Film > Le 5 Leggende
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Autore: Fred Halliwell    30/01/2013    10 recensioni
In un mondo di pace e luce esiste sempre l'oscurità, ed è tra quelle ombre che sempre più agguerrito e vendicativo vive Pitch Black.
Si è armato, con nuovi trucchi, molto più potenti di prima, che neanche il bastone magico di Jack riese a fermare. Come faranno i Guardiani a sopravvivere? A chi chiederanno aiuto?
Mgari a qualcuno come loro!
Ma esistono altri spiriti come loro? Ci avete mai pensato?
Avete mai provato ad immaginare cosa succederebbe se, oltre ai 5 Guardiani, l'Uomo della Luna ne avesse scelto un sesto, molto prima di tutti gli altri. Un Guardiano ormai tanto antico da essere stato dimenticato, confuso con un mito, scambaito per qualcun'altro. Un Guadiano vissuto così tanto tempo fà che persino lui ha dimentico il suo scopo.
Beh, io SI! XD
E se questo spirito perduto venisse richiamato a combattere? A lottare in una guerra che non gli appartiene più, per sconfiggere un vecchio nemico e ripristinare l'ordine nel mondo e salvare gli altri Guardiani.
Lo farà?
Chi sarà mai questo Guardiano che vaga per il mondo senza più una meta? E deciderà di unirsi ai Guardiani o a Pitch per portare avanti la sua vendetta?
Buona lettura!
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jack Frost, Nuovo personaggio
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Jarida's Universe'
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Ma salve miei cari lettori e lettrici ^^ sono tornata, contenti?
Osate dire no e sarà peggio per voi >.<
Comunque scherzi a parte u.u prima del capitolo odierno volevo fare una piccola premessa. Oggi è San Martina, il mio onomastico (eh già, è il nome vero nome u.u) quindi volevo inaugurare questo capitolo facendo un bel augurio a tutte le mia omonime ^^
In secondo luogo volevo fare una piccola dedica u.u
Vedete, nello scorso capitolo mi è stato detto che faccio errori (grammaticali e non) quindi ho chiesto aiuto ad una mia amica (MrsDalloway91) che mi ha corretto questo capitolo (nonostante io stessa la abbia rivisto più volte) ergo gli errori dovrebbero essere stati tutti eliminati u.u, ma a dispetto di ciò chiedo comunque venia in anticipo per eventuali strafalcioni.
Per il suo grande impegno e aiuto dedico a MrsDalloway91 questo capitolo ^^
Baci dalla vostra Fred (o Martina XD come preferite hahaha)

 
 
 

CAPITOLO SEI
I denti di Jack

 
Dopo la botta Toothiana si ritrovò seduta su Merida (precisamente sulle sue gambe), che alzò il busto da terra, con una smorfia dolorante stampata sul viso. La fatina era rimasta lì, in silenzio, per troppo tempo, aspettando che si accorgesse della sua assenza. Non appena gli yeti erano tornati, gettando il sacco in terra si era messa a svolazzare sul soffitto, facendo meno rumore possibile (cosa assai difficile per lei che era perennemente in movimento). L’aveva vista litigare prima con Jack e poi con Bunnymund, imbarazzarsi all’allusione di Sandy (per la quale lei aveva ridacchiato sommessamente pensando che molto probabilmente il suo amico giallo aveva ragione), chiacchierare amabilmente con North, attendendo il momento adatto per “attaccare”. Quando poi, finalmente, Merida si era accorta della sua assenza non aveva potuto trattenersi dal volare in picchiata su di lei urlando: << Meridaaaa! >>
BOOM!
Sbatterono entrambe contro il pavimento, ma subito Toothiana si alzò in volo per permetterle di mettersi in piedi. Lo fece e non appena si fu eretta sulle sue gambe cominciò a fissarla a sua volta, con uno sguardo indecifrabile. Poi, all’improvviso, si lanciarono l’una verso l’altra, abbracciandosi strette, sorridendo felici come non mai. Per stringerla meglio, Merida, si era addirittura alzata a sua volta in volo, ed ora volteggiavano a pochi metri dal terreno ridendo come due stupide.
<< Merida! >> gridava la Fata del Dentino.
<< Toothy! >> le faceva eco lei e si stringevano più forte.
Merida la guardava con gli occhi spalancati, felicissima di vederla, mentre i quattro ragazzi presenti le osservavano sbigottiti, lanciandosi occhiate interrogative e preoccupate. In teoria ai loro occhi sembravano due sceme …
Toothiana li ignorò e staccandosi da lei disse: << Da quanto tempo Merida! Sono decenni che non ci vendiamo, vero? >>
Merida era la sua migliore amica ed in effetti (anche per via dei loro reciproci impegni) non la vedevo da anni! Quando era con lei tornavano entrambe bambine, ridevano, scherzavano e si chiudevano in una stanza qualsiasi a chiacchierare per tutta la notte.
“Mi è mancata così tanto!”pensò la Guardiana dei Ricordi in un moto di nostalgia, guardando l’altra svolazzarle attorno sbattendo le sue ali piumate << Vero Toothiana! >> lerispose dopo un altro messo giro in aria<< Ma la prossima volta cerchiamo di vederci senza che io venga chiusa in un sacco, ok? >>
<< Allora piaciuto molto te, eh? >> si intromise North parlando dal basso con il suo vocione << Ne parli ancora! Devo fare più spesso  >> aggiunse pensoso mente Jack roteava gli occhi sconsolato. Come al solito l’omone aveva frainteso tutto e Merida alzò gli occhi al cielo sorridendo ed assecondandolo.
Toothiana la osservò incuriosita dalla sua innaturale indulgenza. Merida era sempre stata uno spirito libero, una ragazza che si faceva sottomettere difficilmente. Con alcune persone (a quanto pareva Jack in primis) era scorbutica e acida, con altre (North per fare un esempio) dolce e accondiscendente. Nonostante fosse la sua migliore anche neanche Toothiana poteva dire di conoscerla fino in fondo: sapevo poco della sua vita prima e dopo essere divenuta una Guardiana. Si erano conosciute  poco prima che Merida andasse “in pensione” (visto che era stata trasformata solo da quattrocentoquaranta anni circa). Lei era sempre stata la più coraggiosa del gruppo, ma Toothiana era convinta che la sua fosse solo una facciata, un modo per proteggersi dal mondo. In realtà Merida era fragile, fragilissima, ma gli anni in solitudine l’avevano plasmata, forgiando il suo spirito. Chissà quanti pianti si era fatta scoprendo di essere morta e risorta, che la sua famiglia era scomparsa e che nessuno poteva vederla, che nessuno poteva aiutarla! Forse fu proprio per questo che si offrì di addestrare la neo-Guardiana (Toothiana per l’appunto) a dovere. Le insegnò tutto ciò che un Guardiano doveva sapere, aiutandola anche a capire quale fosse il suo centro:i ricordi! E lei era esattamente come la fatina la ricordava: pimpante, felice e sarcastica, come un’iniezione di endorfina. Le bastava guardare il suo sorriso contagioso per sorridere a sua volta. Il suo volto era sempre lo stesso: gli stessi occhi chiari, lo stesso nasino a patatina, le stesse labbra carnose … Toothiana si mise a fissare le sue labbra, la sua bocca … precisamente i suoi denti, che si intravedevano appena. Quando Merida lo notò sbuffò sconsolata, reclinando la testa all’indietro << Va bene Toothy >> le disse << Ma solo un’occhiatina veloce >> e aprì la bocca per farsi guardare i denti.
<< Siii >> strillò estasiata l’altra, fiondando le sue dita nella sua bocca. Molari ok, canini puliti, incisivi perfettamente dritti ed allineati!
“Aaah che splendore!” Che denti perfetti, magnifici! Bianchi e dritti. Toothiana si era sempre domandata come Merida potesse avere dei denti tanto belli provenendo da un’epoca in cui (forse) non esisteva neanche lo spazzolino.
“I misteri della vita” pensò continuando ad analizzare la sua dentatura.
<< Kai kiniko? >> le domandò la rossa con ancora le sue dita in bocca.
Presa dall’eccitazione non capì un tubo: << Eh? >>
North, da sotto, intervenne di nuovo << Toothiana, lascia stare denti! >>
La Fata arrossì di botto e si allontanò da lei ridacchiando imbarazzata, lisciandosi le variopinte piume sulla testa: << Scusa >> mormorò << E’ solo che sono molto più belli di quanto non ricordassi. Solo quelli di Jack >> e lo indicai << Sono più belli dei tuoi >> si avvicinò alla ragazza stringendo i pugni sotto il mento << Sono perfetti Merida! E ho anche notato che hai usato il filo interdentale! >>
Dopo una fugace occhiata a Jack anche Merida tornò ad osservare Toothiana. Incrociò le braccia al petto e chiese con ironia << Potevo non farlo? >> sollevò un solo sopracciglio, imponendo al suo viso una strana espressione << L’ultima volta che ci siamo viste, che mi pare fosse durante il festival di Woodstock del 1969, mi hai sgridato perché non lo facevo >>
<< Oh che dolce! >> le disse estasiata << Lo hai fatto solo per me? >>
Lei dilatò le pupille << Certo! >> impose alla sua voce una flessione inconsueta, calcando quell’unica parola con sarcasmo << Per te e per evitare una tua nuova paternale di tre ore! >>
Delle risatine dal basso attirarono la loro attenzione: chiacchierando si erano dimenticate che erano osservate dagli altri Guardiani, non solo da loro, ma anche dalle fatine di Toothiana, che osservavano ansiose la loro regina in attesa di ordini. Lei impartì loro qualche direttiva e poi tornò a concentrarsi sui Guardiani. Sandy si stava spazientendo e le raggiunse in aria, formando sulla sua testa l’immagine della luna e poi quella di un orso. Aveva ragione, dovevano discutere del problema ma … << Aspettate un attimo! >> li interruppe Merida alzando le mani come per bloccarli tutti << Anche voi avete avuto dei problemi con degli orsi evanescenti? >>
Tutti la guardarono sorpresi, ma a risponderle fu solo Bunnymund << Soltanto io, North e, a quanto pare, tu >>
La ragazza aggrottò le sopracciglia e si mise a pensare << E Manny mi ha fatto cercare solo per questo? >>
<< Solo per questo? >> continuò il coniglio facendole eco << Sono opera di Pitch Black quei cosi! >>
A sentire quel nome Merida si irrigidì impercettibilmente, per poi assumere la sua solita espressione di superiorità << L’Uomo Nero ha fatto di peggio. Basta una mia freccia per farli scomparire. Per voi, che avete poteri maggiori dei miei, sarà un giochetto da ragazzi farli sparire >>
North e Bunnymund spalancarono la bocca, increduli e lei li guardò confusa << Che vi prende a voi due? >>
<< Loro non sono riusciti ad eliminarli >> le disse Toothiana e lei si stupì non poco << Hanno dovuto aspettare che scomparissero da soli >>
Merida guardò in basso, verso North e gli altri, e sbuffò sconsolata mormorando: << Ecco perché Manny mi ha fatto cercare >> poi prese l’amica per mano ed iniziò a volare verso l’alto.
<< Ehi >> le richiamò Jack, che fino a quel momento era rimasto in silenzio, con il suo solito fare da spaccone << Dove credete di andare, ragazze? Dobbiamo discutere di questo problema! >>
Merida lo guardò sogghignando malefica << Voi discutete di questo problema. Io e Toothy recuperiamo un po’ il tempo perso e poi, forse, mi farò spiegare qual è il problema. Ok Capitan Ghiacciolo? >> la Fata del Dentino rise e la seguii senza fare storie, lasciando i quattro ragazzi con tanto naso e le bocche spalancate per lo stupore.
 
Si erano chiuse nello studio di North, ipotizzando di poterci trovare sufficiente privacy. Merida aveva buttato con malagrazia alcune sculture di ghiaccio malriuscite sul pavimento, facendole finire in mille pezzi e si era seduta sulla scrivania accavallando le gambe nude. Portò le braccia dietro la schiena e fece perno sui palmi delle mani per restare in equilibrio. Con un veloce movimento del capo spostò alcune ciocche dei lunghi capelli rossi che le coprivano il viso e guardò sorridendo la sua amica. Bastarono poche e semplici parole per dare il via al suo interrogatorio: << E così i denti di Jack Frost sarebbero più belli dei miei, eh? >>
Toothiana arrossì. Sapeva cosa l’altra stava insinuando, così si agitò ancora di più: << Ora sei tu che stai dicendo assurdità! >> decise di mettersi sulla difensiva, usando le stesse parole scelte da Merida poco prima.
Lei sorrise maliziosa << E perché mai? Siete entrambi spiriti immortali, potreste anche avere una relazione, sarebbe normalissimo >> si pose una mano sul fianco, dove stava ancora la faretra piana di frecce. Ne perse una e se la rigirò tra le dita << Toothy, se vuoi io … >> e con gli occhi indicò prima lei e poi la punta a forma di cuore della sua freccia.
Se possibile “Toothy” avvampò ancora di più << No! >> strillò con la voce più acuta di due ottave << A me non piace Jack! >> e cercò di ricomporsi sistemandosi le piume << Ed io non piaccio a lui >>
<< Ne sei sicura? >> domandò ancora lei << Perché per me non sarebbe un … >>
<< Ti ho detto di no, Merida >>le tappò repentinamente la bocca con le mani, prima che potesse dire qualcos’altro di imbarazzante, per poi liberarla subito dopo << A me Jack non piace. Certo, non nego che lo trovo molto attraente ma non provo nulla per lui, se non un profondo affetto dovuto alla nostra amicizia >>
L’altra accettò la sua versione, rimettendo la freccia al suo posto << Però ti piacciono i suoi denti >>
<< Siii! >> fece la fata strillando felice << Sono perfettamente dritti e splendenti come la neve appena caduta. In poche parole: magnifici! >> Merida la guardò poco convinta ma non obbiettò << Neanche tu puoi negare che abbia un bel sorriso e dei bei denti, Merida! >> aggiunse sconvolta per la sua mancanza di reazioni.
Lei sembrò pensarci su un poco per poi dirle: << Beh si … ha dei bei denti >>
Toothiana fece una piroetta a mezz’aria, raggiante come non mai, ma Merida pensò subito ad “uccidere” la sua euforia: << Non perdiamo altro tempo e dimmi tutto Toothy: cosa sta succedendo? >>
L’altra non esitò, facendole un resoconto dettagliato di ciò che era accaduto. Mentre raccontava, ripetendo alla perfezione le parole dei due Guardiani, vide distintamente diverse emozioni passare sul volto di Merida: prima divertimento (la parte dell’orsetto e delle uova fece ridere anche lei), poi meraviglia, poi paura, poi ancora attesa, rabbia e di nuovo paura. Finì in bellezza, descrivendo la sua chiamata da parte di Manny. Alla fine era così frastornata che riuscì a dire solo: << Wow >> Spostò il suo peso in avanti, poggiando le mani sul bordo della scrivania ai lati delle sue gambe. Toothiana la osservò mentre centinai di pensieri si affollavano nella sua testa cercando di trovare un ordine. Le pareva quasi di vedere gli ingranaggi del suo cervello muoversi in cerca di una soluzione << E’ assurdo >> disse dopo minuti di riflessione << Pitch Black non si è mai comportato in questo modo >>
L’altra la guardò rispondendole con un’alzata di spalle << Non so che dirti Merida, neanche noi capiamo cosa abbia in mente >>
Lei scese dalla scrivania ed iniziò a camminare avanti ed indietro per la stanza, meditabonda, evitando i pezzi di ghiaccio che si stavano sciogliendo sul pavimento << Pitch è sempre stato un folle megalomane ma questo non ha senso neanche per lui >> un gemito frustrato le uscì spontaneo << Se quello che mi hai detto è vero, lui ha già creato delle ombre invincibili: perché non distruggervi subito? >>
Toothiana alzò i piedi da terra e svolazzò in giro per la stanza a pochi centimetri dal pavimento, seguendo ogni suo passo come un’ombra, cercando di captare le sue supposizioni << Beh, non sono invincibili >> la rossa si girò a guardarla dritto negli occhi così lei le sorrise con dolcezza << Tu le hai sconfitte, è per questo che Manny ti ha fatta cercare da noi >> le mise una mano sulla spalla << Lo hai detto stesso tu >>
Lei piegò le labbra in un amaro sorriso e abbassò lo sguardo, colpevole << Non potete contare sul mio aiuto, Toothiana >>
Le sue parole la lasciarono di stucco e scese di quota per toccare il pavimento. Ora che le stava di fronte poteva osservarla bene, anche se era più alta di lei di qualche centimetro << Che cosa vuoi dire? >> nella sua voce si poteva leggere una evidente nota di paura e risentimento.
<< Non è più la mia guerra >> disse Merida << Ho combattuto Pitch per secoli! E’ una cosa che non posso più fare, non sono pronta per ricominciare. >>
<< E vuoi abbandonarci così?! >> si stava arrabbiando e Merida lo notò. Toothiana gridava solo quando teneva davvero molto a qualcosa.
Sgranò gli occhi e la guardò intristita << Ti prego Toothy, cerca di capire. Io … io ho sacrificato troppo in questi anni. Manny mi ha usata e buttata via >> il suo sguardo si velò di lacrime << ed ora io dovrei tornare al suo servizio solo perché voi mi dite che lui mi ha cercata? >>
Quella poca rabbia che Toothiana aveva sviluppato andò via via scemando alla vista di quegli occhioni lucidi << E come faremo senza di te? Come unico aiuto Manny ci ha indicato il tuo volto >>
Lei scosse la testa << Non so che dirti Toothy, ma non intendo sacrificare altro della mia vita! >> Proprio in quel momento la porta dello studio di North si spalancò (o sarebbe meglio dire: crollò al suolo) sotto il peso degli altri quattro Guardiani, che caddero per terra insieme alla porta, l’uno sull’altro. Si erano messi, impudentemente, ad origliare la loro conversazione.
<< Ehi! >>li sgridò Merida << Vi sembrano questi i modi? La nostra era una conversazione privata! >>
<< Da quanto stavate ascoltando? Cosa avete sentito? >>domandò invece la fata, nel pieno panico, arrossendo furiosamente, tanto che anche le sue penne verdi sembravano essere diventate rosse!
Fu Jack e risponderle, mentre, dopo alcuni sforzi (era finito sotto North, che non è esattamente un peso piuma), si appoggiava al suo bastone per rimettersi in piedi << Da non molto credo, quando abbiamo cominciato stavi raccontando della movimentata mattinata di North >> e detto questo cercò di aggiustarsi una ciocca di capelli argentei che gli era finita, scomposta, davanti agli occhi.
Toothiana sospirò sollevata: aveva il terrore che avessero sentito tutto il discorso sui denti di Jack.
<< Questo non vi giustifica >>continuò l’altra << Non si origliano le conversazioni altrui. Vergognatevi! >> i capelli rossi le si erano tutti increspati per lo spavento. Sembrava che avesse in testa la criniera di un leone.
North e Sandy abbassarono lo sguardo, colpevoli, ma Bunnymund e Jack non sembravano pensarla allo stesso modo << Io non ho fatto nulla di male >> disse infatti l’albino << Stavo ascoltando una conversazione che riguardava il futuro mio e del resto del mondo >>
<< Era una mia conversazione >> la loro discussione stava prendendo una piega non proprio piacevole, peggiorata dalla scesa in campo del Coniglio Pasquale, che sbatté le zampe in terra e la guardò con ci piglio severo
 << Mio, mia, mio! >> la scimmiottò lui facendo persino finta di ancheggiare<< Sai pensare solo a questo! Andrai anche in giro per il mondo a diffondere l’amore, ma di base tu rimani un’egoista! >>
<< Ha parlato Mr. Generosità! >> lo scimmiottò Merida.
<< Sempre meglio di te! Ma l’egoismo e l’orgoglio devono ormai essere insiti nella tua natura giusto? >> Bunnymund stava esagerando e sia Toothiana che Sandy provarono a fermarlo, ma lui li scansò entrambi e si avvicinò pericolosamente alla ragazza.
<< Ora basta Aster >>lo richiamò North << Se non vuole partecipare a guerra noi non potere costringere lei >>
Ma lui non sembrava intenzionato a tacere << Se non ricordo male avesti un problema di orgoglio e di egoismo anche da umana. Come si risolse? Tua madre stette bene? Mica ebbe problemi durante la stagione della caccia? >>
A quelle parole Merida non ci vide più dalla rabbia e nessuno poté evitare a Bunnymund un bel pugno sul naso << Stupidissimo roditore! >> gridò lei osservandolo steso a terra per la botta << Mi avete offeso abbastanza per oggi: vado via! >>
<< No aspetta >> la fermò Jack.
Lei lo guardò furiosa << Cosa c’è? Vuoi offendermi anche tu? Ne ho anche per te se vuoi! >> gli disse alzando un pugno in segno di sfida.
Lui la fulminò con lo sguardo. Il ghiaccio dei suoi occhi sembrò farsi ancora più freddo. << Inizialmente volevo solo chiederti scusa per oggi. Non sapevo chi fossi ma questo non mi giustifica, non avrei comunque dovuto trattarti male >> Merida rimase sbalordita dalle parole del ragazzo e addirittura arrossì << Ma visto che ci stai abbandonando le mie scuse non sono più necessarie >> continuò Jack facendola ricredere sulla sua gentilezza.
La rossa sollevò solo un sopracciglio, guardandolo scioccata << Come prego? >>
<< Mi hai sentito, nanerottola! >> le abbaiò lui<< Abbassa le cresta e dacci una mano, che ti costa?! >>
Un velo di tristezza coprì gli occhi di Merida<< Non ne hai la minima idea! >> mormorò con voce rabbiosa.
<< Bene, perfetto! >> Jack continuò imperterrito, non avendo notato il cambio d’umore della ragazza<< Vorrà dire che farò tutto da solo come l’ultima volta! >> le puntò contro un dito accusatore<< Tu forse vorrai farti dimenticare e scomparire, ma io ho lottato per far sì che i bambini credessero in me e lo stesso vale per gli altri. Non ci serve il tuo aiuto! >>
<< Non è vero Jack e lo sai >> si intromise North cercando di calmare le acque.
<< Non mi interessa! >> urlò il ragazzo agitando morbosamente il bastone ricurvo. Era talmente arrabbiato che sembrava pronto a congelare l’intero palazzo.
<< Perché sei solo un buffone >> fu il commento acido di Merida.
<< E tu una zitella isterica >> la risposta cattiva dell’albino. A quel punto nulla poté evitare a Jack un possente ceffone sulla guancia sinistra. La sua pelle pallida si arrossò all’instante e Jack rimase talmente basito che l’unica cosa che fece fu quella di rimanere il silenzio.
Merida, nel frattempo, stava quasi per piangere: non si aspettava che il ragazzo potesse offenderla a quel modo. Scappò fuori dallo studio, seguita a ruota dal padrone di casa, mentre Sandy aiutava Bunnymund (ancora svenuto) e Toothiana sgridava Jack. North le propose di accompagnarla indietro.Lei era riluttante, non voleva approfittare della sua gentilezza, ma quando North nominò la slitta si lasciò convincere, a patto che a salutarla venisse sono la Fata del Dentino: e così fu. Jack rimase al piano superiore con Bunnymund e Sandy, mentre la ragazza accompagnò North e Merida nell’hangar delle stalle (si, North ne aveva molte) e aspettò che salisse a bordo.Prima che North decollasse, però, la rossa le disse: << Sai Toothiana, avevi proprio ragione >>
La fata la guardai confusa << Su cosa? >>
Le gote di Merida si imporporarono leggermente << Su Jack, sarà uno spaccone maleducato, ma ha proprio dei bei denti >> l’altra non poté chiedere spiegazioni, perché la slitta di North partì a tutta velocità all’urlo di: << Tutti amano slitta! >>
Toothiana guardò il punto dove Merida era scomparsa, sorridendo: sapeva perfettamente che con denti lei intendeva sorriso.

 
 
 
Nonostante abbia lasciato un commento precapitolo ne lascio uno anche dopo (doppia tortura, esattamente hahaha).
Questa volta ci ho messo più del previsto ad inserire un nuovo capitolo ma posso mostrare un’autorizzazione firmata XD. No la verità è che volevo metterlo nel giorno del mio onomastico u.u (si lo so, sono pazza) quindi credo che mi scuserete il ritardo.
Soprattutto se il capitolo ci è piaciuto? E’ così?
Perché non mi fate sapere cosa ne pensate? XD
Comunque sia potete facilmente notare che questo è il capitolo più lungo che abbia scritto fin'ora hahaha, sorry!
Di nuovo baci dalla vostra Fred ^^

 
  
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