Every you, every me
Prompt #28:
Doing something ridiculous
Kagami
odiava i festival
scolastici.
In particolare, gli sarebbe piaciuto sparire dalla faccia della terra,
della
galassia, dell'universo intero durante il giorno dedicato al crossdressing:
la scuola era aperta e chiunque, entrando nel
maid-café messo insieme alla meno peggio in una classe, si sarebbe
potuto
ritrovare di fronte ad una cameriera di un metro e novanta fremente di
rabbia.
Uno spettacolo piuttosto spaventoso, probabilmente; ma gli ordini della
coach
erano stati chiari e Riko Aida sapeva essere alquanto persuasiva.
Quindi, Taiga era stato avvolto in pizzi e trini, costretto ad
indossare una
parrucca dai morbidi boccoli ramati e condannato ad imprecare contro le
parigine che gli bloccavano la circolazione nelle gambe.
Però, grazie al suo terribile aspetto e allo sguardo di fuoco era
riuscito ad
allontanare con una certa soddisfazione tutti i clienti del café...
Ma non lui.
Aomine lo fissava accomodato ad un tavolo, la testa poggiata su di una
mano ed
un ghigno estremamente divertito ad illuminargli il viso.
Giocava col cellulare e Kagami faceva bene attenzione perché non lo
usasse impropriamente.
"Mmh, ed io che mi aspettavo delle tette... proprio il giorno del
crossdressing mi toccava venire?"
Ridacchiò, mentre l'altro giovane gli serviva un cappuccino tempestato
di
scaglie di cioccolato ed un vassoio con diversi tipi di muffin.
Una vena sulla tempia di Taiga iniziò a pulsare furiosamente a tale
affermazione, ed il ragazzo provò davvero a trattenersi dallo
spaccargli un
piatto in testa: sorrise affabile -come Riko gli aveva insegnato a fare
appositamente per l'occasione-, anche se il risultato fu solo
un'orribile
smorfia.
"Taci. Lo sapevi benissimo."
"Mi sarà sfuggito di mente..."
Ribatté Daiki, per poi alzarsi senza staccare gli occhi dallo sguardo
truce -ed
omicida e rabbioso ed esasperato- del compagno.
La sua espressione, allora, si fece improvvisamente seria, come se
fosse stato
sul punto di dire qualcosa di fondamentale e per un istante anche gli
occhi di
Kagami abbandonarono l'ostinato malumore, per concedersi una punta di
curiosità.
"Ehi, Taiga..."
"Mmh?"
"Toglimi un dubbio."
"Cosa diavolo vuoi?"
"Ma indossi anche della biancheria
sexy, lì sotto?"
Aomine non
riuscì ad ottenere una
risposta esaustiva immediatamente, ma mentre vedeva il pugno chiuso di
Kagami
raggiungere il suo mento, si disse che avrebbe comunque trovato pace da
quel
tormento insistente una volta tornato a casa: lo attendeva, infatti, un
lungo
studio delle foto che, con l'inganno, aveva scattato sotto la gonna del
ragazzo.
[395 parole]
Sì, lo so, sono una
bruttissima persona.
Ma non avevo idee per
questo prompt; però, poi, questa mattina, mentre ero mezza
morta di sonno nel letto (basta caffè alle 23:00 .___.), ecco
l'illuminazione: crossdressing
e festival scolastici.
Quindi, ghignando come
un'idiota, mi sono data da fare e ne è uscito... questo!
Spero vi abbia
strappato un sorriso! XD
Oh, domani avremo il
penultimo capitolo! **
#29: Doing something
sweet.
Grazie per le letture!
Iria.