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Autore: The Mad Tinhatter    19/08/2007    5 recensioni
L'ultima battaglia. Vivere o morire, non sono io a deciderlo. E questa è la mia ultima occasione per confessare... confessare tutto il mio amore....
Piccola avvertenza: l'ambientazione è effettivamente quella descritta dalla Rowling nel 7 libro, ma a parte questo non dovrebbero esserci spoiler. Quindi, potete leggerla tutti!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Luna Lovegood, Neville Paciock
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Last Battle, Last Chance

Sono appena rientrato nella Stanza delle Necessità. Harry, Ron ed Hermione sono al mio fianco.

Una piccola folla di ragazzi mi fissa. Sono lì, aspettano una mia parola, forse un ordine.

Eppure io non sono mai cambiato, sono sempre me stesso. Solo l’anno prima, la sola idea di vedermi a capo di qualcosa suscitava le risate di tutti.

Invece ora, tutto è cambiato. Forse perché sono stato uno dei pochi ad essere andati contro il sistema. Uno dei pochi a portarne il segno indelebile, fisico e morale.

Ora tutti mi guardano. Sanno perfettamente che questa potrebbe essere la loro ultima notte, sanno benissimo che potrebbero non uscirne vivi. Ma il loro sguardo è fermo, non vogliono stare lì a girarsi i pollici.

Osservo le persone davanti a me. Tra queste, c’è anche lei….

Sono ormai tre anni che la conosco. Tre lunghi anni, e ancora non sono riuscito a dirle ciò che provo.

Che per me non è solo la strana ragazza che indossa solo collane di tappi.

Che per me non è soltanto un’amica.

E quella sarebbe potuta essere l’ultima notte in cui l’avrei vista… la mia ultima occasione per confessarle tutti i miei sentimenti….

Non è facile.

È così strano… uno riesce a decidere così, su due piedi, di partecipare ad una battaglia mortale, eppure può avere dubbi sul confessare una cosa così bella come l’amore….

Distolgo il mio sguardo da lei, e comunico ad Harry il nostro piano. Harry, invece, chiede se qualcuno può accompagnarlo fino alla Sala Comune di Corvonero. Lei si propone volontaria, mi chiede se il suo aiuto potrebbe essere necessario per qualcos’altro.

Vorrei risponderle di si, vorrei che non uscisse da quella porta, vorrei farla restare con me… vorrei dirle tante cose, ma non ci riesco. Guardo i suoi profondi e grandi occhi, quasi mi ci perdo, ma le dico che può andare.

La vedo uscire, inconsapevole di ciò che potrebbe trovare là fuori… magari i Mangiamorte hanno già raggiunto la scuola, magari qualcuno di loro avrebbe incontrato lei ed Harry….

Elimino dalla mente questo pensiero, e cerco di essere ottimista, anche se mi è molto difficile.

La stanza lentamente si svuota. Tutti tornano nei loro dormitori, si preparano per la battaglia. Io resto solo, seduto su una poltroncina.

Rimango seduto, a godermi quel silenzio, sapendo che tra mezz’ora la situazione sarebbe stata molto diversa. Avrei visto lampi di incantesimi, avrei sentito gente gridare….

Un attimo, e mi sento egoista. Un secondo di tranquillità, e sono qui, da solo, a tenerlo tutto per me.

Quando invece vorrei condividerlo con qualcuno.

Forse Luna ritornerà, magari senza Harry… e allora saremo soli, solo noi due, nel silenzio.

Dieci minuti dopo, sento la porta aprirsi. Poi, vedo Luna che la chiude dietro di sé. Sembra un po’ scossa e affaticata, come se avesse corso. Mi vuole dire qualcosa, forse il motivo per cui stava correndo.

- Neville….

Non posso lasciarla parlare. So che non c’è tempo da perdere, so che magari, in questo momento, qualcuno sta rischiando la vita. Ma so anche che questa è l’ultima occasione. La mia ultima occasione. La nostra ultima occasione.

- Luna….

La interrompo. Devo farlo. Continuo a parlare.

- Mi dirai che questo non è il momento adatto, mi dirai che è il momento di agire… mi dirai che, al confronto con tutto ciò che sta accadendo attorno a noi, ciò che sto per dirti è stupido, futile… ma so che se non lo dico ora, non lo dirò mai più. Ecco, io….

Mi blocco, per un attimo. E mi rendo conto che sto per dirglielo. Lei mi fissa, vuole che continui.

- Io… ti amo.

Ecco. L’ho detto. Ci sono riuscito. E resto così, in piedi, ad aspettare una sua reazione.

Lei non parla, non dice nulla. Continua soltanto a guardarmi, dritto negli occhi.

La vedo avvicinarsi, attraversare lo spazio tra noi. Un attimo, ed è vicinissima.

Subito dopo sento le sue braccia attorno al mio collo.

Il secondo dopo sento le sue labbra posarsi delicatamente sulle mie.

Mi bacia.

E sento che ciò che le ho detto non era stupido, non era futile.

Sento che anche lei aspettava quell’occasione.

Sento che nemmeno lei vuole dirmi addio….

Ci separiamo. Io la prendo per mano.

Non parliamo. Non ce n’è bisogno. Quel bacio e le nostre due mani unite dicono già tutto.

Sentiamo rumori provenire da fuori. La battaglia è iniziata.

Le stringo la mano ancora più forte, mentre ci incamminiamo verso la porta.

La varchiamo, e usciamo, verso l'inferno. 

   
 
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