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Autore: Francysmile    31/01/2013    3 recensioni
''Elena lo guardò. Indossava un paio di jeans rigorosamente scuri, una canottiera grigia e sopra la giacca di pelle. Era dannatamente sexy, come sempre.
Per quanto le fosse possibile cercò di mantenere uno stato calmo e tranquillo, recuperò la borsa che giaceva ai suoi piedi e si allontanò.
Derek la raggiunse con un salto, le afferrò le spalle e la spinse contro il muro. Ultimamente era successo troppo spesso di trovarsi in quella situazione, con le spalle al muro, pensò Elena.
Gli occhi dell'Alpha erano diventati rossi, mentre quelli di lei erano ancora di un azzurro intenso.
- Non mi fai paura.
- Dovresti averne. - le rispose il moro.''
Questa è in assoluto la prima FF che scrivo.. spero che vi piaccia!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sorpresa, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Era già passato qualche giorno dal combattimento contro i cacciatori e niente sembrava essere più come prima. Tutti si erano isolati dagli altri, come se avessero bisogno di riflettere, o forse solo per paura di affrontare la realtà.
Elena passava le giornate a studiare, cercando di tener occupata la mente, e nonostante vivesse con Scott gli rivolgeva a malapena la parola. Lui, d'altronde, era sempre fuori.
Stiles non si era fatto più sentire, stessa cosa valeva per gli altri. Era come se quell'equilibrio che si era creato tra di loro si fosse improvvisamente spezzato, e tutto per colpa sua, continuava a ripetersi Elena.
Ormai aveva deciso, doveva andarsene, anche se questo significava abbandonare tutte le persone a cui voleva bene, gli unici che la potevano capire, gli unici che le erano sempre stati accanto.
Aveva già fatto le valige e avvertito Melissa.
In casa non c'era nessuno, scese in cucina e lasciò un biglietto sul tavolo.

'' Grazie di tutto, non dimenticherò mai quello che avete fatto per me,
Vi voglio bene, Elena. ''

 

Uscì di casa, caricando i bagagli in macchina. Decise di non salutare nessuno, se non una persona. Si diresse alla clinica veterinaria.
Varcò la soglia con un sorriso di circostanza, cercando di apparire il più serena possibile.
Il Dottor Deaton le andò incontro, fino a che  non si ritrovò faccia a faccia con lei.
- Allora hai deciso, te ne vai? - la conosceva troppo bene, sapeva perfettamente quello che voleva fare.
- Già.. - risposte lei con un filo di voce.
- Sai che scappare non è la giusta soluzione, vero?
- Io non sto scappando..
- Sì, invece. E' quello che hai sempre fatto: scappare dai problemi, senza affrontarli. Ma c'è un altro modo: restare.
- Lo faccio per liberarli da me.. per liberarli dai miei problemi.. - ormai aveva gli occhi lucidi.
- Ma loro ti vogliono bene..
- E anche io gli voglio bene, ed è proprio per questo che devo farlo.. - in un attimo si ritrovò il volto ricoperto di lascrime.
Il Dottor Deaton la cinse in un caloroso abbraccio, per lui era come una figlia.
- Gli altri che hanno detto? - le chiese poi.
Lei abbassò lo sguardo, si sentiva una codarda per non averlo detto a nessuno se non a lui.
- Devo andare.. - le parole le uscirono dalla bocca di malavoglia, non avrebbe mai voluto abbandonare quel luogo. Si affrettò a raggiungere la porta e ad uscire.
Non aveva avuto il coraggio di dirlo agli altri perché sapeva che le avrebbero fatto cambiare idea, ecco perché non aveva voluto salutarli.
Si incamminò verso la macchina, ma non appena alzò lo sguardo incrociò gli occhi verdi di Derek.
Si bloccò, cercando di trattenere le lascrime che continuavano comunque a scendere. Tutti ma non lui. Eppure era lì, con la sua immancabile giacca in pelle che la fissava.
Lei scostò lo sguardo, dirigendosi verso la macchina facendo finta di niente. Che stupida.
Lui la bloccò per il braccio, fino a che non incontrò quegli occhi azzurri che l'avevano fatto impazzire dal primo momento.
Non poteva andarsene, non lei. Dopo anni era l'unica persona per cui provava veramente qualcosa, l'unica a cui pensava costantemente, l'unica che desiderava con tutto se stesso.
La teneva ancora per il braccio e non aveva intenzione di lasciarla andare.
- Derek, ti prego.. - cercò di dire lei. Non riusciva neanche a guardarlo negli occhi. Non voleva ferirlo, ma doveva comunque farlo. Lui non disse niente, le asciugò delicatamente le lascrime con i pollici, mentre lei si godeva quel contatto. Come avrebbe fatto senza di lui?
Si lasciò stringere in un abbraccio, un abbraccio che avrebbe voluto non finesse mai. Si sentiva al sicuro tra quelle braccia, si sentiva protetta, voluta.
Per un attimo pensò di restare, poi si scostò dal petto di Derek, lo guardò per un istante. In quegli occhi verdi poteva leggere tutto il dolore che aveva provato nella sua vita e lei non avrebbe mai voluto causarne altro, ecco perché doveva andarsene.
Se c'era una cosa che amava della loro relazione è che non avevano bisogno di futili parole, bastava uno sguardo ed erano in grado di leggere dentro l'anima dell'altro. Lo ringraziò in silenzio per questo, perché se avesse dovuto dirgli addio non ce l'avrebbe mai fatta.
Lo baciò delicatamente sulle labbra. In quell'istante Derek ebbe il tempo di sfiorarle i fianchi e di contaccambiare. Non sapeva se l'avrebbe mai rivista, ma era inutile provare a farle cambiare idea, ormai aveva deciso.
Elena abbandonò quelle labbra che sognava ogni notte per poi entrare in macchina e mettere in moto. Premette con tutta la forza che aveva sull'acceleratore. Stava scappando, è vero, e doveva farlo il più velocemente possibile. Non sapeva neanche lei dove stesse andando. Pianse per tutto il viaggio, pensando alle mille avventure che aveva affrontato con quei ragazzi. Scosse la testa. Era per loro che lo faceva. Guidò per diversi giorni, ignorando le chiamate di Stiles, Isaac, Scott ed Erica. Dormiva in macchina, fermandosi di tanto in tanto in qualche fast-food.
Arrivò fino in Arizona, e fu lì che si pentì di esser partita.
Si fermò a mangiare un boccone in una pizzeria che trovò per strada. Prima di entrare non potè far a meno di notare delle bellissime moto parcheggiate fuori.
Appena varcata la soglia un odore che conosceva bene la mise in allerta. Non era l'unico licantropo lì. Si apprestò ad ordinare qualcosa da mangiare, mentre esaminava uno ad uno i pochi clienti della pizzeria. Alla fine li vide. Erano in cinque, una ragazza e quattro ragazzi, due dei quali gemelli. Li guardò attentamente. Lei aveva la carnagione più scura, capelli lunghi di un castano-ramato. I due gemelli era identici, ovviamente, biondi, bel fisico.. uno indossava una canottiera bianca con sopra la giacca in pelle, l'altro invece ce l'aveva grigia. Insieme a loro c'erano altri due uomini, decisamente più grandi. Il primo era muscoloso, forse anche troppo, mentre l'altro aveva un aspetto distinto, camicia chiara, capelli ordinati.. doveva essere il capo.
Anche loro avevano avvertito la sua presenza, perché aveva tutti e dieci gli occhi puntati addosso.
Si sedette ad un tavolino ed iniziò a mangiare in silenzio il suo trancio di pizza. Uno dei due gemelli le si avvicinò. Lei lo fulminò con lo sguardo.
- Ti va di unirti a noi? - le chiese lui, indicando gli altri.
- Grazie, ma passo. - rispose lei.
Il biondo sorrise quasi divertito.
- Sai cosa succede a chi non ha un branco, vero?
- Questo non ti deve interessare, perché se lo volessi potrei mettervi tutti e cinque KO. Quindi aria. - disse sprezzante Elena. La parte della stonza le riusciva piuttosto bene. Il giovane si allontanò, raggiungendo gli altri.
Finì la sua pizza con calma, sentendosi osservata dal gruppo di licantropi. Si alzò, pagò il conto ed uscì. Uno dei due gemelli le corse dietro, e prima che lei potesse entrare in macchina le chiese:
- Davvero riusciresti a metterci tutti e cinque KO?
- E tu davvero vorresti scoprirlo?
- Facciamo così - disse lui - se riesci a batterci, ti lasciamo in pace, altrimenti ci dovrai un favore.
- Che genere di favore?
- Se sei così sicura di vincere perché ti dovrebbe interessare? - chiese con un sorriso disegnato in volto.
Il fatto è che non ne era sicura. Insomma, loro erano in cinque, mentre lei era sola. Sarebbe finita male, lo sapeva.
- Non ho tempo da perdere.
- Non è perché hai paura, vero? - sapeva che con quella provocazione avrebbe ceduto, infatti fu così.
Si addentrarono nel bosco che costeggiava il ciglio della strada. Ma perché era stata così stupida?!
I lupi la circondarono. Fu l'unica ragazza del branco ad attaccare per prima. Era veloce, ma Elena lo era ancora di più. Riuscì a schivare tutti i colpi, per poi infliggerle un calcio sul fianco. L'avversaria indietreggiò solo di poco. In quella pausa i gemelli si fecero avanti contemporaneamente. Elena non aspettò ed attaccò subito con una serie di pungni, prontamente deviati dai due. Uno di questi le bloccò la mano a pochi centimetri dalla sua faccia, per poi rigirarle il polso. Elena si inginocchiò dal dolore, soffocando a stento un grido.
- Ci aspettavamo un po' di più da te. - disse quello che le bloccava il polso.
I suoi occhi si iniettarono di un rosso vivo, sfederò gli artigli e gli lacerò il polpaccio. La ferita però si rimarginò velocemente, troppo velocemente.
- Ok, lasciatela a noi. - intervenne il più grande che fino a quel momento era rimasto a guardare insieme al presunto capo del branco.
Elena provò a colpiro, ma lui schivò i colpi fino a che non si portò dietro di lei per stringerle il collo con il braccio. Non riusciva a muoversi, era come paralizzata da quella morsa. Quello con la camicia bianca le si avvicinò minacciosamente. Gli occhi erano ancora azzurri, non c'era segno degli artigli o dei canini affilati.. quell'uomo aveva un grandissmo autocontrollo, senza dubbio, e da una parte lo invidiava per questo.
- Che volete? - chiese poi lei.
- Ci devi un favore, ricordi? - le disse lasciano pochi centimetri di distanza tra i loro volti.





L'angolo dell'autrice..
E siamo arrivati alla fine di questa FF.. mentre scrivevo quest'ultimo capitolo non pensavo di farne anche un seguito, ma più andavo avanti e più idee mi venivano in mente per come far andare avanti la storia.. quindi mi sa che ritroverete Elena molto presto ^-^
Ovviamente GRAZIE a chi ha letto la storia, a chi l'ha messa tra le seguite, ricordate o preferire.. e GRAZIE MILLE a chi ha commentato!
p.s. per il gruppo di licantropi mi sono ispirata a quelli che ci dovrebbero effettivamente essere nella terza stagione, se girate in giro per il web dovreste trovare qualche foto ;)
p.p.s. se qualcuno fosse così gentile da leggere la mia OneShot su Stiles e Derek e dirmi cosa ne pensa ne sarei veramente felice!!
  
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