In una beatitudine eterna vorrei spargermi con te come le stagioni in ogni Stato. Rincorrerti come una foglia aranciata e spinta al volo dall'ebbrezza notturna. Cedere al tuo petto terreno -al solo pensiero il mio cuore arde affannoso di fuochi mai temuti!- Battere il flusso delle acque, travestiti da onde turchine, e spumeggianti ci imbatteremo contro quella roccia assai vicina. In alto, in alto, ancor di più, non puntare ad alcuna meta perché voleremo ammaliati dal focolare di tenerezza e vita. Le nostre danze apparterranno agli uragani, i nostri baci ai tramonti, le nostre guerre alle tempeste. Io e te come la natura. Non faremo più dell'amore un mistero. Con agio distesi nella libertà, senza temere pene divine, mi leggerai le stelle; quelle stelle tu dirai con innocenza che saranno i poemi della passione.