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Autore: HandfulOfDust    27/01/2013    2 recensioni
- ORA TU MI SPIEGHI COSA TI E' SALTATO IN MENTE, RAZZA DI IDIOTA!
Pete era abituato da anni alle scenate isteriche dei suoi pargoli, ma pensava che ormai Brendon fosse cresciuto e che con il tempo -in particolare gli ultimi mesi- fosse maturato.
Genere: Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Brendon Urie , Ryan Ross
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Kissing you goodbye
Genere: Slash
Pairing: Ryden
Prompt: Vari commenti su un forum che frequentavo all'epoca :')

Disclaimer: Non è vero niente! Almeno non ancora, sono fatti futuri! XD
Note: Erano fatti futuri nel giorno in cui ho scritto tutto ciò ahahahah.


~ Kissing you goodbye

- ORA TU MI SPIEGHI COSA TI E' SALTATO IN MENTE, RAZZA DI IDIOTA!
Pete era abituato da anni alle scenate isteriche dei suoi pargoli, ma pensava che ormai Brendon fosse cresciuto e che con il tempo -in particolare gli ultimi mesi- fosse maturato.
Comunque sia non si stupisce, anche se sono le due di notte, tanto lui è insonne e sente subito la chiamata al cellulare.
- Buonasera Brendon..a cosa devo l'onore di essere un'idiota?
- Non fare il finto tonto su! Dopo esserci stato vicino tutto questo tempo adesso ci tradisci anche tu?
- Brendon, ascoltami, sono le due di notte, sarò sveglio ma non sono lucidissimo: potresti farmi il favore di calmarti e dirmi chi sto tradendo e perchè?
Silenzio dall'altra parte della cornetta.
- Sei vivo?
- Mi sto calmando.
- Ah. Avverti quando hai fatto.
- Dai, credo di esserci. Allora, chi è che fa un bel Listening Party al tuo stramaledetto locale il 15 ottobre, cioè domani, vista l'ora?
- ...Butch Walker?
- Smettila. Sai che mi riferisco ad un altro Walker..e al suo amico.
- Oddio Brendon, non pensavo la prendessi così male, scusami. Te ne avrei parlato, ma credevo ci saresti passato su dato che sei proprio tu quello che propina la storiella del "siamo ancora amici". E poi mica posso tener loro il muso a vita.
- Sì, ma io e Spence siamo della tua casa discografica, non è un controsenso far suonare i nostri..rivali al tuo locale?
- Beh, forse un po' sì. Ma sono anche miei amici e il locale non centra con la Decaydance. Comunque sia chi propone le serate non sono io, non potevo dire di no, sarebbe suonato strano no?
- Hai ragione. Grazie per avermi spiegato.
- Verrai, comunque sia?
- Non so se ne ho il coraggio. Buonanotte Pete.
- 'notte Bren.
Al telefono augura la buonanotte, ma Brendon sa che la sua notte non sarà buona. Perchè la passerà a pensare che fare l'indomani, che è inevitabilmente vicino.


Spencer preferisce rimanere a casa a Las Vegas, invece Brendon si autoconvince di avere le forze per affrontare la situazione - in cui si sta volontariamente intromettendo - perchè è diventato un ragazzo più serio.
Sa che è giunto il momento di chiudere i conti. Per questo è su un aereo diretto a New York e ha lasciato un messaggio a Pete, perchè in fondo, il timore di non riuscire gli è rimasto e un amico è sempre ben accetto.
 

Il bar apre alle sette di sera e poco dopo Brendon è già seduto lì, accanto a Pete che discute di cose che al momento per il ragazzo non hanno senso, quindi annuisce e sorride sistematicamente, senza sapere bene perchè lo sta facendo.
Alle otto in punto Pete si avvicina sul palco e sale per presentare Butch Walker, che suonerà per primo: il locale è pieno, ma tanta gente è lì per ascoltare il nuovo cd della neonata band The Young Veins.
Non sarebbe strano che il cantante della ex-band di Jon e Ryan fosse lì, se fossero davvero ancora grandi amici. Cosa che non sono, per cui il ragazzo si sposta da un lato, per non farsi notare e aspetta.
Aspetta il momento in cui lo rivedrà dopo più di tre mesi.
E senza che se ne accorga, Butch Walker finisce la presentazione del suo nuovo lavoro e il momento è giunto.
Ryan sale sul palco, insieme a Jon e alla sua nuova band, insieme ad Alex. Il concerto comincia con 'Change', la canzone che casualmente era uscita lo stesso giorno di 'New Perspective' e il pubblico la canta, ormai è conosciuta.
Quel ragazzo che stanzia al centro del palco, che suona e canta dove dovrebbe essere stato lui non è più Ryan, quello è davvero il suo gemello cattivo in veste di nipote dei Beatles.
Per lo meno Brendon pensa questo, e si nasconde ancor di più dietro gli amplificatori ai lati del palco, dove non vede chi lo ha fatto tanto soffrire, ma può ascoltarlo benissimo e può piangere in silenzio. Quando finalmente Pete ritrova il suo giovane e disgraziato amico, il concerto è quasi alla fine.
- Oh, eccoti! E' più di un'ora che ti cerco! Ma perchè stai qui?
- Mi nascondo, Pete.
- Sei venuto fino a qua per non fare nulla?
- No, ma non voglio rovinargli l'esibizione.
- Sei troppo buono, Bren. Comunque fai come vuoi..e quando dico come vuoi non intendo non fare nulla!
- Va bene capo.
- E se hai bisogno..
- ..sai che ci sono.
Pete sorride.
- Esatto, quindi non farti scrupoli.
Sorride anche Brendon, ce la deve fare.

 

Brendon conosce troppo bene Ryan. Sa che uscirà a prendere un drink, ma non lo farà subito perchè prima dovrà farsi bello. Cosa che già è, ma dopo un concerto una sistematina è d'obbligo. Un tempo sarebbero stati a rincorrersi tra i camerini come due dementi, adesso Brendon è lì fuori e respira profondamente. Lui ha visto Ryan, ma Ryan non ha visto lui.
Infatti, quando il ragazzo si affaccia sul corridoio che porta al locale, sembra aver visto un fantasma.
- Br..Brendon?
- Ryan.
- Da quanto sei qui?
- Se per qui intendi qui davanti, da poco dopo che avete finito di suonare. Se intendi in questo locale, da quando ha aperto il bar.
- Ah. Posso sapere come mai?
- Certo. Non posso andare al locale di un mio amico?
- Sì ma..
- Ma perchè la sera in cui suoni tu? Dai, non fare domande sciocche, lo sai.
- Che sei venuto a dirmi?
Ryan è subito sulla difensiva, non vuole saperne più nulla di Brendon. Di loro due.
- Non sono venuto a insultarti o a pregarti di tornare, tranquillo. Sono venuto a dirti che è finita. Era abbastanza ovvio, ma sai, sei scomparso da un giorno all'altro e quindi la situazione era in sospeso.
L'altro non risponde, il volto è indecifrabile, perciò Brendon continua.
- Per te sarà una cretinata, ma per me no. Per me contavi davvero Ryan, la nostra storia contava, hai buttato tutto all'aria e non ti faccio scenate, ti dico solo che è finita, quindi puoi fare a meno di essere sul piede di guerra.
- Vale lo stesso per me, contavi ma ora non più. Ormai quel che è fatto è fatto. E' finita, l'hai detto tu.
- Vero, ma non ho detto che non ho sofferto, per cui mi devi qualcosa. Almeno questo.
- No, Brendon no, c'è Alex là!
Brendon si avvicina pericolosamente al viso del suo vecchio chitarrista.
- L'ultimo bacio.
Non se lo aspettava, ma Ryan non fa nulla per fermarlo, anzi. Lo avvicina e lo bacia a sua volta, in maniera quasi tormentata, come non era mai accaduto prima tra di loro. Proprio come un ultimo bacio prima di andarsene.
Quando si lasciano andare, entrambi hanno gli occhi lucidi, altra cosa inaspettata per Brendon, il quale subito dopo si allontana, fermandosi solo per ultime poche parole.
- Ricordati una cosa..tu sei un musicista, non un attore. Era inutile mentire..addio, Ryan.

  
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