Fanfic su artisti musicali > District 3
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Autore: kayz    29/01/2013    1 recensioni
'stare in una casa con 18 persone per 3 mesi e esibirsi ogni settimana davanti ad un pubblico immenso più 4 giudici e avere ogni volta l'ansia e paura di essere eliminati,di sbagliare,di non andare bene e di non raggiungere l'obbiettivo non era più così terrificante come credevo;perché da quando ho conosciuto persone così importanti,l'unica cosa che avevo veramente paura di perdere sono loro...o meglio lui'
Genere: Drammatico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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 2.Capitolo 

-io:' 4 si, 4 sii!! q u a t r o sii!! Dio,non ci credo!' grido entusiasta in macchina diretto verso Liverpool dove si tiene il bootcamp per chi aveva passato le audizioni. 
 
Eh già..! Erano passati circa 2 mesi e io ero ancora gasata per la mia prima audizione del 23 giugno ad oggi,17 Agosto. 
Ricordo i mille abbracci e le urla assordanti dei miei amici quando tornai ad Haswall,la città in qui sono nata. Fù una sorpresa visto che non l'avevo detto a nessuno; probabilmente c'è lo zappino di Karen. Dopo tutte queste gioie non volevo deludere nessuno,sopratutto mio padre, che ha fatto tutto per me,le iscrizioni, i biglietti aerei per la 1° audizione e ora che sta guidando la macchina da un paio d'ore.
-io:' ..grazie papà' dissi presa dall'attacco di tenerezza e gratitudine.
Mi rispose con un sorriso tenendo fisso lo sguardo sulla strada;era sempre attento a dove guidava,non voleva altre perdite in famiglia.
Karen era affianco a me a cercare dei bei posti e negozi da visitare visto che saremmo stati lì per 4 giorni e Jasper davanti che dormiva. Io ascoltavo la musica e ogni tanto venivo interrotta da Karen che voleva farmi vedere che cosa aveva trovato. Poi finalmente se ne stette zitta e mi addormentai anch'io.
 
[...qualche ora dopo...]
 
-Jasper:' svegliati,svegliati,svegliati..' ripeteva a ritmo degli schiaffetti che mi dava
-Io:' ...mmh..' l'unico suono che riuscì ad emettere. 
Come ogni volta che mi svegliavo,ero rimbambita e capivo poco; rimasi seduta per alcuni minuti mentre papà e gli altri salivano in albergo
-papà:' sofy,siamo arrivati,saliamo' disse tenendomi la porta
-io:' salite prima voi..vi raggiungo fra pochi minuti. Chiudo io la macchina,lasciami le chiavi papà'
-papà:' come vuoi' lanciò le chiavi sopra la mia pancia,girò i tacchi e se ne andò con Karen e Jas.
Volevo riposarmi ancora un attimo e pensare a quello che avevo appena sognato..non riuscivo a ricordare bene,ma sembrava tutto così reale, forse era un sogno premonitore. L'unica cosa che riuscivo a ricordare sono le sagome di alcuni ragazzi. Volti,sorrisi,cappellini(?). Una cosa era certa,erano dei bei gran fighi.
Comunque sia,ero seduta da più di 4 ore,mi alzai e usci dalla macchina,clikai il bottone sulla chiave seguito dai 2 lampeggi arancioni; presi una boccata d'aria,ne avevo bisogno e camminai lentamente fino alla porta girevole dell'hotel e mi fermai alla reception.
-io:' le stanze dei signori Mohn,grazie' mio padre aveva preso 2 stanze,uno per lui e Jasper e l'altra per me e Karen,di sicuro 4 persone in una stanza non sarebbe stato un bel soggiorno
-x:' si, un secondo... Sono le stanze 267 e 315 . Uno al 2° piano e l'altro al 3°.'
-io:' mi servirebbe quello assegnato con il nome 'Sofia' - 'Sofia Mohn' aggiungi per precisare
-x:' allora è la 315; la chiave è stata già presa pochi minuti fà'
-Io:' si si,nessun problema,era mio padre, grazie e buona giornata' dissi andando a prendere l'ascensore davanti al grandissimo salone d'entrata.
Giusto pochi minuti nell'ascensore a sistemarmi i capelli in un mogno spettinato davanti allo specchio che già le porte si aprirono appena mi voltai. Percorsi il corridoio finché non trovai la stanza 315, bussai e mi aprì Karen entusiasta,non mi fece neanche entrare che già chiuse la porta.
-Karen:' DAI ANDIAMO A DIVERTIRCI!!'. Mi meraviglio di questa ragazza,è sempre piena di energia..! è.é
-Io:' O-OK..Ma solo un giretto quà d'intorni,oggi sono fusa e tu hai il senso d'orientamento peggio di quello dei OneD, non voglio perdermi'
-Karen:' OK! ANDIAMO!' mi prese per il braccio e iniziò a correre scendendo per le SCALE! Era piena di energia,correva così veloce che negli ultimi gradini quasi cadevo,poi mi trascinò dentro quella dannatissima porta girevole; per trovare l'uscita fece 2 giri su di esso,io la seguivo shockata poi finalmente lei riuscì ad uscire lasciandomi dentro. Quando mi accorsi che aveva mollato la presa mi girai,la porta continuava a roteare e... BOOOM! Andai a sbattere contro il vetro. (#FellLikeJustinBieber)
-Karen:'scusa! ahahahahahaha'. Di certo quel 'scusa' non veniva dal cuore,ma almeno la botta mi aveva svegliata.
-io:' scordati di venire con me la prossima volta!'
-Karen:' zitta e andiamo che è una bella serata! Sono le 18:20 e dobbiamo ritornare entro le 20:00!'.

Obbedì,amavo l'aria aperta,visitare posti e provare cose nuove. Mi piaceva avere tra le mani la sensazione di libertà. Quando dentro di me tutto iniziava a scombussolarsi,sentire il cuore battere e i polmoni riempirsi di aria 'nuova'.
Avete presente quelle sere d'estate,dove non c'è né troppo caldo e né troppo freddo ma solo quella luce giallastra del  tramonto che illumina la città accompagnata dai venticelli profumati venuti dal mare che ti spostano le ciocche dei capelli lasciandoti anche quel profumo di sale marino? Ecco, era una di quelle stupende sere che io amo.


  
 

 Recensite per favore :) mi piacerebbe sapere che cosa ne pensate.


 

 
   
 
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