28/01/2013
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23 agosto 2012
Cercai di oppormi ma era inutile, papà voleva portarmi con lui e la sua nuova compagna Janette a vivere nella loro nuova casa a Londra.
“Cosa c’è di sbagliato nel cambiare un pò, Dana?”
Mi chiese in preda all’esasperazione; si lo facevo esasperare ma quello era l’unico modo di rimanere a casa della nonna e di per quanto mi riguardava, iniziare tutto da capo e troppo per me.
“Perché devo cambiare la mia vita, papà? Mi va bene così com’è.”
Ribattei con forza, non c’era niente di sbagliato, ma Jordin e Ellie? Cosa avrei detto alle mie migliori amiche? Dopo nove anni passati insieme.
“Verrai con noi, chiuso il discorso”
Detto questo si diresse al piano di sopra senza aggiungere altro.
1 settembre 2012
“Ciao nonna, ti voglio bene”
Dissi abbracciandola calorosamente con le lacrime. Sapevo che l’avrei rivista forse a Natale o addirittura per l’estate dopo e al solo pensiero mi venivano i brividi.
Entrai in macchina, ancora seccata per quello che stava per succedermi. Mi mancavano già tutti: la mia famiglia, i miei amici, la mia scuola, la mia città.
Misi le cuffie alle orecchie e mi addormentai.
**
Entrai in casa di Janette e cominciai ad esplorare; quella casa mi piaceva, era molto grande e luminosa
“Dana!” mi chiamò Janette con la sua voce dolce “ti accompagno in camera tua”
E gentilmente mi prese per mano; salimmo le scale e attraversammo un lungo corridoio con quattro o cinque porte. Entrammo in una stanza molto carina: aveva le pareti di un violetto chiaro un letto ad una piazza e mezzo, una scrivani di legno, una armadio anch’esso di legno.
Janette dietro di me mi teneva le spalle, io ero meravigliata, sorridevo; cominciava a piacermi.
“Puoi arredarla come più ti piace. Guarda, lì c’è lo spazio per i libri di scuola, e qui puoi mettere il computer”
Mi disse indicando varie parti della stanza, io la seguivo con lo sguardo sorridendo.
“Ti lascio da sola!”
Poi corse verso la porta e la chiuse con delicatezza.
Era tutto bellissimo, quella casa, la mia stanza e quell’enorme finestra che dava sulla strada illuminava tutto.
Mi avvicinai incuriosita a quest’ultima che con uno scatto si aprì. Mi affacciai e mi guardai intorno. Il sole stava per calare e a nascondersi dietro i tetti delle case.
Ad attirarmi l’attenzione fu un ragazzo seduto su una sedia attorno al tavolo che giaceva nel cortile, che presumo fosse il suo. Ascoltava la musica dall’IPod e di tanto in tanto accennava dei movimenti del capo a ritmo della musica che ascoltava.
Rimasi a fissarlo per un pò: capelli biondi, labbra carnose, occhi color dell’oceano e un fisico scolpito, quel naso perfetto e le sue mani che armeggiavano l’apparecchio che aveva in mano.
Non curante del fatto che c’era qualcuno che lo osservava, alzò lo sguardo e osservò l’ambiente intorno, notandomi lì, con i gomiti appoggiati al davanzale della finestra che lo fissavo con qualche ciuffo di capelli davanti agli occhi. ********************** ciao a tutti :) questa è la mia nuova storia, ok, ce n'è una in sospeso, ma solo perchè mi sono bloccata ahahah spero di almeno che vi piaccia ma apparte ho la testa piena di idee, ma non so come sfruttarle, vedrete, magari nel prossimo capitolo arriva qualcosa di più carino :) se volete seguirmi su Un bacione enormeeeeee x CIAAAAO,SONO NIALL HORAN E SONO UN FIGO.
