Mamma. Anche lei era sempre la stessa. Dopo il mio improvviso successo non aveva mai smesso di starmi accanto e di sostenere i miei nervi fragili, anche da lontano. Era la mia migliore amica, e da quando aveva rotto con papà lo ero diventato anche io per lei. Mi era dispiaciuto lasciarla. Dopotutto cambiare città era stato un bene per me: cambiare aria e compagnie, iniziando a ricostruirmi un’identità che con il tempo avevo confuso e perso tra i mille pensieri e interrogativi di un’adolescenza che non voleva andarsene. Non sapevo come prenderla questa nuova vita, e i provini che incombevano non facevano altro che mettermi ansia. Come avrei reagito? Con che parole avrei accolto ciò?
Oops…
Hi!
Istintiva risposta a un qualcosa che aveva già cambiato tutto in me, senza che me ne rendessi conto.
Quel mio saluto non era stato casuale. Avevo salutato la mia nuova vita con un semplice ‘Hi!’.
Lui, la mia nuova vita aveva sbattuto contro di me e io gli avevo dato il benvenuto. Tutto il resto era venuto da sé, disegnando i contorni di una nuova vita felice, dove avevo finalmente ritrovato me. Contorni tracciati dalle nostre mani, contorni che erano stati distrutti e bloccati.
Per due anni era stato un continuo giocare a nascondino, un continuo cercare di celare l’evidenza al mondo.
Sospirò.
-Lou, vieni qua…- mi chiamò a lei, così andai ad accoccolarmi tra le sue braccia malgrado i miei ventuno anni suonati. Poggiai la testa sulla sua spalla, e lascia che le sue mani accarezzassero i miei capelli.
-Capisco che è difficile ma dovete cercare di resistere…-
-No, non ci riesco. E’ una cosa troppo grande! Non posso più nemmeno permettermi di sedermi accanto a lui quando siamo nello studio di registrazione! Paul non vuole che lo sappiano nemmeno quelli dello staff della casa discografica. Vivo nella menzogna esattamente come quando ero qua. Mi sento soffocare ogni volta che vedo le sue mani e so di non poterle stringere. Mi viene una rabbia…-
-Shhhh… Piccolo… Shhhh… non piangere, passerà… passa sempre.-
-No, questa volta non passerà mamma, non questa volta…- il mio tono di voce si era alzato, e la disperazione si era mescolata alla paura.
-Perché dici così…-
-Perché mi ha lasciato mamma…-
Sssssaaaaaalve! I'm back!
Allora che ve ne pare? Primo capitolo di una FF nuova, una larry, che mi è venuta in mente in un giorno di convalescenza da influenza, esattamente alle 2.06 di notte. E’ un po’ brevino come inizio… ma è solo l’inizio vi ricordo…
Recensite e ditemi se secondo voi vale la pena andare avanti con sta cosa…
Un bacio
LW xx