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Autore: Aria__    29/01/2013    10 recensioni
Eva Evans è una ragazza con problemi tipicamente adolescenziali. Ma non riguardano l'amore. Non riguardano la droga. Non riguardano la famiglia. Semplicemente se stessa. Con gravi problemi di peso la ragazza si accetta per quella che è, andando avanti con la sua vita grazie al suo fidato amico. Ma come sempre c'è chi infrange ogni certezza e farà sentire Eva una totale delusione, tanto da decidere di cambiare se stessa, forse in peggio.
Dal primo capitolo:
*' Dean ormai mi sono rassegnata a l'idea che anche questo sarà un anno di schifo, con persone che mi giudicheranno per quella che sono, mi guarderanno come se fossi un alieno venuto da Marte, mi prenderanno in giro e io finirò come sempre chiusa in bagno a piangere ' dissi svelta
' Non lo permetterò '*
Dal quinto capitolo:
*nessuno sa che odi il rosa perchè è troppo da barbie.. nessuno lo sa perchè nessuno ci fa caso, ma io si, conosco ogni cosa di te, ci conosciamo da anni .. praticamente dalla nascita e potrò sembrare senza cuore, ma ti conosco meglio di chiunque altro '
Quelle parole mi lasciarono di stucco.
' Sei bellissima non per il fisico che hai, ma per la persona che sei '*
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Capitolo 2. Cena

Lucas's Pov
 
Sentì bussare alla porta della mia stanza e sbuffai pensando che fosse uno dei miei due genitori, che mi avvertivano che erano pronti per la cena a cui eravamo stati invitati a casa Evans.
Come ogni mese i nostri genitori si riunivano come giovani adolescenti che non si vedono da tempo.
Sorrisi quando la porta si aprì e vidi il mio migliore amico Edward sorridere e chiudere la porta.
' Perchè non eri in centro? Pensavo dovevamo vederci lì, come ogni giorno ' disse senza neanche salutare
Tipico.
' Scusa, mi son dimenticato di dirti che vado a cena ' risposi scocciato
' Ah già, la mensile cena a casa Evans. Ti divertirai '
' Non girare il dito nella piaga '
' Oh andiamo, Eva è così eccitante..'
' Smettila ' risposi ridendo
Lui sghignazzò e si sdraiò accanto a me sul letto.
Passammo una decina di minuti a parlare di Betty, una ragazza che Edward aveva conosciuto qualche giorno fa e che questa stessa sera sarebbe riuscito a portarsi a letto.
La voce di mia madre ci distrasse dall'interessante argomento ed entrambi scendemmo le scale.
' Edward mi dispiace, ma abbiamo una cena stasera ' disse mia madre Joly rivolta al mio amico
' Non si preoccupi signora Burton, ho comunque un impegno stasera ' rispose facendomi l'occhiolino
Mia madre sorrise cordiale, prima di uscire di casa e raggiungere mio padre Tom, già pronto al volante.
Edward non era proprio il tipo che risponde gentile, ma con i mie si era sempre comportato in questo modo.
Forse un po li temeva.
Mia madre era convinta che lui fosse uno dei ragazzi più tranquilli che io abbia mai frequentato.
Beh si sbagliava.
Come su tutto della mia vita.
è molto fiera di me, per i voti alti che porto da scuola e anche il mio carattere.
è convinta che suo figlio sia un uomo dolce, di sicuro non si aspetta che io sia un tipo equilibrato con la testa sulle spalle.
Inoltre è convinta che io abbia una cotta da sempre per Eva Evans, la grassoccia figlia della sua amica.
Ci conosciamo da sempre e per me è sempre stata non più di una semplice conoscente.
Ma mia madre sogna questa storia d'amore fra noi due, ed è fermamente convinta che un giorno vedrà realizzarsi questo sogno.
Io, da menefreghista, le lascio sognare ciò che vuole.
Le verrebbe un infarto se solo sapesse con quante ragazze vado ogni settimana.
 
Eva's Pov
 
Il suono del campanello mi fece salire i nervi a fior di pelle.
Sapevo perfettamente chi ci fosse dall'altro lato del doppio strato di legno.
E il solo pensiero di doverci passare un'intera sera, fingendo di volersi bene e parlargli come se fosse l'amico migliore di tutti i tempi, mi fa salire l'acido in gola.
' Eva apri tu ' urlò mia madre dalla cucina, troppo impegnata ai fornelli per privarmi di questo compito scocciante e faticoso
Mi alzai sbuffando e mi sistemai la camicia blu, per poi sfoderare uno dei sorrisi più finti mai esistiti e aprire la porta.
' Evaaa ' urlò la dolce Joly,abbracciandomi teneramente
La stessa cosa fu fatta da Tom.
Quei due erano persone fantastiche, dolce e molto rispettabili.
Per questo mi chiedo, ancora oggi, quale provenienza indigine abbia quella sottospecie di ragazzo che adesso mi si è parato davanti.
' Lucaas ' dissi sorridendo
Il suo gesto, mi lasciò spiazzata.
Mi avvolse in un abbraccio, che fece aumentare i miei battiti cardiaci.
' Prima mangiamo, prima finiamo di fingere ' mi sussurrò all'orecchio
Certo.
Quella era tutta scena, per rendere felici i nostri genitori.
' SIete davvero carini insieme ' disse Joly sfilandosi il cappotto
Sia io che Lucas scoppiammo a ridere.
Almeno su una cosa eravamo d'accordo entrambi.
Insieme potevamo essere di tutto, tranne che carini.
 
Ci accomodammo tutti al tavolo, fra le risate dei nostri genitori la cena passò in fretta.
Lucas continuava a fare battutie squallide e io rispondevo con un calcio sotto la sedia e un sorrisino soddisfatto, visto che non poteva reagire in nessun modo.
 
' Ragazzi noi ci sediamo sul divano, vorrei parlare a Joly e Tom delle cose ' disse mio padre
' Lucas, perchè non dai una mano ad Eva a fare i piatti?' propose Joly, facendomi voltare di scatto
' Ma non ce ne è bisogno ' mi sbrigai a rispondere
' Con piacere mamma ' rispose il ragazzo, sorprendendomi per la seconda volta in quella serata
Appena i nostri genitori, svanirono dietro la porta della cucina, fulminai il bamboccio con gli occhi.
' Puoi anche andartene ' sibilai veloce
' Infatti non ho intenzione di aiutarti '
' E allora cosa vuoi?'
' Mi siederò qui ' disse prendendo posto su una sedia al tavolo ' e ti guarderò pulire '
' Sei un fottuto coglione '
' Non sei la prima che me lo dice '
' Non ne avevo dubbi '
' Come sta Dean?'
Quanto lo odio quando mi chiede di lui.
' Non ti riguarda ' risposi acida
' E dai voglio solo sapere come sta?'
' Se non fossi diventato così idiota, a quest'ora sareste ancora amici e potevi chiederlo direttamente a lui ' risposi con poca curanza, continuando ad insaponare le stoviglie
' Non è stata colpa mia ' si difese
' Oh certo, non è mai colpa tua ' dissi ormai come da copione
Erano almeno due anni che le nostre conversazioni andavano avanti così
' Questo è il mio carattere, è lui che non mi accetta per quello che sono '
' Sei tu che gli hai rovinato la vita ' risposi cercando di mantenermi e non urlargli in faccia tutto il dolore che aveva provocato al mio amico
' E me ne pento ..'
Quelle parole mi spiazzarono completamente.
Lasciai cadere il piatto nel lavello e mi voltai a guardarlo a bocca aperta.
' Oh mio dio non ci credo, ma che giorno è oggi?' chiesi sarcastica
' Smettila di scherzare '
' No davvero, è da ricordare.. Lucas Burton che si pente '
Lui abbassò lo sguardo e per una frazione di secondo mi fece pena.
Ma quel secondo passò in fretta e mi ricordai il motivo per il quale lo odiavo tanto.
' Non impietosisci nessuno '
' Non era mia intenzione ' si difese
' Sono convinta che c'è un secondo fine '
Non lo sopportavo, ma lo conoscevo abbastanza bene da sapere che quella risposta era solo frutto di un piano già studiato per chiedermi qualcosa.
' Pensi sempre male '
' Vuoi dire che ho calcolato male?' chiesi ironica, sapendo perfettamente di aver ragione
' Beh.. non è che..'
' Lo sapevo ' risposi iniziando a ridere
Prevedibilie, veramente prevedibile.
' Non è che potresti parlarci tu, con lui e..'
' Scordatelo ' mi sbrigai a dire
' Perchè?' mi chiese come se non fosse ovvio
' Quello che ha sbagliato sei tu, se ti ritieni pentito seriamente va da a lui e chiarisci '
' Pretendi troppo da me '
' Potrei risponderti allo stesso modo ' risposi sfidandolo
' Ti odio '
Allora sono due le cose in cui andiamo d'accorso pensai.
' Tranquillo, non mi offendo '
' Ragazzi ' urlò la voce di mio padre
Entrambi sobbalzammo ed insieme ci dirigemmo in salone.
' Cosa succede?' chiesi curiosa osservando i loro volti contorti in smorfie divertite
' Abbiamo deciso che partiamo '
' Come?' chiedemmo in coro sia io che Lucas
' Vogliamo andare a visitare la bella e antica Londra e sappiamo che voi non verreste neanche se vi pagassimo '
Entrambi annuimmo.
Perfetto.
' Quanto partite?' chiese il ragazzo accanto a me
' Non lo sappiamo tesoro, è solo un pensiero.. domani tuo padre e Carl si informeranno '
' Ma in qualsiasi modo vada, abbiamo pensato che lasciarvi soli non è la cosa migliore '
' Per me non ci sono problemi, Dean puo ospitarmi ' risposi
Sarebbe stato magnifico.
Un'intera settimana col mio migliore amico.
La situazione iniziava a piacermi.
' La stessa cosa vale per me.. Edward mi ospiterà di sicuro '
' Mi dispiace ragazzi, ma abbiamo pensato anche a questo ' disse mio padre
Sapevo che quell'affermazione non avrebbe portato a niente di buono.
' Non vogliamo creare disturbi ad altre famiglie ' disse Joly
' Ma..' cercò di dire Lucas
' Ma niente, resterete qui a casa nostra.. insieme ' disse mia madre facendo crollare le mie speranze di passare un'intera settimana in piena grazia
' Non potete ' cercai di protestare
' Ma voi vi volete bene, è un modo per passare un po di tempo insieme..' disse Joly
Volevo morire.
Un'intera settimana con quella sottospecie di cavernicolo.
Era il peggiore dei miei incubi.
Svegliatemi per favore.
Svegliatemi.


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Hi :33
Ringrazio molto chi ha recensito lo scorso capitolo, sono felice che siate con me anche qui.
Vi amo tantissimo :)
Domani non aggiorno, quindi ci sentiamo giovedì u.u
Un bacio <3

 
  
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