Serie TV > I Cesaroni
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Autore: Eliessa    30/01/2013    2 recensioni
La famiglia Cesaroni oramai sembra aver ritrovato la sua stabilità nel quartiere della Garbatella; mentre Marco ed Eva che orami sono una coppia anzi una famiglia insieme alla loro Marta, si sono trasferiti all’estero. Il destino per loro però sa essere molto crudele. Riusciranno ad essere uniti anche quando tutto inizia ad andare per il verso sbagliato?
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Quasi tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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COLPA MIA O COLPA TUA.
 


 
-Eva!-esclamò Marco. All’improvviso si dimenticò del bacio e soprattutto delle labbra che un istante prima l’avevano sfiorato. Davanti a se aveva Eva e lei era tutto ciò che conta realmente nella sua vita. Marco aprì il cancello, salì velocemente il viale di casa e si avvicinò ad Eva ancora in lacrime. –Sei qui!-
-Lasciami Marco!-esclamò Eva arrabbiata.-
-Eva! Ma…-
-Ti ho detto di lasciarmi stare.- gridò Eva in lacrime.–Io sono qui per te, sono tornata per te, ho mollato Londra e tutte le mie certezze che avevo per te, perché pensavo mi volessi ancora. Pensavo che stessi soffrendo come me, evidentemente mi sbagliavo. Si vede che quella principessa è in grado di darti molto più di quanto possa offrirti io.-
-Ma non è vero!-
-Certo, come no. Il bacio è stato un incidente.-
-È stata lei a baciarmi. Se hai visto bene la cena, perché tu l’hai vista eccome, hai potuto notare bene che è stata Maya ad avvicinarsi a me, è lei che ha preso l’iniziativa.-
-E mi pare anche che non t’abbia fatto schifo il bacio. Ma tranquillo, sono solo io quella che sta male. Pensavo che soffrissi, ma va bene così. Ora Marco, ti chiedo solo di non rivolgermi più la parola, con me hai chiuso. Ovviamente Marta è anche tua figlia quindi puoi stare con lei quanto e quando vuoi.-Eva, ancora in lacrime, stava per rientrare in casa, quando Marco la fermò tirandole il braccio destro.
-Vuoi sapere perché sono andato a cena con lei?-
-Lasciami stare!-rispose arrabbiata.
-No, tu ora mi ascolti. Sono uscita con Maya perché mi ha chiesto di suonare al suo matrimonio con Jay. Alla fine si è deciso a sposarlo quell’uomo, ed ha chiamato me perché si fida, perchè per questo matrimonio che per lei non sarà il massimo nella vita, vuole un ricordo indimenticabile con le mie canzoni. Tutto qui.-
-Allora dalle un figlio se vuole un ricordo indimenticabile. Tanto a letto ci siete già stati una volta, potete anche ripetere.-
-Mi ha offerto centro mila euro, capisci ora? Eva, tra me e te in fondo quella che ha sempre portato i soldi a casa sei stata tu. Tu sei la ragazza responsabile e con un buon lavoro, tu sei quella che fa carriera. Io sono il padre di Marta ed ho solo la musica. Ti ricordi cosa dice il film di Sister Act? La parte in cui la madre di Rita scopre che la figlia fa parte del coro di Suor Maria Claretta? Dice “Cantare non mette il pane sulla tavola. Cantare non fa pagare le bollette”. Io non ci ho mai voluto credere, ma ora a 25 anni ho capito che forse aveva ragione. Guada, questo è l’assegno, prendilo e facci quello che vuoi. Avevo pensato di conservare una parte di soli per Marta, in modo tale che oggi o domani avesse qualcosa, ma ora puoi farne cosa vuoi di questi soldi, sono i tuoi.-Detto questo Marco entrò in casa lasciando Eva ancora confusa per la discussione appena avuta. Una volta dentro Marco vide il padre scendere le scale.
-Avete litigato?-
-A quanto pare.-Eva entrò dentro.
-Scusate. Tolgo subito il disturbo. Vado in mansarda.-Giulio e Marco aspettassero che salisse le scale per iniziare a parlare.
-Che cosa è successo questa volta?-
-Maya mi ha baciato ed Eva l’ha visto. È stata lei baciarmi ed io non capisco il motivo della rabbia di Eva, ma…-
-Vedrai che domani si sistemerà tutto.-
-No papà, domani sarà peggio.Vabbeh, vado in bagno e poi scendo a dormire sul divano.-
-T’accompagno.-Arrivati al piano superiore videro Eva chiudere la porta del bagno. –Vieni dai, usi il mio.-
-A quest’ora di notte? Sei sicuro?-
-Si certo, dai. Non potevi usarlo se io invece di essere qui ero in camera mia con la porta chiusa.-ripose il padre facendogli l’occhialino.
Il girono seguente Rudy scese per primo a colazione e dopo aver posato il suo zaino sulla sedia in salone, vide Marco dormire sul divano così gli si avvicinò.
-Non è andata bene con Eva a quanto pare.-
-Vedo che ogni tanto ci predi.-rispose il fratello ancora assonnato.
-Sembravi convinto che tu ed Eva potevate formare di nuovo una famiglia.-
-Rudy, sono un cazzone. Sai qual è stato l’errore più grande che ho fatto?-Rudy fece cenno di no con il capo. –Aver lasciato sola Eva per l’ennesima volta. Sembra che io sappia solo scappare.- rispose mentre Eva era appena scesa con la figlia e sentendo la conversazione di Rudy con il fratello decise di rimanere lì in silenzio ad ascoltare senza farsi vedere.  –Tu lo sai che cosa è successo a Londra, sei stato il primo a saperlo, ma solo ora ho capito che dovevo rimanere lì a lottare per lei, dovevo esserle io a farle capire che senza di lei non so stare. Evidentemente per riesce a fare a meno di me, io no e non ci riuscirò mai.-
-Ma quanto ieri è tornata, ha detto di averlo fatto per te. Quello che non capisco è che se lei vuole te e tu vuoi lei così che v’impedisce di stare insieme?-
-Il fatto che ieri notte Maya mi abbia baciato! Questo ci impedisce di stare insieme.-
-Ah!-rispose il fratello.
-Forse tra me ed Eva è finita davvero per sempre.-
-Non dirlo neanche per scherzo. Avete passato momenti difficili insieme e ne siete sempre usciti fuori in un modo o nell’altro. Vedrai che tutto questo un giorno sarà solo un ricordo triste.-
-Rudy guarda in faccia la realtà: Eva non mi vuole più. Ah, questo è il tuo.-continuò Marco prendendo dal tavolino un CD. –Non provo neanche a fargliela sentire ad Eva, ora non ne vale più la pena, però se vuoi oggi invece di andare a scuola ti porto da Franco. Lui o qualche suo amico può darti una qualche possibilità. Il demo è buono.-
-No, ti ringrazio ma preferisco di no. Non me la sento di impegnarmi in qualcosa di così importante ora che ci sono gli esami. Appena chiudo con la scuola si, ci farò un pensierino. Però questo tienilo tu.-continuò Rudy ritornandogli in CD. –Magari potrebbe servirti.-
-Grazie Rudy, ora andiamo a fare colazione.-
-Concordo, ho fame.-
-Come sempre.-rispose Marco sorridendogli. Intanto Eva aveva sentito tutta la discussione e stava per piangere, ma per non farsi vedere dagli alti si portò una mano al viso per levare le lacrime e si diresse in cucina, ma non volendo urtò con Rudy.
-Eva!- esclamò Rudy. –Marta, bello di zio, vuoi venire in braccio?-
-Si zio.-rispose Marta tutta contenta saltandogli addosso. Intanto tutti e quattro entrarono in cucina, ma i rapporti tra Marco ed Eva erano freddi. Si fissavano negli occhi, ma non si parlavano. I loro sguardi erano pieni d’amore, ma da parte di Eva c’era anche l’odio verso Maya perché pensava che gli stesse portando via la persona più importante della sua vita dopo Marta, e la rabbia per essere stata da sola un’altra volta senza Marco.
Dopo cinque lunghi minuti in cucina arrivò il resto della famiglia a fare colazione. Marco, stanco di quell’aria pesante decise di andar via.
-Papà io vado a vestirmi e poi corro in bottiglieria. Faccio colazione lì. Buona giornata a tutti.-Detto questo Marco scappò.
-Eva tesoro come va? Dormito bene?-chiese la madre.
-Bene, che non si vede?-rispose irritata la figlia.
-Eva, io non voglio intromettermi nel rapporto con che tu hai con mio figlio, però una cosa te la devo dire: io a lui ci credo, ho visto come ha trattato Maya quando è arrivata in bottiglieria. Era l’ultima persona al mondo che volesse incontrare; e poi Eva io ho visto come guarda lei e come guarda te. Credimi se ti dico che ancora vuole te.-
-Giulio, io adesso ho bisogno di stare da sola. Anzi mamma, non è che questa mattina puoi tenermi Marta? Ho una commissione da fare e poi voglio passare da Carlotta.-
-Certo, la tengo io, vai tranquilla. Ma sei sicura che non vuoi che t’accompagni?-
-No, grazie. Preferisco andare da sola.-
-Come vuoi.-rispose Lucia.
-Allora vado, ciao a tutti.-Dopo aver salutato tutti, Eva uscì di casa per andare dal ginecologo: questa era l’impegno a cui voleva andare da sola. Ancora nessuno sapeva della sua nuova gravidanza. Di certo non avrebbe aspettato il settimo mese come aveva fatto con la gravidanza precedente, ,a prima voleva essere sicura che prima di tutto era lei a volere questo figlio dopo quello che aveva dovuto vedere: il bacio di Marco e Maya.
Dopo aver attraversato le strade di Roma in taxi, Eva si ritrovò davanti lo studio della ginecologa.
Lui accertò la sua gravidanza, ed i calcoli di Eva erano giusti, d’altronde il bambino poteva essere solo di Marco.
La gravidanza procedeva bene, ovviamente la dottoressa le rifece tutte le raccomandazioni che in questi casi si fanno e poi andò via con la sua prima ecografia di questo piccolo essere dentro di lei e qualche ricetta che implicava qualche analisi del sangue, ovvero normale routine per una donna incinta.
Uscita da lì andò a casa di Walter.
Lui e Carlotta erano soli in casa.
-Eva, tesoro!-esclamò Walter appena la vide. –Quando sei arrivata?-
-Ieri sera. Dov’è Carlotta?-
-In camera, vieni che t’accompagno.-Entrati nella stanza di Waler, Eva corse ad abbracciare l’amica.
-Carlotta!-L’amica non rispose, si limitò solo a stringere a sé l’amica.
-Vabbeh, chissà quante cose avrete da dirvi ora. Carlotta, ti dispiace se esco, così vado a fare un po’ di spesa?-
-No vai pure, tanto non sono sola.-Walter baciò la sua ragazza e poi accarezzò il suo ventre.
-Mi raccomando, che da sole siete pericolose voi. Ciao.-e Walter si volatilizzò.
-Allora, come stai? Marco mi ha detto che sei stata in ospedale.-
-Si, mi hanno dato le vacanze forzate.-
-Chi ti ha visitato?-
-La dottoressa Giacobelli.-
-Allora sei in buone mani, lei mi ha seguito sia quando aspettavo Marta, sia…-Eva si era tradita da sola con le parole e Carlotta aveva capito cosa intendesse dire.
-Sia ora. Eva, sei incinta di nuovo?-
-Si.-rispose lei come se nulla fosse.
-Ma è bellissimo. E Marco che dice?-
-Marco non dice nulla perché non sa niente, ci siamo lasciati. Ma dimmi di te.-
-C’è il rischio del distacco della placenta, quindi devo stare a riposo.-
-Se segui le indicazioni della dottoressa vedrai che andrà tutto bene. Guarda Marta com’è cresciuta.-
-Beh, hai ragione. Quindi, assodato che io devo rimanere a riposo, ora mi dici come vanno le cose tra te e Marco?-
-Beh dopo il tradimento lui è scappato, poi ieri sera sono ritornata per lui, e mentre lo aspettavo fuori nel giardino di casa l’ho visto arrivare con Maya. Lì per lì neanche m’importava, ma poi le sue labbra si sono buttate su quelle di Marco e di nuovo mi sono cadute tutte le certezze che avevo. Mi è crollato il mondo addosso, di nuovo.-
-E Marco?-
-E Marco, prima è rimasto impalato davanti a Maya, incapace di reagire, poi come mi ha visto si è precipitato da me. Era contento, l’ho guardato negli occhi ed ho visto che era innamorato di me, ma quel bacio è stato come un secondo tradimento.-
-Però, da quello che mi dici è stata Maya a baciare Marco, non viceversa.-
-Lo so Carlotta. Mi credi che non so che fare?-
-Va da lui. Digli che lo ami e che anche questa volta il vostro amore è stato coronato dall’arrivo di un bambino. Dimenticate quello che è già successo, metteteci una pietra sopra e iniziate di nuovo.-
-E se dovesse tradirmi di nuovo?-
-E se invece dovessi essere tu a tradirlo? Eva, se tu ami Marco fregatene di tutto il resto. Torna da lui, smettetela di alzare su muri e di darvi addosso.-Eva era perplessa. –Rispondi alla mia domanda con un si o con un no, ok?- Eva annuì. –Ami Marco?-
-Si. Marco è… è tutto quello che mi fa sentire davvero viva. Marco è il mio primo grande amore, è il mio tutto, è la persona che mi fa fatto diventare donna, che mi ha fatto scoprire davvero cos’è l’amore. Marco è tutto per me, il mio fratellastro, il mio migliore amico, il mio confidente, ma soprattutto il mio amore.-
-E allora vedi che ho ragione? Torna da lui.-
-Si. Torno da lui.- Carlotta abbracciò l’amica. –Però prima ci spaparanziamo sul letto e ci vediamo un film insieme, come facevamo un tempo.-
-Bene, la scelta è tra: “Le finte Bionde”, “La morte ti fa bella” e “Il ciclone”.- rispose Carlotta.
-Scelgo a caso.-ripose Eva avvicinandosi ai Dvd. Ne prese uno. –Il ciclone.-
-Bene, mettilo e vieni qui.-E così le due amiche iniziarono a vedersi il film, ma appena iniziò Eva mise pausa. –Ed ora che succede?-
-Mando un messaggio a Marco: “Ci vediamo a pranzo al ristorante del nostro primo appuntamento. Alle 12.30, non mancare”.-
-Brava!-rispose Carlotta dandole un bacio. –Ora possiamo iniziare a vederci questo film?- e senza dire nulla Eva prese il telecomando e pigiò play.
Intanto Marco, che era in bottiglieria a lavorare sentì il suo telefonino squillare, lesse il messaggio da parte di Eva ed un sorriso a 32 denti era visibile sul volto di Marco. Forse non tutto era perduto.
   
 
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