CAPITOLO 6
La cena era
trascorsa serenamente, tra chiacchere e risate. Luca aveva scelto un ristorante
molto elegante, ma allo stesso tempo sobrio e intimo, che Matt aveva trovato
semplicemente meraviglioso. Dopo il dessert Luca aveva insistito per offrire la
cena, e il ragazzo non aveva potuto fare nulla per fargli
cambiare idea. Si meravigliava e compiaceva sempre più della galanteria
e della dolcezza di Luca, sempre solare, gentile e dalla battuta pronta. Erano
mesi che Matt non rideva così, se non in compagnia di Francesco, e
ciò non poteva che renderlo felice. Luca, dal canto suo, non riusciva a
smettere di sorridere e di stupirsi per la violenza con cui Matt gli faceva
battere il cuore. Ogni volta che gli sorrideva, che rispondeva a tono ad una
sua battuta, che gli permetteva dolcemente di giocare con le dita della sua
mano, era come tornare a quindici anni prima, ai tempi del suo primo
appuntamento, quando aveva ancora solo sedici anni! La stessa fortissima,
adrenalinica emozione.
I due stavano
passeggiando per Via Dante, semideserta alle 23.00 di mercoledì sera.
Ridevano e scherzavano tranquillamente, fermandosi di tanto in tanto ad
osservare delle fotografie disposte a mo di mostra lungo tutta la strada. Matt
si fermò davanti ad una vista panoramica di un territorio sabbioso,
costellato di piante qua e là e con uno squarcio azzurrissimo di
cielo…
- Guarda…- disse sorridendo, attirando l’attenzione di
Luca -…questa è una ripresa dall’alto di una zona
keniota… non è bellissima?- Luca guardò la foto e non
poté che dargli ragione. Quel paesaggio aveva davvero qualcosa di
magico.
- Sì,
è bellissimo…- rispose dolcemente -…davvero hai riconosciuto
che si trattava del Kenya solo con uno sguardo?-
Matt annuì.
– Sì, perché guarda…- disse indicando un punto sulla
foto -…vedi quella pianta?- Luca annuì – Vedi che sulla
corteccia c’è scritto M.K., le mie
iniziali?- Luca, incredulo, avvicinò la faccia alla foto per vedere, ma
la sua concentrata osservazione fu interrotta dalla risata cristallina di Matt,
subito seguita da una pacca sul braccio.
- Ho letto
l’etichetta sulla foto, scemo!- disse ridendo – Ti pare?? Va bene che conosco il Kenya come le mie tasche,
però…- Luca si riprese dallo stato di rincoglionimento nel quale era piombato, dandosi mentalmente dell’idiota. Come
diavolo aveva fatto a credere a quello che evidentemente
era uno scherzo?? La vicinanza di Matt aveva
davvero degli effetti disastrosi sui suoi poveri neuroni. Ad ogni modo era la
persona più solare ed auto ironica del mondo, non si sarebbe
mai fatto abbattere da un semplice scherzo del ragazzo dei suoi sogni.
Anzi!
- Ah, è
così?- lo sfidò, sorridendo. – Cominciamo subito a prendere
in giro, eh? Bene bene… scordati il passaggio in macchina.- Matt si finse
offeso, continuando a ridere. –Noooo, dai, il passaggio no!- - Oh
sì invece!- Tra le risate nessuno dei due si era reso conto che si erano
lievemente allontanati dalla fotografia, tanto che Matt, indietreggiando sotto la
falsa e scherzosa aria minacciosa di Luca, si era ritrovato con le spalle al muro,
contro la parete di un palazzo, in un punto leggermente nascosto da altre
gigantografie. Le loro risate si affievolirono dolcemente appena si accorsero
della loro attuale posizione. Matt, appoggiato al muro, puntò i suoi
occhi in quelli di Luca, a un passo da lui. Senza che
nessuno dei due potesse farci nulla, i loro cuori
cominciarono a tamburellare forte nel petto. Come preso da una forza
extracorporea, Luca appoggiò delicatamente la mano sulla guancia liscia
e calda di Matt, che, con sua grande sorpresa, non ne
fu infastidito. Anzi… era una sensazione così bella… la mano
di Luca era calda, grande e delicata su di lui, tanto
che Matt avrebbe potuto spostarlo se l’avesse voluto. Peccato che non ne avesse la minima intenzione. Con un movimento che nella
sua testa Matt definì ‘riflesso’, fece lo stesso, e Luca
piegò dolcemente la testa per aumentare il contatto con quella mano
sottile. Successe tutto in un istante. Il viso di Luca si avvicinò
lentamente a quello di Matt, mentre l’altro braccio gli cingeva i
fianchi… Matt chiuse istintivamente gli occhi, deciso a fidarsi e a
lasciarsi andare, avvicinandosi a sua volta a quel viso stupendo. Ci volle
poco, molto poco, istanti che ai due parvero
interminabili, prima che le loro labbra entrarono in contatto, in un bacio
inizialmente dolce e delicato, poi sempre più appassionato. Le mani di
Matt scorrevano lungo la schiena di Luca, lentamente, accarezzandola, mentre
Luca con un braccio lo stringeva a sé, e con l’altra mano gli
accarezzava teneramente la mascella. Non si resero conto di quanto durò
quel bacio, ma fu talmente intenso e vivo che, per quanto ne sapevano, sarebbe potuto durare un secondo come un’ora. Quando si staccarono, lentamente, lasciandosi sulle labbra
la scia di qualche ultimo delicatissimo bacio, si guardarono negli occhi. Luca
sorrise, istintivamente, continuando ad accarezzare Matt e a stringerlo a
sé, e Matt fece altrettanto, perso in quelle due pozze di pece che erano
gli occhi dell’uomo abbracciato a lui.
- Ehi…-
sussurrò Luca, senza smettere di guardarlo -…tutto bene?..- Matt sorrise di nuovo. Era come se Luca sapesse…
come se si conoscessero da sempre, come se conoscesse
il suo passato e le sue paure.
- Sì…-
rispose dolcemente, appoggiando la fronte alla sua. -…benissimo…- E
chi l’avrebbe mai detto?
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Due
parole! Sono MORTIFICATA per questo ritardo imbarazzante
dell’aggiornamento, imploro il vostro perdono! Purtroppo ho avuto
dei seri problemi col pc, per cui
potevo solo usufruire di quello di famiglia una volta o due alla settimana… O_O Prometto che, salvo altre complicazioni, i prossimi
capitoli non si faranno desiderare così a lungo! Grazie, scusate ancora
e lasciatemi un commentino, pleeeeease!
KissJ