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Autore: Stella Di Mezzanotte    21/08/2007    7 recensioni
...Un tradimento può essere perdonato?... - …Tu sei il mio mondo Hermione… -
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Harry/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa è la mia prima One-Shot! ringrazio il mio beta Marco per l'aiuto e tutti coloro che leggeranno questa storia.

                                                    Il Mio Mondo ...

Harry entrò sbuffando sonoramente all’interno della Sala Comune. Si passò una mano fra i capelli corvini allontanandosi la frangia che gli copriva parte dell’occhio destro ma che puntualmente tornò al suo posto. Si slacciò la cravatta dal collo ma si bloccò con la mano sospesa nello sciogliere il nodo quando vide Hermione ,mezza distesa sul divano vicino la finestra ,con il capo poggiato sul bracciolo. Tremava vistosamente mentre poteva vedere i singulti scuoterla. Una rabbia mista a dolore lo prese.

Non l’avrebbe mai perdonata …di questo ne era certo.

Lentamente riprese a sciogliere il nodo della cravatta e avvicinandosi piano alle spalle del divano, la sfilò completamente e la buttò su una poltrona vicino. Mise le mani sui fianchi, quando arrivò in prossimità del divano e continuò a guardare con un sopracciglio alzato il corpo di Hermione scosso dai singhiozzi. Non sapeva come reagire. Una parte di lui avrebbe voluto prenderla fra le braccia cercando di farla calmare, l’altra avrebbe voluto rinfacciargli il suo tradimento nei suoi confronti. Quest’ultimo pensiero gli fece salire una rabbia indescrivibile. No..questo mai se lo sarebbe aspettato dalla ragazza che amava. Spostò lo sguardo fuori la finestra per cercare di calmarsi, i lamenti e i singhiozzi di Hermione stavano distruggendo anche lui.

 Il cielo era terso di un colore che andava dal rosa molto scuro al celeste chiarissimo dell’orizzonte. Alcune nuvole vagavano solitarie trasportate dal vento primaverile e alcuni uccellini colorati e magici cinguettavano formando piccole scie di diverso colore quando passavano. Respirò affondo la leggera brezza che entrava dalla finestra semiaperta ,che ora gli scuoteva la frangia. Hermione era talmente disperata e persa nella sua angoscia e nei suoi rimorsi che non si accorse minimamente della sua presenza. Harry si allontanò silenziosamente dal divano. Non sapeva ancora che fare. Si accostò alla finestra con le mani in tasca. Guardava fuori e il suo sguardo cadde giù sul parco. Sentì le voci allegre di alcuni studenti, alcuni si rincorrevano e altri scherzavano a lanciarsi incantesimi. Vide due ragazze che sorprese da una secchiata d’acqua mentre studiavano, si alzavano e rincorrevano gli amici artefici dello scherzo.

Per un attimo venne pervaso dalla malinconia e, da una grande tristezza nel cuore. Quante volte lui Hermione e Ron scherzavano in quel modo, dimentichi di ogni cosa per pochi attimi.

Quanto gli mancava adesso il suo migliore amico. Da quando lui era riuscito a sconfiggere l’oscuro signore quell’estate, durante la ricerca degli Hocrux, molte cose erano cambiate. Ron aveva deciso di accettare la proposta che gli era stata posta dall’istruttore della nazionale di Quiddicth, così si era trasferito nella scuola di magia in Svizzera per soli aspiranti giocatori a Quiddicth. Si trovava in quella nuova scuola già da otto mesi. Si erano visti solo durante le vacanze di Natale ma gli mancava molto. Sorrise inconsapevolmente al ricordo della sua ultima lettera ,dove gli diceva che era diventato orami un Latin lover in quella scuola.

 Si girò verso il divano dove c’era la riccia. Adesso non piangeva più, si avvicinò lentamente e si accorse che si era addormentata. Era bellissima…no..anzi di più. Era cambiata moltissimo rispetto a gli anni passati. Si chinò davanti a lei poggiando un ginocchio a terra davanti il divano. Diversi riccioli le cadevano davanti gli occhi. Con le dita gli e li scostò lentamente cercando di non svegliarla. Le scoprì il viso e una stretta al cuore lo colse. Aveva il viso letteralmente distrutto. Gli occhi erano rossi e gonfi, le labbra schiuse e tracce di lacrime tracciavano il suo viso come scie di fuoco. Passò un dito sotto a gli occhi per cancellare le lacrime e sentì le sue ciglia ancora bagnate. Sospirò profondamente passando lentamente una mano sui suoi capelli. Sorrise leggermente tenendo alcune ciocche tra le dita. Amava questi suoi riccioli color miele che le ricadevano lenti e lunghi sulle spalle. Adesso il tentativo di non svegliarla divenne superfluo, infatti Hermione sentendo quelle carezze schiuse lentamente gli occhi. Harry si accorse che si stava per svegliare ma non si mosse dalla sua posizione, tolse la mano dai suoi capelli e l’appoggiò sul ginocchio piegato a terra. Rimase a fissarla intensamente mentre lei si svegliava completamente e si sollevava da quella posizione. Solo in quel momento i suoi profondi occhi color nocciola incontrarono quelli verdi del moro. Si bloccò nell’atto di massaggiarsi le tempie. Il suo sguardo si aprì pian piano ed Harry vide i suoi occhi riempirsi di nuovo di lacrime. Lei si portò una mano davanti la bocca mentre si appoggiava allo schienale del divano incapace di parlare.

Harry dal canto suo era combattuto, il ricordo ancora vivido del tradimento ma vederla in quello stato lo faceva stare male. Senza dire una parola si alzò da quella posizione e si mise seduto accanto a lei. Appoggiò le spalle al bracciolo dove poco prima lei era appoggiata, così da fronteggiarla. Incrociò le braccia davanti al petto e continuò a guardarla senza battere ciglio. La ragazza poco dopo abbassò lo sguardo mentre lacrime solitarie ,di tanto in tanto, le solcavano il viso. Non si curò di asciugarle, persa in quel momento nei suoi pensieri. Trasalì  leggermente quando sentì  le dita di Harry asciugarle il viso. Si voltò a guardarlo ma lui aveva sempre lo stesso sguardo freddo e…tradito. Il moro ritrasse la mano sospirando e incrociando nuovamente le braccia.

- Perché?... –

Disse solo queste parole ma bastarono per far ricadere Hermione nella disperazione. Nello stesso tempo però il ragazzo vide un espressione alquanto decisa sul suo volto. La vide alzarsi e passarsi entrambe le mani sui capelli, mentre gli dava le spalle e si avvicinava alla finestra dove poco prima c’era lui.

- Harry…io… - cominciò con voce tremante la strega ,alzando il viso verso l’alto, respirando lentamente cercando di reprimere le lacrime e controllare il tremore della voce.

Lei non lo vide ma Harry sentendola in quello stato chinò la testa e si portò due dita in mezzo a gli occhi. Non sopportava di vederla cosi. Ma non fece nulla ne si alzò, facendo quasi violenza a se stesso per questo ma il pensiero di essere stato tradito con un suo compagno di casa e suo amico ,per altro, non gli dava pace.

Hermione continuava a pensare a cosa dire..cosa fare.

 

****   -  Un’ ora prima -

 

- Sto cercando di studiare non lo vedi?-

- No tu stai semplicemente guardando il libro ma non stai studiando-

- Oh insomma!che vuoi da me Dean?  -

- Voglio che tu mi dica cos’hai..da giorni non fai altro che venire qui e isolarti da tutti! Per fino Harry ci ha chiesto se sapevamo qualcosa –

- Oh..Harry..-

- Già…ma che c’è..avete litigato? –

- Non sono affari tuoi -

- Oh si invece..io ci tengo a te Hermione -

La ragazza lo guardò stupita, poi si alzò facendo stridere la sedia e senza degnarlo di uno sguardo rimise a posto il libro che aveva preso.

- Hermione adesso basta! dimmi cos’hai –

Il ragazzo l’aveva presa per un braccio e Hermione si era ritrovata a pochi centimetri dal suo viso.

Inconsapevolmente gli venne in mente quando Harry si comportava così con lei ,ogni volta che non voleva ascoltarlo. Gli occhi le divennero umidi  e si appoggiò stancamente ad alcuni scaffali che aveva alle spalle tenendosi la testa fra le mani.

- Si è stancato di me…lo so ..lo sento..lo VEDO  – la ragazza cominciò a piangere scivolando sul pavimento e nascondendo il viso tra le mani. Senti Dean sedersi accanto a lei e poggiarle una mano sulla spalla.

-  Avevo ragione…è stato lui a ridurti cosi.. –

- No..tu non capisci…evidentemente la colpa è mia se adesso lui non mi guarda più con gli stessi occhi..da quando Ron se ne andato io sono spesso triste.. perchè mi mancano i nostri battibecchi, le nostre risate ma ho visto…ho visto che Harry è sempre preso da…da questo maledetto Quiddicth e sta sempre meno con me… -

- Io…io ho bisogno di lui Dean..non so più cosa fare…non sono mai stata una ragazza bellissima o altro però l’ho sempre amato..sempre..e ho cercato con la mia intelligenza di colpirlo, di fargli vedere quali erano le mie doti…ma a quanto pare non è  bastato..  – continuò a piangere mentre il giovane Grifondoro le avvolgeva le spalle e la stringeva a se.

Hermione non faceva minimamente caso a quello che stava succedendo, pensava solo a come i suoi sogni si stessero spezzando. Ron se ne era andato in altra scuola per seguire il suo sogno. Harry era sempre più distaccato, sempre pensieroso, fuori dal mondo. Lei lo capiva..certo aveva lei ma Ron gli mancava..non poteva compensare la sua amicizia. Lo vedeva spesso che volava sulla sua fierebolt anche fuori gli allenamenti. Passavano poco tempo insieme, parlavano poco  ed era sempre più preoccupata  che avesse intenzione di lasciarla. Questo pensiero era ormai diventato un ossessione  che non la lasciava più neanche dormire bene la notte. Aveva paura. Harry per lei era tutto.

La voce del moro accanto a lei la riscosse.

- Hermione…ascolta…secondo me Harry non ti merita…io… lo vedo spesso insieme ad altre ragazze e…non mi piace nemmeno il comportamento che tiene durante gli allenamenti... –

Hermione rimase senza fiato. Allora era tutto vero, non erano solo le sue insicurezze. Aveva visto giusto. Harry probabilmente si era stancato di lei, per questo passava molto più tempo con la squadra e non con lei. Ma certo…che stupida era stata. Impossibile che Harry Potter, il ragazzo sopravvissuto, colui che sconfisse Voldemort l’amasse veramente.

Povera illusa.

Riprese a piangere silenziosamente, cercando di trattenersi dall’urlare dalla disperazione e dall’umiliazione. Si alzò di scattò divincolandosi dall’abbraccio dell’amico. Camminò nervosamente tra gli scaffali di quel corridoio mentre sentiva i passi di Dean avvicinarsi.

-   Herm..scusa se ti dico questo..ma vorrei solo che tu aprissi gli occhi e la smettessi di soffrire per uno così –

- Harry non è “UNO COSI” – urlò quasi con rabbia voltandosi verso di lui.

- e…e io l’amo…l’amo Dean e non ci posso fare nulla, e non posso ancora credere a ciò che mi hai detto non posso…non ci riesco… - disse con la voce rotta dal pianto.

 Fece per andarsene ma il ragazzo la prese nuovamente per un braccio e lei si ritrovò nuovamente a pochi centimetri dal suo viso.

- Perché non vuoi credermi, io lo dico per te! Smettila di soffrire cosi, volta pagina e dimenticalo, lui non pensa più a te, non conti più nulla per lui lo vuoi capire! –

Hermione era sempre più disperata. Harry era effettivamente molto lontano da lei in quel periodo..ma non voleva ancora crederci..si sentì  sempre più stupida ed illusa ad aver pensato di poter contare qualcosa di veramente importante per lui.

Non si accorse neppure che Dean l’aveva abbracciata. Vedeva tutto sfocato e l’immagine di Harry con Cho e poi con Ginny..ritornarono prepotentemente nella sua mente. Non capì più nulla. Sentì solo una sofferenza atroce invaderla. Si sentiva un groppo in gola e non riusciva a respirare.

I suoi sogni si stavano lentamente frantumando.

Sentì a mala pena il ragazzo sussurrarle qualcosa all’orecchio e  appoggiò stancamente il viso sulla sua spalla. Calde lacrime le solcavano il viso e sentì poco dopo che il ragazzo si scostava da lei e che le prendeva il viso tra le mani.

 

-  Hermione..io starò sempre con te… -

 

Hermione però non ascoltava una sola parola di quello che diceva. Era come se le mante si fosse scollegata dal corpo. In realtà non lo vedeva veramente, guardava l’amico ma immagini di Harry con Cho..con Ginny..si sovrapponevano in strane e confuse sequenze a quelle in cui era con lei.

 

Mentre l’abbracciava in Sala comune, mentre la baciava dolcemente davanti il suo dormitorio per augurarle la buona notte.

No..non poteva finire così…non poteva.

Dean si avvicinò al suo viso e la baciò. Hermione si riscosse dai suoi pensieri anche se un senso di abbandono la colse. Non riusciva a reagire, sentiva le labbra dell’amico sulle sue e solo dopo pochi secondi lo spinse con forza.

Non gli disse nulla, lo spinse solamente e calde lacrime continuavano a solcarle il viso.

Non sarebbe caduta così in basso. Non doveva lasciarsi andare così. Avrebbe voluto sentire qualcuno che la consolasse, che le stesse vicino..ma in quel momento voleva solo Harry. Avrebbe tanto voluto che venisse in quel momento e le dicesse che tutto questo non era vero…

Vide Dean guardare dietro di lei e un espressione di sorpresa mista  a paura dipingersi sul suo volto.

Con uno strano presentimento si girò di scatto e vide Harry guardarli con espressione disgustata. Non fece in tempo a dire nulla che lo vide indietreggiare scuotendo la testa. Per la prima volta lesse odio in quegli occhi smeraldo tanto amati.

Lo vide andarsene lentamente lungo il corridoio. Era come paralizzata, sentì solo la voce di Dean alle sue spalle richiamarlo ma lui non si volse. Lo vide svoltare l’angolo del corridoio e sparire dietro a gli ultimi scaffali.

Una strana sensazione si fece largo in lei. Sentì il proprio cuore diminuire i battiti rispetto a  quando l’aveva visto e con fare rassegnato si sedette sulla stessa sedia da cui ,alcuni minuti prima, si era alzata. Una parte di lei voleva seguirlo, ma le parole di Dean si fecero spazio nella sua mente.

-  Hermione io.. –

- Va via per favore..lasciami sola… -

*****  

 

- Hermione cerca di evitare di inventare scuse…voglio solo sapere il motivo per cui stavi baciano Dean Thomas in biblioteca -  il tono del ragazzo era freddo e distaccato all’inizio ma si era andato infervorando alla fine.

La ragazza si girò di scatto e tra le lacrime riuscì a lanciargli uno sguardo di sfida. Harry se ne accorse e stupito si alzò dal divano.

Si avvicinò a lei e in quel momento Hermione decise di liberare tutti i suoi pensieri e le sue angosce.

 

-  Tu vuoi sapere perché IO ho baciato Dean…piuttosto perché non mi dici che cosa ti succede in questo periodo, dato che sei sempre più lontano da me..ogni giorno di più! –  la sua voce tremava, era un misto tra rabbia e dolore.

-  Che COSA? Guarda Hermione non cercare di far ricadere la colpa su di me hai capito?..cosa vorresti dire che adesso è colpa della mia PRESUNTA assenza se  hai baciato un mio amico?o almeno quello che ritenevo essere un mio amico? –

- Esattamente così, la tua non è stata una PRESUNTA assenza -  disse imitando il suo tono sarcastico

-  Non hai fatto altro che startene per i fatti tuoi, escludendomi ancora una volta dalla tua vita e non prendere Ron come scusa, perché come vedi, anch’io soffro la sua mancanza ma non mi comporto di certo come te –  continuò.

-  No infatti quella sei tu! Sei TU che ti comporti in maniera assurda. Prima baci quel DISGRAZIATO e poi mi vieni a dire che ti senti…aspetta Hermione come ti senti?..no perché io ancora non riesco a capirlo… -  i toni erano aspri e accesi, cosa che fece arrabbiare ancor di più la ragazza.

- TRASCURATA ,POSATA, ABBANDONATA!...quale Harry ti piace di più fra questi? - 

Adesso aveva cominciato ad urlare. La sua frustrazione stava toccando livelli altissimi. Non poteva sopportare il comportamento di Harry. Lei stava veramente soffrendo …comprese però che il fatto di averla trovata abbracciata in quel modo all’amico e per di più che la stava baciando, bastava a mettere in ombra tutte le sue ragioni.

Questo pensiero si fece largo nella sua mente e decise di mettere a posto definitivamente le cose.

- trascurata… -  disse Harry pianissimo

- TRASCURATA –  ripetè con più forza.

-  ma sei impazzita? io non ti ho affatto posata, trascurata o altro Hermione, tu piuttosto non fai altro che startene in biblioteca dalla mattina alla sera, con la scusa di dover studiare per questi maledettissimi  M.A.G.O  -

- SCUSA? Lo studio sarebbe una scusa?..ok..Harry…basta…il problema qui è un altro... –

Ma venne interrotta da Harry che le mise le mani sulle spalle, lei lo guardò con gli occhi che pian piano le si inumidirono di nuovo. Il ragazzo se ne accorse tanto che abbassò lo sguardo ,stringendo maggiormente le  mani sulle sue spalle.

Harry rialzò lo sguardo. Gli dispiaceva ma voleva sapere e capire cosa l’aveva portata a questo. Hermione non avrebbe mai fatto una cosa del genere senza un motivo preciso e il fatto di sentirle dire quelle cose senza senso…e confuse, lo rendevano nervoso.

-  Hermione…te lo ripeto un ultima volta…perché hai … baciato… Dean… -

Non suonava nemmeno come una domanda, il suo tono era freddo e distaccato, sembrava facesse fatica pure a pronunciare quelle parole.

Hermione sentì nuovamente un groppo in gola e per un attimo dovette respirare a fondo per calmarsi.

- Ero in Biblioteca…e Dean è venuto a chiedermi perché mi stavo isolata da tutto e tutti... –

Si fermò un attimo quando vide Harry che la lasciava e si metteva le mani sui fianchi, guardandola con sguardo eloquente…ma anche duro.

- Ha insistito a volermi stare accanto…e appena ha saputo che il motivo era che mi sentivo trascurata da te mi ha detto… -

A questo punto Hermione sospirò rumorosamente e fece per sorpassarlo e andarsi a sedere sul divano ma lui la fermò per un braccio.

-  Cosa ti ha detto? – disse guardandola dritto negli occhi che lui aveva ridotto a due fessure.

-  Mi...mi ha detto che …Oh Harry lasciami! -  la ragazza insofferente si divincolò con forza ed Harry la lasciò.

-  Ha detto che tu non fai altro… che tu… sei spesso con altre ragazze...mi ha fatto intendere che te la fai con tante altre oltre a me Harry… -

Stavolta il tono di Hermione era sofferente…amaro.

Alzò lo sguardo quando vide che non gli rispondeva. Lo vide guardarla duramente.

- Non dici nulla?...bè è vero tanto questo lo avevo cap…  

Non ebbe tempo di finire che un sonoro schiaffo la colpì in viso. Sorpresa la ragazza si portò una mano sulla guancia e lo guardò tra un misto di stupore e paura.

Harry non sembrava per nulla pentito, anzi , la guardava ancor più duramente.

Hermione abbassò lentamente la mano e con sguardo vuoto si voltò e senza dire una parola usci dalla Sala comune. Harry la seguì e in breve tutte e due stavano camminando l’uno affianco all’altra, lungo i corridoi e le scale della scuola, urlandosi contro.

- NON PERMETTERTI MAI PIU’ DI FARE CiO’ CHE HAI FATTO HARRY! –

- Guarda che quello schiaffo ha fatto più male a me che a te e poi quello che hai fatto è stato come ricevere mille PUGNALATE –

-  Ti ostini a parlare di una cosa decisamente INUTILE, Dean mi ha baciato e io l’ho respinto e l’hai visto pure tu –

-  Ma certo, però ti sei fatta baciare prima perché guarda che io c’ero quando il tuo AMATO ha detto…”Hermione ...sarò sempre con te...” ... MA BRAVI ,veramente Hermione questo da te non me lo sarei mai aspettato –

-  Ma che cosa stai dicendo HARRY tu non hai capito niente –

Erano oramai sotto gli occhi di tutti. Studenti, prefetti e caposcuola li stavano osservando non osando interromperli. Anche loro due erano caposcuola e di certo non stavano dando un buon esempio.

Harry si guardò intorno ,come realizzando solo in quel momento dove si trovavano. Guardò la ragazza accanto a sè. Era davvero stupenda anche quando era arrabbiata. Gli occhi erano lucidi, la lunga frangia le copriva gli occhi e camminava spedita.

Se ne era pentito di averle dato quello schiaffo ma se lo meritava. E poi era vero...per lui era come aver ricevuto un pugnalata dritta al cuore. Si sentì mancare il respiro quando sentì  quelle parole e li vide baciarsi.

Quel pomeriggio era andato fuori con la sua scopa per schiarirsi le idee e si era ritrovato a pensare, come sempre, che l’unica persona in questo mondo che gli era rimasta e che amava più di se stesso era proprio lei. In quel periodo voleva stare lontano da tutti perché era molto confuso. Per la sua carriera, il suo futuro, ed era stanco di dover dire sempre tutto a lei…Hermione…non voleva pesargli ancora. Per di più aveva notato che la ragazza si adombrava spesso..ed era sempre più convinto che la mancanza di Ron avesse incrinato il loro rapporto. Si erano messi insieme durante l’estate, quando lui aveva scoperto che tenerla fuori dai guai non era solo un istinto da amico...ma moriva, letteralmente, ogni qual volta rischiava anche solo di farsi male. Era stato proprio Ron ,allora, a farlo convinto di questo. Così, prima di combattere contro Voldemort , decise di dire tutto ad Hermione. Rimase stupito quando scoprì che anche lei provava le stesse cose..ma forse, si ritrovò a pensare…non era vero se bastava cosi poco per farla finire nelle braccia di un altro.

Stufo di tutti quegli sguardi, di tutta quella gente che si fermava agli angoli dei corridoi per vedere che succedeva, allungò il passo e sbarrò la strada alla ragazza che andò a cozzare contro il suo petto.

-  Harry ma cosa?...  

Il moro la prese per le spalle , la spinse di lato all’interno di un aula e chiuse violentemente la porta.

-  Questa storia sta diventando di dominio pubblico se non l’avessi notato –

Hermione si volse furente  ma il ragazzo la fece voltare e la bloccò contro la porta che aveva appena chiuso.

La ragazza lo guardò ancora arrabbiata, voleva mostrarsi forte ma le sue emozioni la tradirono. Scoppiò in lacrime e abbassò lo sguardo sconfitta.

Harry deglutì un paio di volte a vuoto. Cercò di parlare più volte ma con un sospiro più lungo degli altri chiuse gli occhi e  l’attrasse a se abbracciandola stretta. Hermione strinse i pugni sulla sua maglia continuando a piangere. Cercò in tutti i modi di contenersi ma era più forte di lei. Tutta l’ansia, le paure e le brutte sensazioni la ossessionavano.

Harry indietreggiò di qualche passo cullandola lentamente. Era molto arrabbiato con lei ma gli si stringeva il cuore a vederla così. Sembrava un uccellino indifeso tra le sue braccia. Cercò di ragionare lucidamente, mentre con una mano le stringeva la vita e con l’altra le accarezzava i capelli cercando di calmarla.

Ci doveva essere un maledettissimo motivo che l’aveva indotta a comportarsi così. Non era decisamente da lei. Forse era troppo arrabbiato e non le aveva lasciato il tempo di spiegarsi. Pensandoci... forse aveva ragione... nelle ultime settimane si era comportato quasi freddamente, ma di certo era convinto di averle sempre fatto capire quanto importante fosse per lui.

Lentamente si scostò da lei. Aveva smesso di piangere, anche se qualche singhiozzo ancora la scuoteva. Con una mano si sistemò la frangia ma Harry prese la prese tra le sue e poi le alzò il mento per guardarla negli occhi. Si avvicinò lentamente e posò un bacio leggero sulla guancia che aveva colpito poco prima, ancora arrossata.

Hermione strinse il labbro inferiore tra i piccoli denti aguzzi e non disse una parola nemmeno quando Harry si ritrasse e prendendola per mano la fece sedere su una sedia lì vicino.

Lei girò subito il viso dalla parte opposta alla sua, mentre lui si appoggiava nel banco di fronte.

-  Mi dispiace per lo schiaffo…  -

Hermione voltò il viso nuovamente verso di lui. Una scarica di adrenalina le fece salire i brividi lungo la schiena non appena rincontrò il suo sguardo. Quegli occhi verdi la ipnotizzavano.

Lo lesse nei suoi occhi. Era davvero dispiaciuto. Sapeva bene che doveva sentirsi ferito e non poteva certo dargli torto. Era successo tutto troppo velocemente e non si erano capiti l’un l’altro.

-  Mi sa che è meglio ricominciare tutto da capo… che dici? –

La voce di Harry la riscosse dai suoi pensieri e le strappò un mezzo sorriso.

-  Si hai ragione –

Hermione trasse un respiro profondo e si disse che doveva comunque delle spiegazioni.

-  Harry…è stato solo un incidente... io ero...disperata e Dean che era lì ha cercato di consolarmi e mi ha…si insomma…mi ha  baciata. Io non mi sono ritratta subito...è vero.. . -  ammise con un sospiro rassegnato

-  ma quando ho ripreso a ragionare si… non sai come mi sentivo e mi sento. Il mondo mi è crollato addosso quando Dean mi ha confermato ciò che avevo intuito su di te…su di noi… -

-  Hermione di che parli, cos’è che pensi da tempo? …e poi scusa da quando tu non mi dici quello che pensi?...su di noi poi  

La ragazza abbassò lo sguardo torturandosi le dita. E’ vero loro avevano sempre parlato di tutto. Se l’erano ripromesso. Niente segreti. Ma stavolta le sembrava davvero che Harry si fosse allontanato da lei.

Harry si avvicinò e si chinò nuovamente di fronte a lei.

-  Disperata?...perchè lo eri...che sta succedendo amore?perchè fai cosi? –

La giovane a sentire quelle parole si portò una mano sulla fronte. Era stanca e provata. Non aveva più voglia di parlare. Avrebbe voluto andarsene nel suo dormitorio, sola e in pace.

-   Harry…ti prego…  -

Era molto pallida e il moro se ne accorse. Si alzò portandosi anche lei. Salvo però risedersi su quella stessa sedia e farla sedere sulle sue gambe. Hermione si appoggiò a lui mentre evocava con la bacchetta presa dalla tasca dei pantaloni un bicchiere d’acqua. Gli e lo porse ed Hermione afferrò stancamente il bicchiere. Bevve qualche sorso sentendosi esausta.

-  Hermione sto cercando di contenere la mia rabbia... perchè sai che ti amo… ti amo tantissimo e di questo non me ne dimentico… ma tu devi dirmi che ti sta succedendo.  

Aveva detto di amarla. Basta non sapeva più cosa pensare.

-  Mi ami davvero Harry?...  – disse con voce tremante

Lui le alzò il viso poggiato sul suo petto con una mano e la guardò preoccupato . In un attimo mille pensieri gli passarono nella mente e cominciò pian piano a capire qualcosa.

Era stato assente. E questo l’aveva sicuramente turbata. Corrugò la fronte ricordandosi che Hermione gli aveva detto che Dean aveva avvalorato le sue ipotesi.

- Ti amo Hermione, ti amo più della mia stessa vita dovresti saperlo e poi… cos’è questa storia di Dean… tu pensavi veramente che io stessi con altre ragazze all’infuori di te? –

-  Harry tu eri sempre assente, dicevi che avevi impegni con la squadra e a poco ci vedevamo solo durante le lezioni perché eri sempre impegnato. Dean poi mi dice pure che sei strano e che durante gli allenamenti hai occhi solo per le tue compagne…  io che dovrei fare? Cosa dovrei pensare? –

-  Avresti dovuto fidarti di me…  -

Hermione rimase a guardarlo impassibile.

-  E’ quello che ho fatto… una parte di me non ha mai accettato le parole di Dean, ma questo tuo comportamento non ha di certo aiutato Harry. –

-  Si ma non capisco perché non hai detto direttamente a me di questo …  -

-  Come…  Harry io avevo paura… io… non potevo sentirmi dire che volevi lasciarmi...  – la voce rotta

Harry la strinse a sè sospirando di frustrazione.

-  Ma cosa dici sciocchina… io lasciarti? Non me lo sognerei mai – le disse dolcemente.

Hermione chiuse gli occhi che le bruciavano. Respirò a fondo l’odore della pelle del ragazzo. Si sentiva protetta e al sicuro adesso. Mai avrebbe smesso di amarlo. Mai.

-  Scusa ...Harry mi dispiace io non volevo… mi ha baciato ma io mi sono scostata …non è come pensi... perdonami ti prego -  strinse ancor di più i pugni sulla sua camicia.

-  Va bene Hermione ...ti ... ti credo. E’ successo, anche per colpa di quel bastardo  e delle cose false che ti ha detto. Ma non deve capitare mai più… qualsiasi cosa tu devi dirmela… capito piccola? –

Hermione annuì continuando a stringersi  a lui.

-  Harry? –

-  Dimmi –

-  Ti amo anch’io… da morire –

Il ragazzo si scostò leggermente da lei. La guardò seriamente e così anche lei. Le prese il viso tra le mani e lentamente la baciò.Dapprima dolcemente poi sempre con più passione stringendola forte a sé.

Hermione gli passò una mano tra i capelli mentre con l’altra stringeva il braccio che l’avvolgeva alla vita.

I  mille dubbi che l’avevano tormentata si erano dissolti lasciando spazio a tutto l’amore che provava per lui.

Interrupero quel bacio che avrebbe voluto non finisse mai per mancanza d’aria. Si sorrisero, ma Hermione cominciava a sentirsi sempre più in colpa. Restò a fissarlo negli occhi non trovando le giuste parole.

- Harry per me non conta nulla quello che è successo….la paura di perderti non mi ha fatto più ragionare… io non voglio perderti –  la voce sembrava non voler più collaborare.

-  Hermione… non mi perderai… io ti ho già perdonato -

Harry posò la mano sul suo volto e abbassò il capo per incontare le sue labbra.

Fù un bacio molto più lento rispetto al primo. Harry la strinse forte a sè. Fortissimo, fino a farle mancare il respiro. Non la lasciò neppure quando si divisero.

-  Ti amo più di quanto pensi … Ti credo…e non ti lascierò mai… -

 - Harry nessuno è più importante di te in questo mondo –

Hermione lo stava fissando incantata. Gli occhi umidi e un sorriso sulle labbra. Harry la guardò stringendole ancora di più il braccio intorno alla vita. Sembrava aver capito che il suo sguardo verde la ipnotizzava.

Le diede un colpetto sul naso, dandole un bacio sulla fronte. Nascose il viso tra i suoi capelli e le sussurrò all’orecchio  - …Tu sei il mio mondo Hermione… -

 

 

 

  
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