Storie originali > Storico
Ricorda la storia  |      
Autore: Whooki    27/01/2013    2 recensioni
Ho immaginato l'arrivo ad Auschwitz visto con gli occhi di un bambino.
Oggi è la Giornata della Memoria, per non dimenticare mai.
Genere: Malinconico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Olocausto
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il bambino nel vento


 
Premessa: Per la Giornata della Memoria ho voluto scrivere di getto questo piccolo racconto, Imma in ebraico significa Mamma e le frasi in tedesco sono riportate con la traduzione italiana. Non ho mai studiato quella lingua perciò se ci sono errori ditelo pure :). Per non dimenticare mai!


Imma dove siamo?”
La mamma non risponde, mi stringe forte forte la mano senza guardarmi, fissando con i suoi grandi occhi neri quegli uomini che indossano una strana divisa.
Urlano e sembrano molto arrabbiati anche se non capisco il perché.
Uno di loro trattiene a stento un pastore tedesco che furioso stava per avventarsi contro di me e la mamma mi stringe a sé nascondendomi con le braccia.
Anche se siamo stati per molto tempo in treno la sua pelle ha ancora un buon odore…quel profumo di sole e di terra che mi fa sentire a casa tra i pineti e le fila di pomodori grossi e succosi.

“Die alten, seine/ihre Kinder und krank sind in dieser Linie bereit. Alles die anderen dass Paß( zu den Kontrollen.”1
Uno degli uomini mi prende per il braccio e con forza mi strappa dalla mamma.
“Per favore lasciatela!E’ piccola ha bisogno di me!” implora sporgendosi in avanti per afferrarmi con tutte e due le sue mani sottili.
“Frau, Sie lassen sie. Wir werden davon von ihr besetzen.”2
L’uomo dagli occhi di ghiaccio sorride benevolo alla mamma e vedo che altri bambini sono disposti in fila indiana dall’altra parte dei binari.
Magari ci vogliono portare al caldo, sta nevicando e un bicchiere di latte caldo mi piacerebbe tanto berlo.
La mamma urla e scoppia a piangere.
Non piangere torno presto, Imma.

“Hans macht stillen Stern diesen nunne!”3
Quello che ha chiamato Hans prende per i capelli la mamma buttandola indietro.
La prendono a calci. Perché?!
Non faccio in tempo a chiamarla che l’uomo gentile in divisa mi spintona insieme agli altri bambini e ci incamminiamo verso quegli strani edifici grigi.
“Kinder grüßten Ihre Mütter! Tun Sie nicht, um sich zu sorgen!”4
Ridono tutti gli uomini.
Non so cosa ha detto, ma ha una bella risata.. mia sorella più grande si sarebbe innamorata di quei denti bianchi e regolari.
L’hanno portata via non so dove…forse è scappata perché quella sera che ce l’hanno detto papà aveva pianto.
“Alles, was es nimmt, scherzt jetzt soldat.vorher Ihr arbeit, ohne andere Zeit zu vergeuden”5
Il suo sorriso si spegne subito con l’arrivo di un alto uomo biondo pieno di medaglie e spille colorate sul petto.
“Ja, mein Kommandant.”6
Fa uno scatto, facendo battere i tacchi e portandosi una mano alla fronte per salutarlo.
Come è buffo.

L’uomo dalle mille spille prosegue senza nemmeno guardarci e gli altri soldati senza dire più una parola andiamo avanti e l’unico suono rimasto è la neve schiacciata dai nostri passi…
mi accorgo pestando l’impronta del bambino davanti che ho il piede più grande…lo dicevo io alla mamma che ero diventata grande!
 
Entriamo in una stanza buia e spoglia. Dove sono i tavoli e le sedie? Non è ancora ora di mangiare?
Ci lasciano da soli. Dove è andato il soldato gentile?
Un bambino scoppia a piangere.
Una botola si apre in alto e un mostro con la maschera butta un barattolo da dove esce del fumo.
Tutti gridano
Imma dove sei?

***
 
Un fumo bianco si leva su Auschwitz… ed ora sono nel vento.

 

 
 
1: I vecchi, i bambini e i malati vengano disposti in questa fila. Tutti gli altri che passino ai controlli.
2: Signora, la lasci. Ce ne occuperemo noi di lei.
3: Hans fa star zitta questa puttana!
4: Bambini salutate le vostre mamme! Non fatele preoccupare!
5: Ora basta scherzare soldato…Fai il tuo lavoro senza perdere altro tempo.
6: Si, mio comandante.


 
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Storico / Vai alla pagina dell'autore: Whooki