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Autore: BLUdEeP5    20/08/2007    2 recensioni
Questa è la mia prima ff. Tratta l'amore per uno strumento musicale ed il dolore che si può provare quando qualcuno te lo porta via per sempre.
Dedicata a tutti i musicisti, che possono capire cosa si prova.
La protagonista è Hermione, che verrà travolta dalla passione per la musica e proverà sulla sua pelle tutte le emozioni che questo amore comporta.
Genere: Commedia, Malinconico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger, Minerva McGranitt | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’ULTIMA NOTA

 

Torre di Grifondoro, dormitorio femminile.

Il dolce suono delle corde pizzicate di un’arpa attraversa la finestra aperta sul giardino di Hogwarts e il buio di una fredda notte invernale.

La testa della musicista dondola a tempo, trasportata dalla melodia, in un turbine di capelli, gli occhi chiusi, sognanti.
Chi l’avrebbe mai detto? Lei, Hermione Jane Granger, da sempre reputata la secchiona della scuola si è appassionata a qualcosa che non ha nulla a che fare con lo studio per il G.U.F.O o il M.A.G.O.

È cominciato tutto quel giorno, un paio di mesi fa, nell’ufficio della professoressa Mc Granitt.

Non era mai stata convocata per un colloquio e, sinceramente, ne era molto preoccupata.

Cosa c’era che non andava? I suoi voti erano sempre alti, il suo studio sempre più redditizio e proficuo… e quindi?

Se lo ricorda bene, come se fosse stato ieri.

I suoi pugni chiusi e sudati, stretti sulle ginocchia, gli occhi che riflettevano la sua curiosità per quella chiamata inaspettata, il suo respiro affannoso e pesante in quella stanza che sembrava sempre più piccola, come se le pareti si stessero muovendo verso di lei, pronte a schiacciarla.

Il profumo di un bastoncino d’incenso acceso aleggiava nell’aria, sandalo pensava, non ne era sicura.

Qualsiasi cosa fosse, era buono.

L’odore d’incenso le era sempre piaciuto ma in quel momento le pizzicava il naso, insopportabile. Perchè nessuno apriva la finestra?… Non respirava!

“Dunque signorina Granger… ho voluto vederla per comunicarle una novità”

Strano… il nodo alla gola le si era sciolto, il peso sullo stomaco svanito, leggero come una piuma era volato via con un alito di vento e il suo respiro era tornato… Inspirare… Espirare… Coraggio Hermione, puoi tranquillizzarti ora!

“Come stavo dicendo, quest’anno per la festa di Natale, abbiamo deciso di preparare un piccolo spettacolo musicale in cui i migliori della scuola possono esibirsi davanti a tutti gli studenti ed insegnanti, con un assolo”.

Stava dicendo sul serio? Solo i migliori? Quindi…lei era una di loro?

La professoressa osservava la ragazza con uno sguardo deciso, ma allo stesso tempo gentile… non aveva ancora capito se Hermione avesse accettato oppure no.

“Sempre che tu voglia… s’intende” aveva detto sorridendo.

Come avrebbe potuto farsi scappare un’occasione del genere?

“L’idea è fantastica professoressa è solo che…  non saprei che strumento scegliere”

La McGranitt aveva scosso la testa, divertita.

“Sarò io a deciderlo… e dato che i più comuni sono già stati consegnati ad altri studenti, a te sarà affidata l’arpa”

Come aveva detto? E chi al mondo sarebbe stato capace di suonarla?

La donna, con un leggero movimento della bacchetta, aveva fatto comparire sulla scrivania una meravigliosa arpa dorata, le cui corde tese splendevano di magici riflessi argentati.

“E' l’unica arpa esistente a Hogwarts, dal valore inestimabile… so che la tratterai con riguardo,  ma vorrei precisartelo ancora una volta”

Gli occhi della ragazza, incantati dalla bellezza dello strumento si erano spostati veloci verso quelli dell’insegnante.

“Non sempre la magia è in grado di sistemare le cose, se dovesse succedere qualcosa a quest’arpa sarebbe un vero disastro… non esiste incantesimo che la può riparare! Mi sono spiegata, signorina Granger?”

Ancora un po’ sbalordita, Hermione aveva annuito.

“C’è solo un piccolo problema professoressa… io non la so suonare” aveva poi ammesso, mentre le guance le si arrossivano.

“Lascia che la passione t’invada il corpo…fatti trasportare dalle magiche note di questo strumento…sarà più facile di quello che pensi. È tutto signorina Granger”

Uscita dall’ufficio, Hermione era corsa nel dormitorio delle ragazze e si era seduta sul suo letto.

Ammirando la splendida arpa, poteva vedere il suo volto riflesso sulla superficie dorata.

Un leggero movimento delle dita sulle corde e una dolce melodia si era sparsa per la camera, inondando i pensieri della giovane dagli occhi chiusi.

Era una sensazione così strana… lei… riusciva a suonarla nonostante fosse la prima volta che pizzicava le sue corde argentee… eppure… era bellissimo… sentiva la felicità scorrerle lungo tutto il corpo… un calore mai provato prima… quasi… magico.

Un bussare alla porta l’aveva risvegliata da quel momento fatato.

“Hermione, sei qui?” la voce di Ron appariva un po’ distante.

“Sì, entra pure!”

Con una leggera spinta l’uscio si era aperto ed era apparso Ron, sorridente, che si era seduto accanto a lei.

“Non sapevo suonassi l’arpa”

Lei aveva riso “Nemmeno io!”

L’espressione del ragazzo si era fatta dubbiosa, ma Hermione gli aveva spiegato tutto, e subito era diventato comprensivo.

“Sono certo che sarai la migliore!”

Un rossore le aveva dipinto le guance

“Grazie Ron, non so come farei senza di te!”

“E se non ci fossi tu? Eh? Che farei io? Chi mi farebbe copiare i compiti tutti i giorni?” l’aveva presa in giro apposta e lei faceva la finta imbronciata.

Ron cercava di farsi perdonare “Eddai sai che scherzo… pace?”

“Non credere che tu la possa passare liscia in quest…”

Non c’era stata conclusione della sua frase. Ron l’aveva baciata al volo, cogliendola impreparata con le labbra semichiuse.

Non c’era stata nemmeno resistenza, Hermione si era lasciata andare.

E in quel momento si era promessa che avrebbe dato il massimo per lui.

 

 

 

 

Due mesi dopo. Ora. La notte prima della festa di Natale.

Le sue compagne dormono tranquille. Hermione ha creato una barriera intorno a lei per non disturbarle durante le sue ultime prove.

Perfetto. Si sente pronta.

La luna piena bianca si riflette sul lago, calmo e piatto che da quella sensazione di gelo e fa venire i brividi lungo la schiena.

Come lei anche Hermione si specchia, ma sulla liscia superficie dello strumento dorato.

Una piccola carezza sulle corde color argento la fa sorridere e il cuore le batte un po’ più veloce.

Si sente felice e non è solo per la melodia, è qualcosa di più. È la passione, ora riesce a sentirla.

Hermione stringe forte l’arpa come un bimbo che ha bisogno di protezione e si rifugia tra le braccia della madre.

Non si era mai sentita così prima d’ora! E' questo ciò che si prova allora? Dedicarsi ad uno strumento con tutto il cuore, con tutta l’anima fino a farlo diventare parte di sé? E' una delle sensazioni più belle del mondo, quasi come l’amicizia…anzi…quest’arpa è sua amica! L’unica che non la giudica secchiona, l’unica che la ama così com’è!

Un disco rosso fa capolino da dietro le alte montagne. L’alba.

Tra poco più di dodici ore ci sarebbe stata la sua esibizione… non vede l’ora!

Uno sbadiglio le ricorda quanto è stanca e soddisfatta allo stesso tempo di aver suonato tutta la notte.

Hermione depone la delicata arpa sopra un morbido panno cremisi e come si farebbe con la propria migliore amica le sussurra un “Buonanotte” prima di addormentarsi felice, con il sorriso sulle labbra.

 

 

 

 

Le ultime ore di lezione passano veloci e, giunta la sera, tutti gli studenti si ritrovano nella Sala Grande per lo spettacolo.

Il professor Vitious, direttore dell’orchestra, ha allestito un piccolo palco con un sipario blu con magici fiocchi di neve che risplendono alla luce delle candele.

Dietro una pesante tenda, schiacciata in un angolo, c'è Hermione.

Qualcosa la blocca. È l’ansia, il terrore di sbagliare, di rendersi ridicola davanti a tutti, di non essere all’altezza ma soprattutto… di rovinare l’arpa.

“Va tutto bene?”

Un braccio le stringe forte le spalle. Ron.

Lei annuisce senza guardarlo, ma i suoi occhi un po’ lucidi la tradiscono. Ron se n’accorge e l’abbraccia stretta.

“Non avere paura. So che ce la farai, ti sei esercitata tanto e ora è giunto il momento di dimostrarlo a tutti ma soprattutto a te stessa!”

Hermione solleva lo sguardo e gli sorride.

“Hai ragione. Sai sempre cosa dire per darmi coraggio, Ron. Ti adoro!”

Un bacio leggero sigilla quel momento che lei vorrebbe non finisse mai. Tra le sue braccia si sente sicura, protetta come una principessa in una torre inespugnabile. Ed è felice.

Il cuore le batte forte, sempre di più e supera i limiti di velocità consentiti.

La voce del professor Vitious li divide.

“Buona fortuna!”

Ron le schiocca un bacio sulla fronte e va a sedersi di fianco a Harry, in prima fila.

L’insegnante continua a presentarla.

“Ed ora vi chiedo di prestare il massimo silenzio e attenzione al brano proposto dalla signorina Hermione Granger con la sua arpa”

Il professore sparisce dietro il sipario, mentre si alzano applausi e fischi dai Grifondoro, Tassorosso e Corvonero e urla di disprezzo da parte dei Serpeverde.

Coraggio. Si va in scena.

La ragazza si siede su un piccolo sgabello al centro del palco e inizia a pizzicare le corde dell’arpa.

Note melodiose giungono alle orecchie di tutti i presenti che si fanno trasportare dai magici suoni.

Hermione è una cosa unica con l’arpa, concentrata ma sorridente, tiene gli occhi chiusi anche lei sognante.

“Ma che roba è questa? Sdolcinata è dir poco!”

Tiger e Goyle ridono alla battuta di Malfoy che, ghignando, estrae la bacchetta e la punta su Hermione.

“Vediamo se riesco a rovinare l’esibizione della piccola Mezzosangue!”

I suoi compagni ridono, non visti dagli altri ragazzi ancora sotto l’effetto dell’arpa e del suo splendido suono.

“Incendio!”

Un bagliore rosso esce dalla punta della bacchetta di Malfoy e si abbatte sul dorato strumento.

Hermione apre gli occhi al sentire un improvviso caldo alle mani, come se stesse toccando qualcosa di rovente, e inorridisce.

Le corde argentee si rompono una dopo l’altra, mentre piano piano le braccia dell’arpa prendono fuoco non lasciando che cenere e fumo.

I Serpeverde ridono divertiti dal gesto di Malfoy che, sfacciato e soddisfatto, s’ inchina davanti a loro per ricevere i loro applausi.

Dalla prima fila, Ron corre verso di lui, furioso.

“Schifoso pezzo di…”

Un pugno in pieno viso atterra Draco mentre Tiger e Goyle si buttano contro Weasley.

“Adesso basta! Ma siete impazziti?”

Hagrid divide i due ragazzi,  mentre Harry trattiene l’amico Ron, anche se lui stesso vorrebbe uccidere Malfoy.

La voce imperiosa del preside Silente fa voltare tutti.

“Malfoy e Weasley, seguitemi nel mio ufficio! Ora!”

Hagrid scorta i due ragazzi dietro al vecchio, mentre Malfoy tenta di pulirsi dal sangue che scende senza fermarsi dal naso e Ron si massaggia la mano con cui ha tirato il pugno. “Non male per essere la prima volta che faccio a botte”pensa tra sé.

Dal palco, Hermione non si è mai mossa.

Sta lì, con gli occhi fissi sulla cenere caduta per terra e che ora le sporca il viso.

Qualcosa dentro di lei si spezza e le fa male. Troppo.

Non riesce a trattenersi e scoppia in lacrime.

Lacrime salate, pesanti e incontrollabili le rigano le guance pulendole dal nero della cenere.

E poi la vede. Ciò che è rimasto della sua arpa. Una corda color della luna giace seminascosta nel mucchio di fuliggine.

Si china a prenderla e non volendo più credere in quello che è successo scappa via. Per i corridoi, le scale, i piani, fino al dormitorio delle ragazze.

Aveva ragione la McGranitt, c’é qualcosa che la magia non può riportare in vita.

L’amore.

Lei ha amato quell’arpa con tutta se stessa. Era parte di lei!

Si sentiva viva, mentre la suonava e ora che non c’è più era come morta… proprio come lei…

Sei stata la migliore amica che si potesse mai desiderare, non si scorderà mai di te, di come l’abbracciavi con la tua dolce melodia, di come la facevi dimenticare tutto il dolore che provava… porterà nel suo cuore ogni singolo momento trascorso insieme, il suo suonarti di notte sotto la luce della luna, ogni nota che formava le tue magnifiche canzoni… ma soprattutto quest’ultima.

L’ultima nota prima che vi separassero.

Davvero. Te lo promette. Non ti dimenticherà mai.

Mai.

 

  
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