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Autore: Lucash99    29/01/2013    1 recensioni
Giv é un ragazzo di 1° media, un giorno viene a scoprire dai suoi amici cosa sono le Cuballs e si appassiona alla cosa. Insieme ai compagni di classe vivrà emozionanti avventure, sfidando avversari sempre nuovi e diventando ogni volta più forte. Nel rispetto dei lettori cercherò di non fermarmi mai per periodi troppo lunghi, dopo avervi detto questo vi auguro una buona lettura!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Cuballs'
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Per i ragazzi era giunto il momento di prendere una decisione definitiva riguardo alla questione Dortmund, cosa dovevano fare? Si era capito che le mosse avventate non portavano a nulla, il “Brucia Cuballs” era ben più forte di loro; avevano subito, fino a quel momento, solo amare sconfitte, dure da accettare; serviva una svolta, serviva una strategia, una nuova abilità, un qualcosa per frenare lo scompiglio che quell'uomo stava seminando, e serviva alla svelta.

Quindi, visti i risultati conseguiti fino a quel momento, decisero di parlarne con calma; Giv voleva fare, come ultimamente era accaduto, di testa sua:

«Sfidiamo ancora una volta Dortmund, andiamo a sconfiggerlo, ho la sensazione che questa volta ce la faremo.»

Neiv si alzò e tuonò contro di lui prendendolo per il colletto della maglia:

«Smettila con queste idee insensate! Non andremo da nessuna parte attaccando casualmente!»

Grey cercò di placare gli animi:

«Non c'é nessun bisogno di litigare, secondo me stiamo facendo il passo più lungo della gamba.»

Il ragazzo dai capelli biondi era in conflitto con tutti, probabilmente si sentiva molto coinvolto dalla situazione:

«Dovremmo rimanere qui ed aspettare che quel dannato bruci tutto? La tua tranquillità é utile quanto l'impulsività di Giv.»

Anche Boost intervenne:

«Pensiamo ad una strategia, alleniamoci ed insegniamo alle nostre Cuballs delle abilità attinenti alla causa.»

Zadi approvò, ma con una battuta:

«Buona idea, ma stavolta niente grotte.»

Quindi, visto che la giornata scolastica era terminata, si alzarono e uscirono dalla porta, ma qualcuno non aveva ben chiara la situazione del momento:

«Devo venire anch'io con voi?»

La ragazza, ancora una volta, esordì con una battuta:

«Se ne hai voglia...»

 

Girarono per strada alla ricerca del luogo giusto per prepararsi, magari con qualche sfidante da usare come allenamento. Purtroppo la buona sorte non era con loro, infatti proprio in quel momento avvistarono il loro acerrimo nemico... Dortmund; l'uomo teneva per il collo un ragazzo ed era pronto a segnare la sua fine, ma Giv e i suoi amici non avevano intenzione di starsene con le mani in mano, infatti quest'ultimo andò incontro al “Brucia Cuballs” e cercò di farlo ragionare:

«Cosa ti ha fatto quel ragazzo? Lascialo stare, non puoi prendere persone innocenti e tentare di ucciderle per non so quale motivo.»

«Una motivazione ce l'ho, ma non sono affari tuoi.»

Giv insisteva, non aveva voglia di vedere un giovane morire senza una ragione sensata:

«Sai cosa ti dico? Non mi interessa conoscere il motivo per cui fai tutto questo, ho solo intenzione di fermarti, e basterà poco per denunciarti.»

Dortmund lo derideva:

«Tu... denunciare me? Non farmi ridere, non puoi nemmeno immaginare chi sono io. Ho collegamenti in alto, e per questa ragione non puoi torcermi un capello.»

Ora le cose si mettevano male, Giv non poteva incastrare in nessun modo il suo avversario, quindi cercò di sistemare la situazione in un'altra maniera:

«Risolviamo la cosa tra me e te, sfidiamoci e se io vincerò lascerai andare questo poveretto.»

Il “Brucia Cuballs” riteneva il ragazzo insignificante e senza possibilità di vittoria, per questo motivo accettò la proposta:

«Per me non ci sono problemi, possiamo anche iniziare subito.»

Poi, dopo aver pronunciato queste parole, minacciò il giovane che aveva precedentemente designato come sua vittima:

«Sto parlando con te, marmocchio, fai un solo passo ed io abbandonerò la gara per venire a ridurti in cenere, goditi questi tuoi ultimi istanti di vita.»

Giv, però, incoraggiò il sedicenne a non mollare:

«Fidati di me, ti salverò con la mia vittoria.»

Neiv dubitava ancora una volta della scelta effettuata dall'amico:

«Che speranze ha di vincere? E' uno sprovveduto, non ce la potrà mai fare.»

Zadi lo interruppe:

«Hai pienamente ragione, ma senza di lui quel ragazzo sarebbe già morto, non c'era altro da fare.»

La sfida stava per iniziare, ma l'intervento di Boost lasciò tutti a bocca aperta:

«Voglio essere io a sfidarti, combatti contro di me!»

L'uomo voltò lo sguardo e lo indirizzò verso quest'ultimo, poi rifiutò con un secco:

«No.»

L'altro si infuriò:

«Hai paura di me perché sono più esperto di Giv e quindi posso sconfiggerti? Non fare il vigliacco e accetta la mia sfida!»

Dortmund, in quel momento, fece cadere tutti in uno stato d'impotenza:

«Quello che dovrebbe avere paura sei tu, io posso fare ciò che voglio. Ho fatto un accordo con questo tuo amico, ma se vuoi posso abbreviare e passare subito al dunque.»

Il sedicenne tremava, sentiva di andare in contro a morte certa; poi Boost, messo alle corde dal “Brucia Cuballs”, accettò:

«Va bene, farò come vuoi tu.»

Arretrò, sapendo di non poter fare più nulla di costruttivo.

Il momento era giunto, la sfida stava per iniziare e le sorti del ragazzo dipendevano da quella... *

Gli amici del giovane in pericolo erano preoccupatissimi, ma non avevano potere, tutto dipendeva da Giv, che si stava addossando una grande responsabilità...

Ognuno lanciò la propria Cuball e si cominciò; però, per loro sfortuna la sfida si concluse in pochi secondi:

«Bloccala sotto tutti gli aspetti per 10 secondi e sali a 9000 gradi.»

Giv non si arrendeva:

«Grazie al simbolo del ghiaccio la mia Cuball non può salire oltre i 10 gradi, quindi non cantare vittoria.»

L'uomo rettificò:

«La mia abilità annulla anche le abilità attribuite dai simboli, la tua Cuball ora é già diventata cenere.»

Giv, disperato, si inginocchiò e batté più volte il pugno a terra per la rabbia, ciò che lo dispiaceva maggiormente non era la fine della sua Cuball, ma quella del ragazzo.

«Risparmialo, te lo chiedo per favore!»

Ma, senza pietà, rifiutò:

«Abbiamo fatto un patto, devi rispettarlo.»

Era rigido, senza scrupoli, non esitava un momento prima di metter fine alla vita di qualcuno, ma qual'era il motivo di tutto questo? A Neiv non importava, prese la prima cosa che gli capitò davanti agli occhi e da dietro colpì Dortmund, che nel frattempo si stava dirigendo verso la sua vittima; il “Brucia Cuballs” svenne e il sedicenne ormai salvo ringrazio il suo eroe:

«Ti sono riconoscente, mi hai salvato la vita.»

Ma Neiv era fatto così, sollevò il ragazzo da terra e gli disse:

«Non ce n'é di tempo per i ringraziamenti, vai via prima che si svegli.»

I compagni andarono via, gli amici del ragazzo li ringraziarono e si avviarono anche loro verso un luogo sicuro.

Giv, a quanto pare, non aveva dato nessuna importanza alla scomparsa della sua Cuball, probabilmente troppo preso dall'altra vicenda; Neiv, invece, era in guai seri e Zadi glielo fece notare durante il ritorno verso casa:

«Avrai fatto anche bene a salvarlo, ma ora sei in un grosso guaio. Ti ricordi le parole di Dortmund? Ha detto che ha collegamenti in alto, sicuramente, al suo risveglio, comunicherà ciò che é successo.»

«Potrebbe anche aver raccontato una frottola, chi ti dice che é la verità? Quando arriverà la polizia a casa mia avremmo la conferma che ciò che ha detto non é falso, al contrario, se questo non accadrà avrò avuto ragione io. E poi di cosa ti lamenti? Me lo hai insegnato tu questo comportamento.»

La ragazza non capiva:

«Io?»

...e lui glielo fece apprendere:

«Ti sei già dimenticata del salvataggio di Giv?»

«Certo che no.»

Strada facendo, ognuno tornò nella sua abitazione e la faccenda si concluse; ma era davvero finita in quel modo? Dortmund avrebbe fatto passare tutto quello che era successo inosservato? Erano state veritiere le sue parole, oppure era stato solo un modo per terrorizzare i ragazzi? Questo era tutto da scoprire...



Cosa ne pensate di questa storia? Vi sta piacendo? Mi farebbe piacere conoscere i vostri pareri, e grazie a tutti i lettori che mi hanno seguito fin qui.

  
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