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Autore: laujeblue    27/01/2013    0 recensioni
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Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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the story.

dicono che per capire cosa sia la sofferenza si deve essere grandi, e che da piccoli non si soffre.
vi voglio raccontare della storia di una ragazzina, che fin da più piccola ha iniziato a capire quanto possa essere brutto soffrire.
il 22 dicembre 1999 è nata una bambina, serena.
era nata con un peso al quanto giusto.
quando uscì dall'ospedale, invece di aver preso chili come gli altri bambini, era 250g in meno.
la bambina mangiava poco e niente, e la madre era sempre più esasperata, non sapeva più che fare per farla mangiare.
i dottori dicevano sempre 'passerà questo periodo' 'gli dia questi medicinali, le faranno venire fame' 'non si preoccupi, incomincerà a mangiare di più, la faccia abituare a mangiare tanto'.
ad un anno incominciò ad andare in ospedale a fare flebo, e iniziò a prendere medicinali per stimolare la fame, ma non funzionarono.
medicinali e medicinali, ospedale e ospedale, in continuo.
all'età di tre anni era migliorata la situazione, ma sempre mangiava molto poco, e alcune volte doveva andare ancora all'ospedale.
un giorno la madre si accorse che la bambina si strofinava gli occhi in continuazione e non vedeva bene, quindi andarono dall'oculista, e scoprirono che vedeva solo tre decimi, quindi le comprarono dei occhiali.
incominciò ad andare all'asilo, e ogni tanto alcuni bambini la prendevano in giro per gli occhiali, ma non era un peso per lei.
un giorno di carnevale, del 2004 era andata in centro con i genitori, ma to scappò e si mise a correre. ad un certo punto, dei ragazzini la circondarono, e le dissero 'sei brutta' 'quattrocchi' e cose del genere, e poi la riempirono di schiuma in tutta la faccia, ma poi arrivarono i suoi genitori e quei ragazzi scapparono.
nel 2005 entrò alle elementari, dove incominciarono ad insultarla.
'brutta' 'anoressica' 'deficiente' 'cretina' 'quattrocchi' non erano grandi insulti, ma per una bambina di prima elementare si. più cresceva e più incominciarono a insultarla sull'aspetto e sul peso.
a nove anni le iniziò a scompigliare ancora di più la sua vita.
era l'ultima domenica di marzo del 2009, quando per sbaglio, senza volere, rovinò tutta la famiglia per una scemenza. i genitori si litigarono con lo zio e con la moglie dello zio. vietarono ai figli, quindi ai cugini di serena, di parlare, salutare, guardare, e qualsiasi altra cosa, a lei e i suoi genitori.
ancora serena non conosceva l'autolesionismo, quindi, per farsi del male, si dava testate al muro facendo uscire il sangue, si dava pugni in pancia e si tirava i capelli fino a strapparne alcuni.
si odiava, si odiava da morire già a nove anni.
sempre nel 2009, perse il nonno, l'unico nonno che conobbe, quel nonno che le diceva sempre 'tu sei forte, lascia stare chi ti offende', quel nonno che le restava sempre vicino, anche se un po' rimbambinito.
nel 2010 andò alle medie.
voleva terribilmente andarsene dalle elementari pensando che alle medie sarebbe stato meglio, ma non fu così.
continuarono a insultarla ancora di più, più pesantemente. 'cessa' 'racchia' 'mostro' 'anoressica del cazzo' 'secchiona di merda' 'quattrocchi' 'minchiona' e cose del genere.
tutti la escludevano, la insultavano, ed iniziarono a picchiarla.
prima si limitavano a qualche pugno in pancia, a farla cadere e darle calci mentre era a terra, o tirarle i capelli.
una volta le tirarono di sopra due sedie cercando di farle rompere qualcosa.
in seconda media tutto questo continuò, ma iniziarono ad usarla pure. le dicevano che non l'avrebbero picchiata se faceva copiare, e lei quindi faceva come loro gli dicevano, ma continuavano lo stesso.
poi iniziò ad ascoltare i cantanti che la società odia, i one direction, e fu ancora più odiata. iniziarono a scrivergli alcuni della scuola, di cui la maggior parte non conosceva nemmeno, insulti su (maggiormente) quel che ascoltava, e poi come al solito per l'aspetto.
poi scoprì l'autolesionarsi, usare lame di tutti i tipi, coltelli, forbici o lamette per farsi male.
lo scoprì la sua ex migliore amica, e lo disse a molti, ed ora quei molti, la prendono sempre per il culo dicendo che è depressa.
ora, serena, è 11kg in meno di quanto dovrebbe essere. le fa schifo toccarsi sulle spalle, si tocca le ossa. in qualsiasi parte del corpo sembra che non abbia carne, ma solo ossa che per poco escono dalla pelle. ha mani magrissime, da cui le si vedono pure le vene. lo stesso sotto e sopra gli occhi, che le si vedono un po' le vene.
la gente la odia, le dice di morire, la insulta, la picchia, ma lei è sempre qua, a lottare, anche se vorrebbe morire sotto un autobus.
spera che prima o poi finisca tutto ciò, spera che da grande possa dire 'sono stata forte, sono andata avanti e ora sono felice', spera di poter andare in giro trionfante, senza usare per forza maniche lunghe anche d'estate per coprire il braccio tutto rovinato.
di sicuro non potrà addormentarsi debole, e risvegliarsi forte, e sicura di se, ma a poco a poco ci può riuscire.
ma soprattutto, potrà andare a dire 'la musica mi ha salvata' perché è l'unica cosa che l'abbia fatta stare bene.
  
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