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Autore: Care_    29/01/2013    2 recensioni
"Louis torni oggi, dopo quasi tre anni, cosa pretendi che faccia?"
"Perdonami se puoi, ti prego perdonami. Non ho mai smesso di amarti principessa!" Mi prende il volto tra le mani e mi asciuga le lacrime.
Lo guardo "Vorrei fosse così facile, ma non lo è… In questi due anni non c'è stato un momento in cui io non mi sia sentita abbandonata, svuotata[...]"
"Me ne rendo conto!" Mi guarda, gli occhi pieni di lacrime. "Eve io ti amo, non potrei vivere senza di te, ogni notte ti ho sognato, ho sognato il momento in cui ti avrei rivisto, in cui avrei rincontrato gli occhi di cui mi sono innamorato!"
Lui, Louis Tomlinson, che l'ha lasciata per vivere il suo sogno...
Lei, Evelin Marin, che lo ama e l'ha aspettato per due anni...
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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"Baby"


Tutti mi dicevano che non sarebbe stato facile, che per me, sarebbe stato troppo difficile.

Eppure ora sono qui, che lo guardo dormire accanto a me, in questo pomeriggio d'inverno e penso che sia la cosa migliore io abbia mai fatto!

Dorme placido, stretto contro il mio braccio, sembra essere felice, sorride ed io non posso fare altro che sorridere insieme a lui.

E' parte di me, la parte più bella… Anche se di me ha ben poco.

Quegli occhi azzurri e quei capelli castani, capelli che vorrei riuscire a dimenticare, eppure ogni giorno mi tornano in mente, ogni volta che guardo Edoardo, mio figlio, nostro figlio.

Ora, dopo due anni che mi trovo a condividere la vita con lui, penso che non riuscirei a fare altrimenti. Le giornate si colorano grazie ai suoi sorrisi, la prima volta che ha detto "mamma" mi sono sentita sciogliere, quando si addormenta con me sul divano, guardando un cartone, penso che non vorrei nient altro dalla mia vita.

Grazie a lui la mia vita è cambiata, è cambiato il mio modo di essere e non ne potrei essere più felice di come lo sono ora. 

Si è svegliato, i suoi occhi magnetici mi fissano, si apre in un sorriso e nel mio mondo si accende di nuovo la luce. Lui è la mia luce, luce che una volta avevo trovato in suo padre ed ora, trovo in lui.

E' l'ultima cosa che mi è rimasta, la mia cosa più preziosa!

"Mamma" Dice prima di stendersi su di me, lo fa ogni volta che mi trova accanto a sé quando si sveglia. E' una cosa che amo, in realtà amo ogni singola sfaccettatura del suo essere.

Quando scoprì di essere incinta fu uno dei giorni più belli della mia vita, desideravo così tanto qualcosa che fosse mio. Ma la notizia non fu altrettanto apprezzata da coloro che avevo accanto, mia madre mi disse che se avessi voluto tenerlo, avrei dovuto lasciare la casa dove ero nata e cresciuta, anche se mio padre non era d'accordo con lei, non fece niente per impedirle di cacciarmi da casa. Il padre di Edoardo, invece, si dimostrò elettrizzato quanto me per i primi due mesi, per poi lasciarmi, per seguire il suo sogno, dicendomi che sarebbe tornato presto!

Inutile dire, che nonostante tutte le telefonate, i messaggi e le visite a casa sua, io non l'ho più sentito.

Inutile dire anche che mi manca, ogni singolo istante, ogni giorno, ogni volta che entro dentro casa e vedo il mio piccolo mostro corrermi incontro, rivedo suo padre, l'uomo che ci ha abbandonato e che continuo ad amare.

"Fame!" Sono le sue parole a farmi risvegliare dal sogno ad occhi aperti in cui ero caduta. Alzandomi, lo prendo in braccio e mi dirigo con lui in cucina, dove ho già preparato tutto.

Davanti a noi ci sono due torte di medie dimensioni, una con due candeline, una con ventuno. 

Oltre a ricordami suo padre ogni volta che lo guardo, me lo ricordò anche quando nacque… Era il 24 Dicembre 2010, ero in questa casa con la mia migliore amica, pronte per cenare, ma il mio ometto voleva festeggiare il Natale con noi. 

Edoardo Seth Marin, nacque il 24 Dicembre 2010 alle ore 20:30, diciannove anni dopo suo padre. 

Ed oggi mentre l'uomo che amo è a casa sua, a soli tre isolati da qui, a festeggiare il suo compleanno e il Natale con la famiglia, io sono qui, con il frutto del nostro amore, pronta a soffiare sulle candeline di queste due torte.

"Dai amore, soffia sulle candeline!" Dico ad Edoardo mentre gli sorrido. Proprio in questo momento suonano alla porta, convinta che sia Sarah, la mi amica, apro e torno in cucina, senza neanche guardare.

Non sentendo nessuno parlare, alzo lo sguardo dal viso di mio figlio e lo trovo lì, intento a guardarci sorridendo.

"Sei bellissima, siete bellissimi!" Dice facendo un passo verso di noi. Automaticamente stringo Edoardo a me.

"Cosa vuoi?!" Chiedo con le lacrime agli occhi. 

"Vi ho cercato ovunque, è un anno che cerco una tua possibile casa e poi ieri, passando qui sotto, ho visto Sarah uscire dal portone…"

Lo interrompo "Ci hai abbandonati più di due anni fa, cosa vuoi ora?!"

"Sono stato uno sciocco, non c'è giorno che io non mi penta di quello che ho fatto. Ti prego Eve, se puoi perdonami, se mi ami ancora, perdonami" Anche lui sta piangendo, ma io mi devo dimostrare forte, non posso far soffrire mio figlio.

"Edo, vai dillà, che mamma deve parlare un attimo con lui!" Gli do un bacio e lo metto a terra.

"Papà!" Dice guardandomi, guardando Louis.

"Si amore, è papà!" Mi asciugo le lacrime e lo vedo andare in salone.

"Sa chi sono?!" Chiede avvicinandosi.

Non riesco a muovermi, sento il suo profumo invadermi le narici. "Certo, sei suo padre!"

Mi abbraccia di slancio "Eve mi sei mancata così tanto, sono stato uno stronzo, ho pensato solo a me stesso. Ma credimi, lo puoi chiedere anche ai ragazzi, non c'è giorno che io non mi penta di ciò!"

"Louis torni oggi, dopo quasi tre anni, cosa pretendi che faccia?"

"Perdonami se puoi, ti prego perdonami. Non ho mai smesso di amarti principessa!" Mi prende il volto tra le mani e mi asciuga le lacrime.

Lo guardo "Vorrei fosse così facile, ma non lo è… In questi due anni non c'è stato un momento in cui io non mi sia sentita abbandonata, svuotata. Non è tanto per me, ma per lui, è nostro figlio! Te ne rendi conto?!"

"Me ne rendo conto!" Mi guarda, gli occhi pieni di lacrime. "Eve io ti amo, non potrei vivere senza di te, ogni notte ti ho sognato, ho sognato il momento in cui ti avrei rivisto, in cui avrei rincontrato gli occhi di cui mi sono innamorato!"

"Ma te ne sei andato!"

"Lo so, ma ti amo Eve, te lo giuro! Ed amo nostro figlio, quella splendida creatura che hai cresciuto solo con le tue forze. Ti giuro amore mio, che tutto quello che ho fatto, l'ho fatto per dare un futuro alla nostra famiglia!" Mi stringe a sè.

Lo stringo anche io "Non ho mai smesso di amarti, ma ti prego, non andare più via! Non ce la farei questa volta…"

"Te lo prometto, rimarrò sempre qui, vicino a te, vicino a voi!" Mi bacia delicato.

"Mamma posso tonale?!" Si affaccia dalla porta della cucina.

"Certo amore, vieni qui. Così soffiamo sulle candeline!" Louis si limita a sorridere, penso che stia realizzando solo adesso di avere un figlio.

"Lou lo puoi prendere un secondo, che devo riaccenderle?! Poi stai pronto a soffiare anche tu!" Gli sorrido, con ancora le lacrime che mi scorrono sulle guance.

Louis lo prende in braccio dolcemente e lo osserva, visti da vicino, sono identici. "Perché ci sono due torte?!" Chiede.

"Una è per te, una per lui!" Accendo le candeline. "Edo vieni da mamma che ti sistemo sulla sedia"

"E' nato il 24?!" 

"Si alle 20:30!" Corro in camera a prendere la macchina fotografica, pronta per scattare una foto agli uomini della mia vita. Ho sofferto tanto per la mancanza di Louis, ma di certo non lo terrò lontano da suo figlio, se lui vuole esserci.

"Non ci posso credere! Lo hai anche chiamato Edoardo!" Mi dice appena torno in cucina.

"Ci, Edoaldo Seth Malin!" Dice mio figlio sorridendo al padre e non potrei essere più fiera di lui.

"Ha il tuo cognome!" Mi guarda.

"Si, poiché sono l'unico genitore riconosciuto. Fino ad ora non ha mai avuto un padre"

"Sono stato davvero uno stupido Eve, ti prometto che da oggi in poi non vi abbandonerò più"

"Lou fa solo promesse che puoi mantenere!" Lo rimprovero con lo sguardo.

"Credimi!" Mi dice solo prima di abbassarsi all'altezza di suo figlio "Sei pronto?!"

"Ci papà!"

Così soffiano insieme sulle loro torte, facendo avverare il mio desiderio!








Salve a tutti! ;) 
Questa è la prima storia che pubblico su EFP, ne ho scritte tante, ma non ho mai pubblicato, forse per paura...
Questa è una one-shot che ho scritto durante il periodo natalizio e una mia amica mi ha spinto a pubblicare!
La ringrazio tanto tanto! Ti voglio bene <3 
Anche l'immagine è mia, ditemi cosa ne pensate! :D
Spero vi piaccia, lasciate una recensione *_* La voglio dedicare a mio nonno, che ora mi guarda da lassù! Ti voglio bene Nonno <3
Love, C.

  
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