Fanfic su attori > Orlando Bloom
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Autore: bebe    20/08/2007    4 recensioni
Un attore, ma soprattutto un uomo, che riflette sui suoi sentimenti, stimolato da una serata per lui molto importante.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L'ho scritta di getto...sarebbe bello sapere cosa ne pensate...

E’ notte fonda e sei sveglio. Stasera non riesci proprio a dormire, eh Orlando? Sarà colpa dell’adrenalina che ancora ti scorre nelle vene, dopo la premiazione di poche ore fa. Hai appena vinto un Golden Globe come migliore attore non protagonista, e questo ti dà buone speranze per la notte degli Oscar. Finalmente hai vinto un premio che ti riconosce il merito del tuo lavoro, che ti ricompensa dei sacrifici e dell’impegno profuso. Finalmente un riconoscimento di valore e non l’ennesimo premio come attore più sexy o miglior bacio. Certo, anche quelli lusingano, ma il Golden Globe è un’altra cosa. Forse vincerai anche l’Oscar, ma non ti importa poi molto. Sei ambizioso, ma non così tanto da perdere di vista ciò che conta veramente nella tua vita. Se ti giri puoi vederla: è lì, distesa accanto a te e dorme profondamente. Nathalie o, meglio, “Nat” come la chiami tu. Lei odiava quel soprannome all’inizio, ma poi ha imparato ad amarlo, così come ha imparato ad amare te.
Non avete fatto l’amore questa sera, ma l’intimità che c’è fra voi non si misura col sesso; sarebbe stato il modo migliore per festeggiare la tua vittoria, ma eravate troppo stanchi. La tensione si è trasformata in adrenalina, ti sei trovato al centro di un ciclone dopo la premiazione: la tua agente ti ha fatto fare la trottola, tra brevi interviste a Tv e radio, foto e dichiarazioni per i giornalisti presenti. E Nathalie era lì al tuo fianco, immancabilmente. Alla prima premiazione cui l’avevi portata si era sentita terribilmente fuori posto ed impacciata. Purtroppo, anche qualche giornalista l’aveva notato e ne aveva impietosamente scritto. Lei c’era rimasta male, non tanto per se stessa, quanto perché temeva di averti fatto fare una brutta figura. Quei tempi sono lontani, ora Nathalie è perfettamente a suo agio in queste occasioni; percorre il red carpet con te, ma sa bene quando è il momento di lasciarti “in pasto” ai leoni, cioè ai paparazzi ed ai loro flash, ed alle tue numerose fans, verso le quali ti dimostri sempre disponibile e sorridente.
Anche stasera, una delle serate più importanti per te, lei era al tuo fianco, fasciata in un elegante abito in chiffon verde smeraldo di Dior, con bustino stile impero e gonna che scendeva morbidamente sulle gambe. La guardavi e ti sentivi sicuro, vedendola raggiante e nei suoi occhi potevi leggere quanto fosse orgogliosa di te.
Da tre anni condividete le vostre vite che, inizialmente, sembravano non avere niente a che fare l’una con l’altra. Nathalie era, ed è, un editor, una curatrice di libri, mentre tu sei Orlando Bloom, l’indimenticato Legolas del “Signore degli Anelli”. Vi siete conosciuti per caso: galeotta fu la presentazione del libro fotografico sull’Antartide di tuo cugino Sebastian. Tu eri esausto, perché si era da poco concluso il tuo impegno in teatro a Londra con “In Celebration”, e l’ultima cosa che volevi fare era salire su un aereo per New York. Ma tuo cugino per te è come un fratello, perciò sei partito senza fare troppe storie. E senza sapere che quella presentazione ti avrebbe cambiato la vita.
Non eri in cerca di una storia: l’ultima tua relazione era finita da meno di un anno e volevi concentrarti solo sul lavoro. Poi l’ hai vista: era un po’ in disparte, seduta ad un tavolo, scriveva degli appunti su un block-notes e, di tanto in tanto, sorseggiava distrattamente un bicchiere di vino bianco, lanciando occhiate furtiva qua e là. Ti ha incuriosito da subito quel suo atteggiamento vagamente indifferente, che cela in realtà un acuto spirito di osservazione. Appena tuo cugino ti ha detto che era stata proprio lei a curare il suo libro, ti sei fatto presentare.
Non è stato facile all’inizio, perché lei non è come le altre ragazze che eri solito frequentare. Prima di tutto, non è bionda, ma ha i capelli castano scuro, lunghi fino alle spalle e leggermente ondulati; ha gli occhi verdi, dolci ed espressivi, labbra carnose, è abbastanza alta ed ha un fisico proporzionato ed armonioso, né troppo magro, né troppo in carne.
Secondariamente, hai capito subito che il fascino dell’attore con lei non attaccava. Ed è proprio questo che ha fatto la differenza per te: finalmente qualcuna che voleva conoscere Orlando e non “Orlando Bloom, l’attore”.
Non è stato semplice conquistarla col lavoro che fai. Quando si è in giro per il mondo per girare films, per promozioni e rassegne cinematografiche, le normali difficoltà che si presentano ad ogni coppia sono oltremodo amplificate. Ami il tuo lavoro e sai di essere incredibilmente fortunato ad esser pagato (ed anche bene) per fare quel che più ti piace. Però, a volte preferiresti essere solo un impiegato o un assicuratore o un avvocato, un lavoratore come tanti, insomma. Così almeno, dopo otto ore di lavoro torneresti a casa dalla tua donna. Invece è tutto dannatamente più difficile, soprattutto per Nathalie, che si è trovata catapultata in un mondo di cui non ha scelto di essere protagonista. L’amore che sente per te le ha permesso di superare le sue incertezze, i dubbi, i timori, e di far parte della tua vita.
Sai che è la tua più grande sostenitrice, che ti appoggerà sempre, ma è capace anche di rimetterti in riga, se necessario, e di darti addosso come nessun altro al mondo se sbagli. E non perché non tenga a te, anzi, al contrario, lo fa proprio perché ci tiene troppo. Tu ridi e la prendi bonariamente in giro, chiamandola “mamma”, quando ti dice di mangiare di più e meglio di come fai quando sei in giro, e ti rimprovera perché non ti prendi abbastanza cura di te stesso e pretendi troppo dal tuo fisico. In fondo, però, non vedi l’ora di sentirti dire queste cose, perché anche questi sono segni concreti e tangibili dei suoi sentimenti per te.
Finalmente hai trovato “quel qualcuno”, l’altra faccia della tua stessa medaglia, quella persona che sa amarti totalmente ed incondizionatamente, esattamente come tu vuoi e senza che le sia stato chiesto. Qualsiasi cosa succeda sai di poter contare sempre su di lei, che è una delle poche costanti, forse l’unica, nella tua vita di zingaro.
Non ti farà mai rinunciare ai tuoi spazi, così come non rinuncerà ai suoi, né sarebbe giusto chiederle di farlo. E’ parte di te, ti è entrata nel sangue, è la tua migliore amica, la tua amante, la compagna con cui vuoi costruire qualcosa.
Ora sai cosa devi fare. Non sei più un bambino e sai cosa è meglio per te. Ci pensi da settimane, cercando di trovare l’occasione perfetta e le parole più adatte per chiederle di passare il resto della sua vita con te. Del resto, non sei il tipo da decisioni affrettate, sei razionale e concreto.
Hai capito di volerla sposare poco tempo fa, mentre eri a Parigi per promuovere il tuo ultimo film, proprio quello che ti è valso il Golden Globe. Mancavano pochi giorni a Natale, contavi le ore che ti dividevano dal tuo rientro per passare le feste con lei, in uno degli alberghi più lussuosi della città, mentre la neve cominciava a scendere. Il giorno dopo sei andato subito in cerca dell’anello perfetto. Sei un tipo esigente, non volevi comprare il tradizionale solitario, cercavi qualcosa di veramente speciale. E dopo vari tentativi l’ hai finalmente trovato: una fascia in oro bianco impreziosita di rubini. Ma non le hai fatto la proposta quel Natale, perché volevi essere pronto e trovare le parole giuste. E poi Nathalie si era presa la varicella, perciò tutto il resto era passato in secondo piano.
Apri il cassetto del comodino, prendi la famosa scatolina, la rigiri fra le mani. Questo è il momento perfetto. Ormai è quasi mattina, non hai dormito per niente, ma non ti sei mai sentito così sereno e lucido. Alcuni raggi di sole filtrano malandrini dalle tende della camera da letto.
Nathalie si rigira nuovamente verso di te. Sembra in dormiveglia. Le sfiori la fronte con un bacio, svegliandola del tutto.
“Sei sveglio da molto?”- ti chiede premurosa.
“No…”- menti.
Vorrebbe tornare a dormire, ma senti che non puoi aspettare un’ora di più.
“Nat”- la richiami.
“Uhmm”- biascica lei.
“Devo chiederti una cosa…”-
“Proprio ora?”- ti domanda.
“Si…perdonami, ma non ce la faccio più ad aspettare…”-
Lei si stropiccia gli occhi con una mano e si mette a sedere sul letto.
“Dimmi…”-
“E’ da un po’ che ci penso…Mi sopporti da tre anni e io ti amo come non credevo di saper fare…Mi conosci meglio di quanto io stesso non riuscirei a spiegare…sai leggere nei miei occhi e nelle pieghe del mio viso quello che sento…abbassi le mie difese senza che me ne renda conto. Quando mi succede qualcosa di bello o di brutto, è a te che penso, a te che voglio raccontarlo…è con te che voglio stare per il resto della mia vita…Vuoi sposarmi?”-
Ecco, finalmente ce l’ hai fatta. Apri il cofanetto, mentre lei, ancora incredula, ti guarda. Probabilmente si sta chiedendo se è tutto vero o se sta sognando. E’ questione di pochi attimi e poi senti la risposta che speravi di ottenere.
“Si”-
Ti butta le braccia al collo, con quell’entusiasmo sincero tipicamente suo, e tu la stringi forte a te, togliendole quasi il respiro.
Ora vi appartenete ufficialmente. Sai di aver fatto la cosa giusta, la migliore che potessi fare e con questa consapevolezza ti addormenti abbracciato a lei.

  
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