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Autore: angelstodie    27/01/2013    2 recensioni
(fan fiction su Niall Horan)
Se mai qualche fidanzato fosse entrato nella mia stanza, probabilmente non avrebbe più ritrovato la via d'uscita. Ho sempre visto la mia “cameretta” come un labirinto di vestiti e di perversione dovuta al normale sbalzo di ormoni dell'età adolescenziale. Non posso definirmi certo una persona ordinata, non solo per quanto riguarda i vestiti e oggetti sparsi, ma anche per le mie idee sempre diverse e a volte completamente incoerenti.. ma posso definirmi ordinaria. Sono una ragazza ordinaria in una società che di ordinario non vuole niente. Se sei ordinario nessuno ti noterà mai, sarai come una margherita in mezzo a tantissime e bellissime rose rosse e blu, che ti sovrastano con la loro maestosità e superiorità. Ma ricordiamoci che qualcuno, qualcuno in questo strano e imprevedibile mondo sceglierà di cogliere la margherita, per un qualche strano motivo. Ah, dimenticavo! Mi chiamo Vanessa, ho 17 anni e vi racconterò la mia storia.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Sono sempre andata in cerca della fan fiction perfetta, finché non ho capito che dovevo scriverla io.

 

Your hand fits in mine like it's made just for me.

 

Ottobre 2012, Milano.

 

Se mai qualche fidanzato fosse entrato nella mia stanza, probabilmente non avrebbe più ritrovato la via d'uscita. Ho sempre visto la mia “cameretta” come un labirinto di vestiti e di perversione dovuta al normale sbalzo di ormoni dell'età adolescenziale. Non posso definirmi certo una persona ordinata, non solo per quanto riguarda i vestiti e oggetti sparsi, ma anche per le mie idee sempre diverse e a volte completamente incoerenti.. ma posso definirmi ordinaria. Sono una ragazza ordinaria in una società che di ordinario non vuole niente. Se sei ordinario nessuno ti noterà mai, sarai come una margherita in mezzo a tantissime e bellissime rose rosse e blu, che ti sovrastano con la loro maestosità e superiorità. Ma ricordiamoci che qualcuno, qualcuno in questo strano e imprevedibile mondo sceglierà di cogliere la margherita, per un qualche strano motivo. Ah, dimenticavo! Mi chiamo Vanessa, ho 17 anni e vi racconterò la mia storia.

Era Ottobre. Per potermi dedicare completamente allo studio in modo da mantenere un media decente, ero a casa. Nonostante fosse una giornata splendida, insolita per quel mese, ho resistito alla tentazione di uscire per stare con gli amici e sono rimasta nella mia cameretta a studiare. Alternavo filosofia a computer e cellulare.. d'altronde la concentrazione, dopo un po', deve lasciare spazio ad altri pensieri.. per esempio alla musica, ad una band. In quel periodo mi stavo documentando sui One Direction. E adesso tutti in coro: “Bimbaminchia”, “Vai a studiare, vai vai”, “Ma chi sono quei bambini?!?”, “Sei una stupida”. NO. Non ho detto che ero follemente innamorata di loro, né che mi sarei uccisa per un loro tweet o un loro sguardo. Stavo solamente guardando delle foto su tumblr e facendo degli apprezzamenti riguardo ai loro corpi... in particolare a quello del biondino, mica male! Con le cuffie e gli occhi appiccicati allo schermo del mio portatile facevo scorrere la pagine 'rebloggando' (condividendo) ogni foto del biondino, ma anche degli altri. Ho scoperto che il biondino si chiama Niall. Poi ci sono Liam, Harry, Louis e Zayn. Con il tempo mi sono accorta che ogni volta che andavo al computer era per cercare i mitici oned. E avevo anche cambiato il mio desktop per metterci una loro foto. Le cose stavano degenerando! Io non sono la classica fan sfegatata di cinque giovincelli senza pudore che cantano qualche canzoncina sdolcinata per dare a noi comuni mortali il contentino! Eppure... qualcosa in loro aveva colpito la mia anima, oltre che l'occhio.

Ma sono una ragazza con tante aspettative. Dopo il liceo mi sarebbe piaciuto entrare a medicina perché fare il dottore è sempre stato il mio sogno fin da piccola. Consapevole degli anni di studio pressoché interminabili, ero comunque convinta che quella fosse la via più giusta per la mia vita. Già... sarebbe stata la via più giusta, ma non quella che avrei voluto veramente. Sapevo che, nel profondo del mio cuore, mi sarebbe piaciuto fare la cantante e avere la possibilità di 'vivere cantando', cioè di potermi mantenere facendo il miglior lavoro del mondo: la popstar. Da persona razionale che ero (e sono), ero consapevole del fatto che quel sogno sarebbe rimasto tale per sempre, così mi sono convinta che anni di liceo sudati sui libri mi avrebbero dato la possibilità di scegliere un lavoro impegnativo e redditizio anche se non quello che avrei voluto. Avrei fatto felici i miei genitori. Genitori. Loro mi avevano dato tutto: dalla vita al vero amore paterno. Per me sono un tesoro da custodire con cura. Questo fa di me una persona concentrata, schematica. In parte è vero: ho le idee chiare sul mio futuro, ma non tutta la mia vita si basa su questo. Sono anche romantica, sognatrice ma anche consapevole. Non sono proprio quel tipo di adolescente che si lascia abbindolare dalle canzoni esageratamente sdolcinate dei One Direction! Invece è successo, ci sono cascata anche io e adesso sono l'ennesima vittima della One Direction Infection. Cosa ci posso fare? E' capitato. Mi piace comunque ascoltare anche altra musica, mi piace divertirmi con le amiche, mi piace la pallavolo, che pratico da tanti anni, e adoro cantare. Quando canto mi sembra di essere in completa armonia con l'universo. Siamo solo io e la mia voce, tutto il resto non conta. Le mie amiche, le uniche a sapere della mia presunta 'infatuazione' per questi baldi giovani inglesi, hanno insistito per andare in discoteca ad Halloween. Come avrei potuto dire di no di fronte al loro stupefacente entusiasmo? E poi anche a me piace la discoteca. Ballare fino allo svenimento sotto alle luci abbaglianti e con la musica a palla fino alle 5 di mattina. Mi sarei travestita da vampira, tanto per essere originale. I miei genitori mi avevano dato tranquillamente il permesso di andare in discoteca con le amiche. Nessun coprifuoco. Buono. Ottimo. Ho decisamente i genitori più bravi del mondo! I giorni sono passati veloci, le giornate erano sempre le stesse: scuola, mangiare, studiare, social network, cuffie e musica a palla, dormire. La sera di Halloween sono andata a casa di una delle mie amiche per prepararci insieme. Io sarei stata una vampira con dei denti affilatissimi, Carolina si sarebbe trasformata in una strega, Elisa in una mummia e Serena in un fantasma. Sapevo che la serata sarebbe stata fantastica, soprattutto con loro, che sono una parte importante della mia vita, le mie migliori amiche, quelle a cui racconto tutto, ma tutto tutto. Dopo lunghissime ore di preparazione per trucco e parrucco impeccabili, siamo uscite di casa per andare in discoteca. Non sapevo nemmeno dove fosse questa discoteca, ma non era importante. L'importante non è dove vai, ma con chi ci vai. La discoteca era bella. Non posso utilizzare altri aggettivi perché quello che ho visto veramente è stato ben poco, a causa della luce soffusa e del casino. Dopo solo mezz'ora, la discoteca si è riempita. E non intendo che era affollata, ma che nessun' altro poteva entrare proprio! Non c'era più posto per nessuno letteralmente. Ero in mezzo alla pista con le mie amiche e cercavo di ballare con disinvoltura in mezzo alla massa di maschi scatenati e ragazze ubriache..... quando mi arriva una gomitata in testa! Va bene che sono alta 1 e 60, ma la gomitata proprio no!!! Mi giro per urlare qualcosa di cattivo all'idiota che mi aveva colpito, ma perdo improvvisamente le parole quando guardo il suo viso. Ero appiccicata ad un ragazzo abbastanza alto e completamente truccato. La faccia bianchissima e i capelli in piedi verdi e il rossetto rossissimo che finiva anche sulle guance fino quasi agli occhi, a mo' di luna. Era Jocker! Ma gli occhi... quegli occhi, io li conoscevo bene. Li conoscevo grazie a twitter, tumblr e quant'altro, ma quegli occhi li avevo già visti. Azzurri come il cielo. E li ho fissati per un minuto che sembrava interminabile, e lui non ha distolto lo sguardo. La musica era assordante, ma io non ci facevo caso. Mi sono estraniata da tutto quello che mi circondava per concentrarmi su di lui.. su quegli occhi. Solo allora ho capito. Ho capito che era il biondino che mi piaceva tanto, era Niall. Avevo il dubbio, certo, che non fosse lui ma un semplice ragazzo come gli altri, ma ad ogni istante che passava ero sempre più certa che fosse lui. Lo sapevo che i One Direction erano belli e bravi, ma non mi aspettavo che vedere uno di loro dal vivo e così da vicino mi avrebbe fatto quell'effetto. Lui ha capito subito che lo avevo riconosciuto. Posso solo immaginare la mia espressione in quell'istante, ma sicuramente non ispirava cattiveria da post gomitata omicida... casomai ispirava sbalordimento/euforia da fan scatenata. Stavo per urlare come una pazza per aver incontrato Niall in discoteca, ma lui mi ha tappato la bocca con una mano, mi ha presa per un braccio e mi ha portata in disparte. Sempre tenendomi la bocca chiusa ha cominciato a dire delle strane parole incomprensibili, non solo perché parlava velocemente con il suo accento irlandese, ma anche perché il rumore assordante della musica impediva qualsiasi conversazione. Mi ha portata fuori e mi ha fatto salire su un'enorme macchina nera poco distante dall'entrata della discoteca. La mia mente era completamente occupata da lui. In un solo momento ho pensato a circa un miliardo di cose che avrei potuto fare o dire a Niall. Una volta in macchina ha ricominciato a parlare a raffica di quello che stava succedendo, ma a me delle sue parole proprio non fregava niente. Eppure io so l'inglese, avrei potuto tranquillamente fare affidamento al mio piccolo vocabolario mentale e dirgli di stare tranquillo perché non avrei detto niente a nessuno (tanto come l'ho riconosciuto io, l'avrebbero potuto riconoscere le altre migliaia di persone nella discoteca)... ma invece mi sono limitata a fissarlo con aria ebete mentre lui cercava di dirmi qualcosa.

 

Niall: << Che cosa vuoi? Una foto? Un autografo? Una macchina nuova? Un album? Un bacio? Non posso trattenerti qui contro la tua volontà, ma per favore, non dire a nessuno che sono qua o scoppierà il putiferio. Sono qui solo di passaggio, devo cercare Harry e Zayn perché volevano vedere com'è una discoteca italiana, quindi non peggiorare la situazione e stai zitta. Ti darò tutto quello che vuoi. >>

 

Quelle parole sembravano così veloci e insensate. Niente aveva senso, dopotutto. Ero lì, nella macchina di Niall, con Niall, ma proprio Niall di fronte a me che mi chiedeva che cosa volevo pur di stare zitta. E avrei voluto rispondere che volevo lui, lo volevo tutto, i suoi occhi, le sue labbra, i suoi capelli, il suo sorriso, la sua macchina, il suo profumo, tutto! Ma io non volevo niente. Mi aveva dato un po' fastidio quel suo modo di aggredirmi, come se fosse scontato che volessi urlare al mondo che i One Direction erano in discoteca. E poi, chi avrebbe potuto sentirmi con tutto quel macello? Nessuno.

 

Me: << Stai tranquillo. Non voglio niente. Non voglio nessun CD, né una macchina. Niente. Puoi andare se vuoi, neanche io posso trattenerti qui contro la tua volontà. >>

 

Lui rimase sorpreso dalla mia risposta. Evidentemente si aspettava un “I love youuu” o un “Kiss me baby” o qualcosa del genere con un pianto di gioia infinito. Ma io non ho detto niente del genere. Tutto ciò che riuscivo a sentire era una grande ammirazione per un ragazzo così famoso e così amato che milioni di persone avrebbero venduto l'anima al diavolo pur di essere al mio posto in quel momento, su quella macchina.

 

Niall: << Ah... ok, scusami se sono stato troppo avventato, pensavo fossi la classica fan italiana che mi avrebbe messo le braccia al collo nel momento in cui mi avesse riconosciuto. Mi dispiace. >>

 

Mi scese una lacrima. Sembrava tutto così strano. Lui incarnava tutto ciò che io avrei voluto essere. Bello, famoso, ricco, talentuoso e amato da tantissime persone in tutto il mondo. Lui girava il mondo cantando le sue canzoni ed emozionava tantissimi fan insieme ai suoi amici. Per lui era tutto semplicemente perfetto, mentre sapevo che per me non sarebbe stato così. Pochi, pochissimi hanno la fortuna di diventare veramente famosi dopo un talent show. Spesso chi partecipa dopo poco tempo svanisce dalla circolazione, e difficilmente ritorna in carreggiata. I One Direction sono l'eccezione che conferma la regola. Quel misto di frustrazione e gioia, di ammirazione e gelosia mi fecero venire il classico nodo alla gola che non ne vuole sapere di sparire.

 

Niall:<< Cosa c'è? Cosa ti prende? >>

 

Avevo solo poche parole da dire.

 

Me:<< Ti invidio, ti invidio da morire. Ti rendi conto di quanto sei fortunato?!? Tu puoi avere tutto! TUTTO. Donne, case, macchine. Sei famoso, bravo e bello da fare impazzire e ti stai preoccupando di me, una semplice studentessa che fino a 5 minuti fa stava ballando quando un idiota le ha tirato un gomitata in testa! Io canto, ma posso solo sognare di riuscire ad ispirare le persone come fai te. E nonostante sia gelosa da morire della tua vita fantastica, non potrei mai, mai farti qualcosa di male, qualche dispetto. Mai. >>

 

Ho aperto la portiera e sono scappata. Non è ovviamente la tipica reazione di una Directioner, ma finchè non ti trovi nella situazione reale non puoi mai sapere che sentimenti proverai, né che parole avrai il coraggio di dire. Puoi soltanto immaginare la situazione, e non è esattamente la stessa cosa. Niall allo stesso modo scese dalla macchina.

 

Niall:<< Aspetta!!! >>

 

Urlava, ma ormai ero già lontana. Non mi ero nemmeno accorta che stavo correndo. Volevo soltanto entrare in discoteca e cercare le mie amiche per dire loro che sarei tornata a casa perché non mi sentivo bene. Sapevo che l'indomani mi sarei pentita amaramente di non aver dichiarato i miei sentimenti a Niall. Lui mi piaceva, anche se sapevo che questo sentimento era fittizio, irreale, perché io non lo conoscevo abbastanza da poter dire le fatidiche parole. Non lo conoscevo affatto, e, in realtà, i miei sentimenti glieli avevo espressi più che chiaramente. Gelosia e frustrazione. Oltre ovviamente all'attrazione fisica per quel biondino a dir poco perfetto. Perfetto per me. 'Perché gli ho detto quelle cose? Perché non sono stata più carina con lui? Perché? Perché? Perché?' Nella mia mente frullavano più di mille domande e sensazioni nello stesso momento. Ero frastornata. Trovate dopo un po' le mie amiche, ho detto loro che sarei tornata a casa, causa mal di testa. Mi hanno urlato letteralmente nell'orecchio di riposare e di far sapere loro il giorno dopo come sarei stata. Così sono uscita, ho chiamato un taxi e sono tornata a casa. I miei erano già a dormire, così ho cercato di non fare troppo rumore per svegliarli. Erano le 3 in punto. Sono salita in punta di piedi in camera mia e mi sono sdraiata sul letto per cercare di fare il punto della situazione, intanto mi struccavo con una certa foga... e mi sono ricordata di una cosa... LA BORSETTA! L'avevo lasciata nella macchina di Niall! Perfetto, le cose non potevano andare meglio! Ormai non potevo più fare niente, e di certo non sarei tornata indietro per una dannata borsetta. Ho preso il mio portatile e sono andata un po' su twitter per vedere come stavano i miei followers... e sono andata anche sul profilo di Niall, così, per curiosità. Aveva appena scritto un tweet.

“Una ragazza oggi mi ha aperto gli occhi. Grazie Vanessa.”

Sono diventata completamente rossa. Quel tweet lo hanno visto milioni di persone, ed era veramente riferito a me. Quante Vanessa poteva aver incontrato in quel momento?!? No, era decisamente riferito a me.. Ha detto che gli ho aperto gli occhi. Wow, incredibile. Schiaccia il tasto 'preferiti' e mentre stavo pensando a quelle parole sono cascata in un sonno profondo... e sognai un biondino dagli occhi color cielo.

 

Alle 10 di mattina ho aperto gli occhi dopo un sonno veramente strano. Non era stato particolarmente riposante, forse perché continuavo a rimuginare sull'episodio della sera precedente. 'Quanto sono stata fortunata.. ragazze di tutto il mondo avrebbero voluto essere al posto mio.. e invece c'ero io, proprio io..' continuavo a pensare. Mia mamma aveva spostato il portatile dalle mie gambe. Meno male, se no avrebbe fatto un volo per terra appena mi fossi mossa. Sono scesa in cucina per mangiare qualcosa mentre scrivevo alle mie amiche che stavo meglio e che il mal di testa era passato. Trovo un biglietto dei miei genitori. Mio padre era partito per 2 giorni per lavoro, come al solito, e mia madre aveva accompagnato mia nonna a fare una visita dal dottore. Non mi aveva svegliato prima perché sapeva che avevo fatto tardi e avevo bisogno di dormire. “Grazie mamma, tu sai sempre tutto!” Mentre addentavo una mela mi sono guardata allo specchio... Uno spavento! Capelli per aria e occhi neri come un panda. Non mi ero struccata proprio bene. Dovevo darmi una sistemata immediatamente, ma mentre stavo andando in bagno è suonato il campanello. Convinta che fosse mia mamma, ho aperto subito la porta.. ma non era lei. Era lui, Niall. E io ovviamente ero in uno stato indecente post discoteca. Mi ha guardata con un sorriso così tenero che mi sono sciolta tutta.

 

Niall:<< Ciao.. Senti, mi dispiace disturbarti.. ehm, volevo solo ridarti la borsetta che hai dimenticato sulla mia macchina. Non ho guardato niente, giuro, solo l'indirizzo di casa tua, Vanessa... >>

 

Sembrava impacciato, imbarazzato dalla situazione, ma sicuramente non poteva essere più imbarazzato di me che ero in quello stato orribile.

 

Me:<< Non so come ringraziarti Niall, davvero! >>

 

Ho fatto finta di essere sollevata per aver ritrovato la borsetta, di cui in realtà non mi importava più di tanto. Mi ero focalizzata di più su di lui. Ho preso la borsa e poi sono tornata a riguardare di nuovo quegli occhi blu.

 

Me:<< Ma.. quel tweet... quello di ieri notte.. è riferito a me? >>

 

Niall:<< E a chi se non a te? Nessuno mi ha mai detto le cose che mi hai detto tu ieri sera. Nessuno. E volevo anche dirti che hai ragione, sono un ragazzo fortunato. Forse fino ad adesso non me ne sono mai reso conto fino in fondo.... ma adesso lo so, anche se non capisco questa tua gelosia pazza nei miei confronti. Fidati, anche io ho i miei problemi, e anche se non sono come quelli degli altri adolescenti, sono comunque problemi, e... per la cronaca, io potrei avere tutte le donne che voglio, ma io non le voglio tutte, ne voglio una che mi capisca e che mi conosca per quello che sono, non perchè sono famoso e bello. Quella ragazza deve conoscere Niall James Horan di Mullingar, non Niall 'il biondo' dei One Direction: quello lo conoscono tutti. >>

 

Mentre lo guardavo ho capito che era sincero. Le pensava davvero quelle cose. La notte precedente di certo non gli avevo detto delle cose piacevoli. Avevo fatto un errore madornale: chi ero io per giudicare la sua vita? Non lo conoscevo, non sapevo chi era e non potevo sapere com'era la sua vita. Punto. Gli dovevo delle scuse.

 

Me:<< Mi dispiace tanto, non avrei dovuto dirti quelle cose. Non sono nella posizione adatta per giudicare te e la tua vita. Sono mortificata.... >>

 

Niall:<< Non esserlo. In parte hai ragione, dopotutto. E ti capisco. Prima di X Factor ho provato le stesse forti emozioni che tu provi ora. Sono stato talmente fortunato che ho firmato un contratto insieme ad altri 4 fantastici cantanti che mi accompagnano in questa avventura. Non è cosa da poco... Dai, non lasciarmi qui alla porta, fammi entrare, per favore... >>

 

Mi ha chiesto così dolcemente di farlo entrare che neanche una ragazza lesbica avrebbe potuto resistergli. La mia espressione doveva essere veramente buffa in quel momento perché lui ha fatto una mezza risata. Così l'ho fatto accomodare. Ero proprio impacciata.

 

Me:<< C..certo! Entra pure! Accomodati sul divano, io vado a darmi una sistemata.... >>

 

Niall:<< Non hai bisogno di una sistemata, sei carina anche con gli occhi da panda. >>

 

Classico. Stava cercando di flirtare con me. Cosa avrei potuto fare in quel momento? Sono diventata rossa come un pomodoro, le orecchie erano ancora più rosse e pensavo di svenire lì dove ero. E lui rideva di me, anche se non lo faceva con cattiveria. Era divertito e per niente imbarazzato.

 

Niall:<< Dai, vieni qui >>

 

Era seduto esattamente nell'angolo del divano e io mi sono seduta accanto a lui. Dio quanto era bello. Stavo pensando a quanto fosse incredibilmente perfetto.... e ho pensato ad alta voce.

 

Me:<< Sei così bello........ >>

 

“MALEDETTA ME, che parlo sempre quando dovrei stare zitta!!!” pensai.

 

Niall:<< Bhe, grazie, anche tu non sei niente male! >>

 

La cosa stava generando, i miei ormoni stavano andando su di giri. Il cuore batteva a mille e il mio stomaco era scombussolato. Tutte quelle sensazioni erano così strane e estranee a me. Ero in casa da sola con il ragazzo più amato del momento e mi ha detto che 'non sono niente male'!

 

Niall:<< Così... tu canti? >>

 

Me:<< Sì, da qualche anno. Quando canto provo delle emozioni fortissime e sento che sono completamente in armonia con il mondo. E' difficile descrivere il momento.. bisogna viverlo o non lo si capisce davvero. >>

 

Ecco, superato l'argomento bellezza, l'argomento canto andava molto meglio.

Abbiamo cominciato a parlare di tutto. A partire dal canto, lui mi ha parlato della sua esperienza, di quanto fosse stato fiducioso in quel talent show e di quanto amasse la sua chitarra. E mentre guardavo i suoi occhi infiniti, ho conosciuto un altro Niall, non il cantante, ma il ragazzo dolce e bello e che non sa di esserlo. Abbiamo anche riso delle sue figuracce di quando era piccolo ma che fa anche da 'grande'. E abbiamo parlato di cibo, tantissimo cibo delizioso che ci siamo ripromessi di mangiare insieme un giorno. Non mi aspettavo di trovare un biondino così diverso da come lo si vede nei video del computer. Lui è completamente diverso. Totalmente. In quel momento potevo dire che non mi piaceva più Niall solo perché era biondo e dannatamente attraente, ma perché mi piaceva proprio per il suo carattere. Mi piacevano le sue passioni, i suoi gusti. Dopo due ore passate a parlare e discutere del più e del meno, è suonato il campanello. Mia madre, sicuro. Sono andata ad aprire la porta e mia mamma mi ha detto immediatamente che la visita medica era andata benissimo e che la nonna stava bene. E' stato un sollievo. Entrando, mia mamma si è accorta subito di un ragazzo figo in soggiorno, ovviamente. Niall si è alzato e ha salutato gentilmente mia mamma, che aveva un'espressione basita. Eh sì, Niall ha fatto questo effetto anche a mia mamma! Dopo averlo squadrato per bene, lei si è girata verso di me con un espressione del tipo 'E brava la mia bambina!!!' ed è andata in cucina. Niall mi guardava sorridente. Aveva capito di aver fatto una certa impressione su mia madre. Però doveva andare perché doveva incontrarsi con la band. 'No, non andartene, rimani qui con me' avrei voluto sussurrargli in un orecchio, ma per fortuna sono riuscita a trattenermi. Mi ha chiesto il numero di cellulare... e io gliel'ho dato tranquillamente, anche se invece, dentro, il mio cuore impazziva di gioia. E Niall è uscito, quel pezzo di gnocco che mi ha detto che 'non sono niente male' ha lasciato casa mia!! Ero letteralmente impazzita per lui! Mia madre ha cominciato subito il terzo grado per sapere da dove fosse sbucato un ragazzo così carino e mi ha avvisato subito che se me lo fossi fatto scappare me lo avrebbe portato via lei... ma doveva stare tranquilla, non me lo sarei mai lasciato scappare. Forse mi stavo facendo un film mentale davvero ridicolo dove io ero la sua fidanzata, ma mi piaceva pensare che io veramente gli piacessi. Magari avevo fatto colpo! Sembrava impossibile, sembrava un sogno che forse sarebbe finito tra 5 minuti quando mi sarei svegliata da un sonno turbolento. Ma invece era realtà... Il giorno dopo io e Niall siamo andati a fare un giro insieme. E' passato a prendermi a casa. Io avevo indossato una maglietta con un golf blu e jeans attillati. Quando ho aperto la porta mi sono trovata davanti uno splendido esemplare di maschio umano proprio interessante. Avevamo il golf dello stesso colore, e abbiamo riso insieme della coincidenza. Una volta fuori di casa, lui doveva mantenere una certa discretezza, o le fan lo avrebbero assalito come una mandria di mucche pazze, quindi cercava di non farsi riconoscere. Siamo andati in un posto appartato, poco conosciuto, dove lui sapeva che si mangiava bene il cinese. Ma mangiare è un eufemismo. Lui ha completamente divorato piatti che forse avrebbero saziato tre persone, mentre io mi sono limitata alla mia porzione, da persona normale che sono. Era così divertente. Cercava sempre di farmi ridere con delle battute pessime, ma che a me piacevano un sacco. E quando io ridevo, rideva anche lui. Mi sembrava di conoscerlo da sempre e allo stesso tempo sembrava tutto così nuovo e fresco, infatti non erano passati nemmeno tre giorni. Ma non si possono descrivere cosa ho vissuto in quei giorni. Si pensa sempre di essere pronti per affrontare la questione 'amore', ma puntualmente quando cupido bussa alla nostra porta non si è mai pronti a sufficienza. Siamo usciti tutti i giorni da quel momento. O di giorno o di sera, siamo andati insieme in tantissimi posti. Ogni volta qualcuno gli chiedeva un foto o ci facevano le foto insieme. Le potevo vedere su tumblr, il bellissimo Niall che abbracciava la bruttissima me, non curante delle fotocamere. Che vita che doveva vivere. Sempre circondato da persone che vogliono sapere tutto di lui, anche se vuole rimanere riservato. La sua privacy non esisteva proprio. Se fossi diventata la sua ragazza, anche la mia privacy sarebbe scomparsa, ma poco importava: era un piccolo prezzo da pagare per essere parte della vita di questo ragazzo, adesso lo posso dire, di cui mi stavo innamorando. Non avevo programmato di innamorarmi di Niall Horan. E' successo e basta. Quel sentimento che prima era solo infatuazione e ammirazione, adesso si stava trasformando, stava evolvendo in qualcosa di più forte e intenso. Ho pensato che per Niall stesse succedendo la stessa cosa. Mi guardava con uno sguardo diverso, più attento ai miei movimenti, al mio sorriso. Si capiva benissimo che anche lui provava qualcosa per me, come si capiva benissimo che io ero completamente persa per lui. Lo sapevamo entrambi. Un pomeriggio Niall viene a casa mia per dirmi una cosa importante. Lui e la band non sarebbero rimasti lì ancora per molto, dovevano tornare in America per lavorare sul CD che sarebbe uscito presto... doveva confessarmi che ci saremmo lasciati entro pochi giorni. Ha bussato per non so quanto tempo, ma io non potevo sentire perché ero sotto la doccia. Mi ero dimenticata di chiudere la porta, così Niall è entrato piano in casa mia, chiamandomi. Io non potevo sentirlo. Lui si è accorto che ero sotto la doccia dal rumore dell'acqua e dal suono della mia voce. Cantavo sempre mentre ero sotto la doccia. E' salito sulle scale silenziosamente e si è appoggiato alla parete di fronte al bagno. Io continuavo a cantare, ma se avessi saputo che lui mi stava ascoltando avrei smesso subito! Che vergogna! Cantavo le mie canzoni preferite e mi rilassavo, mentre lui si era seduto, appoggiato al muro con gli occhi chiusi, riflettendo sulle parole più giuste per dirmi che sarebbe dovuto partire dopo pochi giorni, mentre ascoltava la mia voce. Sono uscita dalla doccia un quarto d'ora dopo e, dopo essermi coperta con un asciugamano, sono uscita dal bagno per andare a vestirmi nella mia cameretta. E ho visto che lui era lì di fronte alla porta, seduto con la testa tra le mani. Ho urlato dallo spavento e sono tornata indietro. Che spavento! Niall si è subito alzato chiedendomi scusa con un'aria da ragazzo ferito e tormentato.

 

Niall:<< Mi dispiace, Vanessa, dovevo dirti una cosa importante, ho bussato per un sacco di tempo, ma tu non rispondevi così sono salito e ho sentito che cantavi sotto la doccia... >>

 

Me:<< Fa niente, Niall, però mi hai spaventata a morte!! >>

 

Non potevo essere arrabbiata con lui, era impossibile. Era così dispiaciuto e mortificato che non si poteva che consolarlo.

 

Me:<< Ehi, ehi... cosa ti succede? >>

 

Mi avvicinai a lui e gli accarezzai una guancia. Sembrava che stesse cercando di trattenere le lacrime, ma invano. Ha alzato lo sguardo per evitare di guardarmi dritta negli occhi e un secondo dopo le sue labbra erano sulle mie. Mi ha baciato con passione.. e io ho ricambiato quel bacio così agognato e sofferto. Le sue mani erano tra i miei capelli bagnati, le mie erano attorno alla sua schiena. Mentre le lacrime gli rigavano il viso, ha aperto gli occhi, e io insieme a lui. Ci siamo guardati per un istante interminabile, sapendo che quella storia tra noi, quella storia d'amore che era durata neanche due settimane non sarebbe potuta crescere e diventare vera. E anche io ho cominciato a piangere. Avevo capito che cosa lo tormentava, lo avevo capito solo in quel momento. Sapevo benissimo che gli piacevo, ma sapevo anche che sarebbe dovuto partire presto. Avrebbe lasciato Milano in pochi giorni. Le due settimane passate insieme ridendo e scherzando mi sono passate davanti come se il mondo stesse per finire e io volessi ricordare i momenti più belli della mia vita. Era incredibile come in pochi giorni un ragazzo biondo mi avesse cambiato la vita. Non ero più la persona di prima. Che lui se ne sarebbe andato via era inevitabile, ma quei giorni sono stati meravigliosi. Lo guardavo negli occhi consapevole che lui stava provando le stesse cose che stavo provando io. E senza perdere tempo l'ho baciato ancora e ancora e siamo stati insieme tutto il tempo necessario, perché sapevamo che dovevamo utilizzare tutto il tempo prima della sua partenza come se fosse l'ultimo giorno della nostra vita. Senza pensarci due volte, Niall mi ha preso in braccio e mi ha portato nella mia camera. Ci siamo spogliati e abbiamo fatto l'amore più bello e più sincero di tutti. Non era sesso, no, quello è diverso, quello è senza emozioni, ma noi.... noi eravamo pieni di emozioni. Ci siamo nascosti nudi sotto le coperte e abbiamo passato il momento più bello di quelle settimane. Sotto quelle coperte ci siamo trovati, io e lui, soli e in realtà così scoperti e indifesi. Eravamo uniti e, nonostante tutto, felici. E poi... baciava così bene. Mi sentivo in paradiso, pensavo di essere veramente in paradiso. Lui mi guardava con quegli occhi color cielo che facevano sembrare quella fantasia ancora più reale. Ma tutto era dannatamente reale. Il suo corpo perfetto si è legato al mio, ed entrambi sapevamo che nessuno avrebbe potuto spezzare quell'intreccio che le nostre anime avevano formato. Nemmeno la distanza. Siamo rimasti accoccolati l'uno all'altra per un tempo interminabile.

 

Niall:<< Dovrò partire tra poco, sei stata la cosa più be.. >>

 

Me:<< Sshhh... lo so, lo so. >>

 

Eravamo sdraiati sul letto, mano nella mano, e la sua mano sembrava essere perfetta per stringere la mia. Lo guardavo, tranquilla. Non c'era più niente da dire. Tutto quello che dovevamo sapere, ormai, lo sapevamo. Sapevamo di essere follemente innamorati l'uno dell'altra. Qualcuno avrebbe potuto dire che a 17 anni non si può sapere cos'è il vero amore. Sbagliato. Io avevo capito che cos'era l'amore: era lui. Era Niall James Horan, che invece di fidanzarsi con una FANtastica top model americana o una FANtastica cantante o una FANtastica attrice per questioni di business, aveva deciso di stare con me, una sua semplice FAN, una directioner e una sognatrice come tantissime altre teenager, facendosi fotografare con me anche se tutti avrebbero potuto dire che non ero alla sua altezza. A lui non importava. Lo amavo, lo amavo davvero in quel momento, e nessuno avrebbe potuto negarlo. E lui amava me. Si poteva desiderare di più? No.

 

Niall:<< Hai una voce pazzesca, lo sai vero? Dovremmo cantare insieme, una volta. >>

 

La tristezza della situazione era svanita, per adesso.

 

Me:<< Non esagerare, lo dici solo per farmi piacere.. >>

 

Niall:<< Non è vero, stupida! Smettila di sottovalutarti e comincia a darti l'importanza che meriti. Se davvero vuoi fare la cantante devi capire i tuoi limiti,certo, ma anche le tue potenzialità. E tu, credimi, ne hai tante. >>

 

Vicino alla mia scrivania era appoggiata una vecchia chitarra che apparteneva a mio nonno. Niall l'ha notata e si è velocemente alzato per andarla a prendere. Indossava i boxer, e così ho potuto vedere quanto veramente fosse bello quel ragazzo. Posso dire solo una cosa: era tanto, ma tanto bello. Io ero rimasta seduta sul letto mentre lui si è seduto sulla sedia della scrivania per poter suonare meglio. Dopo averla accordata, ha appoggiato il telefono sulla scrivania e mi ha chiesto che canzone volessi cantare insieme a lui. Allora ho tirato fuori dal cassetto del mio comodino una vecchia canzone che avevo scritto io molto tempo prima. Un'altra mia grande passione era sempre stata scrivere, così mi ero dilettata nello scrivere canzoni, ma solo una mi era uscita veramente bene. L'avevo chiamata “Piccole Cose” e parlava dei dettagli di una ragazza o di un ragazzo che a primo impatto non si notano, ma che dopo che conosci una persona da un po' di tempo, diventano le piccole cose che apprezzi di più. Io in realtà di Niall apprezzavo tutto, non mi piacevano solo le piccole cose, mi piaceva proprio il pacchetto completo..... ma comunque la canzone mi piaceva. Gli ho fatto sentire come suonava e abbiamo cantato insieme quella canzone che abbiamo sentito come la 'nostra' canzone fin da subito. Mentre cantavamo eravamo una cosa sola. Io e lui, lui ed io e basta. Nessuno poteva dividerci. Alla fine della canzone, Niall si è alzato, ha appoggiato delicatamente la chitarra dove era prima e si è seduto accanto a me sul letto. Mi ha baciato velocemente. Poi mi ha guardata dritta negli occhi. I nostri occhi dicevano tutto. Non avevamo bisogno di parlare perché già sapevamo quello che ci saremmo detti. Poi si è alzato e ha cominciato a rivestirsi.

 

Me:<< No, dai, non andare via, resta qui con me... >>

 

Niall:<< Mi dispiace piccola, ma devo andare via, appena mi libero corro qui da te, promesso! >>

 

Ormai si era già rivestito. Sarebbe comunque tornato da me appena avrebbe potuto e io già non vedevo l'ora di rivederlo. Mi ha baciato una seconda volta ed è uscito. Sembrava troppo di fretta... ma non importava. Sono rimasta nel letto ancora per qualche minuto, guardando, fuori dalla finestra il cielo azzurro. Avevamo cantato proprio bene insieme. La sua voce era divina. Per distrarmi un po' ho deciso di uscire con le mie amiche. Ci siamo trovate in centro e abbiamo dedicato la giornata alla 'shopping terapia'. Non ho fatto in tempo a dire 'Ciao belle gnocche, come state???' che subito mi riempirono di domande.

 

Tutte insieme:<< SEI FIDANZATA CON NIALL HORAN?????? >>

 

Non sapevo proprio come rispondere a quella domanda. Avrei, in realtà, voluto urlare 'Sì E NIALL HORAN E' SOLO E SOLTANTO MIO, GELOSE BASTARDE', ma per evitare di essere lapidata mi sono limitata ad un semplice 'Sì, stiamo insieme e ancora non ci credo.'

 

Carolina:<< Ovviamente vogliamo sapere ogni minimo dettaglio. >>

 

Elisa:<< Com'è da vicino? Bacia bene? Avete già fatto qualcosa??? >>

 

Serenza:<< Ma quanto sei fortunata, ti invidio da morire Vanessa!!! >>

 

Hanno continuato con queste esclamazioni finché io non ho risposto con un filo di malinconia nella voce:

 

Me:<< Ragazze, calma... E' vero, abbiamo passato due settimane incredibili, ma... lo sappiamo benissimo tutti, sia io che lui, che tra qualche giorno dovrà tornare in America per lavorare sul nuovo CD in uscita. Quindi non posso farmi false speranze e devo accettare l' amara realtà. E' stato bello finché è durato, ma è tutto finito. Sapevo già dall'inizio che questa nostra 'relazione' non aveva e non avrebbe mai avuto un senso, perché io e Niall siamo troppo diversi. Lui è una popstar internazionale e io sono una semplice ragazza milanese che ama cantare ma che studierà per metà della sua vita. Chiuso. >>

 

Era difficile dire tutto ad alta voce, perché, come ben si sa, dire le cose le fa sembrare incredibilmente reali e concrete. Era anche e soprattutto difficile non piangere. Le mie amiche capirono subito che ero distrutta da quello che era successo e che non avevo molta voglia di parlare di quelle due settimane fantastiche che sarei subito scoppiata a piangere. 'Che schifo, che schifo questa vita di merda' continuavo a pensare, oltre ovviamente ad immaginarmi quei capelli biondi e quegli occhi blu svanire oltre l'Atlantico. Carolina, Serena ed Elisa sono state comprensive. Hanno cercato tutto il tempo di tirarmi su il morale e io mi sono sentita protetta e capita. Sapevano sempre come comportarsi, e io le adoravo anche per questo. Ho ascoltato le loro storie, le loro barzellette, e ho passato delle ore spensierate e libere con loro. Non so cosa sarei stata senza di loro. Probabilmente se loro non avessero insistito per andare in discoteca proprio la notte di Halloween non avrei mai incontrato Niall, e non avrei mai dimenticato la mia borsetta nella sua auto, e non ci saremmo mai conosciuti e avrei perso due settimane ad ammirare Niall dal mio stupido computer invece che dal vivo. E non avrei fatto l'amore con lui e non avrei cantato con lui. Perché lo devo ammettere: anche se sono morta quando mi sono resa conto che tutto sarebbe finito, devo dire che è stato meglio avere vissuto questi momenti, anche se finiti, piuttosto che non averli mai vissuti. Stavo cercando nella mia borsa le chiavi di casa mentre, salendo le scale del mio portico, alzando la testa, vedo Niall che sta bussando con violenza alla mia porta. Mi cadono tutte le borse con i vestiti che avevo comprato e rimango immobile a fissarlo. Troppe emozioni tutte nello stesso momento, e per una persona sola sono difficili da reggere. Sentendo il rumore delle borse, Niall si è girato. Mi ha guardato negli occhi e subito ha fatto quel sorriso che mi aveva fatto perdere la testa. Ci siamo abbracciati subito. Il suo profumo era inebriante, non pensavo che avrei potuto scordarlo mai. L'ho baciato e gli ho sorriso anche io. Era incredibile come, nonostante fossero passate poche ore da quando ci eravamo visti l'ultima volta, lui mi fosse mancato così tanto.

 

Niall:<< Devo parlarti. E' importante, non posso aspettare un momento di più. >>

 

Me:<< Va bene, dimmi... >>

 

Ansia a mille.

 

Niall:<< Quando abbiamo cantato insieme, oggi, ho registrato la canzone con il telefono e poi sono andato dal produttore della band e gliel'ho fatta ascoltare... >>

 

Me:<< .... >>

 

Niall:<< Ha detto che hai una voce stupenda e che vuole inserire la canzone nel nostro nuovo CD. E ovviamente canterai con noi. Ho parlato anche con i ragazzi per chiedergli se questa collaborazione per loro andasse bene e sono d'accordo. Anche loro pensano che tu sia fantastica, esattamente come lo penso io. Anzi... io ti amo, Vanessa, ti amo e anche se so che ci conosciamo da poco non voglio perdere un minuto di più. Ti amo, ti amo e ti amo, e voglio che tu venga con me in America per registrare questa canzone, e che tu ti faccia notare da grandi produttori. Voglio che tu creda nel tuo sogno e che provi a diventare una vera cantante, nonché la mia fidanzata. Sempre se per te va bene... >>

 

Era veramente entusiasta. Era contentissimo del fatto che sarei potuta partire con lui e avremmo potuto continuare a vederci. E lo ero anche io, lo ero tantissimo. Niente poteva essere più perfetto di quel momento.

 

Me:<< Ti amo, ti amo e ti amo da morire, Niall James Horan e voglio partire con te per restare con te e per realizzare il mio sogno! >>

 

L'ho baciato con tutto l'amore che avevo in corpo. Sapevo che quella sarebbe stata la mia strada, quello sarebbe stato il mio futuro. Forse davvero avrei potuto realizzare il mio sogno nel cassetto. Il produttore della sua band pensava che io avessi una voce stupenda. Ancora non ci potevo credere. La sera stessa ho parlato con i miei genitori, che, con tante raccomandazioni e avvisi e lacrime, mi hanno lasciata libera di seguire il mio destino. Non avrei mai saputo se potevo diventare una cantante professionista se non ci avessi provato e creduto fino in fondo. E così ho fatto. Ho salutato le mie amiche di Milano, le ho ringraziate per tutto il supporto e la comprensione che mi avevano dato proprio nel momento in cui ne avevo avuto più bisogno. Ho salutato la mia città, la mia scuola, il mio computer, la mia vita ordinaria per andare in America, a New York insieme all'amore della mia vita Niall James Horan e la sua band di ragazzi fuori dal comune. Adesso vivo a New York, anche se spesso torno a casa a trovare la mia famiglia e le mie amiche. Ho realizzato il mio sogno, finalmente! Sono una cantante e Niall è diventato mio marito. Non tutti hanno la fortuna di trovare il vero amore, ma io sono stata molto fortunata, e l'ho trovato. Si chiama Niall.







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Grazie mille per aver letto la mia prima storia. Lasciate una recensione, mi farebbe molto piacere


 

   
 
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