I compleanni di Lily Evans



 

Lily Evans aveva sempre odiato il mese di Gennaio.

Era un mese freddo, gelido addirittura. Buio e nel pieno della scuola.

Ma più del resto, lo odiava perché in quel mese, esattamente il trenta di Gennaio, compiva gli anni.

Ogni anno, anche prima che iniziasse a manifestare i propri poteri il suo compleanno era stato una delusione.

Come quando a sette anni aveva dato a sua sorella una Primula anche se era il suo compleanno e Petunia l'aveva rotta e strappata davanti ai suoi occhi.

Aveva pianto per tutto il pomeriggio quella volta, cercando di aggiustare il fiore.

Un'altra volta, intorno ai suoi nove anni, Lily aveva deciso di correre nel piccolo parco vicino a casa insieme a Petunia.

Si era messa il piumino addosso, aveva calzato il cappello e infilato i guanti e, infine, aveva iniziato a correre con la sorella nel parchetto sperando che andasse tutto liscio.

Petunia l'aveva lasciata sola nel bosco dopo poco e se Severus non l'avesse aiutata, sarebbe rimasta bloccata lì dentro.
Non che non sarebbe riuscita ad andarsene, ma le lacrime avevano ricominciato a scenderle per le guance e solo con l'aiuto del suo migliore amico era riuscita a sentirsi meglio cavandosela con un raffreddore e qualche lacrimuccia ghiacciata sotto gli occhi.

A dieci anni Lily aveva deciso di invitare Severus a casa sua e insieme avevano festeggiato il suo compleanno.

Tunia non le diede fastidio quella volta.

A undici anni Lily stava per aprire il proprio regalo dai genitori, quando il campanello di casa suonò e suo padre tornò in salotto accompagnato da un signore con la barba lunga e bianca e una strana tunica addosso.

Quello fu forse l'unico suo compleanno a farla sentire un po' meglio, poiché il professor Silente le si era avvicinato sorridendo e dicendo: “Lily... tu sai fare delle 'cose', vero? Cose che gli altri non capiscono, non è così?”

Avrebbe poi imparato poco dopo, come le aveva detto Severus che fosse una strega.

Non che non lo sapesse, o che non si fidasse del suo amico, ma poterlo dire ai genitori e potendosi sentire bene per una volta fu bellissimo...

Bellissimo, fino a che Petunia, una volta che il professore se ne fu andato, non iniziò ad urlare piangendo e chiudendosi in camera non parlandole per giorni.

A dodici anni Lily passò il suo primo compleanno senza la mamma o il papà.

Vide i ragazzi della sua casa stare insieme e non volle disturbarli.
Non disse a nessuno che fosse il suo compleanno e quando Severus le regalò un piccolo giglio appena nato, lo abbracciò, sorrise e poi tornò in dormitorio, lasciando un basito James Potter a guardarli fare quel gesto.

A tredici anni Lily era al suo secondo anno ad Hogwarts e non aveva potuto evitare di dire alla sua amica Alice che fosse il suo compleanno.

La ragazza le regalò con le altre del dormitorio un quaderno da riempire con tante foto.
Severus decise di fare una passeggiata con lei per i giardini di Hogwarts per stare insieme visto che stando in case diverse non riuscivano a vedersi spesso.

Anche James Potter le fece un regalo... iniziò a tirare con Sirius Black palle di neve a raffica, fino a che lei e Sev non dovettero tornare dentro per salvarsi dai due Grifondoro le cui facoltà mentali, come disse Lily, erano andate a farsi benedire.

A quattordici anni, James Potter tentò di regalarle un blocco di foto che ritraevano lui che giocava a Quidditch, lui che faceva un incantesimo, lui che giocava col boccino in sala comune...

Lily esasperata da quel ragazzo, prese le foto e le mise sulla stufa per bruciarle e fu solo grazie all'intervento di Alice, che prese le immagini e le salvò lasciando solo qualche bruciatura qua e là, che non andarono distrutte.

A quindici anni, Lily aveva sorriso ad un mazzo di fiori buttandolo poi subito via scoprendo che fosse di quell'idiota di Potter.

James non ci rimase male, anche perché in segreto, aveva aggiunto una foto all'album che Alice gli aveva detto le avessero regalato anni prima.

Era una foto di loro due mentre bisticciavano, ma era sempre stata la sua preferita, perché gli occhi di Lily brillavano ed erano luminosi più del solito.

A sedici anni, Lily era preoccupata.

Aveva festeggiato con le sue amiche e aveva respinto l'ulteriore regalo di Potter, ma Severus non si era ancora fatto vedere.

Alle undici di sera stava per andare a dormire, quando tornando dalla ronda serale con Remus lo vide fuori dal suo quadro e, per quanto fu obbligata a togliergli dei punti, lui le fece gli auguri lo stesso andandosene velocemente in dormitorio nella sua casa, lasciando la ragazza più preoccupata di prima.

A diciassette anni, Lily imparò che forse sarebbe stata sola per tutta la vita.

Non era una persona gentile o simpatica. Era piuttosto cattiva in effetti.

Non parlava col suo migliore amico da mesi, odiava un ragazzo solo perché era arrogante da anni e non sentiva sua sorella dalle vacanze estive, poiché a Natale non era tornata a casa.

Si sentiva perfida e immeritevole dei sorrisi che le rivolgevano le sue amiche, perciò era corsa fuori, su fino alla torre di astronomia, dove si era seduta dietro le sbarre di una delle finestre senza vetri e aveva iniziato a guardare le stelle.

Anche quella volta aveva pianto. Pianto come quando la sorella le aveva distrutto la primula, o come quando sempre Tunia l'aveva lasciata sola nel boschetto vicino a casa.

Il fatto che quella volta Sev l'avesse aiutata non l'aiutò a stare meglio.

Col cuore che le batteva forte e gli occhi lucidi e stanchi, Lily si era addormentata appoggiata al muro seduta per terra e si era risvegliata la mattina dopo in infermeria dove le avevano detto che James Potter l'avesse trovata e 'salvata' da una febbre certa.

Quella sera Lily andò in dormitorio, prese il blocchetto di foto che sapeva ALice avesse salvato anni prima e, scegliendone qualcuna, le aggiunse al suo meraviglioso album di fotografie, abbracciandolo mentre si stava addormentando.

A diciotto anni, Lily era scesa dal dormitorio come tutte le mattine e si era ritrovata tra le braccia del suo ragazzo, James Potter, che le aveva augurato un bellissimo buon compleanno.

Quello fu il primo compleanno che passò serena.
Serena come non si sentiva da anni.

Avevano passato tutto il giorno insieme, essendo un sabato e erano andati a Hogsmeade senza sapere di essere seguiti da un ombra con l'uniforme da Serpeverde e il naso adunco.

A diciannove anni, Lily stava andando a comprarsi un abito.
Un abito terribilmente bianco che aveva paura sarebbe stonato con i suoi capelli terribilmente rossi.

Accompagnata dalla madre, Alice, Mary, Emmeline e l'ospite d'eccezione Remus Lupin, aveva varcato la soglia del negozio con una grande paura in corpo e ne era uscita felice come non mai, seguita da quattro allegre donne ed un esausto Remus che portava con cura il pesante abito.

A vent'anni, Lily non si sentiva bene.
Aveva male dappertutto e ogni volta che si alzava in piedi le sembrava di vedere le stelle.

Le sembrava di avere cento anni sulle spalle e di stare sempre peggio.
Avrebbe chiesto alla madre, ma il solo pensiero le faceva male al cuore, poiché sia i suoi genitori che quelli James erano morti l'estate prima grazie ad un delizioso attacco dai mangiamorte.

Con gli occhi velati di lacrime, Lily era andata da Alice.
James le aveva intimato di rimanere a casa, viste le sue condizioni ed era andato al lavoro, ma lei doveva chiedere aiuto a qualcuno.

Alice quando la vide stare così, sorrise e le disse che l'avrebbe portata all'ospedale.

Due ore dopo, una volta tornata a casa, James l'aveva abbracciata preoccupatissimo nel non averla vista subito e lei gli aveva confessato di aver appena scoperto di essere in cinta, provocando prima un grande shock ed infine un'assurda ilarità e felicità nel suo neo marito.

A ventuno anni Lily non sapeva di avere pochi mesi di vita.
Non sapeva che esattamente nove mesi dopo sarebbe morta con suo marito.
Non sapeva che suo figlio sarebbe cresciuto senza di lei con sua sorella senza conoscere le sue origini.
Non sapeva che sarebbe stata anche da morta terribilmente fiera di ciò che suo figlio sarebbe diventato.
Lily questo non lo sapeva, ma seduta sul divano bordeaux, in memoria della sala comune di Grifondoro, nel salotto della casa sua e di James, aveva appoggiato la testa sulla spalla del marito tenendo il loro piccolo Harry in braccio che dormiva, con i capelli scompigliati e gli occhioni chiusi, impossibili da scorgere sotto le ciglia scure.

Non sapeva la sua sorte, non conosceva il suo destino, ma si sentiva felice.
Benché non parlasse da anni con sua sorella o con Severus, si sentiva felice con James e con il loro piccolo Harry, che dormiva beato anche lui ignaro di cosa sarebbe successo poco tempo dopo.




Angolino autrice:
Quindi... sì, bé buon compleanno Lily!
Spero non abbia fatto così schifo, ma io mi sono sempre sentita un pò Lily, quindi mi sono presa la libertà di scrivere questa cosa XD
Spero vi sia piaciuta *^*
Un saluto,
GiulyHermi96