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Autore: SameGioeCa1D    30/01/2013    9 recensioni
Louis è il padre della piccola Megan, rimasto vedevo da circa due anni.
Sua moglie, Rose, è morta in un incidente stradale.
Ora, Louis, ha deciso di sposare Lucy, una donna che, nonostante tutti i suoi pregi, considera Megan un intralcio alla relazione fra lei e Louis.
La piccola Megan prega sua madre, chiedendole un aiuto per liberarsi di Lucy.
Rose avrà sette giorni a disposizione per far incrociare le vite di Louis e Summer, una giovane ragazza, proprietaria di una buotique.
Assumendo sembianze umane, investirà Summer davanti agli occhi di Louis che, preoccupato, correrà in suo soccorso.
Il giorno seguente all'incidente, Summer si risveglierà a casa di Louis dove scoprirà, davanti agli occhi della piccola Megan e del padre, di essere affetta da amnesia.
Padre e figlia decideranno di ospitarla a casa loro fino a quando l'effetto dell'amnesia svanirà.
Summes sarà la madre che Megan desidera?
Riuscirà a sostituire il posto che Lucy ha assunto nel cuore di Louis?
STORIA SOSPESA.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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Summer's pov.
Giorno 3
8:00 a.m.
Schiudo lentamente le palpebre, ritrovandomi con la testa sul torace di Louis.
Mi allontano di scatto da lui, scontrandomi contro il muro retrostante al letto e facendolo svegliare.
-Megan?- mi chiede, aprendo gli occhi.
-Non lo so...- rispondo io, visibilmente imbarazzata per l'accaduto di poco tempo prima.
La bimba, improvvisamente, entra in camera, saltando si slancio sul letto.
-Buongiorno!- esclama felice, sorridendo in modo smagliante.
-Ho preparato la colazione.- afferma poi.
Louis spalanca gli occhi e si alza velocemente, infilando le ciabatte e correndo via dalla camera.
-Deve avere molta fame...- commento.
Un urlo lacera i miei timpani.
-Non credo sia per quello...- mormora la bambina.
-Urla ogni volta che preparo la colazione.- aggiunge poi.
Sorrido divertita e raggiungo Louis in cucina.
La tavola è sporga di latte e cereali.
C'è un po' di marmellata sulle tazze, sulle posate e sui tovaglioli puliti.
Sorrido, notando una fetta di pane tostato su cui è spalmata della marmellata in modo da far apparire un sorriso e due occhi.
-Mangiamo?- domando, cercando di smorzare la tensione ed alleggerire la situazione.
Così, mentre Louis si passa una mano sulla fronte, sconvolto e sconsolato, io e Megan mangiamo la colazione da lei preparata.
-Louis, vieni a mangiare.- lo chiamo io.
Triste, annuisce ed addenta la fetta di pane che sorride.
-No!- esclama Megan, riprendendo il toast dalle mani del padre.
Louis la guarda confuso.
-Hai ucciso Mr. Toast!- afferma la bimba, compiangendo il pane.
Inizio a ridere, che stramba famiglia.
***
Dopo aver accompagnato Megan a scuola, giungo con Louis allo studio dove ci aspetta Harry.
-Buongiorno. Louis, c'è una visita per te. - dice il riccio, venendoci incontro.
Il moro annuisce, dirigendosi verso il suo studio.
-Courtney Black ha deciso di farsi viva?- chiedo curiosa, facendo riferimento alla donna che ci ha commissionato di organizzare il suo matrimonio.
Harry scuote la testa.
-No, è la disoccupata.- risponde, scribacchiando qualcosa su una cartellina.
Lo guardo confusa.
-Lucy, ti ho detto che è sempre qui...- si spiega meglio.
Annuisco.
-Cosa dice oggi la lista?- domando poi.
-Giorno 2: cercare un prete disposto a celebrare il matrimonio in spiaggia.- legge lui.
***
Dopo circa dieci minuti, Lucy, allegra e pimpante, saluta me e Harry per poi uscire dall'agenzia.
Subito dopo, il suo ragazzo, Louis, ritorna da me e Harry, cercando di aggiustarsi al meglio la cravatta.
Afferro un fazzoletto dalla mia tasca, pulendogli un segno di rossetto dalla guancia.
-Eri sporco.- affermo, mostrandogli il segno al lucidalabbra alla ciliegia.
Visibilmente imbarazzato, si gratta il capo.
-Cosa dobbiamo fare oggi?- domanda, cercando di cambiare argomento.
-Trovare un prete disposto a celebrare il matrimonio.- risponde Harry, anticipandomi.
Lui annuisce.
-Vieni con me?- mi chiede.
-Si. - rispondo.

Louis' pov.
Summer è intenta a guardare fuori dal finestrino della macchina, io invece, sto attento alla strada.
Ripenso all'imbarazzo che ho provato questa mattina.
"Summer afferra un fazzoletto dalla sua tasca, pulendomi la guancia.
-Eri sporco.- affermo, mostrandomi il segno al lucidalabbra alla ciliegia impresso sul fazzoletto."
Non so perché, ma in quel momento avrei preferito nascondere la testa sotto la sabbia, come uno struzzo, piuttosto che mostrare a Summer i segni delle "effusioni" che mi ero scambiato con Lucy nel mio ufficio.
Purtroppo, non riesco a comprenderne il motivo, infondo, è normale, Lucy è la mia ragazza, ma mi sono comportato come se avessi cercato di nascondere la nostra relazione a Summer.
-Tutto bene?- mi domanda, posandomi una mano sulla gamba, per poi ritrarla immediatamente.
Annuisco, distogliendo lo sguardo dai suoi occhi neri, per tornare a guardare il percorso.
-Siamo arrivati...- mormoro dopo poco, fermando la macchina.
***
Ho chiesto al prete che aveva celebrato il matrimonio fra me e Lucy di celebrare anche quello della signorina Black.
E' ancora molto presto, così, propongo a Summer di andare a fare una passeggiata.
-Facciamo un giro in barca?- le domando, osservando la barca che si trova nel laghetto, che inizia a riempirsi di persone.
Lei annuisce, sorridendomi.
-Aspettami li, vado a salutare un mio amico.- le dico, notando una testa bionda, appartenente ad un mio amico di infanzia, Niall, sbucare da dietro un albero.
-Va bene, allora, io vado.- afferma, allontanandosi da me.
***
Nello stesso parco, un ragazzo, appena tornato dal suo viaggio di lavoro, ha appena deciso di fare una passeggiata.
-Summer!- urla il moro, intravedendo la sua ragazza salire su una barca.
Rose, però, deve ostacolare questo incontro, così, fa salpare l'imbarcazione.
***
Summer's pov.
-Un momento, deve salire il mio amico!- protesto, rivolta al conducente.
-Ragazzina, poteva pensarci prima, non ho tempo.- mi risponde lui, distaccato.
-Si fermi!- insisto io.
-Ehi, ora ti butto in mezzo al lago. - mi minaccia, indicandomi di sedermi.
Demoralizzata, ascolto i suoi ordini.
***
Louis' pov.
-Summer! Summer!- vedo urlare un ragazzo.
Congedo Niall, avvicinandomi a lui.
Un momento, dov'è la barca?
-Scusami, hai visto per caso un'imbarcazione? Era qui fino a poco fa. - gli domando, grattandomi il capo, confuso.
-E' appena salpata, maledizione!- esclama lui, furioso.
-E, hai per caso visto una ragazza dai lunghi e ondulati capelli castani, minuta, salirci sopra?- chiedo poi, preoccupato.
-Stai forse parlando della mia ragazza?!- mi chiede, alterato.
-Non conosco la tua ragazza.- affermo.
Chi è questo buffone? Cosa vuole da Summer?!
-Oh, beh, è quella ragazza di cui parli!- mi risponde, agitato.
-Cosa vuoi da Summer?!- chiedo io, a mia volta, alterato.
-E' la mia ragazza, cosa vuoi tu da lei?!- domanda ancora, furioso.
***
Poco dopo, mentre sono intento a litigare con il ragazzo, Summer ritorna dal giro in barca.
-Ehi, Louis, mi dispiace, ho cercato di fermare il conducente, ma...- inizia a dire.
-Non preoccuparti.- affermo, sorridendole.
-Summer!- esclama lo sconosciuto, afferrandola per un polso e attirandola a se.
Afferro Summer per la vita, portandola fra le mie braccia.
-Ehi, lascia la mia ragazza!- esclama, avvicinandosi pericolosamente a me.
-Ha perso la memoria, non ho prove del fatto che voi due stiate insieme, non la lascerò venire via con te. - affermo, deciso.
-Pagliaccio con la maglia a righe, lasciala andare o te la vedrai con me. - mi minaccia.
Allontano Summer da noi, accorciandomi le maniche fino ai gomiti.
-Fatti sotto, buffone!- esclamo.
Poi, però, vengo colpito ed inizio a vedere nero, tutto nero.
***
-Louis, Louis, ti prego, svegliati!-
Apro lentamente gli occhi, ritrovandomi faccia a faccia con Summer.
Mi abbraccia, stendendosi sul prato in cui mi trovo, accanto a me.
-Mi hai fatta preoccupare, non dovevi litigare con quel ragazzo.- mi dice, accarezzandomi il labbro che, al suo tocco, duole.
Gemo.
-Scusa, non volevo.- afferma, dispiaciuta.
Sorrido, cercando di contrarre il meno possibile il ferito labbro inferiore.
-Grazie per avermi difesa.- mi dice poi.
-Ehi, non potevo certo lasciarti con lui.- affermo, sincero.
 -Ha detto di chiamarsi Zayn e che mi aspetterà...- sentenzia poi Summer, volgendo lo sguardo verso il cielo.
Beh, che aspetti a lungo, non puoi andare via, non ti lascerò nelle mani di uno sconosciuto, fino a quando non avrai recuperato la memoria, Summer.
 
Spazio autrice:
Visto?
E' tornato Zayn :)
Mi dispiace non riuscire ad aggiornare frequentemente questa storia, ma sono impegnata con i compiti e con le altre due storie che sto scrivendo.
Spero che il capitolo vi piaccia, ora sparisco ;)
Baci xx
P.s.
Grazie, come sempre, a chi legge e/o recensisce.

 
  
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