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Autore: _Sushi_    27/01/2013    8 recensioni
Un nuovo personaggio: Kim Jinhyun, detta Jin o J... importa davvero sapere quale sia il suo nome? E' davvero fondamentale scoprire chi è?
No e di sicuro non sarebbe mai importato a nessuno dei Super Junior, men che meno a Cho Kyuhyun.
Certo, se poi, per uno strano incidente, questa ragazza si ritrovasse a vivere sotto il tuo stesso tetto, se il suo comportamento insolito, le sue caratteristiche fuori dal comune, la sua incompatibilità con le consuete norme sociali, o peggio, la sua ambigua doppia faccia ti facessero dubitare di lei, al punto da crederla un pericolo per te stesso e per i tuoi Hyung... tu cosa faresti?
Una ragazza con un segreto sepolto in profondità, una serie di (s)fortunati eventi, il destino e mille storie che s'intrecciano per dare vita ad una trama folle e ricca di colpi di scena.
La fervida immaginazione dell'autrice vi saluta e v'invita a prender parte a questo piccolo delirio.
La storia prende in considerazione tutti i Super Junior, donando loro moltissimo spazio in maniera uniforme. Protagonisti della storia principale: Kyuhyun e Heechul; storie parallele con Siwon, Eunhyuk, Donghae, Leeteuk.
Buona lettura :)
Genere: Avventura, Science-fiction, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Heechul, Kyuhyun, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ventuno Novembre – Ore dieci e trenta
 
Quella mattina Donghae, Eunhyuk e Shindong furono sorpresi di ricevere ben quattro visite inaspettate dagli inquilini dell’undicesimo piano. Sungmin e Kyuhyun si presentarono sul presto, inneggiando all’amicizia e a quanto fosse importante fare una bella colazione tutti insieme quando ne avevano la possibilità. Shindong non disse niente ma la faccia funerea del Maknae non dava l’impressione di uno che non vedeva l’ora di passare una mattinata in armonia coi suoi Hyung.
Dieci minuti dopo l’arrivo di Ryeowook sorprese tutti i presenti. A quanto pareva Yesung non era rientrato la sera prima e perciò il cantante era preoccupato. Fu allora che Kyuhyun ruppe accidentalmente la prima tazza della giornata.
Prima di una lunga serie.
Tre minuti dopo il Maknae stava giusto versando dell’acqua bollente in una nuova tazza quando dal corridoio emerse Yesung, intento a trascinarsi verso la cucina. Alzò il capo e lo fissò con un’espressione indecifrabile in viso, mentre l’acqua continuava a riempire il recipiente fino all’orlo. Il Main Vocalist era in condizioni pietose: i capelli erano impastati di vernice fucsia, spettinati e sparati ovunque, aveva una faccia cadaverica, occhiaie violacee ed un livido sul fianco destro. Come lo sapeva? Semplice: era a torso nudo, con i soli pantaloni di felpa neri e i piedi scalzi. Tutti gli indizi sembravano condurre ad una sola, atroce certezza: aveva passato la notte in…
«Aaaah!
» Kyuhyun si riscosse dai suoi pensieri quando un dolore improvviso colpì la sua mano, appoggiata sul bancone fino a un momento prima. Abbassò lo sguardo e vide che l’acqua bollente era traboccata dalla tazza su tutto il ripiano, scottandogli le dita. Imprecò a bassa voce. Sungmin sospirò, andando a prendere una spugnetta per pulire. Eunhyuk, che faticava a tenere gli occhi aperti e ruminava stancamente i suoi cereali, si riscosse solo quando sentì l’urlo di sorpresa di Ryeowook.
«Dov’eri?
» disse quest’ultimo al compagno di stanza latitante.
«Di là.
» fu la risposta affettata di Yesung che si lasciò cadere su uno sgabello con malagrazia. «In camera di J.» aggiunse, fissando il ripiano con aria incantata senza accorgersi dell’espressione sconvolta di Wookie quando sentì quelle parole. Shindong, sorpreso e divertito, si mise comodo sulla sua sedia, Donghae bevve un sorso del suo caffè e si fece più avanti per sentire le novità. Sungmin sospirò di nuovo e Kyuhyun ruppe la seconda tazza della giornata.
«A-a torso nudo?
» balbettò Donghae con un sorriso imbarazzato.
«La felpa era sporca, perciò venendo di qua l’ho buttata in lavanderia…
» borbottò il cantante, appoggiando la tempia sul ripiano fresco e chiudendo gli occhi per il sollievo. «Ho bisogno di un caffè.» proseguì con un sospiro.
«E’ finito.
» fu la replica secca di Kyuhyun.
«Ma come, l’abbiamo comprato ieri…
» Shindong s’interruppe, fulminato da un’occhiata del Maknae che lo incuriosì ancora di più. «Aspetta, tu sai qualcosa!» esclamò additandolo. Fu il turno di Ryeowook di indicare Yesung.
«Le parole del tizio! Si sono avverate, non è così?
» il suo volto da folletto sembrava sconvolto dalla nuova consapevolezza. «Tu e J…»
«E va bene!» sbottò il Main Vocalist dai capelli fucsia. «L’abbiamo fatto, ok? So che voi non volevate ma io vi giuro che stavo impazzendo, dovevo prenderla, era una questione di onore ormai! J era l’unica che poteva capirmi, l’unica che…AHI!» s’interruppe perché gli arrivò una mestolata in testa da Kyuhyun che si trovava in piedi davanti a lui.
«Oh, scusami Hyung, ti ho fatto male?
» chiese il Maknae, con voce piena di rammarico. Yesung si tastò il capo confuso.
«Niente, niente, è tutto ok.
» borbottò di rimando, senza accorgersi che l’aveva fatto di proposito. Solo dopo qualche istante prese a fissarlo: c’era qualcosa che non gli tornava. «EHI!» esclamò quindi, alzandosi in piedi e indicandolo. «Che fai, cucini? Ci vuoi uccidere tutti?» sbottò, strappandogli il mestolo dalla mano.
Allarmati i Super Junior si mobilitarono.
«Ci penso io!
» esclamò Ryeowook, scansando il Maknae da davanti ai fornelli e facendosi passare il mestolo per cominciare a mescolare i noodle.
«Ti passo le salsicce!
» biascicò Shindong con una fetta di pane tostato in bocca, mentre apriva il frigo.
«Io mi occupo di Eunhyuk!
» aggiunse Donghae con un sorrisino divertito in direzione del primo ballerino che se ne stava quieto seduto, in stato semi incosciente. Quest’ultimo ebbe giusto la forza di guardarlo con aria offesa, prima di riprendere a ruminare. In un attimo Kyuhyun si trovò in un angolo senza nulla da fare. Molto male. Doveva tenersi impegnato! Gli altri tornarono a rilassarsi con un sospiro di sollievo, Yesung riprese a fissare il ripiano con aria agitata: nascondeva qualcosa.
«J dov’è?
» si azzardò a chiedere Donghae. «Sta bene?»
Non l’avesse mai detto.
Udite quelle parole il Main Vocalist scoppiò a frignare.
«Io non volevooooo!
» esclamò sbattendo i pugni sul bancone. Sungmin, che continuava a monitorare Kyuhyun, pieno di apprensione, parlò per la prima volta da quando era arrivato.
«Che è successo?
» chiese, con voce dura.
«Io… io... la situazione mi è sfuggita di mano, provavo solo questo desiderio immenso e non ho ragionato più! E’ COLPA MIA!
» disse picchiandosi il petto con il pugno. «J… l’ho trascinata con me nel vortice, incurante di quello che sarebbe potuto succederle, sono stato un incosciente, UN EGOISTA ma, VI GIURO, non credevo che sarebbe stato tutto così violento!»
«V-violento?» Ryeowook si paralizzò mentre rigirava le salsicce sfrigolanti sul fuoco e fissò il compagno di stanza sconvolto. Yesung non si rese conto delle espressioni esterrefatte dei propri amici, tanto era disperato. Solo Kyuhyun rimase una maschera di ghiaccio.
«Sì, l’ho buttata a terra!
»
«COSA?» Shindong non poté trattenersi. Eunhyuk stava tossendo: i cereali gli erano andati di traverso.
«Sì, mi dispiace! Ero troppo preso dalla foga.
» anche Donghae cominciò a tossire, dopo aver bevuto un sorso del suo caffè. Kyuhyun stava armeggiando con qualcosa davanti al lavandino, di spalle. «Poi, quando me ne sono accorto ormai non riuscivo più a fermarmi: quella bestia era impazzita e mi sbatteva dappertutto, sembrava posseduta!»
«Bestia? E’ davvero così violenta?» Eunhyuk aveva un sorrisino eccitato sul volto. Si beccò uno spintone da Donghae, per tutta risposta.
«Ci puoi giurare!
» proseguì senza sosta Yesung. «Non ho mai visto nulla di simile in tutta la mia vita: mai fatta tanta fatica prima d’ora. Comunque ora lei sta bene, eh… Giuro che non è niente di che, solo è un po’ provata, ok? Non si piegherà bene per qualche gior…»
«IO TI AMMAZZO!»
Accadde troppo velocemente perché qualcuno potesse reagire.
Yesung non aveva ancora finito la frase che Ryeowook gli era saltato addosso, con le mani strette attorno alla sua gola. Il cantante era un tipo pacifico normalmente ma poteva diventare davvero brutale se si toccava ciò che gli era più caro. Tutti sapevano quanto fosse fraterno il suo rapporto con J.
La cucina era nel delirio più totale. Per lo stupore Eunhyuk aveva fatto cadere la propria tazza di cereali ancora piena che era andata ad infrangersi a terra, spargendo tutto il suo contenuto. Shindong era saltato in piedi, seguito da Sungmin, nel tentativo di allontanare Ryeowook dalla gola di Yesung, di man in mano sempre più violaceo. Donghae aveva provato a muoversi ma era scivolato sul latte e cereali di Eunhyuk finendo aggrappato al bancone e rovesciando il caffè su di esso ma salvando, per fortuna, la tazza.
«Lei è un’innocente, non te ne rendi conto? Non sa nulla di queste cose e tu te ne approfitti, brutto porco schifoso, pervertito, mi fai schifo, TI STACCO LA TESTA!
» stava urlando Wookie, rosso di rabbia.
In tutto quel trambusto nessuno si accorse di Kyuhyun fino a che Sungmin non se lo vide passare alle spalle, diretto verso le camere.
Tutti si bloccarono.
Ryeowook in ginocchioni su Yesung, le mani ancora avvolte attorno alla sua gola.
Shindong con le braccia attorno alla vita di Wookie, intento a sollevarlo di peso.
Sungmin che, a sua volta, abbracciava Shindong da dietro e cercava di aiutarlo.
Donghae abbarbicato al bancone tutto sporco di latte e cereali.
Eunhyuk chino a raccogliere i cocci della propria ciotola.
Tutti si fermarono e si voltarono a guardare Kyuhyun che camminava a passo spedito verso la stanza di J.
«FERMATELO!
» fu l’urlo strozzato di Yesung. Sungmin mollò Shindong che lasciò andare Wookie che cadde su Yesung. Donghae si rimise in piedi, andando a sbattere contro Eunhyuk che si stava alzando proprio in quel momento. Tutti e sei arrancarono scivolando sul pavimento impastoiato come potevano: a gattoni, se necessario.
Fermare Kyuhyun era diventata la priorità.
Come una mandria di bufali si gettarono al suo inseguimento attraverso lo stretto corridoio ma era troppo tardi: il Maknae spalancò la porta con veemenza e tutti loro, incapaci di fermarsi, andarono a sbattere contro la sua schiena, ammassandosi all’entrata.
Lo spettacolo che gli si parò davanti aveva qualcosa di terrificante.
La stanza era in totale subbuglio: il letto era disfatto, le lenzuola strappate, il materasso storto, la testata in parte divelta. Il tappeto era arricciato, il comodino rovesciato, persino il vetro della plafoniera sul soffitto era crepato.
Per l’ennesima volta il rumore di cocci rotti risuonò per la casa: Donghae si era fatto sfuggire la tazza dalle mani.
In tutto quel caos un corpo giaceva profondamente addormentato sotto alle lenzuola. Al rumore della ceramica infranta venne scosso da un fremito.
«Che succede?
» la voce di J era impastata dal sonno, sembrava provenire proprio dal letto. Yesung aveva il terrore dipinto sul volto e continuava a tentare di coprire gli occhi dei membri, invano. Le lenzuola si mossero ancora: si stava svegliando.
«Ehi…
» disse la ragazza facendo capolino tutta spettinata da oltre il letto.
Oltre il letto, sì. Doveva aver dormito per terra, sul tappeto.
«J!
» esclamò Ryeowook con gli occhi pieni di lacrime. Le corse subito incontro mentre lei faticava a rialzarsi e la stritolò in un abbraccio, affondando il capo sulla sua spalla. «Stai bene?» chiese. La ragazza si guardò intorno spaesata.
«Certo che sto bene…
»
«Non per interrompere il vostro piccolo idillio ma…» Shindong si azzardò a fare un passo nella stanza. Tutti i presenti continuavano a fissare il fagotto di lenzuola sopra il letto. «…se J è lì allora quello chi è?» a quelle parole una scarica di puro terrore percorse la camera. Tutti trattennero il respiro mentre qualunque cosa ci fosse sotto a quelle lenzuola si sollevava. Yesung urlò e si nascose dietro a Kyuhyun, paralizzato dallo stupore. Lo sguardo di tutti saliva sempre più in alto, di man in mano che la creatura si ergeva in tutta la sua altezza. Ad un certo punto il lenzuolo scivolò via, scoprendo un collo lungo e una piccola testa che osservò tutti con i suoi grandi occhi dalle folte ciglia.
«Squeeeeeeck!
» fece lo struzzo.
Nessuno disse niente per un lungo istante. Sembravano tramutati in statue di sale. Solo J cercò di muoversi, provando a sciogliersi dall’abbraccio di Ryeowook che, per l’orrore, si era bloccato e non la lasciava più andare.
«Ragazzi…
» prese a dire con un sorriso agitato appena riacquistò la libertà. «Questa è Helena!»
Silenzio.
«Oh, qualcuno ha visto Heebu…?
» Heechul, appena sveglio, stava giusto passando di lì quando diede un’occhiata all’interno della stanza ed intravide lo struzzo appollaiato sopra al letto, oltre le spalle dei Super Junior. Si paralizzò a metà parola, sbattendo gli occhi più volte. «Ok, non è qui.» aggiunse riscuotendosi e voltandosi per andare verso la cucina, come se nulla fosse. Quell’evento sembrò riscuotere gli altri membri dallo stato di trance in cui erano piombati. J ormai li conosceva, sapeva benissimo che dopo la fase di mutismo sarebbero esplosi. Si morse il labbro e zoppicò davanti al letto, mettendo le mani in avanti.
«Vi posso spiegare.
» disse, vagamente terrorizzata, proprio mentre Shindong riacquisiva la mobilità mandibolare e prendeva fiato per parlare.
«Ommioddio.
» Heechul doveva essere tornato dalla cucina con una tazza di caffè in mano perché quando si ritrovò di nuovo di fronte alla stanza la lasciò cadere sul pavimento, rompendola. «Allora non era un’allucinazione!» esclamò sconvolto.
«Hyung…
» pigolò J.
«Checcazzo ci fa un fottutissimo struzzo in camera mia?
» sbottò lui, ignorandola ed entrando in gran carriera con l’indice puntato su Helena.
«Stavo giusto dicendo…
»
«Stavi dicendo un cazzo, cosa è successo qui? Voglio una spiegazione, ORA!» Heechul rientrava nella categoria di persone che impazzivano quando si arrabbiavano. Faceva sempre una confusione allucinante.
«E’ colpa mia…
» frignò Yesung, una volta trovato il coraggio di parlare.
«Che è successo?
» lo incalzò il più vecchio.
«Ieri notte siamo andati alla SM per catturare lo struzzo, pensavo che l’avrei semplicemente assicurato alla giustizia ma le cose non sono andate come credevo perché in realtà quella bestia…
»
«EHI!» sbottò J offesa, mentre Helena schioccava il becco minacciosa. «Non è una bestia, ok? Lei è la mia cucciola…» replicò rabbiosa, mentre lo struzzo sembrava annuire.
«La tua cucciola?
» Sungmin aveva riacquisito la facoltà di parola.
«Sì, io mi ricordo di lei, è il mio animaletto.
» a quelle parole Heechul impazzì.
«QUELLO non è un animaletto, J, è CHIARO? Un animaletto è Choco: lo infili nella borsetta, gli tingi la pelliccia di azzurro e lo umili strizzandolo in stupidi cappottini. QUELLA COSA è un fottuto volatile di due metri, con dei fottutissimi artigli ed un fottutissimo cervello di gallina, tre requisiti che lo rendono una creatura potenzialmente mortale!
»
«Ma è addestrato, non farebbe del male a una mosca! E’ lui il deficiente!» replicò lei, additando Yesung. Heechul fece un respiro profondo e stava per sbranarla viva quando Kyuhyun intervenne.
«Aspettate, aspettate. Prima di dire qualunque cosa lasciamola spiegare, ok? Raccontaci tutto, J. Dall’inizio alla fine.
» le disse, con un sorriso rassicurante. Era la prima volta che Sungmin lo vedeva sorridere quella mattina. J, con il solito, tenero cipiglio fiero e determinato, raccolse le idee, prima di cominciare a raccontare.
«Allora… vi ho già presentato. Helena, questi sono i Super Junior, non avere paura, non sono cattivi.
»
«Lei non deve avere paura?» esclamò Heechul.
«Esatto! Gli struzzi sono animali molto paurosi.> replicò secca. «Comunque: è con me da sempre, l’ho vista nascere e, come ben sapete, tutti i volatili subiscono il processo di imprinting…
»
«Io non ne so niente.» ammise candidamente Ryeowook.
«In pratica la prima persona che vedono quando escono dal loro uovo diventa la loro mamma e la seguiranno ovunque, per tutta la loro vita.
»
«Quindi tu sei madre di uno struzzo.»
«Sì.»
«Fantastico.» disse Heechul sarcastico.
«Fammi capire…
» fece Eunhyuk, con gli occhi ancora fissi sull’animale. «Questo è il tuo animaletto domestico, dove diavolo lo tieni?»
«Non lo so, io... ho ricordi molto confusi.» prese a dire, toccandosi la tempia. «So che c’è un grande cortile e che la mia è una casa di tipo tradizionale. Helena vive con me, so solo che c’è sempre stata, non ricordo né come l’ho trovata né quando.» spiegò. «Ma è già qualcosa, no?» cercò di aggiungere con un sorriso anche se tutti i Super Junior la stavano guardando male.
«Non dovrebbe essere un animale abituato a vivere in casa?
» chiese giustamente Sungmin.
«E’ così, infatti, lei è perfettamente addestrata: non è abituata a vivere fuori! Penso che sia per questo che si è rifugiata alla SM, sperava di trovarmi e intanto aveva un tetto sopra la testa.
» spiegò la ragazza.
«Addestrata? Guarda come ha ridotto la mia stanza!
» esclamò Heechul furibondo.
«Non è colpa sua, è stato Yesung Hyung che l’ha fatta arrabbiare, strappandole una piuma. Si è spaventata e allora ha cominciato ad agitarsi…
»
«Sembrava una furia…» esalò il ragazzo, traumatizzato.
«Normalmente Helena vive in casa, è pulita, ordinata e fa i suoi bisogni nel gabinetto come tutti.
»
«Non ci credo!» disse Shindong.
«Che figata!
» aggiunse Eunhyuk, entrambi si erano illuminati al pensiero.
«Dovevo aspettarmelo che una come te non avesse un animale normale.
» commentò Kyuhyun con un sorriso divertito sulle labbra.
«Non vorrai mica tenerlo qui!
»
«Tenerla, è una femmina.»
«E’ UGUALE!» sbottò Heechul, ancora furioso.
«Non capisci? Dev’essere scappata quando ha visto che non tornavo, lei sa dove vivo, potrebbe riportarmi a casa mia, potrebbe spiegare tutto!
»
«E se casa tua fosse in compagnia di quel tizio minaccioso? Sia tu che Helena potreste essere un esperimento genetico.» obiettò Kyuhyun.
«Allora prenderemo le precauzioni necessarie per non farci scoprire da lui: il punto è che potremmo trovare le risposte che cerchiamo!
» spiegò la ragazza.
«Come avete fatto a portarla in casa?
» Donghae non si capacitava.
«Abbiamo usato i filtri di percezione. Mentre Yesung distraeva la security, io ed Helena entravamo nell’ascensore, invisibili ai loro occhi.
» alcuni annuirono: aveva senso.
«Ieri che è successo, però?
» Kyuhyun sembrava di buon umore.
«Beh, io e Yesung Hyung siamo andati alla SM…
»
«Come siete entrati?»
«Il custode mi ha prestato le chiavi.» rispose Yesung, che da sempre aveva il potere di convincere qualunque custode a fargli duplicare le chiavi di ogni cosa, anche delle stanze dei membri.
«Quindi l’abbiamo cercata in lungo e in largo e proprio quando ci stavamo arrendendo lei è arrivata!
»
«Ma ti ha ferito?» chiese Wookie, lanciando un’occhiata preoccupata alle ginocchia di lei.
«No, è stato Yesung Hyung! Lui mi ha spinto per mettermi in salvo, io sono caduta ed Helena, spaventata, voleva correre da me per controllare che stessi bene ma lo Hyung le è saltato addosso, così i due hanno cominciato a lottare tra di loro. Nell’esatto istante in cui l’ho vista, mi sono ricordata di lei. Avrei voluto spiegarglielo ma non voleva ascoltarmi! Si sono fermati solo quando quel barattolo di vernice gli si è rovesciato addosso.
»
«Ah, ecco perché sei in queste condizioni!» esclamò Shindong.
«Non ti piace? Io credo che il capello fucsia mi doni.
» si pavoneggiò il Main Vocalist.
«Oh, quindi il famoso struzzo che ha infestato la SM fin’ora…
» finalmente anche Donghae c’era arrivato.
«Era lei!
» esclamò J, annuendo. «Stava cercando me.»
«Hanno detto tutti che era spaventoso!»
«E’ stato un fraintendimento! Yesung Hyung credeva di essere perseguitato ma non era vero. Gli struzzi non perseguitano la gente! Non essendo molto intelligente quando l’ha visto ha pensato che fosse una minaccia e perciò è scappato.»
«Ah ah, visto? Persino la tua padrona pensa che tu sia stupida!> rise Yesung, verso Helena.
«Non parlavo dello struzzo.
» replicò secca J, facendolo rimanere malissimo e scatenando
alcuni lievi accenni di risate. Le più fragorose furono quelle di Kyuhyun che subito si avvicinò a J, le posò una mano sulla spalla e la guardò con gentilezza.
«Siediti ora, sarai stanca dopo la notte che hai passato.
» le disse, aiutandola a sedersi mentre lei lo fissava come se fosse posseduto.
«N-non vorrete mica permetterle di restare, vero?
» chiese Heechul, allarmato.
«Perché no?
» replicò allegro Kyuhyun. «Si tratta di un paio di giorni, è addestrata a stare al coperto, no? Ci basta il tempo di organizzare un piano e poi potremo andare a cercare la casa di J e, con essa, le risposte.»
«Sei per caso impazzito?»
«Dai, per un paio di giorni!»
«Avevamo detto un paio di settimane quando J si è trasferita qui ed è passato un mese!» le parole di Heechul fecero storcere il naso a tutti. Si erano affezionati a J, ormai, anche se aveva creato un sacco di problemi. Nessuno voleva lasciarla andare, anche se era abbastanza indipendente per vivere da sola.
«Ho sempre desiderato avere un animale esotico!
» esclamò Eunhyuk allegro.
«No. No, no, no e no, io non l’accetto! Voi siete tutti impazziti, vi serve uno psichiatra BRAVO! Vado a chiamare Kangin-ah, lui mi darà manforte!
» esclamò Heechul allucinato, uscendo dalla stanza senza smettere di protestare.
 
Due ore dopo lo struzzo era appollaiato su un cuscino del soggiorno. Avevano scoperto che Heebum si era acciambellato tra le sue folte piume ed Helena lo covava di buon grado, tenendolo al caldo. I due erano già inseparabili.
Kangin, giunto assieme a Siwon da pochi minuti, era in soggiorno, seduto a gambe incrociate sul divano. Stava ascoltando tutta la storia da Shindong, Yesung, Donghae ed Eunhyuk, ridendo di gusto, per nulla turbato all’idea di ospitare l’animale.
Per quel motivo Heechul stava ancora facendo il matto, continuando a girare per la casa, sbraitando insulti e proteste di vario genere, inciampando sui cocci delle tazze e tirando
calci ai mobili. Siwon lo inseguiva tentando di calmarlo: non si sarebbe arreso fino a che lo Hyung non avesse accettato la situazione, era fatto così, non sopportava quando tra i membri non regnava la pace.
Ryeowook aveva appena finito di ripulire la cucina insieme a Sungmin mentre J si stava dedicando a sistemare la propria stanza.
Stava giusto rincalzando un nuovo lenzuolo sul materasso quando Kyuhyun entrò bussando.
«Posso?
» le chiese con un lieve sorriso. J, già sorpresa di sentirlo bussare, lo guardò male.
«Che ti prende?
» gli chiese, sospettosa. «Se è un favore che vuoi, scordatelo.» era ancora arrabbiata per il loro diverbio di qualche giorno prima.
«Non voglio niente!
» esclamò offeso lui. «Solo vedere se stai bene.»
«Da quando t’interessa come sto io?» sbottò acida. Lui non disse nulla, rimase a guardarla con un sorriso dolce sulle labbra. Era carina quando si arrabbiava.
«Ti fa male?
» le chiese dopo un po’, entrando finalmente nella stanza, mentre lei stava infilando un cuscino nella federa. «Lascia, faccio io.» aggiunse, togliendoglielo di mano. J era troppo sorpresa da quel gesto per opporvisi. Lo guardò mentre infilava la federa con quella sua espressione teneramente concentrata, piena di domande.
«Sei strano.
» gli disse.
«Anche tu.
» replicò lui, lanciando il cuscino sul letto e guardandola dritto negli occhi.
«Io sono strana normalmente, però.
» J dovette distogliere lo sguardo, incapace di sostenerlo.
«Non dovresti metterti a riordinare dopo quello che hai passato.
» la rimproverò lui, avvicinandosi. La fronteggiò per un attimo, guardandola serio dall’alto verso il basso e posandole entrambe le mani sulle spalle. Lei ammutolì e lo lasciò fare ubbidiente, quando premette verso il basso per farla sedere sul letto. Si sentiva una bambola. «Fammi vedere…» le disse, mentre si metteva in ginocchio davanti a lei.
«Non è niente!
»
«Shhh.» la zittì lui, mentre sollevava le gambe dei pantaloni strappati, stando ben attento a non farle male. J avvertì un po’ di dolore ma non era niente paragonato a ciò che provò sentendo le dita gelide di lui scorrere sulla pelle. «Guarda qua, ti rimarrà la cicatrice!» esclamò Kyuhyun, arricciando il naso di fronte alle ginocchia tagliate. Qualche anno prima non avrebbe sopportato la vista del sangue ma si era dovuto abituare.
«Non importa, le cicatrici sono belle.
» replicò lei con un sorriso.
Non sapeva cosa aveva detto.
Non sapeva perché Kyuhyun le lanciò un’occhiata tanto intensa e rimase a guardarla serio per un lungo istante.
«Davvero la pensi così?
» le chiese.
«Sì.
» rispose lei, senza esitazioni.
«Vado a prendere il kit di pronto soccorso, aspettami qui.» dopo un attimo di silenzio Kyuhyun si alzò per poi uscire dalla stanza.
J si sentiva come se fosse ubriaca. Era una strana sensazione: vertigini, gioia immotivata, voglia di ridere. Sapeva benissimo che le ferite sulle ginocchia non c’entravano niente.
Rimase in attesa cercando di controllare il proprio respiro ed il cuore che le martellava a mille nel petto. Era quella la sensazione che si provava quando Cho Kyuhyun si prendeva a cuore qualcuno? J non ne era sicura, non capiva il motivo di tanta gentilezza. Lui faceva sempre così quando lei era in pericolo: finché stava bene la trattava con sufficienza ma non appena le succedeva qualcosa era il primo ad arrivare per aiutarla. Qual era il significato del suo comportamento? J non lo sapeva.
Sapeva solo che le dava alla testa e si ritrovò inspiegabilmente a sorridere.
Non notò che, fuori dalla stanza, Heechul e Siwon avevano osservato in silenzio tutta la scena.

Ciao Spettacoli! E' stata una buona settimana? 
Eccoci qui con un nuovo strano capitolo. Oh cavoli, abbiamo uno struzzo in casa! xD
Intanto ho notato che le shippers della YeLena aumentano esponenzialmente. Peccato che però Yeye sia troppo spaventato e pieno di sensi di colpa per vantarsi come al suo solito, anzi! Ha decisamente tirato la coda tra le gambe.
Heechul invece impazzisce letteralmente, fa a pezzi la casa!
Di questo Kyu invece che ne pensate? Prima silenzioso, a tratti violento e soprattutto sbadato (si brucia, rompe due tazze... mmmmh!), non sembra molto contento vero? Poi, però, di colpo, diventa molto più gentile e disponibile, addirittura si offre di guardare le ferite di J! Che dite, le cose tra loro si sistemeranno? Il ragazzo sarà finalmente disposto a metter da parte il suo stupido orgoglio con lei? 
Lo scopriremo presto!
Grazie a RobbySuperElf, meravigliosissima ragazza con cui ho avuto l'onore di parlare, che ha inserito la mia storia tra le preferiteeeee! *urla scimmiesche alla Kangin* 
Un bacione e alla prossima :)

  
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