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Autore: xliamsmonkey    27/01/2013    2 recensioni
«Tutto iniziò diversi anni prima, all’epoca ero solo una sedicenne piena di sogni e speranze, una ragazzina che desiderava senza chiedere, anche se poi, con il tempo, i suoi genitori impararono a comprendere.»
Genere: Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Prologo.

Mi svegliai a causa di un flebile raggio di sole che penetrava dalle grandi vetrate vicino al letto. sbirciai l’ora nella sveglia di fianco a me, erano le 5:58.
Mi voltai e lui era lì, bello come sempre, aveva un’espressione così vulnerabile; i suoi occhi erano color nocciola e nonostante fossero chiusi ricordavo a mente il colore di ogni loro striatura, aveva un naso massiccio mentre le sue labbra erano grandi e carnose, e come suo solito le mordicchiava dormendo.
Solo Dio sapeva quanto lo amavo.
Pensai che la cosa migliore da fare fosse accoccolarmi a lui e riprendere il mio sonno, nel farlo ricordai la nostra prima notte insieme.

Costudirò sempre i nostri primi ricordi, i più belli.




Capitolo 1.
 

Tutto iniziò diversi anni prima, all’epoca ero solo una sedicenne piena di sogni e speranze, una ragazzina che desiderava senza chiedere, anche se poi, con il tempo, i suoi genitori impararono a comprenderla.
La storia prende luogo un 25 dicembre, il più freddo dopo anni.

Dopo aver fatto una confortevole doccia calda sento la voce di mio papà che mi chiama per scartare i regali, ho chiesto solamente un cd, so già cosa aspettarmi, per questo motivo prima decido di passare dalla cucina a fare colazione. Sedendomi noto il contrasto che la sedia d’ebano ha con il parquet, dopo di che sposto lo sguardo sulla mia tazza e verso non molto latte al suo interno, che a sua volta viene ricoperto da una cascata di cereali, amo il rumore che fanno quando vengono sgranocchiati, mi da la giusta carica per iniziare la giornata.
Adesso mi sento meglio, decido quindi di andare da papà.
Ho un fratello di sette anni, Sebastiano, e una sorella di tre, Gilda, motivo per cui ufficialmente quel vecchio vestito di bianco e di rosso si è calato nel mio camino stanotte, lasciando il cd e chissà quale altro gioco per i miei fratelli.
Quando la famiglia è riunita nel soggiorno diamo il via a scartare i regali, sono concentrata sul mio cd, nulla può distogliermi lo sguardo da quello, se non Gilda mentre spazzola il bambolotto comprato ed impacchettato da me diversi giorni prima, non posso che sorridere e ritenermi soddisfatta nel vederla così felice; mamma mi fa cenno con la mano di avvicinarmi a lei, incuriosita lo faccio, le spunta da dietro la schiena una piccola busta, soldi penso, la guardo sorridendo e le dico: -Grazie mamma, li aggiungo subito ai miei risparmi-, non appena la apro trovo qualcosa di rosa ad aspettarmi, “sono dieci” dico tra me e me un po’ delusa, ma ecco che nell’estrarre quel foglietto rosa mi accorgo che non sono soldi, bensì un tesoro.
Per un attimo resto in silenzio, incredula di ciò che avevo di fronte, quando comprendo che quello è il biglietto per vedere i miei idoli in concerto, a Londra, sono ormai in ritardo per fermare le mie lacrime, che scivolano lungo il mio viso come solo i fiumi possono fare prima di raggiungere la valle. Perfino il nostro gatto si è spaventato, forse si è reso conto della felicità che sto provando, o forse semplicemente perché l’ho svegliato, fatto sta che non riesco a contenermi, come un coniglietto saltello ad abbracciare mamma e papà.
Non riuscirò mai a ringraziarli abbastanza per tutto quello che fanno per me.

Scappo di sopra a chiamare Rebecca, la mia migliore amica, prendo il cellulare e trovo una sua chiamata persa. I miei glielo hanno già detto? Ha chiamato per sapere come stavo? Senza pormi troppi dubbi la richiamo.
Risponde e simultaneamente ci diciamo: - Non puoi immaginarti cos’è successo.-
Ma nel pronunciare quelle parole ci rendiamo conto che dobbiamo dirci la stessa cosa, i nostri genitori non molto amici, a quanto pare anche prevedibili, io e Rebecca partiremo per Londra il venti gennaio, mentre il concerto ci sarà il ventidue. Vedrò i miei idoli con la persona a cui tengo di più.

  
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