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Autore: N e w t    28/01/2013    3 recensioni
Nel linguaggio dei fiori la Viola, timida e soave
è il simbolo dell'amore romantico ed anche dell'umiltà
e della modestia.
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Okki: vi aspetto dentroooo =)
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Sorpresa
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
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                                                                        ♦ Viole ♦

Dopo aver pranzato, i capitani della Ancient Dark e della Unlimited Shining erano usciti insieme per andare a fare una passeggiata.
Non ne facevano mai, ma oggi avevano deciso di farla, senza una causa evidente.
Appena misero piede fuori dalla loro abitazione, un venticello tiepido di primavera li investì, lasciando nell’aria il dolce profumo del polline dei fiori sbocciati.
Il sole era alto nel cielo, però era circondato da nuvole; nuvole bianche e nere, che si fondevano tra loro nel cielo cristallino.
Dopo un po’ di cammino arrivarono nel territorio di Shuu: la foresta.
L’ex capitano della Ancient sapeva orientarsi benissimo, perciò era lui che avanzava per primo, seguito a ruota dall’altro.
Percorsero ancora po’ di strada, per poi fermarsi in uno splendido campo di viole appena sbocciate.
Il campo non era molto vasto, ma era come se risplendesse di luce propria.
Le viole sbucavano allegre, risplendendo di colori diversi e sgargianti, varianti dal viola chiaro a quello scuro.
E intanto dei piccolo petali viola svolazzavano nell’aria, a causa della leggera brezza che c’era.
Shuu ed Hakuryuu se ne stavano lì, tranquilli a guardare il paesaggio.
I petali continuavano la loro elegante ma delicata danza, andando a ballare attorno ai due.
Improvvisamente l’albino prese la mano abbronzata del corvino, lasciando quest’ultimo in un primo momento sorpreso.
C’era un’atmosfera dolce e allegra.
Erano solo loro due in mezzo ad un campo, niente di più e niente di meno.
Ad un certo punto il Shuu incominciò a parlare a bassa voce, con la testa china:
<< Sai… non so perché te lo dico adesso, ma ho bisogno di sfogarmi. Fino ad ora, non ho mai pensato che sarei stato felice di essere nato. Non so il perché, ma ho sempre pensato che " non ero realmente nato ". Ma l'ho pensata così fino a quando non ti ho incontrato, per la prima volta. >>
Nella sua voce, però, si poteva notare un po’ di tristezza.
Infatti il capitano della Zero se ne accorse e si voltò verso il corvino.
<< Invece ora sono felice di essere nato. Sono molto contento e molto felice. Soprattutto perché ho incontrato compagni così divertenti e simpatici… perché ho incontrato te >> continuò Shuu.
Si accorse, solo dopo aver terminato di parlare, che delle limpide lacrime avevano incominciato a solcare il suo volto. Shuu poté sentire chiaramente lo sguardo preoccupato di Hakuryuu addosso.
Così alzò lo sguardo su di lui, cercando di sorridere, ma le lacrime non cessavano di uscire dai suoi occhi viola scuro. << Scusa, ma le mie lacrime non la smettono di uscire. Nonostante ciò, ti sono grato. Ti sono grato di tutto, perchè ho trovato il motivo della mia nascita, grazie a te… Sinceramente: grazie di tutto Hakuryuu! >> Shuu terminò il suo discorso, sorridendo dolcemente al suo compagno.
Eppure quest’ultimo sembrava preoccupato, ancora.
Il corvino non capì perché l’altro lo fece, ma lo attirò in un abbraccio.
Non era un abbraccio possessivo o in qualche modo cattivo; era dolce, come se volesse dargli un po’ di sostegno. << A dir la verità ti sono grato anche io Shuu. Per la gioia e la felicità che mi fai provare! Sei unico nel tuo genere! >> Disse l’ex capitano dell’ Unlimited che nel frattempo aveva aumentato la forza con cui stringeva l’altro ragazzo. Soffocando la voce di Shuu, che invano cercava di dire qualcosa.
<< Anche se ci divideremo. Non potrò assolutamente dimenticare ciò che ho passato con te e con tutti gli altri. >> Disse infine Hakuryuu.

Così se ne stettero ancora abbracciati, senza dire nulla… perché le parole sarebbero state solo fonte di distrazione. E così, alla fine, erano solo loro due, abbracciati, in mezzo ad un campo di splendide viole.
Sotto un sole splendente e un cielo cristallino, segnato da delle nuvole bianche e nere.





Nel linguaggio dei fiori la Viola, timida e soave
è il simbolo dell'amore romantico e
anche dell'umiltà e
della modestia.

 

autrice pazza isterica da manicomio:
sono tornata, con un'altra HakuShuu *^* incomincia a piacermi una miriade (?) questa coppia ^^
Beh... questa storia la dedico a Silvia (non è qui su EFP), perchè ho litigato con lei, ma nonostante tutto npn dimenticherò mai tutti i bei momenti passati con lei.
Cooomunque (shi, con 3 ooo ) questa fiction mi piace di più di quella precedente, ma non ne so il perchè o_O
Alla fine spero vi piaccia =P
Un abbraccio,
♦ Alice ♦



 

  
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