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Autore: mymiserable    19/08/2007    2 recensioni
La mia seconda FF ufficiale, scritta più per descrivere un'amicizia che una storia d'amore. Tra me e DarkPersian, anche lei scrittrice, e presente qui su EFP. Data un'onesta recensione alla mia precedente ('My Story About Gerard'), avverto che questa ha un ritmo molto serrato basato sulle singole parole, perciò se siete amanti della narrativa prolissa, ignoratela ^^ A tutti gli altri, buona lettura!
Lui Si è tolto gli occhiali e Si è alzato in piedi per stringermi la mano. Mi ha guardato. Mi ha sorriso. Mi ha guardato.
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bob Bryar, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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'Titti

'Titti.' mi sveglia piano

Gilo.

Apro gli occhi e vedo il suo bellissimo viso.

Mi sorride dolcemente.

'Dobbiamo andare.'

La guardo con aria interrogativa.

Poi mi accorgo che, accanto a lei, co sono le nostre valigie.

Più in là

I Trigger ci aspettano all'entrata.

Pronti per la partenza.

Al è alla reception a firmare fogli e ritirare le fatture.

Già.

E' così presto ma

Dobbiamo andare.

Manchester.

Ultima tappa.

I My Chem

stanno ancora dormendo.

Frank

in camera nostra.

Ci raggiungeranno poi.

Gerard

Mi raggiungerà

Stasera.

Sarà stasera.

Finalmente.

Mi alzo lentamente dalla poltrona e mi stiracchio.

'Ai.' esclamo.

Ho le ossa a pezzi.

Ma non importa.

Sto bene

Davvero.

Fuggo un attimo al bagno della sala ristorante, per sistemarmi un pò.

Mi guardo allo specchio.

Sono distrutta.

Ma non riesco proprio a togliermi questo sorriso dalla faccia.

Mentre mi sistemo la frangia, mi sfioro la fronte.

Stanotte le sue labbra si sono posate per la prima volta su di me.

Proprio lì.

Dormivo.

Ma ho sentito

Tutto.

Gilo spunta dalla porta, facendomi riprendere dal mio ennesimo viaggio.

Stavolta bellissimo.

'Pronta?' mi domanda, eccitata.

Non l'avevo mai vista così

Felice.

'Pronta!' le rispondo,

con un sorriso che non mi lascerà

Mai più.

Usciamo.

Arriviamo al furgone che ci porterà all'aeroporto.

Prima di salire, mi volto.

Guardo su,

Le finestre del terzo piano.

'Ti aspetto.'

 

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I My Chem

sono in aereo.

Mikey

dorme sereno, con gli auricolari del suo iPod nelle orecchie.

Frank

con le mani incrociate sul petto.

Fissa un punto imprecisato nello spazio.

Pensa a

Gilo.

Gerard

guarda fuori dal finestrino.

Ray e

Bob

sono seduti di fianco a lui.

Ridono, scherzano.

Ma lui

Non li sente.

Pensa a

Me.

'Sto arrivando.'

 

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Alle prove

Non c'erano.

Non ho potuto

Vederlo.

Stare con lui.

Parlare.

Mi manca così tanto.

Ho bisogno

Di lui.

Ne ho dannatamente bisogno.

Ma sto bene.

Sarà stasera.

Lo so.

Io e

Gilo

ci prepariamo per il concerto.

Siamo davanti allo specchio del bagno, nella nuova camera d'albergo.

La mia.

Perché

Gilo stanotte non dormirà con me.

Andrà in quella di

Frank.

E' felice.

Siamo felici

Entrambe.

Lei si sta truccando.

'Non troppo!' le dico.

Non serve.

E' già

Bellissima.

Io sto tentando di domare la massa di onde dei miei capelli corvino, ma è inutile.

Mi volto verso la mia amica e le porgo il pettine, con un piccolo broncio sul viso.

Come una bimba.

'Ci penso io.' mi dice, dolcemente.

come una mamma.

Non vedo l'ora che sia stasera.

Manca poco.

Finalmente.

Potremo parlarci

Di nuovo.

Abbiamo tante cose da dirci.

 

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No.

Non c'è stato tempo.

Al concerto.

Non c'è stata occasione.

Ma ci siamo

Guardati.

Per tutta la sera.

I suoi occhi verdi mi hanno cercata

mentre era sul palco, mentre parlava con lo staff, mentre firmava autografi e faceva foto con i fans.

Ci siamo parlati

Attraverso i nostri sguardi.

Ma ora

Sono sola.

nella mia camera d'albergo.

Di nuovo.

Non faccio altro che pensare

A lui.

Ho bisogno

Della sua voce.

Dei suoi occhi.

Vicino a me.

Solo per me.

Ne ho dannatamente bisogno.

Doveva essere

Stasera.

Deve essere

Stanotte.

Assolutamente.

 

Gerard

attraversa piano il corridoio.

Arriva alla porta della sua camera.

Fa per aprirla ma

Si blocca.

Non vuole dormire.

Non da solo.

Non più.

Torna indietro di qualche stanza.

Si ferma davanti ad una di queste.

Bussa piano.

 

Mi alzo dal letto, sul quale mi ero abbandonata senza però riuscire a prendere sonno.

Senza la voglia di farlo.

'Chi sarà a quest'ora?' mi chiedo.

Non c'è spioncino.

Apre direttamente.

E vedo

Davanti a me

Gerard.

Finalmente.

Vicino.

Abbiamo tante cose da dirci.

ma in questo momento

Non troviamo le parole.

Non ce ne sono.

Mi guarda.

Lo guardo.

Abbiamo capito

Tutto.

Di noi.

Indietreggio piano, per invitarlo ad entrare.

Lo fa, lentamente, chiudendo la porta dietro di sé.

Non distogliamo mai lo sguardo l'uno dall'altra.

Abbiamo perso fin troppo tempo

e ora

Non vogliamo perderci nemmeno un secondo.

Le sue mani prendono le mie.

Le sue labbra iniziano ad accarezzare il mio viso, per poi raggiungere le mie.

E' come

Morire.

Ed è la vita stessa.

Le sue dita mi sfiorano piano.

Sarà stanotte.

 

Abbiamo fatto l'amore

Infinite volte.

Senza parole.

Ora sento le sue labbra sui miei occhi.

Li apro.

La luce li colpisce.

E già mattina.

Lo vedo.

seduto vicino a me.

Mi guarda.

Mi sorride.

Come la prima notte.

Non è cambiato nulla.

Poi, con un italiano stentato mi sussurra

'Buongiorno, Andrea.'

La sua voce

Solo per me.

Finalmente.

Ci siamo trovati.

  
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