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Autore: kay33    28/01/2013    1 recensioni
Ciao a tutti! Dopo essere arrivata a New York, Rose dovrà decidere cosa fare della sua vita...Jack è morto, ma qualcosa di lui è rimasto ;D
Se vi ho incuriosito e volete saperne di più leggete la storia :D
Pubblico in maniera piuttosto regolare, ma avviserò in caso di ritardi!
Baci
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Caledon Hockley, Rosalinda Dewitt Bukater, Ruth Dewitt Bukater | Coppie: Jack Dawson/Rosalinda Dewitt Bukater
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Rose, sono felice che tu abbia accolto il mio invito”
 
Non sembrava davvero felice; era solo vittorioso, poiché avevo deciso di tornare a New York.
 
“Cosa vuoi Cal? Non ho attraversato mezzo continente per vedere il tuo ghigno” risposi acida. Se credeva davvero che sarei tornata da lui implorando di riprendermi,si sbagliava di grosso.
 
“Rose, mia cara, volevo solo essere gentile”, disse calmo, poi proseguì “riconosco che sposarci non sia stata una buona idea; non siamo fatti per stare insieme, quindi, ho incaricato il mio avvocato di preparare le carte per il divorzio. Se le firmerai, sarai libera, e potrai tornare a vivere in Texas, o ovunque tu voglia”.
 
Sembrava troppo bello per essere vero, e rimasi a guardarlo sospettosa. Cal non faceva mai nulla per buon cuore. Lui se ne accorse e scoppiò a ridere “Rose, controlla pure, ma non ti sto ingannando; è tutto regolare. Dopo aver firmato, sarai una donna libera”.
 
Rimasi tutta la notte alzata, a leggere e spulciare tutti i documenti; volevo accertarmi che non ci fossero clausole o altri trucchetti da parte del mio “caro” marito. Incredibilmente, era tutto in regola.
Firmai e consegnai i documenti a Cal.
Si premurò di riaccompagnarmi alla stazione personalmente, in auto, mentre prima lo avrebbe fatto fare a uno dei suoi tirapiedi. Comprò il biglietto per il treno; ci salutammo con una stretta di mano, senza rancore, e pensai che forse era cambiato davvero.
 
Mancava ancora un’ora all’arrivo del treno, così decisi di acquistare il giornale; l’occhio mi cadde subito su una foto in prima pagina. Era Cal, a braccetto con una giovane ragazza, all’uscita da uno dei teatri più famosi della città. Curiosa, lessi anche l’articolo: “Il magnate Cal Hoackey in compagnia di Susanne Whright, figlia di Albert Whright”. Conoscevo il signor Whright, era un famoso miliardario californiano, e probabilmente lui e Cal stavano pensando a un matrimonio.
 
Mi venne da ridere; in fondo Cal non era cambiato per niente, e mi aveva concesso il divorzio solo per sposare quella ragazzina e la sua gigantesca eredità.
 
Avevo mandato un telegramma ai Thomson, annunciando il mio arrivo, e alla stazione venne Andrew a prendermi. Fui felice di rivederlo, e mi scusai per non averlo salutato prima di andarmene. “Non fa niente Rose, piuttosto, come è andato il viaggio?”
Gli raccontai tutto, dell’incontro con Cal, del divorzio, e anche della signorina Susanne.
 
“Ma suo figlio? Non desidera vederlo, o passare del tempo con lui?” chiese innocentemente.
 
Decisi di raccontagli tutto, non aveva senso tenere dei segreti ad Andrew, o agli altri membri della famiglia, dopo che loro erano stati così gentili e amorevoli con me. Mi sentivo pronta a condividere il mio passato.
 
Mentre tornavamo a casa a piedi, gli parlai del Titanic, descrivendolo in ogni particolare della sua magnificenza; sorrisi come una sciocca mentre raccontavo di Jack, e del bambino. Sperai che non si scandalizzasse troppo per l’ultima parte, ma non mi interruppe mai e mi ascoltò come un amico.
Poi ci fu il racconto concitato e confuso dell’affondamento, e di come rimasi a mollo in acqua sopra a una porta rotta. Descrissi la gioia che provai nel vedere le luci del Carpathia in lontananza, quella notte.
Finii di parlare che eravamo quasi a casa; mi era scesa qualche lacrima, e lui mi abbracciò per tirarmi su di morale.
Dalle finestre fidi le ragazze intente a preparare la cena, si stavano dando molto da fare.
 
“Stanno preparando una festa per il tuo ritorno” disse Andrew allegro. Poi mi prese per mano ed entrammo.
 
  
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