-ARIA. Ho bisogno d'aria.- dissi cercando di riprendere fiato per il troppo ridere.
-Cogliona, invece di startene lì a ridere vieni qui e dammi una mano a rialzarmi.- borbottò il finto-biondo.
-Agli ordini James- dissi ridendo ancora una volta e porgendogli una mano per aiutarlo ad alzare.
-Ho fame.- brontolai, mettendo il broncio.
-C'è una pasticceria qui vicino, andiamo là.-
-Perfetto!-
Ci incamminammo l'uno di fianco all'altra e una volta dentro, ci mettemmo in fila per aspettare il nostro turno.
-Jenny, Jenny!- mi chiamò Niall strattonandomi per la manica della felpa.
-Cosa?-
-Guarda che fica che è quella là!- disse indicando una bionda al novanta percento di silicone (non so se rendo) alla nostra destra.
-Mmmh, quindi ti piace, eh?-
-Cazzarola...- disse sorridendo maliziosamente nella sua direzione.
Minchia, come mi urtava.
-Sai? E' una fortuna per me che tu abbia messo la tuta oggi..- commentai, ammiccandogli con l'occhio sinistro.
-Mh? Perchè?-
Non risposi. Con un gesto fulmineo, portai le mani all'elastico dei suoi pantaloni, abbassandoli fino all'altezza delle ginocchia.
-Jenny, porca balena, avevi detto che non l'avresti più fatto!-
Scoppiai a ridere di gusto, attirando l'attenzione di quasi tutti i clienti del locale.
Niall arrossì pesantemente e una volta essersi ritirato su i pantaloni pagò la brioche e uscì insieme a me dal locale.
-Stronza.- mugugnò, arrabbiato.
-Coglione.- ribattei.
-Idiota.-
-Acido.-
-Imbecille.-
-Finocchio.-
-Cipolla.-
Risi: -Fanculo.-
Come minchia faceva a sopportarmi? Bah, tutt'ora non riesco a spiegarmelo...
Consumammo i nostri cornetti durante il breve tragitto di ritorno e una volta a casa, ci lasciammo sprofondare nel morbido divanetto di pelle.
-Ho sonno.- sbuffai, sbadigliando.
-Ma se sono appena le otto!- commentò tirandomi un cuscino.
-Sei tu che a forza di farmi ridere mi hai sfinita!- dissi, rilanciandoglielo.
-Ah si, è?- chiese inarcando le labbra in un inquietante sorrisetto.
-Niall, che cos...oh, no no no no no. Conosco quella faccia, stammi lontano.-
Troppo tardi: gattonò rapidamente verso di me e con uno scatto fulmineo, mi fu subito sopra.
Mi prese in braccio e prese a girare il più veloce che poteva su se stesso, per poi lanciarmi sul divano completamente stordita.
-Niall, cazzo, vedo triplo!- mi lamentai.
-Uuuuuh, perfetto! Così sarà più facile per me torturarti con il solletico!- annunciò con tono trionfante.
-Non oseresti!-
-Oh, si invece!-
E infatti, in un secondo mi fu di novo sopra e bloccandomi i polsi con una mano, con l'altra prese a farmi il solletico ovunque.
Calciai a vuoto più e più volte in preda alle risate, poi, riuscii finalmente a colpirgli in mezzo alle gambe.
La presa su i miei polsi si allentò all'istante e Niall rotolò giù dal divano in preda al dolore.
-Pezza di merda che non sei altro, io ti riduco purè di patate, non so se mi spiego!- disse per poi rialzarsi e piombare nuovamente su di me.
Cercando di non ridere e di rendere la finzione il più convincente possibile, mi rannicchiai su me stessa e affogando il viso tra le ginocchia, presi a simulare dei finti singhiozzi.
-Je...Jenny? Ehi, guarda che io scherzavo! Scusa, scusa, scusa!- disse sull'orlo delle lacrime anche lui, per poi stringermi dolcemente a se in un caloroso abbraccio.
-Aaaaaaw, ma quanto sei dolce? Anch'io stavo scherzando, comunque.- dissi per poi sciogliermi dalle sue braccia e stampargli un tenero bacio sulla guancia, che non tardò a diventare rovente.
-Fanculo Jennifer.- disse, indignato.
-Solo oggi mi ci hai già mandato tre volte.- gli feci notare.
-Troppo poco.- borbottò, incrociando le braccia al petto come un bambino.
Mi lasciai andare in uno sbadiglio e senza pensarci troppo, mi stesi con la testa sulle sue gambe.
-Comoda?- chiese prendendo ad accarezzarmi dolcemente i capelli.
-Molto.- ammisi, rannicchiandomi con le ginocchia al petto per non sentire freddo.
-Mi canti una canzone?- osai chiedergli dopo un po'.
-Stai scherzando, spero.-
-No, affatto. Hai una voce stupenda, e lo sai.- dissi, seria.
-Uhm, no. Non lo so. Sembro un tricheco alle prese con un attac...-
-TAGLIA CORTO E CANTA.- sbottai.
-Okkay, calma.- disse, mettendo su un finto broncio.
Continuando ad accarezzarmi i capelli, il ragazzo intonò la prima frase della canzone, per poi lasciarsi trasportare dalle parole.
(Questa è la base della "ninna nanna", tanto per rendere l'idea :3 http://www.youtube.com/watch?v=KRIMBYdOJfE)
Kiss me sweet
I'm sleeping in silence
all alone
in ice and snow
in my dream
I'm calling your name
you are my love
in your eyes
I search for my memory
lost in vain
so far in the scenery
hold me tight,
and swear again and again
we'll never be apart
if you could touch my feathers softly
I'll give you my love
we set sail in the darkness of the night
out to the sea
to find me there
to find you there
love me now
if you dare...
kiss me sweet
I'm sleeping in sorrow
all alone
to see you tomorrow
in my dream
I'm calling your name
you are my love...
my love...
Avrei voluto addormentarmi cullata dalla sua voce, ma non ci riuscii.
Quella canzone aveva scatenato in me una marea di emozioni devastanti, stupende... lasciandomi letteralmente senza fiato.
-Niall...- lo chiamai dopo un po'.
-Si?-
-Ti voglio bene.- dissi, in preda a un improvviso attacco di dolcezza.
-Anch'io...-
Mentalmente, lo ringraziai per esserci sempre stato quando ne avevo bisogno, per tutte le risate, per le innumerevoli cazzate fatte insieme, per gli abbracci, per la sua amicizia e per il semplice fatto che mi apprezzava così com'ero, sopportandomi e supportandomi sempre.
Stremata da quella meravigliosa quanto stancante giornata, mi addormentai sulle gambe di quello che era e che tutt'ora è il mio migliore amico.
Look at me C:
Scommetto che avete ancora questa deprimentissima "Ninna-nanna" in sottofondo, vero? AHHAHAH
In ogni caso, spero davvero che la storia vi sia piaciuta.
Finalmente, dopo taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaanto tempo sono riuscita a scrivere qualcosa che non sia deprimente uhuhu
Se vi va, lasciatemi una recensione per farmi sapere cosa ne pensate, mi farebbe davvero piacere ^-^
Un bacioneee <3
-Glò;