Anime & Manga > Naruto
Ricorda la storia  |      
Autore: two_dollar_bill    19/08/2007    12 recensioni
[Attenzione INCESTO]
"Fuori tutto era buio e silenzioso, rade stelle vincevano la cruda oscurità per regalare, ai pochi che come me osservavano il cielo, il loro vacuo bagliore. Scrutai a lungo oltre il vetro grigio e opaco finchè stanca d'attendere uscii di casa."
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sabaku no Gaara , Temari
Note: Alternate Universe (AU), Cross-over, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
La cena

Faceva freddo quella notte, cosa rara a Suna. Rigoli di aria gelida filtravano dalla finestra facendomi rabbrividire. Guardai l'orologio: era molto tardi e lui non c'era.

Fuori tutto era buio e silenzioso, rade stelle vincevano la cruda oscurità per regalare, ai pochi che come me osservavano il cielo, il loro vacuo bagliore. Scrutai a lungo oltre il vetro grigio e opaco finchè stanca d'attendere uscii di casa.

Sapevo o meglio speravo di sapere dove andare, dove trovarlo.

I passi si susseguivano sicuri come se il mio spirito avesse bisogno di correre e congiungersi al suo. Sentivo, qualora fosse possibile, il suo profumo raggingermi e la sua presenza tracciare una scia luminosa che vincendo le tenebre mi guidava mesta.

Ed eccolo come avevo sperato, creduto. Come me l'ero figurato prima ancora di averlo di fronte.

Immobile, forse concentrato su un orizzonte lontano e utopico o forse solo in attesa di me.

Sapevo che mi sentiva. Lui me, io lui. Sempre...in ogni istante. Che fossimo vicini o lontani non aveva importanza, noi eravamo sempre insieme.

Sapeva che ero li eppure continuava a dormi le spalle, ma ogni respiro lo potevo sentire sfiorarmi la pelle, racchiuso nel vento, ed enumerarlo inconsciamente.

E si ostinava a non voltarsi, a non guardarmi. Cercava di sfuggire perchè sapeva cosa mi spingeva li, in quel momento. Sapeva perchè non avevo atteso a casa il suo ritorno ed era conscio di quanto mi costasse averlo cercato non per stargli vicino, ma ...per porre fine al nostro legame.

Per allontanarlo. Per rimediare a ciò che avevamo fatto, a cosa eravamo diventati...

Per tornare indietro, perdonarci e dimenticare.

Ero a pochi metri da lui...

Si voltò, mettendosi a gattoni sulla tiepida sabbia del deserto notturno; forse sarebbe apparso perfino buffo se i suoi occhi non brillassero di luce propria nell'ombra. Ancora pervasa dal suo profumo, caddi in un dolce torpore, confusi divennero i miei pensieri e si convogliarono tutti in lui...

Fu un attimo.

Lo vidi affondare le mani con forza nella sabbia, non distogliendo lo sguardo da me, apparentemente senza motivo, quando all'improvviso mi sentì stringere la caviglie da una salda morsa.

Non opposi resistenza, forse perchè sorpresa, forse perchè non ne ebbi la forza o forse, purtroppo perchè in fondo non volevo.

Le spire sabbiose, come forti mani, mi strattonarono facendomi cadere sulla schiena. Un piccolo fastidio doloroso pervase la mia schiena aggiunto al continuo attrito dei granelli su cui venivo trascinata.

Se non avessi saputo cosa era in grado di fare manipolando la sabbia, probabilmente il terrore mi avrebbe paralizzato vedendomi trascinata da due mani, quasi il deserto avesse preso vita e quelle gli appartenessero.

Il mio viaggio si fermò giusto in tempo per trovarmi sotto il suo corpo, ancora in quella posizione buffa. Quasi avesse preso le misure: le sue mani, ancora immerse nella sabbia,sfioravano da ambo le parti la mia testa, le sue gambe racchiudevano i miei fianchi...

Mi guardava dall'alto, sovrastandomi immobile ed io mi sentivo morire.

Morire perchè ero li proprio perchè tutto questo finisse, morire perchè era sbagliato, morire perchè la colpa mi lacerava, morire perchè...il desiderio era troppo potente e quell'emozione così forte, che tutti chiamano amore, picchiava prepotente ogni qual volta lo vedessi o sentissi semplicemente pronunciare il suo nome.

- Lo so perchè sei qui. Puoi fermarmi...se lo vuoi.- m'aveva detto in un sussurro. E le sue mani erano scivolate abili sul mio corpo.

Avevo sentito le lacrime pungere maligne, desiderose di nascere, e scappando dai miei occhi morire pochi istanti dopo sulla pelle,cercai di resistere ma fu inutile...

Portò una mano vicino al mio volto, mantenendo la medesima posizione, strofinò il pollice sulla mia guancia in quella che doveva essere una carezza. Qualche granello di sabbia si dispose sulle mie gote arrossate.

Lui fece una smorfia di disappunto. Come era bello...

Allontanò la mano, ma io l'afferrai riportandola dove era e godendo del calore che mi dava.

Mi guardò con quel suo sguardo, che in fondo nessuno capiva tranne me. Nei suoi occhi che tutti vedevano carichi di odio e cattiveria, io vedevo di più...Tutta la sofferenza che aveva provato. Il dolore...che impregnava il suo cuore come una macchia indelebile.

La solitudine. Chi meglio di lui la conosceva?  Adesso erano solo ricordi dolorosi, ma pur sempre indelebili.

Era cresciuto solo, in balia di se stesso, un demone come unica compagnia. Una voce maligna che si nutriva di tutto ciò che provava a rallegrare il suo spirito, risucchiava ogni vana speranza di recare felicità al suo cuore e lo allontanava sempre più dalla realtà e da chi gli voleva bene, rendendolo instabile e impietoso.

Eppure io in quegli occhi leggevo mille e mille parole tutte per me. Egoista...quanto lo sono quando si tratta di lui!

A volte mi ritrovo terrorizzata a pensare cosa ne sarebbe di me, se cambiasse, se la normalità lo circondasse e si rendesse conto che non ha bisogno di me per essere felice come crede, che non ha bisogno di sbagliare e sbagliare ogni giorno della sua vita per starmi accanto.  Che non ha bisogno di amare sua sorella...Che non sono l'unica che può sfiorare...

E poi allo stesso tempo, cerco di smettarla con questo gioco autodistruttivo che crea dipendenza.

Lo so quant è sbagliato quello che facciamo, e mi sento un mostro. Si, perchè l'unico vero mostro sono io che ho approfittato della sua diversità, del suo modo di essere e me ne sono resa dipendente.

Ho provato in tutti i modi a fare a meno di lui, ma perfino quando le nostre mani non si sfioravano mai, la mia voce lo piegava quando si schierava contro tutto e tutti. Quando si voleva fermare la sua furia omicida, io parlavo... io gli sussurravo qualcosa, spaventata e titubante...e lui non lo dava a vedere ma m'ascoltava.

E ora provo ad allontanarlo da me, è impossibile...per il semplice fatto che io non posso allontanarmi da lui.

Era fragile, inesperto, era piccolo e delicato e io come una stupida ho rovinato quella meravigliosa creatura che lui era.

-Temari...-  io amo il suono della sua voce, e adoro il mio nome pronunciato da lui.

-Non è colpa tua. Tu mi hai aiutato a liberarmi dal dolore...ma ora il dolore ora lo vedo nel fondo dei tuoi occhi...-

Come si può non amarlo. Lui legge nel mio pensiero, percepisce qualunque mio stato d'animo...lui è unico.

- Abbiamo sbagliato...è tutto un grande sbaglio.- io ci provo, io lo amo...ma deve allontanarsi da me.

- Se tu con me sei felice come lo sono io quando siamo insieme, o provi anche solo un decimo di ciò che provo io, allora non pentirti di ciò che fai, perchè io non me ne pento. Siamo responsabili...si... solo del nostro amore e della nostra gioia. Tu l'hai insegnato a me cosa significa e tu sei la sola con cui ho voglia di condividerlo.-

Non parlare così o tutti i miei propositi andranno in fumo...

 

Era festa a Konoha e noi tutti eravamo stati invitati. Gaara non voleva andare ma alla fine spinto dalle numerose  preghiere di Naruto, aveva accettato.

A me non dispiaceva tornare in quel villaggio, così mi sistemai di tutto punto, dopotutto non potevo certo sfigurare difronte a quelle smorfiosette di la.

Prima di uscire incontrai mio fratello Kankuro...

-Ciao! Non esci?- chiesi con tono sottilmente gioviale.

-Umh...tra un pò!- rispose lui - Sei di ottimo umore vedo.- aggiunse poi. Mi fermai, giunta ormai alla porta e mi voltai a guardarlo facendo spallucce -Ne più,ne meno del solito...-dissi muovendo gli occhi nervosamente.

-Umh...- mi guardò da capo a piedi facendomi arrossire terribilmente -Sei bellissima. L' invidia di tutte stasera...- sorrise.

Kankuro...si anche lui iniziava a preoccuparmi ultimamente.

Lo ringraziai, notando nello specchio le gote imporporate, poi guardai di nuovo lui che ancora parlava -Sai sorellina...- iniziò

-Il vero amore non si guarda negli occhi...e quando ce l' hai davanti è come t'esplodesse un fuoco d'artificio nello stomaco!- sospirò e con un ultimo sorriso se ne andò.

Io scoppiai a ridere. Da sola... Ormai era andato via.

Domandandomi per quale motivo mi dicesse quelle assurde parole e perchè mai proprio lui...uscii di casa.

Trascorsi una bella serata con il gruppo di Konoha, vidi Kankuro li in giro, Gaara solo un attimo e poi nulla più, forse perchè ero distratta...

Già tutta la sera parlai con Shikamaru. Ridemmo, scherzammo...parlammo a lungo sull'importanza delle alleanze tra i nostri paesi e del mantenimento di buoni rapporti; ma anche di cose più futili come i libri, la tv...

Era simpatico. Una buona compagnia...e stranamente pensai di aver capito cosa volesse dirmi Kankuro, in un tempismo impeccabile.

Tornai presto a casa, anche gradendo la compagnia. Ero molto stanca.

Varcai la porta e sussultai trovandomi davanti Gaara.

-Ciao!- esclamai -Cosa fai qui? Non dovresti essere in giro? La compagnia di Naruto ti fa bene...- sorrisi

-Sono stanco...- rispose sedendosi sul divano.

-Capisco...-   - Eh tu?- mi chiese  -Anche io stanca.- sospirai abbandonandomi su una poltrona li accanto.

Lui mi fissava silenzioso, sentivo i suo pesante sguardo su di me.

-C'è qualcosa che non va, Gaara?- chiesi perplessa

-Potresti...potresti alzarti?- mi domandò distogliendo lo sguardo.

-Eh? E perchè?...Va bene se proprio vuoi.- Mi alzai in piedi e mi guardò di nuovo , da capo a piedi, come aveva fatto prima Kankuro ma con un espressione molto diversa.

-Sei molto bella stasera. No, mi correggo tu lo sei sempre.- fu quasi un sussuro, ma io lo udii perfettamente. Terminò la frase guardandomi dritta negli occhi, ma io non ressi il suo sguardo e guardai a terra sedendomi di nuovo.

Poi un colpo secco...

Gaara scatto in piedi correndo alla finestra -Cosa diavolo...- borbottò afferrando lo stipite e fissando un punto, a me nascosto, del cielo.

Io intanto immobile nella poltrona mi sentivo stordita...

"Il vero amore non si guarda in faccia..."

No. Gaara m'aveva sempre fatto distogliere lo sguardo, qualora i nostri occhi s'incontrassero. Gaara era così...potente perfino negli occhi.

-Temari - mi chiamò e lo raggiunsi.

Guardai dove m'indicava e la mia espressione turbata si aprì in un largo sorriso -Fuochi d'Artificio!- esclamai.

Gaara mi guardò corrugando la fronte -Non li hai mai visti?- chiesi

-No...- rispose atono

-Guardiamoli insieme!- proposi. Non rispose ma non si mosse da la...

-Io amo i fuochi d'artificio, sai? Sono così... non so spiegarlo nemmeno io. Sono splendidi.-

Mi voltai verso Gaara e lo trovai a fissarmi. Ancora i fuochi illuminavano la sera...Rosate, Cascate ...e tutte io le vedevo riflesse nei suoi occhi. Di nuovo abbassai lo sguardo, come se qualcosa mi spingesse la testa.

Lui prese con una mano il mio mento riportando il mio capo in una posizione naturale, ancora una volta mi spinse a guardarlo negli occhi...

Un altro colpo risuonò nelle mie orecchie. Più forte e più duro degli altri...

"...e quando ce l' hai davanti è come se esplodesse un fuoco d'artificio..."

Quale fosse stata l'origine di quel rumore ancora non lo so, e non lo capii, troppo sorpresa di ritrovarmi a baciare Gaara sotto un manto di stelle e altrettante scintille luminose.

 

Era iniziato tutto così...

E adesso ero li,stesa nella sabbia, con i suoi occhi nei miei, con la sua voce ad allietare ogni mio respiro. Con troppa poca forza di volontà per mettere la parola fine a questa storia...

- Temari...posso tenerti con me? - mi sussurrò sulle labbra prima di baciarmi come aveva fatto quella sera.

Io non risposi bastò ricambiare il suo bacio per fargli capire che io ero la per lui e non avrei potuto trovare modo di lasciarlo. Lui non sarebbe stato più solo finchè un briciolo di vita avrebbe attraversato il mio corpo.

Mi abbracciò forte e mi sentii felice. Lo vidi sorridere e la mia felicità aumentò a dismisura...

Rimasi tra le sue braccia tutta la notte, cercando di gustarmi ogni secondo che trascorrevamo insieme, così vicini, mano nella mano, perchè eravamo felici e andava bene così.

Tutti i miei propositi, le mie decisioni erano un lontano ricordo quasi dimenticato.

Perchè pensare ad un triste futuro invece che godersi un lieto presente?

- Domani è un altro giorno...- bisbigliai.

- Un altro giorno...insieme. -Completò Gaara e guardammo il limpido cielo, come quella notte e come quella notte forse passò una stella cadente, una ...solo per noi.

 

 

 

Salve!

Siete giunti alla fine incolumi? Sopravvissuti? Ma si...Ok che è un incesto  (me si sente un pò in colpa...) ma non era molto Hot. Il mio intento è che fosse più romantico che altro... Sapete chi meglio di una sorella può comprendere e amare una personalità particolare quale è Gaara?             ( Gaara!! *____*  )  Dovrebbe essere pur sempre amore fraterno, è vero, ma era da tanto che l'idea di una Gaara x Temari mi ronzava in testa e finalmente eccola qua. Ora mi piacerebbe sapere cosa ne pensate... Commenti positivi e sopratutto negativi a tutto spiano se lo credete!^^

p.s. Ho usato una frase del film "Casper": cit "posso tenerti con me?". Mi piaceva un sacco...è bene precisarlo!^^

Ringrazio chiunque ha dedicato un pò del suo tempo a leggere le follie sfornate dalla mia mente, e un grazie particolare a chi recensirà! Inoltre grazie a tutti quelli che hanno letto e recensito le storie pubblicate precedentemente da me in questa sezione. Grazie a tutti!

See you

Anita_

 

 

 

 

  
Leggi le 12 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Naruto / Vai alla pagina dell'autore: two_dollar_bill