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Autore: sweetpayne    27/01/2013    1 recensioni
"..."
si bloccò notando solo in quel momento che in piscina erano presenti sette persone e non sei come al solito.
Si soffermò sul nuovo ragazzo che la fissava divertito e lo riconobbe, ma non disse nulla, guardò Coraline come per chiederle spiegazioni ma
“Comunque io sono Zayn, il cugino di Niall”
continuò togliendosi gli occhiali da sole e rivelando due pozzi neri che aspettavano una risposta.
“Oh io sono Suz” gli rispose.
Il moro alzò un sopracciglio confuso
“Susan” la corresse Louis, il quale fu fulminato a vista dalla ragazza e Liam intervenì
“Se la chiami con il suo nome completo ti stacca il braccio a morsi” spiegò come se fosse una cosa normalissima.
Suz sorrise.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Once upon a time.





C'era una volta una studentessa che stava in classe a scaldare la sedia perché non aveva la forza di seguire una lezione di due ore di matematica. Il primo giorno di scuola.
Questo non era l'unico motivo: più guardava la lavagna e più provava a decifrare quell'aramaico antico, senza successo ovviamente.
Ci mancava che la prof la chiamasse per svolgere l'esercizio. A quel punto si sarebbe lasciata andare in uno dei suoi frequenti scleri. Era fatta così.
Oltretutto non doveva nemmeno essere in classe, no non ci doveva proprio stare, fosse stato per lei, sarebbe andata in Guatemala piuttosto. Non ci voleva stare, non ci poteva stare.
"Prof, potrei andare in bagno?"
La professoressa la guardò in faccia decidendo se arrabbiarsi o no, siccome erano appena rientrati dalle vacanze estive e già era distratta, poi le fece appena un cenno come per assentire alla richiesta, rassegnata.
Corridoio, non un’anima viva.
Bagno, che puzza di sigaretta.
Alla ragazza non era mai piaciuto l'odore della nicotina, anzi il fumo le faceva proprio venire da tossire. Eppure c'era stato un periodo che aveva fatto qualche tiro, nella stupidità dei suoi diciassette anni, diciotto a dicembre. Tutto questo per sentirsi più accettata, conformarsi alla massa e perché no, magari sarebbe piaciuta di più ai ragazzi.
Che idea stupida.
Driiiiiiiiiiiin.
Era stata in quel bagno per un quarto d'ora a fissare una gazza ladra sull’abete davanti alla finestra.
Che stupida di nuovo.
Qualche oca del primo anno fece il suo ingresso nello stanzino maleodorante ridacchiando imbarazzata. Quasi sbattendo la porta tornò in classe a prendere il cellulare e la sua migliore amica che, come suo solito, fissava imbambolata la sua "cotta segreta" che poi tanto segreta non era davvero. Come faceva una ragazza così bionda e dolce come Coraline ad essere innamorata persa di un esemplare così tonto e puttaniere allo stato brado da anni? Susan lo pensava insistentemente, senza farlo apposta, ogni volta alzando gli occhioni blu al cielo. Le dispiaceva considerare Harry un dongiovanni perché infondo, erano amici, però era la verità.
"L'intervallo dura solo dieci minuti Coco, vuoi passarli a rimirare quella scimmia di Harry?"
Come se non le bastassero le restanti sei ore. Susan non era acida e cattiva come poteva sembrare ad uno sconosciuto, insensibile e incapace di farsi vedere debole. Non voleva fare la parte della vittima, insomma un sacco di ragazze della sua età erano state "abbandonate" dalla madre perché era scappata con l'amante ventiduenne, preferendo qualche isola tropicale al clima uggioso londinese e alla figlia.
Eh già. Poi lei non era una bambina, era matura, quasi maggiorenne. E infondo neanche suo padre l'aveva presa troppo male togliendo il fatto che fosse sempre al lavoro. Era quasi un mese che non cenavano insieme, ma Susan non le contava le volte che mancava, stava bene anche da sola essendo figlia unica. E poi ringraziava il karma ogni giorno che l'universo le avesse donato degli amici fantastici che le volevano bene e che, più importante di ogni altra cosa, la sopportavano.
Pensava distrattamente e il tempo le sfuggiva dalle mani.
L'intervallo era già finito e lei non si era nemmeno accorta che fosse cominciato, come se non avesse camminato in giro per la scuola, di fianco a lei Coraline che ciarlava di quanto fossero interessanti i ricci del suo Harry. Ultimamente non riusciva a concentrarsi su nulla, nemmeno quando il suo migliore amico le chiedeva dove avesse la testa, ma d'altronde non lo sapeva neppure Susan.
Il resto della mattinata si svolse tranquillamente come da routine e al termine delle lezioni gli studenti si ritrovarono alla fermata del bus.
"Ehi Triccipicci."
Louis la salutò con quello strambo soprannome che le aveva affibbiato il primo anno quando si erano conosciuti.
"Ciao svampito."
Ricambiò Susan illuminata da un sorriso destinato al suo migliore amico.
"Quando sorridi sei più bella Carotina."
Lei rise e gli schioccò un sonoro bacio sulla guancia.
"Ahh Tommo fai meno il cascamorto e pensa alla tua Hollie."
Louis era una persona meravigliosa, faceva sempre ridere Susan e c'era quando lei aveva bisogno, la proteggeva dal mondo. Era il suo migliore amico da tre anni ormai e lei, che aveva imparato a conoscere ogni sfumatura del suo carattere e capiva esattamente cosa gli passasse per la testa con un solo sguardo nei suoi occhi color mare, voleva davvero un mondo di bene al suo eterno Peter Pan, con strane fisse per le righe e le carote. Non aveva mai incontrato nessuno così unico come il suo Lou e inizialmente pensava gli piacesse, non fosse stato che dopo una settimana, risalente all'inizio della loro frequentazione, quando avevano tentato di andare oltre l'amicizia e scoppiavano a ridere ogni volta che tentavano di baciarsi, si erano messi l'anima in pace e avevano capito che sarebbero stati sempre e solo migliori amici, fratelli, e andava bene così, anche se non tutti comprendevano il loro rapporto. Ma a chi importava l'opinione degli altri? A Susan bastava che Hollie, la ragazza di Louis, capisse e approvasse.
Louis salutò anche Coraline
 "Ciao anche a te bella bionda."
"..." Nessuna risposta.
Susan la chiamò "Ohi Coco..."
Ancora nulla. A questo punto perse le staffe, la sua pazienza era fondamentalmente inesistente, e le sventolò una mano davanti al viso con vigore ma, seguendo lo sguardo perso dell'amica e intuendone già l'oggetto dell'assenza dell'amica, alias Harry...
"Oh porca carota!" Esclamò osservando quella macchina sportiva da sogno, una Jaguar e lei se ne intendeva abbastanza di macchine avendo quattro amici maschi che ne parlavano dalla mattina alla sera.
Suddetta macchina stava facendo intasare la strada e Susan stava per urlare al guidatore di spostarsi quando le parole le morirono in bocca: un dio al volante, quei tipi dal fascino tenebroso, con Ray-Ban e chiodo in pelle vintage.
Coraline la distolse dai suoi pensieri poco coerenti sussurrandole
"Suz, ammettilo, quello è Stefan Salvatore quando fa la sua prima apparizione in The Vampire Diaries..."
L'amica abbozzò un sorriso dopo l'affermazione, Coraline era una drogata di quel telefilm.
Poi alzò le spalle, scrollandosi per nulla interessata alla scena, sebbene la maggior parte delle ragazze presenti non la pensasse come lei, salì sul bus trascinando l'amica per lo zaino e prendendo Louis a braccetto, dimenticando lo sguardo percepito attraverso gli occhiali  da sole che quello sconosciuto sulla Jaguar le aveva rivolto per una frazione di secondo.









OCCHI A ME
Buonsalve a tutti innanzitutto. Mi chiamo Beatrice e questa è la mia prima storia, no scherzavo il primo capitolo della mia prima storia e quindi è decisamente un battesimo del fuoco c:
Dunque non vi dico di come mi è venuta l'ispirazione perchè non lo so neppure io(?) e boh. AHAHAH fatemi sapere se vi piace o se vi fa correre alla toilet, lasciate una recensioncina-ina-ina così mi adeguo.
Dettaglio tecnico: la storia è work in progress quindi, anche se ho un'idea generale, non ho ancora scritto lo sputo di un capitolo meno questo.
Sono una frana nel rispettare le scadenze ma cercherò di aggiornare il prima possibile.
Vi lascio il mio twittah se vi interessa.
Non sto ad annoiarvi più di tanto.
W LE DIRECTIONERS
Non so da dove mi sia uscita lol.
besos b.
  
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