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Autore: DumbledoreFan    28/01/2013    27 recensioni
Darren sapeva che l’alcool non era la soluzione.
L’alcool non era mai il metodo giusto per affogare i problemi, perché a quanto pareva i problemi sapevano nuotare. Rimanevano lì a galla in bella vista, e il suo sguardo un po’ annebbiato non era abbastanza per ignorarli.
Bere quando era triste era una pessima idea, ne era consapevole. Lo sapeva bene anche Joey, che gli lanciava occhiate preoccupate da quando aveva capito l’inclinazione della serata, quando Darren aveva sollevato il suo quinto bicchiere e non sembrava intenzionato a smettere. E ogni sorso era un passo verso la versione peggiore di Darren.
Darren Criss con la sbronza triste.
CrissColfer ispirata ai SAG awards. Angst e un piccolo happy ending, spero vi piaccia!
{Chris Colfer/Darren Criss}
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Salve *-*
Per rimanere nella tradizione che, se c'è un evento CrissColfer, io scrivo una FF, ecco qui la mia shot...che ovviamente si addice al sentimento della serata, ma spero che la fine vi rallegri un po'.
Prima che leggiate, voglio solo dirvi: NELLA BUONA E NELLA CATTIVA SORTE, CRISSCOLFER SHIPPER FINO ALLA MORTE. 
Enjoy!












Darren sapeva che l’alcool non era la soluzione.

L’alcool non era mai il metodo giusto per affogare i problemi, perché a quanto pareva i problemi sapevano nuotare. Rimanevano lì a galla in bella vista, e il suo sguardo un po’ annebbiato non era abbastanza per ignorarli.

Bere quando era triste era una pessima idea, ne era consapevole. Lo sapeva bene anche Joey, che gli lanciava occhiate preoccupate da quando aveva capito l’inclinazione della serata, quando Darren aveva sollevato il suo quinto bicchiere e non sembrava intenzionato a smettere. E ogni sorso era un passo verso la versione peggiore di Darren.

Darren Criss con la sbronza triste.

Un’esperienza che Joey non avrebbe augurato nemmeno al suo peggior nemico.

Darren Criss era un animale gioioso per natura, era davvero difficile trovarlo depresso o affranto; lui era la personificazione vivente del motto “quando la vita ti da dei limoni, tu facci una limonata”. Insomma, la tristezza era un sentimento che lui riusciva facilmente a scacciare, ma se questa riusciva, per qualche fortuita ragione, ad avere il sopravvento su di lui, Darren veniva completamente snaturato, e si riduceva ad un miserabile ammasso di bronci e discorsi deprimenti. Seriamente deprimenti.

Quelli che farebbero deprimere anche la persona più felice del mondo.
Quelli che fanno deprimere Darren Criss.

Allora, perché stava continuando a bere, nonostante il suo migliore amico l’avesse già richiamato varie volte, chiedendogli come stava e se non gli sembrava di star esagerando?

Semplice, perché non poteva fare nient’altro.

Bastava che spostasse appena lo sguardo dal palco, che i suoi occhi si scontravano inevitabilmente con Chris, bellissimo come sempre, e sul suo…inaspettato accompagnatore.

Chris aveva completamente saltato il redcarpet, arrivando praticamente dieci minuti prima della cerimonia, e presentandosi accompagnato.
Forse un colpo tra capo e collo avrebbe fatto meno male a Darren, e la cosa che lo faceva stare peggio era proprio la consapevolezza che esserci rimasto male era sbagliato, era egoista.

Darren amava Chris. Non aveva ancora ben capito in che modo e che ruolo volesse e potesse avere nella sua vita; non sapeva se lo amava come ragazzo, come amico, come fratello, come padre, ma era certo di amarlo. E per questo la sua felicità doveva venir prima di tutto…anche prima della sua. Se Chris aveva finalmente trovato qualcuno che potesse stargli accanto senza remore e senza complicazioni, doveva essere felice, e aveva anche creduto di esserlo.

Ma poi li aveva visti. Li aveva visti insieme, e aveva chiaramente sentito qualcosa nel suo petto sbriciolarsi.
Forse erano le aspettative di passare una serata solo con lui, o forse era il suo cuore. Ma stava di fatto che ogni volta che loro due entravano nel suo campo visivo (e succedeva di continuo dato che erano seduti di fianco), sentiva come se qualcosa dentro di lui si spezzasse.

E quindi beveva.

Che cos’altro avrebbe potuto fare? Prendere e andarsene? Non poteva, era ad un importante evento con le telecamere ovunque.
Parlare con Chris? Non riusciva nemmeno a guardarlo. E non si erano guardati, per tutta la sera. Chris era con le spalle al palco, e quindi stava perennemente girato, e quando tentava di posare gli occhi su Darren, questo abbassava lo sguardo e buttava giù un sorso. Due, se necessario.

Così, quando finalmente la cerimonia era arrivata alla sua conclusione, Darren aveva letteralmente afferrato Joey per un braccio ed era scappato.
Sì, scappato a gambe levate, senza voltarsi per vedere se Chris se n’era accorto o no, se lo stava seguendo con lo sguardo o se stava parlando con il suo ragazzo.
E non che la cosa non gli interessasse, solo…non ce la faceva.

Si sarebbe preoccupato di che brutto essere umano fosse la mattina dopo, in quel momento voleva solo fuggire e completare con successo la sua sbornia, magari raggomitolandosi anche in qualche angolino buio a piangere. Così, per alimentare la saga del patetico.
Alla fine, non si era ritrovato proprio in un angolino buio, ma ci era andato vicino. Era finito a sedere per terra, con le spalle al muro, in un corridoio dietro la sala dove si teneva l’afterparty, con una bottiglia di champagne in mano che continuava a sorseggiare senza vergogna, mentre la testa gli girava e la vista si faceva un po’ appannata.

Darren continuava a fissare un punto inesistente davanti a sé, cercando di dare un senso ai pensieri confusi che gli vorticavano in testa senza freno, ma ogni volta che gli sembrava di avere un momento di lucidità, riprendeva a bere per soffocarlo.

Si poteva soffocare la realtà?

“Ti ho cercato ovunque.”

Darren sollevò lo sguardo non appena udì quella voce così tremendamente familiare e cristallina rivolgersi a lui, ritrovandosi a guardare Chris Colfer in persona, che gli sorrideva teneramente mentre lo affiancava, le mani in tasca e l’espressione apparentemente tranquilla. Darren lo osservò per un istante, poi abbassò gli occhi senza dire niente e buttò giù un altro sorso di champagne.
Soffocare la realtà. Ci poteva provare.

Chris aggrottò la fronte con una nota di perplessità, ma non si scompose e dopo qualche secondo si mise a sedere per terra di fianco a lui, lanciando un’occhiata quasi divertita alla bottiglia che teneva in mano.

“Qualcuno qui si sta prendendo una sbronza da professionisti…dai, non dirmi che ti aspettavi sul serio di vincere!” disse Chris, usando il solito tono scherzoso usava sempre con Darren, e di certo non si aspettava di ricevere la risposta glaciale che in effetti ebbe dal moro.

“No…non mi aspettavo di vincere”

Lo disse con tono rassegnato e seriamente depresso, la voce un po’ impastata a causa dell’alcool e lo sguardo sempre ben piantato per terra.
Chris lo guardò esitante, senza riuscire a capire cosa ci fosse che non andava in lui. Darren amava quegli eventi, e aveva portato con lui Joey, il suo migliore amico, avrebbe dovuto essere in pista con lui a scatenarsi ed essere l’anima della festa, come sempre…
Perché sembrava così affranto?

“Ormai lo sappiamo che ModernFamily è troppo geniale per essere battuto…però sono certo che se ci candidassero con i drama vinceremmo di sicuro!” continuò Chris cercando di mantenere il tono scherzoso e di vedere il vero Darren spuntare fuori da quella specie di alone grigio che lo circondava.

Darren era arcobaleni, non nebbia.
Era una delle tante cose che amava di lui.

Però il moro non disse niente, non si voltò a guardarlo, non si mosse…lo ignorò completamente, limitandosi dopo qualche istante a buttare giù l’ennesimo sorso di champagne. Chris rimase in silenzio a scrutare il ragazzo, il sorriso che spariva definitivamente dal suo volto per lasciare spazio ad un’espressione preoccupata.
Non poteva vedere Darren così, era una vera e propria tortura.

“Perché sei così…abbattuto? Credevo…credevo che stasera ci saremmo divertiti” chiese finalmente Chris, che sapeva bene di condividere con l’altro quel rapporto per cui se qualcosa, qualunque cosa, non va, se ne parla. Sempre. E anche Darren lo sapeva bene, lo sapeva talmente bene che grazie a quello, e alla notevole quantità di alcool che scorreva nel suo sangue, si concesse di sbottare.

“Già. Anche io credevo tante cose Chris. Anche io credevo che stasera ci saremmo divertiti, io e  te, insieme, come facciamo sempre. Ma le cose non vanno sempre come si crede…” rispose Darren aumentando la presa intorno al collo della bottiglia.
Da lucido si era ripromesso che non avrebbe fatto sapere a Chris come si sentiva, che non si sarebbe mostrato per il pessimo amico che era. Ma da ubriaco, era tutta un’altra storia.

“Darren sei tu che non mi hai rivolto nemmeno uno sguardo per tutta la sera” ribatté Chris, e il suo tono non era alterato, anzi, era calmo ma chiaramente perplesso, proprio come se non riuscisse a capire. E fu quello che fece scattare l’altro.

“Sei tu che non hai fatto il redcarpet e ti sei presentato con qualcuno con cui preferisci stare al posto mio!”

Ecco, l’aveva detto. L’aveva tirato fuori, aveva confessato quello che tanto l’angosciava.

Poteva definirsi gelosia? Poteva ritenersi geloso del fatto che Chris avesse qualcun altro con cui condividere le cose che non fosse lui? Poteva ritenersi geloso del fatto che non riusciva ad accettare di non essere il primo per Chris, come era stato per un po’? La prima persona che chiamava nel mezzo della notte se c’era qualcosa che non andava. La prima persona con cui passava i venerdì sera a fare le maratone di film. La prima persona a cui chiedeva un passaggio per tornare a casa.  La prima persona che sentiva se non aveva niente da fare la domenica pomeriggio?

Sì, forse era geloso. E continuava ad affondare nella classifica dei buoni amici.

Poteva davvero essere felice per Chris, quando Chris era felice con qualcun altro?

“Dare…io…mi dispiace di non avertelo detto, ok? E’ solo che…non c’ho pensato…mi dispiace” rispose il ragazzo cercando disperatamente lo sguardo del moro, il quale però si alzò in piedi velocemente, barcollando un po’, e spalancò le braccia nella sua direzione.

“E invece sai cosa dispiace a me? Di averti mentito!” esclamò Darren incrociando per la prima volta in tutta la sera lo sguardo ceruleo di Chris, i cui occhi mostravano senza vergogna una nota affranta e preoccupata.

“Hai presente tutto quel discorso che abbiamo fatto l’altro giorno? Che sono così felice per te, che tu abbia qualcuno accanto che ti ami e con cui puoi essere sereno? BALLE. Ho mentito! Non sono felice Chris, e mi sento ancor più una merda perché dovrei! Perché tu sei una delle persone più importanti della mia vita e io dovrei letteralmente vomitare arcobaleni dalla felicità per te. E invece sto uno schifo…perché tu sei felice con qualcuno che non sono io!”

Darren stava sbottando, e sapeva che non poteva tornare indietro. Era arrivato ad un punto di non ritorno, e consapevole di questo, buttò giù un altro sorso di champagne.

“E sai su cos’altro ho mentito? Su noi due. Quando ti dicevo che avevi ragione, che la nostra amicizia è troppo preziosa, e il nostro rapporto professionale anche, che scopare dopo aver girato la pomiciata era stata solo una cosa impulsiva senza significato che non succederà più…come non doveva già succedere più tutte le altre volte…CAZZATE. Ti ho detto solo cazzate Chris.” continuò il moro, il tono più alterato ma sempre sbiasciato a causa della sbornia. Il ragazzo lo stava guardando con i grandi occhi azzurri leggermente spalancati, seguendo ogni movimento e ogni parola con aria sì stupita, ma in un certo senso…pensierosa, come se stesse valutando attentamente ogni cosa.

“La vuoi la verità Chris? Questa è l’unica occasione che avrò mai di dirtela perché sono sbronzo e triste, quindi se la vuoi sentire bene, sennò vattene” fece Darren indicandogli l’uscita in fondo al corridoio. Ma Chris non si mosse di un millimetro, rimase lì ben piantato a terra a fissare l’altro senza nemmeno battere ciglio, come se avesse paura di rompere l’incantesimo. Il moro aspettò qualche secondo, poi prese un bel respiro e ricominciò a parlare.

“La verità è che io e te non siamo mai stati solo amici, e non lo saremo mai. Non so che cazzo ci sia tra me e te, so solo che c’è sempre stato e che è speciale. Unico. La verità è che quando scopiamo e poi ci diciamo che non succederà più, sappiamo tutti e due che stiamo mentendo. La verità è che per quanto possiamo provarci, per quanto possiamo tentare di prendere strade diverse, più semplici e spianate, ognuna di quelle strade alla fine porta a noi. E che prima o poi dovremmo scendere a patti con questo…perciò per ora spero che tu sia felice con lui e che non ti faccia soffrire…ma tu sai bene, tanto quanto lo so io, che tornerai da me”

Darren disse tutto d’un fiato, con la voce più bassa e apparentemente calma, mentre i suoi occhi tradivano quell’aurea di tranquillità sprizzando scintille. Si concesse di fissare l’altro per qualche istante, prima di voltarsi e tentare di andarsene.

Con buonissime probabilità aveva rovinato la cosa più preziosa che aveva, quindi voleva solo stare solo e sbronzarsi fino a svenire.

Però non riuscì a fare tanta strada, perché appena ebbe voltato le spalle, sentì Chris alzarsi in piedi e in un paio di secondi gli aveva già afferrato il polso.
Darren non ebbe nemmeno il tempo di girarsi del tutto che Chris gli buttò le braccia al collo e lo baciò. Lo baciò con foga, quasi con rabbia, stringendosi il più possibile a lui e cingendogli la schiena, mentre Darren si aggrappava alle sue spalle e affondava con forza la lingua nella sua bocca. Quel bacio fu confusionario, pieno di sentimenti repressi, e li lasciò sfiniti. Ma era un bacio tra loro due.

Quando Chris si staccò, con il fiato corto e le pupille visibilmente più dilatate, guardò Darren con aria severa, ma non si allontanò di un centimetro, rimanendo ben stretto a lui.

“Sei un idiota, Darren Criss” decretò con il suo classico tono che non ammetteva repliche.

“Sei un idiota perché non me l’avevi detto…e sono un idiota anche io, perché avevo fatto altrettanto” andò avanti addolcendo un minimo la voce.

“E hai ragione…non so cosa ci sia tra me e te, e sì, ci siamo detti un sacco di cazzate. Ma io non posso fare a meno di te Darren…” disse abbassando appena lo sguardo e finendo per abbracciarlo. Il moro sospirò rumorosamente e appoggiò il mento sulla spalla di Chris, beandosi del suo calore. Quando si staccarono e tornarono a guardarsi, Chris aveva un sorriso sincero stampato in faccia, e con la tipica sincerità di un ubriaco, Darren non riuscì a trattenere la domanda che aveva tenuto dentro per tutta la sera.

“Riusciremo mai a stare insieme, io e te?”

Chris si perse per un po’ negli occhi cangianti del moro, poi dopo una manciata di secondi il suo sorriso si ampliò.

“La vera domanda è…riusciremo mai a NON stare insieme, io e te?”













Spazio dell'Autrice.
 

Allora...so che per ieri è stato un momento molto triste per noi CC shippers.
Siamo tutte felicissime per Chris, questo non lo mette in dubbio nessuno...ma con la cosa dei posti, del tavolo e tutto, speravamo che la serata ci riservasse qualcosa di bello, e invece...non è andata così.

Ma...da qui si rivà al titolo della mia FF "se la vita ti da dei limoni, tu facci della limonata". Oh in questo caso, "se la vita ti da dell'angst, tu scrivici una FF" xDD

Il punto è che nonostante tutto quello che succeda, il nostro shippare va oltre la realtà, diciamo. Noi amiamo Chris e Darren insieme, amiamo l'idea di loro insieme, e continueremo a shippare CrissColfer per sempre, qualunque cosa accada.

Lo so che è dura in questo momento, ma noi tireremo avanti come abbiamo sempre fatto, amando i nostri idoli, e sognando su di loro <3
Niente è perduto, niente <3 E nessuno può portarci via l'amore per la nostra ship <3

Detto questo, spero che la FF vi sia piaciuta...in questi giorni spero di farvi ridere con "CrissColfer is out, bitches!" <3

Grazie mille a Benedetta, che mi ha gentilmente betato la FF, a tutti quelli che leggeranno e recensiranno, e soprattutto grazie a tutto il fandom CrissColfer, che nei momenti difficili dimostra quanto è unito e quanto ci vogliamo bene <3 Vi amo tutti quanti, uno per uno!

Grazie a tutti, e un bacione enorme!

La vostra "regina", Alexa <3

   
 
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