, interrompendo il flusso dei suoi pensieri e facendola sobbalzare.
Lei lo guardò spaesata per un attimo, prima di riconoscere colui che le stava di fronte: Ted Tonks, Tassorosso Nato Babbano del suo stesso anno.
Il genere di persona che i suoi genitori non le avrebbero mai fatto sposare.
Gli rivolse un sorriso triste prima di rispondere.
-Mi hanno informata mediante una missiva che quest’estate dovrò sposare Rodolphus Lestrange. Io non lo amo ma, a quanto pare, non ho alcuna voce in capitolo…- disse, e per la prima volta si ritrovò a guardare attentamente il volto del ragazzo. Era bello, Ted Tonks, ed Andromeda arrossì a quel pensiero tanto involontario quanto inaspettato.
Ted non ebbe bisogno di chiedere altro. Sapeva che tra i maghi Purosangue era usanza combinare i matrimoni tra loro per mantenere pura la linea di sangue ma, a parer suo, quelle erano tutte sciocchezze: un mago non poteva essere giudicato solo in base al suo status sanguigno.
Per la prima volta nella sua vita fremette di ira e indignazione.
Come poteva la famiglia Black sottoporre ad una tale sofferenza la loro figlia maggiore? Come poteva darla in moglie ad un Mangiamorte seguace di un mago Oscuro? Non avevano a cuore il benessere di Andromeda?
La mentalità dei Purosangue sarebbe stata sempre un mistero per lui ma, nonostante li disprezzasse, non poteva fare a meno di desiderare di essere uno di loro.
Probabilmente solo in quel caso avrebbe potuto unirsi alla schiera di pretendenti della dolce Black ed essere accettato dai suoi genitori come tale.
-Hanno scelto proprio un bel giorno per darmi la notizia!- commentò la ragazza con sprezzante ironia.
-Oggi è il mio compleanno,- spiegò -e invece di festeggiare in grande i miei diciassette anni mi ritrovo a maledire questo giorno rintanandomi in biblioteca. Sono proprio patetica…-
Tra i due scese il silenzio, e nelle biblioteca ritornò a farsi sentire solo lo sfogliare dei libri. Rimasero a fissarsi per un po’, ognuno perso nei propri pensieri, poi Andromeda abbassò lo sguardo, incapace di reggere oltre quello del Tassorosso.
Alzò di nuovo gli occhi solo quando lo sentì armeggiare con la sua borsa in cerca di qualcosa. Nel caos dei suoi libri, lo vide prendere in mano un’unica piuma di zucchero e tenderla verso di lei.
-Buon Compleanno, Andromeda.- disse Ted, semplicemente.
Quella piuma di zucchero era l’unica cosa che era riuscito a trovare. Certo, non era molto, ma ci teneva a farle un regalo.
La vide assumere un’espressione stupita spalancando leggermente gli occhi e, per un attimo, pensò di avere osato troppo. Poi, però, il volto di Andromeda si distese in un sorriso ed ella allungò una mano per prendere il dolce, sfiorando inavvertitamente le dita del ragazzo.
Dei brividi piacevoli percorsero entrambi prima che lei interrompesse il contatto.
Ted la vide mangiare con gusto il suo regalo di compleanno sporcandosi la bocca con gli zuccherini e, pensando che forse quella sarebbe stata l’unica occasione che avrebbe avuto per farlo, si avvicinò alla Black.
Lentamente, quasi a chiedere il permesso, depose un unico bacio su quelle labbra che aveva desiderato assaporare fin dal primo momento.
Le fece dimenticare tutti i suoi problemi. Il suo imminente matrimonio, la sua famiglia… in quel momento c’erano solo loro due.
Quando Ted si staccò, non potè fare a meno di accarezzarle delicatamente una guancia .
-Sai di piume di zucchero.-  disse, ed Andromeda gli sorrise in risposta.
A volte un semplice gesto riusciva a condizionare un’intera esistenza.
 
 
 
 
  
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