Dedicata alla mia migliore amica Felicia
 
 
Correre.
Correre tra la folla impazzita. Correre tra mille visi ignoti e incontrare i loro sguardi vuoti, oscurati dal dolore, dalle perdite di poveri innocenti che quella notte aveva strappato alla vita.
Correre tra fiumi fluorescenti di maledizioni con il cuore martellante e senza una meta precisa.
Correre e accorgersi che nella vita, tu: Draco Lucius Malfoy, non hai fatto altro che correre e sfuggire a te stesso. Non hai fatto altro che fingere di essere quel qualcuno che non saresti mai stato. Volevi essere all’altezza di tuo padre. Ma nel rincorrere quell’io inesistente hai perso te stesso.
E correre. Fuggire via da tutto quello schifo. Fuggire via da quel mondo pieno di falsità che ti eri costruito attorno.
E correre. Forse c’era un motivo a quella corsa. Forse una meta c’era, ma non saresti mai riuscito ad ammettere a te stesso quel desiderio così profondo che da tempo appesantiva il tuo cuore e che non avrebbe retto a lungo. Un qualcosa di così forte e inspiegabile che si era impossessato di te e aveva iniziato a corrodere, a scavare il tuo cuore. A modellare il tuo umore a suo piacimento. Hermione Granger aveva questo potere su di te e le sue mani sottili si erano strette attorno al tuo cuore, infuocandolo e impossessandosene per sempre.
E correre ora aveva un senso e ne eri certo.
Se quella era la fine, l’avresti vissuta tra le sue braccia.
E nulla più ti importava. Né gli stupidi pregiudizi che ti avevano reso la vita un incubo, né nulla, ti avrebbero fermato.
Ed eccola lì: la meta era raggiunta e anche se ci avevi messo tanto, troppo tempo a capire che la tua vera vita era lì con lei, ora finalmente l’avevi trovata. Avevi trovato finalmente un senso alla tua vita.
Ed eccola lì: gli occhi ambrati leggermente velati di tristezza e malinconia fissavano un punto impreciso del corridoio senza vita. Il volto tra le piccole mani e i riccioli le ricadevano morbidi, senza un giusto ordine sulle esili spalle. Se ne stava accovacciata contro il muro e la tua presenza che non parve minimamente scomodarla.
Avvicinarti a lei e stringerla tra le tue forti braccia. Affondare le mani nei sui morbidi ricci. I respiri che si fondono e leggere in quel mare ambrato che erano i suoi occhi, la confusione mista all’ inaspettata felicità.
Sfiorare le sue labbra e lei lasciarla appena  sussurrare un “Perché questo? Credevo mi odiassi.”
La risposta che arriva immediata e spontanea “Non ti ho mai odiata. Ero me quello che odiavo, perché ero schiavo dei miei stupidi pregiudizi, che mi rendevano cieco e incapace di ammettere a me stesso che ti amavo.”
Il suo sguardo incredulo che ti cattura “Draco, non avrebbe senso stare insieme! Sarebbe folle!”
“L’amore è folle! Su cosa vuoi che debba basarsi il nostro rapporto, se non sull’amore…!”
Finire appena di parlare per poi essere sbattuto contro al muro e affondare nelle sue morbide labbra.
La tua vita era lì con lei e ora che ne eri certo non avresti sprecato un momento di più senza che lei fosse presente.
 
 
 
 
 
 
Note dell’autrice
Salve a tutti!
Piccola shot incentrata sulla coppia Dramione.
Spero che possa esservi piaciuta!
Se siete arrivati fin qui…mi farebbe davvero piacere se condivideste il vostro parere sulla storia con me!
Baci a tutti!!
Valee.