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Autore: Rowan936    28/01/2013    7 recensioni
Hermione e Sirius: due cuori distanti, una sola anima.
Hermione e Sirius: diffidenza, silenzio, menzogna e sincerità.
***
«Chi sei?» […]
«Dovresti sapere chi sono, bambina.»
«No, per niente.» […]
«Allora sarà meglio non dirtelo.»

***
[Si è classificata seconda al contest “Valigie pronte, destinazione... la scegliete voi!” organizzato da ArmoniaDiVento su ffz]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Hermione Granger, Sirius Black | Coppie: Hermione Granger/ Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Nick autore su EFP: Rowan936
Nick autore su ffz: Rowan936
Titolo: Diffidenza, silenzio, menzogna e sincerità.
Pacchetto Europa: Helsinki
Pacchetto Italia: Venezia
Genere: Romantico
Rating: Verde
Avvertimenti:
Introduzione:
Hermione e Sirius: due cuori distanti, una sola anima.
Hermione e Sirius: diffidenza, silenzio, menzogna e sincerità.
***
«Chi sei?» […]
«Dovresti sapere chi sono, bambina.»
«No, per niente.» […]
«Allora sarà meglio non dirtelo.»
NdA: Allora, questo è quello che la mia mente bacata è riuscita a produrre ^^ Non avevo mai scritto una Sirius/Hermione, non sono una coppia di cui ami leggere o scrivere, ma dato che con la vecchia generazione sono una frana, ho scelto loro due. Insomma, tutto questo discorso per dire che non sono sicura di aver scritto niente di ché vista la mia scarsa conoscenza del paring. Per la frase, appare solo nell’ultima parte ma non sono riuscita ad inserirla in altro modo, spero vada bene… Probabilmente ti sembrerà che le frasi in corsivo – dove appare anche la citazione – non c’entrino niente, ma io le ho inserite come… mmh… filo conduttore della one-shot, ecco. Diciamo che rappresentano i passaggi della storia tra Hermione e Sirius. Insomma, spero di non aver scritto una schifezza, ma è stato interessante cimentarmi in un nuovo paring. ^^
 
 
 
 
 
 

 
 Diffidenza, silenzio, menzogna e sincerità

 
 
 
 
 

 
«Sei stato tu, Sirius?»
«Non capisco di cosa tu stia parlando, Hermione.»
Diffidenza.
 

Hermione guardò quell’uomo dal volto familiare con diffidenza, indietreggiando.
Lui sorrise con falsa spensieratezza, tirando indietro i capelli lunghi e sporchi con un colpo di testa.
«Chi sei?» chiese la tredicenne tenendo in braccio Grattastinchi, che l’aveva condotta lì.
«Dovresti sapere chi sono, bambina.»
«No, per niente.» replicò lei, sempre più diffidente.
«Allora sarà meglio non dirtelo.»
Hermione squadrò quell’uomo dal viso scavato, ma che aveva una strana luce negli occhi tipica dei giovani, una luce quasi allegra. Doveva essere stato molto affascinante.
L’uomo si avvicinò e tese la mano.
«Piacere, Felpato.»
«Felpato? Ma che razza di nome è?» chiese la ragazzina, senza stringere la mano.
L’uomo non sembrò farci troppo caso e rimase con il braccio teso.
«È un soprannome. Ho detto che è meglio che tu non sappia chi sono.»
«Perché?»
L’uomo ghignò.
«Sei una ragazzina molto fastidiosa, sai?»
Lo disse con divertimento e quasi con simpatia, Hermione le colse entrambe, così strinse la mano ancora tesa.
«Hermione.»
 

«Sei stato tu, Sirius?»
«…»
Silenzio.

 
Hermione entrò nella grotta dove si era rifugiato Sirius.
Lo vide seduto su una roccia, la testa china e le mani tra i capelli, diversi numeri della Gazzetta del Profeta sparsi ai suoi piedi. La ragazza vi lanciò un’occhiata: parlavano del Torneo Tre Maghi, concentrandosi soprattutto su Harry. Lanciò uno sguardo comprensivo all’uomo: lo capiva, anche lei era molto preoccupata per l’amico.
Andò a sedersi accanto a Sirius, che nel sentirla di fianco a sé alzò lo sguardo.
Il Malandrino mormorò un saluto per poi zittirsi nuovamente, lo sguardo preoccupato rivolto al pavimento. La ragazza rispettò il suo silenzio, ma sfiorò la mano dell’uomo con gentilezza e timidezza, un breve contatto che significava: «Io ci sono
Sirius accennò un lieve sorriso e cercò nuovamente il contatto con la mano di lei per stringerla in segno di ringraziamento.
Hermione sorrise, in silenzio.
Non voleva interrompere quel momento magico e le parole avrebbero certamente rovinato tutto.

 
«Sei stato tu, Sirius?»
«No, cosa te lo fa pensare?»
Menzogna.

 
Hermione bussò leggermente alla porta della stanza di Sirius, a Grimmauld Place.
Erano lì per le vacanze di Natale e la ragazza aveva bisogno di parlare con lui. Anche solo due parole, ma doveva chiarire quella situazione al più presto.
Dopo pochi istanti, Sirius aprì la porta.
«Hermione.» disse in tono incolore, quasi triste.
La ragazza annuì.
«Dobbiamo parlare.»
L’uomo fece un cenno d’assenso col capo, lasciandola passare, per poi chiudere la porta e voltarsi verso la ragazza.
«Dimmi.»
Hermione prese fiato.
Da dove cominciare? Avrebbe forse dovuto chiedere chiarimenti? Lei lo amava, non c’era dubbio, ma la loro storia era impossibile. C’era troppa differenza di età, troppe complicazioni. Era irragionevole e Hermione era contraria a tutto ciò che andava contro la ragione. E comunque, non era sicura che lui ricambiasse.
«Ascolta,» cominciò «noi… io… cioè…»
Accidenti, dov’erano le parole quando aveva bisogno di loro?
Sirius si sedette affianco a lei, sul letto, invitandola a continuare con lo sguardo, nonostante la ragazza avesse capito che quella conversazione lo preoccupava: lo vedeva dai suoi gesti, dal modo in cui il suo sguardo saettava da lei a qualunque altro oggetto nella stanza, dal modo in cui faceva scrocchiare le dita.
«Ecco… io… io ti… ma noi… ma tu… ecco…»
Sirius sorrise divertito e disse: «Ma guarda: la strega più brillante del nostro secolo balbetta.»
La ragazza arrossì fino alla radice dei capelli e rispose, piccata: «Questa non è un’interrogazione, è una cosa seria!»
«Allora parla, o streghetta-so-tutto-io.»
Sirius aveva combattuto il nervosismo con l’unico metodo efficace che conoscesse: la presa in giro e il divertimento.
«Non chiamarmi così, stupido cane pulcioso!» sbraitò la ragazza, ma prima che potesse aggiungere altro, Sirius aveva posato delicatamente le proprie labbra sulle sue.
Oh, santo Godric…pensò la ragazza, ma non si ritrasse, anzi, schiuse la bocca per rendere il bacio meno dolce e più passionale.
Si staccarono solo quando il bisogno di ossigeno si fece impellente.
Hermione accennò un piccolo sorrisetto imbarazzato e Sirius ghignò divertito.
«Ma guarda te se devo baciarti per farti stare zitta!» disse.
La ragazza sentì il mondo crollarle addosso e si alzò di scatto.
«Quindi è stato tutto un gioco?!» chiese in tono rabbioso e ferito.
Se si fosse stata in grado di pensare con oggettività, avrebbe capito che quella era solo una battuta buttata lì per colmare un momento di imbarazzo.
Sirius la guardò, in silenzio.
«Sì, è stato tutto un gioco.» soffiò poco dopo.
Hermione sentì gli occhi bruciare, ma si voltò per non farsi vedere così da quell’essere meschino. Avrebbe dovuto aspettarselo da un Black.
«Bene.» disse andandosene.
 

«Sei stato tu, Sirius?»
«Sì, sono stato io.*»
Sincerità.

 
Hermione si sentì tirare per un braccio nel bel mezzo della battaglia nell’Ufficio Misteri, fece per gridare ma delle labbra calde si posarono sulle sue, impedendoglielo. Come non riconoscerlo?
«Sirius…» mormorò, schiacciata in quell’angolo buio.
«Non è solo un gioco, Hermione.» sussurrò lui con la fronte premuta contro la sua «Non lo è mai stato.»
La ragazza lo allontanò di scatto.
«Mi hai mentito!» sibilò con rabbia.
Lui annuì.
«Perché?!»
«Perché non volevo metterti nei guai. Io sono abituato ai pasticci, lo ero anche a Hogwarts, ma pensavo che tu meritassi di meglio.»
«Detesto quando la gente decide per me! So badare a me stessa.»
«Adesso l’ho capito.»
Fece per avvicinarsi di nuovo e questa volta Hermione lo abbracciò, poggiando la testa sul suo petto.
«Ti rendi conto del guaio in cui ci stiamo cacciando, Felpato?»
Sirius sorrise divertito al ricordo del loro primo incontro.
«Certo, bambina.»
Hermione sospirò.
La ragione le suggeriva di lasciar perdere, ma la ragazza, per una volta, decise di ascoltare il suo cuore, di seguire i sentimenti.
«Sei sincero?» chiese, pur intuendo la risposta.
«Mai stato così sincero.»
«Cosa faremo ora?»
«Combatteremo e vinceremo. Poi staremo insieme e saremo felici.»
Hermione non poté fare a meno di ammirare lo spirito combattivo dell’uomo che amava.
«Per sempre?» domandò, pur sapendo quanto quella domanda fosse stupida e infantile.
«Per sempre.» rispose lui, sorridendo malandrino «Lo prometto.»
 
Ma Sirius Black non era mai stato bravo a mantenere le promesse.
 
 
 
*= Questa era la frase del pacchetto

La storia si è classificata seconda al contest "Valigie pronte, la destinazione... la scegliete voi!"
Qui sotto trovate il giudizio di ArmoniaDiVento e il bellissimo banner ^.^

 

 

SECONDA CLASSIFICATA
DIFFIDENZA, SILENZIO, MENZOGNA E SINCERITÀ di ROWAN936


 
Grammatica: 4,5/5
-“che aveva una strana luce negli occhi tipica dei giovani” -> Questa frase mi suona un po’ strana: ci starebbe una virgola dopo occhi, per dividerla, oppure avrei scritto piuttosto tipico dei giovani...
-“Anche solo due parole, ma doveva chiarire quella situazione al più presto.” -> Avrei aggiunto un verbo: “anche solo due parole sarebbero bastate”
Per queste due minime cose ti tolgo solo mezzo punto.

Stile e lessico: 4,5/5
-“quasi simpatia” -> Un’espressione che non mi suona molto...
-“lo sguardo preoccupato posato” -> Avrei detto “rivolto verso il pavimento”, “rivolto a terra”, al posto di posato.
In generale lo stile mi piace, semplice e puntuale, hai inserito dei begli aggettivi e la lettura è scorrevole. Punteggio quasi pieno!

IC e caratterizzazione personaggi: 5/5
Niente da dire sull’IC: abbiamo un’Hermione imbarazzata, a volte timida quando si trova in situazioni imbarazzanti come gli incontri ravvicinati con Sirius, e abbiamo un Sirius testardo, impulsivo e che la prende in giro per allentare la tensione e l’imbarazzo. Sono entrambi ben descritti, a partire dalla prima Drabble, in cui troviamo una piccola Hermione, fino all’ultima, molto struggente. Molto bene!

Originalità: 5/5
Ho trovato la tua storia molto originale, sia nella forme che nel contenuto; mi è piaciuta la suddivisione in quattro parti, comprese le piccole frasi che fanno da contorno ad esse; mi sono piaciuti moltissimo i quattro diversi momenti che hai scelto, che sono anche in ordine cronologico. Non avevo mai letto niente del genere, bravissima! J inoltre hai trattato il pairing in maniera molto dolce!

Utilizzo prompt: 4/5
Allora, hai utilizzato la frase-prompt in maniera molto originale, ovvero come frase che fa da cornice ai diversi momenti. Mi è piaciuta molto la tua suddivisione scandita da queste quattro parole che andranno poi a comporre il titolo; oltretutto hai trovato 4 diversi momenti tra Herm e Sirius in 4 anni diversi, e l’ho trovata un’ottima scelta, come ti dicevo. Ti ho tolto solamente un punto perché, anche se l’idea è originale, un dubbio mi è rimasto: è stato Sirius, ma a fare che cosa? Non era molto chiaro... solo per questo. Forse però era una scelta voluta, hai voluto lasciare un pizzico di mistero? :)

Gradimento personale: 5/5
Punteggio pieno, mi è piaciuta molto, mi è piaciuto come hai caratterizzato i personaggi e ripeto, è stata molto originale la scelta della cornice, bella da leggere e stilisticamente parlando, brava! E complimenti per l’incipit e il finale, entrambi perfetti, finale da lacrime! È un pairing che amo molto e di cui si legge poco, questa è una delle fic migliori su Herm e Sirius che io abbia mai letto ;)

Totale: 28/30

 
  
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