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Autore: Lady_Klaine    30/01/2013    7 recensioni
( Damon x nuovo personaggio)
Che cosa succederebbe se oltre a vampiri, licantropi, streghe, ibridi… esistessero anche altre creature, come gli angeli??? Come reagirà il bellissimo vampiro dagli occhi e il cuore di ghiaccio alla comparsa di Linda, una persona molto speciale? Riuscirà ad entrare nel suo cuore come è entrata nelle loro vite?
DAL TESTO:
< Come fai a conoscermi? E perché ti sogno tutte le notti anche se non ti ho mai visto prima? > chiede curioso il vampiro dagli occhi cerulei.
< Anche io ti sogno sempre, ma ti giuro che non so il perché >
Il vampiro annuisce, mi crede.
< Perché siete uno il Dobbleganger dell’altro >
Genere: Avventura, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Klaus, Nuovo personaggio | Coppie: Elena/Stefan
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dobblegager Story'
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                                                                    Capitolo 11

Sono pietrificata, sconvolta da ciò che il libro di Klaus mi ha rivelato.

Sapevo che tutto quell’amore, quella felicità non potevano essere veri ma ancora una volta ho voluto credere nei miei sogni, ho voluto SPERARE, ignorando ciò che la vita assiduamente cercava di insegnarmi.

Dopo un tempo infinito, riesco a rialzare lo sguardo su Damon e lo trovo intento a fissare il vuoto davanti a sé, la mascella contratta e i pugni così stretti da far assumere alle note un’insolita tonalità bianca.

A chiunque altro farebbe paura, ma non a me.

Io sono solo ferita, distrutta e vuota.

Senza rendermene conto mi avvicino a lui e poso una mano sulla sua guancia, accarezzandola.

Ma lui si scosta, come se il mio tocco lo scottasse, lo disgustasse, girandosi dall’altra parte per non
guardarmi in faccia.

< Prepara le valige, torniamo subito a Mistic Falls > mi dice con qual tono freddo, l’unico che riesce davvero ad impaurirmi.

Esce dalla stanza, senza nemmeno aspettare una mia risposta. Mi sta evitando e non cerca neppure di nasconderlo; è ferito e temo che possa fare qualche stupidaggine per soffocare il dolore.

Come un automa salgo le scale di legno scuro e mi dirigo in camera “nostra”, o almeno lo era fino a pochi minuti fa.

Recupero la valigia da sotto il letto e inizio a riempirla con i vestiti che avevo accuratamente  riposto nell’armadio, accanto a quelli di Damon.

Mi accorgo di stare piangendo solo quando vedo la lacrima cadere sulla camicia nera  di Damon, la mia preferita, quella che ho indossato la prima volta e la mattina dopo aver passato la notte insieme.

Sfugge al mio controllo e come lei anche molte altre, ognuna mi ricorda un momento passato con lui, di quelli belli, intensi ma anche dolorosi.

Una lacrima: la prima volta che i nostri occhi di ghiaccio si sono incontrati.

Un’altra: la prima volta che abbiamo dormito insieme e lui mi ha abbracciato per rassicurarmi.

Un’altra ancora: la volta in cui abbiamo bevuto l’uno il sangue dell’altra.

Ancora una: la sua voce e il mio amore per lui che mi hanno salvata dai miei poteri a cui mi ero arresa senza combattere.

Un’altra: quando ha sussurrato che resterà sempre al mio fianco anche se non dovrebbe.

 L’ennesima lacrima: la notte in cui gli ho detto di amarlo e lui mi ha baciata come non credevo si potesse fare.

La settima: la prima volta che siamo stati a letto insieme e ho sentito il suo cuore battere e il suo corpo caldo sopra il mio, dentro il mio.

Sono tutti bei ricordi, e per questo anche i più dolorosi.

Forse sono troppo esagerata, ma dentro di me sento di averlo perso per sempre, senza possibilità di riparazione.

Pensava, come me, di aver trovato il vero amore, quello giusto, quello ricambiato.

Perché dobbiamo sempre soffrire, entrambi?

Io con mia madre e i miei veri genitori e lui con Katherine e poi con Elena.

Perché deve esserci sempre qualcosa che non aspetta altro che rompere la mia bolla di felicità??

E’ forse questo il destino della prescelta??

No! Il mio destino lo decido io e nessuno potrà mettersi in mezzo, specialmente se si tratta di me e Damon!

Devo assolutamente trovare un modo per sapere se il nostro amore è reale oppure è solo il frutto della stupida questione del Dobbleganger.

Chiudo la valigia e scendo le scale immersa nei miei pensieri.

Se solo mia madre fosse ancora viva, lei certamente saprebbe come risolvere la situazione.

Nello stesso tempo in cui formulo questo pensiero, mi rendo conto di aver trovato una possibile
soluzione.



Cercherò di contattare in qualche modo mia madre e insieme troveremo una strategia.

Anche se può sembrare una follia, io credo alle parole di Klaus, sono certa che per il momento non è di lui che dobbiamo preoccuparci.

Per ora non dirò nulla a Damon, non voglio insospettirlo e nemmeno dargli delle false speranze.

Perciò salgo in macchina, senza nemmeno guardarlo in faccia, e cerco di capire come posso ricevere
l’aiuto di mia madre dall’altra parte, mentre con una sgommata in stile “ Fast and Furious” ci dirigiamo a tutta velocità verso Mistic Falls.


POV DAMON


E’ salita in macchina senza neppure guardarmi.

Ora che ha scoperto che il suo amore per me non è reale, mi caccerà via della sua vita come un
ricordo indesiderato, una semplice parentesi senza significato.

Non so il perché, ma qualcosa dentro di me mi dice che il mio amore per lei è vero.

Quindi potrebbe essere lei a non provare quei sentimenti, oppure no.

Ahhh, questa cosa mi sta fottendo il cervell

Devo assolutamente trovare un modo per sciogliere il legame di adattamento, da quanto ho capito ( non molto a dire il vero) è quello che condiziona le nostre emozioni.

Anche se la cosa non mi piace e farei di tutto per evitarlo, sarò  costretto a chiedere l’aiuto di quella streghetta semicompetente.

Ci sarà pure un qualche “abracadabra” che potrebbe fare al caso nostro, giusto?

Cercando di auto convincermi della validità del mio piano, approfitto del sonno profondo in cui è caduta Linda già da un po’ ormai per chiamare Bonnie.

Ormai non manca molto all’arrivo e perchè nessuno si insospettisca devono esserci tutti.

Dopo parecchi squilli finalmente risponde:

< Che diavolo vuoi Damon? > sbotta acida come sempre.

< Ciao anche a te, dolce strega > replico con il mio finto tono amorevole.

< Allora? >

< Per quanto mi costi ammetterlo ho bisogno del tuo aiuto. In questo momento non posso dirti nulla;
stiamo tornando a casa, saremo lì fra circa mezz’ora, fai in modo che al nostro arrivo ci siano tutti, ti spiegherò con calma > le dico seriamente.

< Perché dovrei aiutarti? >

< Perché in fondo ci tieni a Linda, altrimenti non l’avresti messa in guardia su di me, è davvero importante Bonnie > continuo assumendo un tono ancora più ponderato e autorevole.

< D’accordo, ci penso io ad avvisarli > accetta infine, dopo alcuni istanti di silenzio.

Chiudo la chiamata senza nemmeno ringraziarla, è stato già sufficiente ammettere di avere bisogno di lei, ma per Linda questo è niente.

Come se stesse ascoltando i miei pensieri, la figura alla mia destra si muove e mugola di fastidio, non
deve essere molto comodo dormire in macchina per lei.

Senza nemmeno rifletterci poso una mano sulla sua gamba, quella vicino al cambio, e la accarezzo
dolcemente.

Come è possibile che tutto questo derivi da un incantesimo fatto più di mille anni fa??? Deve pur esserci una data di scadenza, no??

Mi sono innamorato di lei in brevissimo tempo e quando siamo soli mi comporto in maniera strana, la storia dell’adattamento farebbe quadrare ogni cosa ma sento tutto il mio corpo, compreso il cuore, gridarmi che non è così, che io la amo perché è quella giusta.

Frustrato da tutti questi pensieri non mi accorgo di essere finalmente arrivato.

Parcheggiò di fronte al pensionato e scendo, passando dall’altra parte per prendere in braccio Linda, come una principessa in pericolo, la MIA principessa.

Mi avvicino alla porta e, trovandola già aperta, mi scosto di lato per passare senza fare del male a Linda.

Arrivato in salotto, ignoro i presenti e poso il corpo caldo tra le mie braccia sul divano, facendo attenzione a non svegliarlo.

< Che cosa le è successo? > mi domanda un Stefan preoccupato, che novità!

< Nulla, sta solo dormendo > rispondo seccato, sedendomi  sulla poltrona lì affianco.

< Bonnie ci ha detto che hai bisogno del suo aiuto per qualcosa > interviene Elena.

< Non riesci mai a tenere le cose per te, vero streghetta? > dico io rivolgendomi a lei e guardandola beffardo.

< Sputa il rospo, Damon > mi risponde questa, simpatica come sempre.

Io prendo semplicemente il libro dalla borsa con dentro i miei vestiti e lo passo a Stefan, il più vicino
a me che lo guarda con aria interrogativa.

< Klaus ha scoperto dove ci eravamo nascosti ed è venuto a farci una visitina di cortesia, regalandoci quel libro per rispondere a tutte le domande riguardanti la storia del legame fra me e Linda > spiego, cercando il più possibile di apparire normale e distaccato.

< E quindi? > mi chiede Stefan, tenendo sempre il volume fra le mani ma senza aprirlo.

< Quindi, abbiamo scoperto che è stata la strega Originale, insieme ad altre “fattucchiere” o come le vuoi chiamare, a lanciare il suo “abracadabra” e a decide che la prescelta, ossia l’ibrido in grado di sconfiggere Klaus, usasse il suo amore da Dobbleganger per imparare a gestire i suoi poteri > proseguo senza interruzioni.

< E il problema dove sta? > ecco l’interruzione.. di Caroline!

< E’ stata  Tatia, un’aiutante della strega originaria, a lanciare la maledizione del Dobbleganger sulla prescelta e, secondo quel libro, tutti i Dobbleganger sono affetti dalla sindrome di Adattamento > spiego ulteriormente, il solo dirlo ad alta voce lo rende ancora più vero ed irritante.

< Di che cosa si tratta? > mi chiede questa volta Elena.

< In pratica, ogni emozione forte provata dal proprio  “partner” viene provata anche dall’altro, in questo modo Tatia si è assicurata la buona riuscita della coppia, non immaginava certo che noi lo avremmo scoperto proprio grazie al nostro nemico! > rispondo.

< Quindi c’è la possibilità che solo uno di voi due sia innamorato dell’altra?? > mi domanda il mio fratellino, come se la risposta non fosse ovvia.

Io annuisco senza parlare.

< Ancora non ho capito alcune cose: perché Klaus vi ha consegnato il libro, senza nemmeno provare
ad uccidere Linda? E cosa c’entro io in tutto questo? Non posso certo spezzare l’incantesimo di un’altra strega! > mi domanda la diretta interessata.

< Lo so, Bonnie.  Klaus ci ha assicurato di non voler uccidere nessuno di noi, specialmente Linda in quanto una leggenda riportata nel libro dica che  l’ibrido e la prescelta sono legati e se uno dei due muore così farà l’altro. Per quanto riguarda te, speravo solo che potessi in qualche modo sciogliere l’Adattamento per scoprire se i sentimenti che proviamo sono reali oppure no > dico, non senza una certa fatica nel mostrarmi così debole e umano ai loro occhi.

< Credimi Damon, per quanto mi costi ammetterlo vorrei aiutarti, anzi vorrei aiutare Linda, ma non sono abbastanza forte > mi risponde lei con aria davvero amareggiata.

< Tu no, ma mia madre sì > dice una voce che fino a quel momento non aveva parlato nella stanza.

Ero così immerso nella discussione, come tutti del resto, da non accorgermi del risveglio di Linda, che ovviamente ha sentito tutto.

< E come pensi di riuscire a contattarla? > chiede acidamente Bonnie, ancora offesa dal loro ultimo litigio.

< Userò i miei poteri > afferma convinta e leggermente soddisfatta di se stessa.

< NO!! > sbotto subito io, furioso,  ricordandomi della prima volta in cui ci ha provato e aveva rischiato la vita.

< Non intendo rinunciare Damon > ribatte lei fredda, che cosa le è successo?

< Nemmeno io, non ti lascerò rischiare nuovamente, non voglio vederti soffrire > continua assumendo sempre di più un tono dolce che non mi apparteneva, almeno non con gli altri ma con lei sì.

< Non mi succederà nulla, andrà tutto bene esattamente come ieri. Per me è importante Damon, voglio dimostrare a tutti, ma specialmente a te e a me, che è tutto vero. Che mia madre aveva ragione quando ha detto che doveva essere vero amore perché la profezie si compia. Dimostrerò che ti amo davvero, che ti ho amato dal primo momento in cui ti ho visto, dalla prima volta che ho dormito tra le tue braccia e quando la tua voce mi ha salvata da me stessa, dalla mia crisi.
Proverò che ti amo perché voglio svegliarmi ogni mattina con te accanto. Voglio vedere il tramonto con te e baciarti senza vergognarmi di apparire troppo mielosa o appiccicosa. Ti amo Damon, perché tu fai parte di me e non mi importa se tu non me lo hai ancora detto, perché c’è un parte di me, molto profonda ma importante che mi garantisce che anche tu ami me con la stessa intensità con cui lo faccio io > mi dice dolce ma allo stesso tempo fiera, decisa, avvicinandosi sempre di più e posando una mano sulla mia guancia, come ha fatto solo poche ore fa.

Ma questa volta non mi scosto, non mi ritraggo da quel tocco che per me è sempre stato fondamentale, fin dal primo istante.

Anzi, per l’ennesima volta cerco un contatto ancora più intenso, baciandola come ho fatto la prima volta, come se da quel bacio dipendesse tutto.

< D’accordo > acconsento infine, dopo essermi allontanato da lei e aver fatto un respiro profondo,
cercando di riprendere il controllo di me stesso.

Lei sorride sinceramente e si avvicina a Bonnie.

< Mi dispiace di aver litigato con te Bonnie, davvero. Ma ora ho assoluto bisogno di te e se davvero ci tieni a me, per favore aiutami >le dice quasi supplicandola e facendo gli occhietti dolci da cerbiatta a cui nessuno può resistere.

Infatti la strega sospira e si alza di scatto, andando incontro a Linda e abbracciandola.


< Ti perdono. Ora mettiamoci al lavoro > ordina e così dicendo afferra le sue mani ed entrambe
chiudono gli occhi, visibilmente concentrate.

Dopo qualche minuto, Bonnie pronuncia delle strane frasi incomprensibili in chissà quale lingue e stranamente viene accompagnata dalla voce di Linda, che ripete le stesse identiche parole.

Prima ancora di formulare un qualche pensiero a riguardo le candele che si sono accese da sole
lampeggiano più vigorosamente del solito e una folata di vento gelido attraversa la stanza sibilando.

Istintivamente faccio vagare lo sguardo nella stanza, per accertarmi che vada tutto bene, ma quando lo riporto sulle ragazze vedo del sangue colare dai loro nasi e sento il loro respiro mozzato dalla fatica.

Faccio un passo verso il mio angioletto ma una presa ferrea sulla mia spalla mi costringe a fermarmi e a voltare il capo indietro: Stefan.

< Sta calmo, dalle fiducia > mi suggerisce con quella sua aria saccente e il volto rigorosamente serio
che prenderei volentieri a sberle fino a farmi sanguinare le mani.

< Ah certo! Facile per te parlare, non è la tua ragazza quella! > sbotto abbastanza “ adirato”, per metterla in questi termini.

Lui apre la bocca per rispondere ma non fa in tempo a dire qualche altra cavolata del giorno sentiamo la voce di una Linda sfinita ma soddisfatta e trionfante esclamare:

< Mamma!! >
 
 
Angolo autrice:
Ciao!!
Spero di avervi reso felici con questo capitolo, visto lo svolgimento degli eventi in quello scorso.
Non c’è un vero e proprio riavvicinamento tra Damon e Linda, ma si capisce che entrambi sperano in una soluzione.
Non so come mai il 10 capitolo ha ricevuto solo 4 recensioni ( grazie mille fantastiche ragazze, siete meravigliose xD ) mentre io ne aspettavo 5.
Lo so, è soltanto una in meno ma ho iniziato cmq a farmi le mie paranoie mentali!

Sicuramente non avranno avuto tempo e lo capisco ma il dubbio di aver scritto una schifezza c’era perciò ho deciso di fare del mio meglio con questo e spero di ricevere tanti commenti, anche negativi se occorre! ( speriamo di no :P)
Spero anche che la lunghezza del capitolo vada bene, visto che quello precedente era un po' corto.
Per qualsiasi domanda, consiglio, insulto o altro non esitate a scrivere.
Come sempre ringrazio tutti quelli che leggono, recensiscono e inseriscono la storia tra preferite, seguite, da ricordare.
Vi voglio bene!
Baci baci



Niko

 
   
 
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