Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: _Cher    30/01/2013    7 recensioni
Chi sei?- domandò riprendendo sicurezza.
-Zayn Jawaad Malik,ma faresti prima a chiedermi che cosa sono-disse quella voce.
-Allora,che cosa sei,Zayn?- riprese a dire,un po’ titubante però.
-Oh,posso avere tanti nomi. Potrei essere un fantasma,non uno zombie,o forse una persona del passato che ha usato la macchina del tempo,ma io preferisco definirmi come un ricordo.-
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Madison era pronta,aveva preso con sé tutto ciò che le occorreva:una coperta,una torcia,delle pile per ricaricarla,un libro delle favole e uno fantasy che aveva cominciato a leggere,barrette di cioccolata,carillion e cibo per gatti. Mise il tutto nel suo zaino blu.

Si infilò gli stivaletti e il cappotto,si mise sciarpa e cappello e si guardò nello specchio del salotto. Vide una ragazza carina e sempre un po’ strana coi capelli lunghi,ondulati e neri,due occhi neri e profondi,la pelle chiara come le bambole di porcellana,il corpo minuto e asciutto. Mai si sarebbe detto che aveva appena compiuto diciotto anni.
Uscì di casa,erano le 23:30,un’ora insolita si potrebbe dire per uscire ma non se andava in quel posto.
Il cielo era nero e c’erano molte stelle,facili da vedere per la mancante illuminazione dei lampioni, e c’era nebbia. Sarebbe andata lì a piedi,lì al cimitero.
Ebbene sì,stava andando al cimitero,ma questo lo sapeva solo lei e nessun’altro.
Nemmeno la zia e le cugine,nemmeno la sua amica Felicity.
Nessuno sapeva delle sue uscite notturne,nessuno lo aveva mai saputo.
Non andava in discoteca e poche volte era a delle feste,lei tutti i giorni andava al cimitero e il sabato restava lì fino alle 4 di mattina se non ci dormiva.
Eppure un anno prima era tutto diverso:il sabato usciva e si divertiva con le amiche,era estroversa e gioiosa con una bella chiacchiera e aveva molti ragazzi ai piedi,anche se non le importava.
Tutto era cambiato dal 28 novembre 2011. Era L’0l:41 lunedì notte e lei era a una festa,non curante che alle 8 del mattino doveva essere a scuola.
Era tutto bellissimo quel giorno: alle 10 di sera Felicity aveva esattamente compiuto sedici anni e tutto andava per il meglio. Poi però il cellulare di Madison squillò e una voce a lei sconosciuta le disse –Mi dispiace,c’è stato un incidente autostradale,i suoi genitori e sua sorella sono gravemente feriti e…potrebbero non farcela,se ha possibilità raggiunga al più presto l’ospedale.- Madison non potè che rispondere con un flebile si. Sentì le gambe cedere e le lacrime scorrere senza sosta sul suo viso,buttò il cellulare e cadde a terra singhiozzando dal pianto. Subito accorsero tutti e a malapena riuscì a spiegare a Felicity ciò che era accaduto. La portarono subito all’ospedale. Alla sorellina Allison mancavano pochi minuti e la salutò con un bacio sulla fronte e un –Ti voglio bene Ally,saluta la nonna e il nonno quando arrivi in paradiso.- le sorrise con le lacrime che solcavano ancora le sue guance e poi le disse –Sai è bello il paradiso,Ally. Lì ci vanno tutte le persone buone e diventi un bellissimo angioletto-
Poco dopo Allison chiuse gli occhi per non riaprirli più.
Quanto al padre e alla madre entrarono in coma farmacologico e se ne andarono dopo tre giorni di continue lotte dei medici,tutte inutili. Felicity vegliò con lei tutte le notti e dormì in ospedale accanto a Mad.
Da quel giorno la sua vita cambiò profondamente e non si sentì più la stessa.
Per fortuna gli zii la presero con lei,evitando troppe storie con gli assistenti sociali, e adesso che aveva compiuto 18 anni era ritornata nella sua casa piena di ricordi.
Rimuginando su cosa avrebbe potuto fare quella notte,arrivò davanti al cimitero.
Un alto muro di mattoni marroni lo circondava e si vedevano tante punte di cipressi in fila. Si fermò davanti al cancello alto,di ferro battuto. Si guardò intorno e non vide nessuno così,senza tanti complimenti,cominciò ad arrampicarsi stando ben attenta a dove metteva mani e piedi. Per lei ormai era un gioco da ragazzi,lo faceva da un anno.
Ecco,ora era dall’altra parte. Quella notte c’era una nebbia bassa,come quelle dei video musicali che coprono i piedi.
Si diresse subito alla piccola cappella dove c’erano le tombe dei suoi genitori e sua sorella,li salutò e si sedette accanto alla lapide di Allyson.
Era così triste in quel momento,eppure le faceva schifo esserlo.
Aprì il suo zaino e ne estrasse il libro di favole e ,dopo aver acceso la torcia,cominciò a leggere –Oggi ti leggo Cenerentola,la tua preferita. C’era una volta,tanto tempo fa…..-
 
Era mezzanotte e mezza quando finì. Cominciava a far molto freddo così si arrotolò la coperta intorno. Appoggiò la testa al muretto e si sdraiò un po’.
Guardò le foto dei genitori e della sorellina.
E come ogni maledetto giorno le lacrime cominciarono a brillare sui suoi occhi e a scendere piano,in un lungo e silenzioso pianto.
Chiuse gli occhi per poi vedere comparire nella sua mente tutti i ricordi più preziosi e intimi passati con loro: le coccole nel lettone,la nascita della sorellina,le vacanze,le recite,i Natali passati….
Sì addormentò con questi pensieri che gli tormentavano la mente quando dopo neanche 20 minuti fu svegliata di soprassalto da un rumore familiare.
Era Darkness,il gatto del cimitero.
-Ciao piccola,ti ho portato la pappa- gli disse Madison mentre lo accarezzava,si era affezionata a lei e così era anche per la micia. Era l’unica amica che non chiedeva spiegazioni,pensò dopo aver aperto la scatoletta di cibo per gatti.
Ma non voleva certo sprecare un sabato sera così si alzò e disse a Darkness –Vado in spedizione bella,c’è un cimitero ricco di persone con storie parecchio interessanti,e ho davvero voglia di scoprirle-
Sapeva di essere terribilmente strana ma non se ne vergognava,amava il lato oscuro delle cose e non aveva certo paura. Le era servito leggere tutti quei libri fantasy: piano piano si riesce a controllare tutte le  paure e la propria mente,scacciando ogni brutto pensiero e sospetto. Era rimasta così tante volte sveglia la notte con dubbi misteriosi e paurosi sull’esistenza di strane creature che ormai aveva superato le paure e aveva cominciato ad amare tutto ciò che era avvolto dal mistero.
Per non parlare del suo interesse per la storia,era la sua materia preferita:tutti dicono che non serve a niente studiarla perché i personaggi sono morti,ma è questo che la intriga,cioè fantasticare o scoprire la vita di queste persone e il cimitero era un posto pieno zeppo di luoghi che stimolavano le sue fantasie più remote.
Il buio era intenso quando si inoltrò per le vie ghiaiose ma si era portata con sé lo zaino contenente pile di ricambio e cioccolata,queste erano le uniche cose di cui non poteva fare a meno per andare in spedizione.
Camminò per circa 25 minuti fino a quando arrivò in una delle parti più vecchie del cimitero. Qui c’erano le tombe di persone nate a metà ottocento.
Si guardò intorno:la costruzione era costituita da tre pareti con su tutti e due i lati nomi,foto e date di nascita e morte di persone. Quei volti la intrigavano,le foto in bianco e nero sbiadite avevano un non so che di affascinante e al tempo stesso misterioso per lei. Cominciò a leggere le scritte delle lapidi.
DANIEL STEVENS  DN 27/03/1849  DM 31/08/1897
Era un bell’uomo per l’epoca e accanto alla sua foto c’era quella della moglie Evelin,morta anche lei nel 1987.
MILDRED BUTLER DN 03/05/1887 DM 16/07/1890
Povera piccola,sarà morta o di fame o di malattia…era una bimba così carina,paffuta e riccioluta.
ALFRED PALMER DN 28/02/1864 DM 13/12/1915
Pover’uomo,sicuramente morto in guerra,Madison non vedeva altri parenti vicino,chissà se avesse avuto moglie figli…e chissà com’era la sua casa,chi erano i genitori…chissà se quando tornava a casa la sera,dopo una lunga giornata di lavoro,la figlioletta lo andasse ad abbracciare e i suoi tre fratelli maggiori,chissà quanto amava sua moglie e quando tornava a casa la sera lei lo andava a baciare,perché lei lo amva così tanto… e chissà quanto dolore aveva provocato la sua morte ai familiari e chissà se dopo questo avvenimento la bambina continuava ad andare sul cavalluccio a dondolo che il papà le aveva regalato…
Era questo che Madison amava del cimitero:scoprire persone e immaginare la loro vita,perdersi nella fantasia.
Si girò verso un’altra parete e il suo sguardo fu catturato subito da una foto di un ragazzo.  ZAIN JAWAAD MALIK DN 12/01/1897  DM 22/06/1917
 Era stupendo:aveva un non so che di vagamente orientale,capelli scuri e occhi profondi,forse,a giudicare dal colore in bianco e nero che avevano,gli occhi erano castani o marroni cioccolato. Era uno dei ragazzi più belli che avesse mai visto,in un certo senso si sentiva attratta. La foto ritraeva il suo viso e buona parte del busto.
Sicuramente anche lui morto in guerra,ma forse era stato solo ferito e riportato in Inghilterra per essere curato ma non ce l’aveva fatta. Questa è l’unica spiegazione della presenza della sua tomba,sta volta era certa di avere ragione.
Non sapeva bene perché ma si sentiva osservata,c’era una piccola paura che stava avanzando in lei,un timore.
Sentì un fruscio fra le foglie degli alberi,era solo vento,e uno fra i cespugli,era solo un gatto.
-Devo smetterla di farmi tanti filmini mentali,sono sola,qua non c’è nessuno- bisbigliò Madison a se stessa,per tranquillizzarsi.
-Ma è qui che ti sbagli,Madison- lei cacciò un urlo.
Chi c’era con lei,chi era? Aveva sentito quella voce calda e cristallina ma non sapeva dire da dove provenisse.
-Chi sei?- domandò riprendendo sicurezza.
-Zayn Jawaad Malik,ma faresti prima a chiedermi che cosa sono-disse quella voce.
Mad sentì il sangue raggelarsi nelle vene,quel ragazzo!Ma era possibile?Non poteva fare la scettica dopo tutti i libri fantasy letti. Però,allo stesso tempo,aveva sentito che nella sua voce non c’era un timbro minaccioso,ma al contrario,sembrava disponibile.
-Allora,che cosa sei,Zayn?- riprese a dire,un po’ titubante però.
-Oh,posso avere tanti nomi. Potrei essere un fantasma,non uno zombie,o forse una persona del passato che ha usato la macchina del tempo,ma io preferisco definirmi come un ricordo. Già un ricordo,sono solo un ricordo,un ricordo di una persona lontana,ferita in guerra e morta in patria,come hai pensato tu,Mad-
Leggeva nel pensiero? Un ricordo…come Tom Riddle nella Camera dei Segreti…
Aveva azzeccato sulla teoria della guerra e della morte in Inghilterra,si sentì soddisfatta.  Dentro di lei strane sensazioni ed emozioni stavano avanzando:sorpresa,incredulità,curiosità,timore,attrazione,misteriosità. Tutto ciò la intrigava terribilmente.
-Quindi tu leggi nel pensiero,voglio dire:”hai sentito” i miei pensieri su di te?Perchè ti trovo davvero affascinante,bello,misterioso ma sono anche intimorita,sai non capita tutti i giorni di trovarsi un ricordo davanti,soprattutto dopo tutti quei libri…-
Zayn era davanti a lei e sorrideva. Quel ragazzo non volava né fluttuava ma emanava una strana luce bassa e opaca e a giudicare dal colorito del viso era arrossito.
-Veramente non ho sentito tutto,ma grazie- disse guardando verso il basso.
-Non ho mai letto di un ricordo che si vergogna- fece Mad mentre si sedeva,ad un tratto però un pensiero triste le ritornò in mente e gli occhi si inumidirono.
Zayn le si mise accanto e parlò –Sai,è da tanto che ti aspetto e non voglio che tu soffra ancora. Ogni notte io ero con te,anche se non mi vedevi,ero accanto a te mentre le lacrime ti rigavano il viso e quando parlavi alla tua famiglia,quando leggevi le favole a tua sorella,quando coccolavi Darkness o gironzolavi per questo posto… io ti osservavo,di nascosto e in silenzio,ho aspettato che tu raggiungessi questo luogo e che magari ti saresti accorta di me,della mia foto.-
Madison era confusa e sbalordita. Naturale,chi non lo sarebbe stato con un “ricordo” così bello accanto. Eppure non riuscì a staccare la mente da quel pensiero e una lacrima le rigò la guancia,seguita da altre compagne.
Zayn se ne accorse e gliele toccò delicatamente,quasi sfiorandole. Non aveva ancora avuto contatti fisici con lui ma,appena le lacrime vennero a contatto con le sue dita scomparvero,si dissolsero nell’aria e Mad si sentì come se qualcuno le avesse medicato una piccola ferita. Era stato fantastico.
- Co come fai?- domandò incredula.
-Non lo so neanche io. Non ho molte risposte su quello che sono ora. Tu non hai letto niente riguardo a qualcosa simile a me?- le chiese.
Non aveva mai immaginato l’esistenza di un qualcuno di speciale come Zayn.
-L’unica cosa a cui posso paragonarti o perlomeno dire a cui assomigli è…un principe azzurro-fece Mad tutta d’un fiato guardandolo negli occhi. Sembravano che si stessero sciogliendo entrambi. Lui e lei cotti,uno per l’altro. Ma questo nessuno dei due lo sapeva. 
-Ma tu sei l’unico qui ad essere così?-
-Ora sì ma non sono stato l’unico.6 anni fa c’era un altro come me,un uomo morto nel 1884. Poi nel 2005 è riuscito ad andarsene.-
-E come ha fatto ad andarsene?-continuò curiosa.
-Sai di me so proprio poco ma se c’è una cosa di cui sono sicuro è come fare per andarmene da qui,per diciamo “salire al livello successivo”. Perché vedi,dopo questo io non so cosa c’è ma sono sicuro che sia migliore. Io sono così perché non ho mai trovato l’amore vero di una donna. Quell’uomo,Carter, lo stesso ma otto anni fa lo ha trovato. Una donna è venuta qui e lui si è innamorato e si è mostrato. Lei lo ha accettato e sono scomparsi neanche un minuto dopo. Lei si chiamava Brigitte Parker,ti dice niente?-
- Sì,è una donna scomparsa che non hanno più trovato. I familiari erano sconvolti e la polizia l’ha cercata per anni. Ma penso stia meglio ora. Continua pure…-
-Carter mi aveva parlato di altri come noi che avevano aspettato anche cent’anni o un mese prima di trovare la compagna,ma siamo veramente pochi. Io penso di averla trovata,finalmente dopo 116 anni ho capito che è lei. Non so però se mi accetterà.-
Madison aveva capito tutto. Era emozionata e pronta.
-Lei ti accetterà di sicuro Zayn. Sei speciale e le ragazze amano le persone speciali. Sono sicura che gli piaci già. Zayn,guardami negli occhi-lui la guardò così lei riprese- io sono pronta,Zayn. Io ti amo,non ho mai trovato un ragazzo come te. Voglio stare con te,per sempre,non c’è niente che mi trattiene a restare.-
 Il volto del ragazzo si illuminò e la sua luce fioca e opaca diventò sempre più luminosa. Sorrisero. Madison pensava di sapere cosa doveva fare.
Si alzarono in piedi e Mad gli prese la mano e con l’altra gli accarezzò la guancia. Emanava un tepore piacevole.
Lentamente Mad avvicinò il suo viso a quello di Zayn e annullò le distanze baciandolo.  Fu un bacio dolce,lungo e voluto,desiderato da tanto tempo. Zayn cinse delicatamente i fianchi di Madison con le mani.
Madison fu percossa da una strana sensazione,come un formicolio. Si sentiva più leggera,felice,svuotata di ogni preoccupazione e meno umana. Guardò il suo corpo e quello di Zayn: stavano diventando,mano a mano,sempre più trasparenti. Lei vedeva il suo corpo schiarire sempre più anche se vedeva perfettamente e meglio di prima quello di Zayn. Era così anche per lui:entrambi sbiadivano ma vedevano l’altro perfettamente.
Si sentirono davvero leggeri e cominciarono a sollevarsi da terra,a levitare. L’amore mette davvero le ali ai piedi. Arrivarono a un altezza di tre metri lentamente.
-Ti amo Zayn-
-Ti amo Madison-
restarono attaccati fino a quando non diventarono come polvere,una bellissima e luminosa polvere di stelle. Chissà cos’erano diventati,forse angeli o forse stelle.
Fatto sta che,subito dopo del momento in cui scomparvero, due stelle cadenti lasciarono una scia nel firmamento.






 Superkalifragilistichespiralidosoooooooooo  

La cosa migliore da dire quando non si sa cosa dire,lol  

Buonasera racazze.
Questa é la mia prima storia e spero vivamente che qualcuno la legga e la apprezzi.
Sapete,mi sento sola çwç. Mi sento in imbarazzo.
Perché é come se parlassi da sola,non c'é nessuno che mi risponde o che mi faccia compagnia.
Posso solo contare sui grilli che stanno cantando ( fanno cri-cri-cri-cri come nelle scene comiche di uno che parla e nessuno lo sta a sentire) e quelle palle rotolanti del deserto che non mi ricordo come si chiamano,lol.

 

  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: _Cher