L'ho scritta di getto...sarebbe bello sapere cosa ne pensate...
E’ notte fonda e sei sveglio. Stasera non riesci proprio a
dormire, eh Orlando? Sarà colpa dell’adrenalina
che ancora ti scorre nelle vene, dopo la premiazione di poche ore fa.
Hai appena vinto un Golden Globe come migliore attore non protagonista,
e questo ti dà buone speranze per la notte degli Oscar.
Finalmente hai vinto un premio che ti riconosce il merito del tuo
lavoro, che ti ricompensa dei sacrifici e dell’impegno
profuso. Finalmente un riconoscimento di valore e non
l’ennesimo premio come attore più sexy o miglior
bacio. Certo, anche quelli lusingano, ma il Golden Globe è
un’altra cosa. Forse vincerai anche l’Oscar, ma non
ti importa poi molto. Sei ambizioso, ma non così tanto da
perdere di vista ciò che conta veramente nella tua vita. Se
ti giri puoi vederla: è lì, distesa accanto a te
e dorme profondamente. Nathalie o, meglio, “Nat”
come la chiami tu. Lei odiava quel soprannome all’inizio, ma
poi ha imparato ad amarlo, così come ha imparato ad amare
te.
Non avete fatto l’amore questa sera, ma
l’intimità che c’è fra voi
non si misura col sesso; sarebbe stato il modo migliore per festeggiare
la tua vittoria, ma eravate troppo stanchi. La tensione si è
trasformata in adrenalina, ti sei trovato al centro di un ciclone dopo
la premiazione: la tua agente ti ha fatto fare la trottola, tra brevi
interviste a Tv e radio, foto e dichiarazioni per i giornalisti
presenti. E Nathalie era lì al tuo fianco, immancabilmente.
Alla prima premiazione cui l’avevi portata si era sentita
terribilmente fuori posto ed impacciata. Purtroppo, anche qualche
giornalista l’aveva notato e ne aveva impietosamente scritto.
Lei c’era rimasta male, non tanto per se stessa, quanto
perché temeva di averti fatto fare una brutta figura. Quei
tempi sono lontani, ora Nathalie è perfettamente a suo agio
in queste occasioni; percorre il red carpet con te, ma sa bene quando
è il momento di lasciarti “in pasto” ai
leoni, cioè ai paparazzi ed ai loro flash, ed alle tue
numerose fans, verso le quali ti dimostri sempre disponibile e
sorridente.
Anche stasera, una delle serate più importanti per te, lei
era al tuo fianco, fasciata in un elegante abito in chiffon verde
smeraldo di Dior, con bustino stile impero e gonna che scendeva
morbidamente sulle gambe. La guardavi e ti sentivi sicuro, vedendola
raggiante e nei suoi occhi potevi leggere quanto fosse orgogliosa di te.
Da tre anni condividete le vostre vite che, inizialmente, sembravano
non avere niente a che fare l’una con l’altra.
Nathalie era, ed è, un editor, una curatrice di libri,
mentre tu sei Orlando Bloom, l’indimenticato Legolas del
“Signore degli Anelli”. Vi siete conosciuti per
caso: galeotta fu la presentazione del libro fotografico
sull’Antartide di tuo cugino Sebastian. Tu eri esausto,
perché si era da poco concluso il tuo impegno in teatro a
Londra con “In Celebration”, e l’ultima
cosa che volevi fare era salire su un aereo per New York. Ma tuo cugino
per te è come un fratello, perciò sei partito
senza fare troppe storie. E senza sapere che quella presentazione ti
avrebbe cambiato la vita.
Non eri in cerca di una storia: l’ultima tua relazione era
finita da meno di un anno e volevi concentrarti solo sul lavoro. Poi
l’ hai vista: era un po’ in disparte, seduta ad un
tavolo, scriveva degli appunti su un block-notes e, di tanto in tanto,
sorseggiava distrattamente un bicchiere di vino bianco, lanciando
occhiate furtiva qua e là. Ti ha incuriosito da subito quel
suo atteggiamento vagamente indifferente, che cela in realtà
un acuto spirito di osservazione. Appena tuo cugino ti ha detto che era
stata proprio lei a curare il suo libro, ti sei fatto presentare.
Non è stato facile all’inizio, perché
lei non è come le altre ragazze che eri solito frequentare. Prima di
tutto, non è bionda, ma ha i capelli castano scuro, lunghi
fino alle spalle e leggermente ondulati; ha gli occhi verdi, dolci ed
espressivi, labbra carnose, è abbastanza alta ed ha un
fisico proporzionato ed armonioso, né troppo magro,
né troppo in carne.
Secondariamente, hai capito subito che il fascino dell’attore
con lei non attaccava. Ed è proprio questo che ha fatto la
differenza per te: finalmente qualcuna che voleva conoscere Orlando e
non “Orlando Bloom, l’attore”.
Non è stato semplice conquistarla col lavoro che fai. Quando
si è in giro per il mondo per girare films, per promozioni e
rassegne cinematografiche, le normali difficoltà che si
presentano ad ogni coppia sono oltremodo amplificate. Ami il tuo lavoro
e sai di essere incredibilmente fortunato ad esser pagato (ed anche
bene) per fare quel che più ti piace. Però, a
volte preferiresti essere solo un impiegato o un assicuratore o un
avvocato, un lavoratore come tanti, insomma. Così almeno,
dopo otto ore di lavoro torneresti a casa dalla tua donna. Invece
è tutto dannatamente più difficile, soprattutto
per Nathalie, che si è trovata catapultata in un mondo di
cui non ha scelto di essere protagonista. L’amore che sente
per te le ha permesso di superare le sue incertezze, i dubbi, i timori,
e di far parte della tua vita.
Sai che è la tua più grande sostenitrice, che ti
appoggerà sempre, ma è capace anche di rimetterti
in riga, se necessario, e di darti addosso come nessun altro al mondo
se sbagli. E non perché non tenga a te, anzi, al
contrario, lo fa proprio perché ci tiene troppo. Tu ridi e
la prendi bonariamente in giro, chiamandola
“mamma”, quando ti dice di mangiare di
più e meglio di come fai quando sei in giro, e ti rimprovera
perché non ti prendi abbastanza cura di te stesso e pretendi
troppo dal tuo fisico. In fondo, però, non vedi
l’ora di sentirti dire queste cose, perché anche
questi sono segni concreti e tangibili dei suoi sentimenti per te.
Finalmente hai trovato “quel qualcuno”,
l’altra faccia della tua stessa medaglia, quella persona che
sa amarti totalmente ed incondizionatamente, esattamente come tu vuoi e
senza che le sia stato chiesto. Qualsiasi cosa succeda sai di poter
contare sempre su di lei, che è una delle poche costanti,
forse l’unica, nella tua vita di zingaro.
Non ti farà mai rinunciare ai tuoi spazi, così
come non rinuncerà ai suoi, né sarebbe giusto
chiederle di farlo. E’ parte di te, ti è entrata
nel sangue, è la tua migliore amica, la tua amante, la
compagna con cui vuoi costruire qualcosa.
Ora sai cosa devi fare. Non sei più un bambino e sai cosa
è meglio per te. Ci pensi da settimane, cercando di trovare
l’occasione perfetta e le parole più adatte per
chiederle di passare il resto della sua vita con te. Del resto, non sei
il tipo da decisioni affrettate, sei razionale e concreto.
Hai capito di volerla sposare poco tempo fa, mentre eri a Parigi per
promuovere il tuo ultimo film, proprio quello che ti è valso
il Golden Globe. Mancavano pochi giorni a Natale, contavi le ore che ti
dividevano dal tuo rientro per passare le feste con lei, in uno degli
alberghi più lussuosi della città, mentre la neve
cominciava a scendere. Il giorno dopo sei andato subito in cerca
dell’anello perfetto. Sei un tipo esigente, non volevi
comprare il tradizionale solitario, cercavi qualcosa di veramente
speciale. E dopo vari tentativi l’ hai finalmente trovato:
una fascia in oro bianco impreziosita di rubini. Ma non le hai fatto la
proposta quel Natale, perché volevi essere pronto e trovare
le parole giuste. E poi Nathalie si era presa la varicella,
perciò tutto il resto era passato in secondo piano.
Apri il cassetto del comodino, prendi la famosa scatolina, la rigiri
fra le mani. Questo è il momento perfetto. Ormai
è quasi mattina, non hai dormito per niente, ma non ti sei
mai sentito così sereno e lucido. Alcuni raggi di sole
filtrano malandrini dalle tende della camera da letto.
Nathalie si rigira nuovamente verso di te. Sembra in dormiveglia. Le
sfiori la fronte con un bacio, svegliandola del tutto.
“Sei sveglio da molto?”- ti chiede premurosa.
“No…”- menti.
Vorrebbe tornare a dormire, ma senti che non puoi aspettare
un’ora di più.
“Nat”- la richiami.
“Uhmm”- biascica lei.
“Devo chiederti una cosa…”-
“Proprio ora?”- ti domanda.
“Si…perdonami, ma non ce la faccio più
ad aspettare…”-
Lei si stropiccia gli occhi con una mano e si mette a sedere sul letto.
“Dimmi…”-
“E’ da un po’ che ci penso…Mi
sopporti da tre anni e io ti amo come non credevo di saper
fare…Mi conosci meglio di quanto io stesso non riuscirei a
spiegare…sai leggere nei miei occhi e nelle pieghe del mio
viso quello che sento…abbassi le mie difese senza che me ne
renda conto. Quando mi succede qualcosa di bello o di brutto,
è a te che penso, a te che voglio
raccontarlo…è con te che voglio stare per il
resto della mia vita…Vuoi sposarmi?”-
Ecco, finalmente ce l’ hai fatta. Apri il cofanetto, mentre
lei, ancora incredula, ti guarda. Probabilmente si sta chiedendo se
è tutto vero o se sta sognando. E’ questione di
pochi attimi e poi senti la risposta che speravi di ottenere.
“Si”-
Ti butta le braccia al collo, con quell’entusiasmo sincero
tipicamente suo, e tu la stringi forte a te, togliendole quasi il
respiro.
Ora vi appartenete ufficialmente. Sai di aver fatto la cosa giusta, la
migliore che potessi fare e con questa consapevolezza ti addormenti
abbracciato a lei.