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Autore: CiuffoJonas    31/01/2013    7 recensioni
Dopo un anno le chiamate iniziano a diminuire.
Dopo due anni si parlano solo una volta ogni tanto.
Dopo tre anni quasi non pensa più a lei.
Dopo quattro anni le chiamate diventano quasi un peso trascurabile.
Dopo cinque anni i contatti si interrompono.
Dopo sei anni è solamente un ricordo fioco.
Un bel ricordo, certo. Ma niente di più.
Peccato, perché per Hayley lui rimarrà sempre il suo migliore amico, la sua prima cotta, il suo vero amore.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 13

 

Dopo due tazze di cioccolata calda il mondo è decisamente migliore.

Mi rannicchio nella coperta osservando i fiocchi di neve ricoprire ogni cosa.

« Rebecca si è addormentata. » Annuncia entrando nella stanza. Prende la sua tazza di cioccolata e si siede accanto a me sul divano.

« Oh. » Prendo un sorso di cioccolata e guardo pigramente il fuoco. « Dovrei svegliarla adesso allora. »

« O potresti lasciarla qua e dormire entrambe qui. »

Mi mordo il labbro guardandolo. Il suo sguardo è perso nel vuoto, distante chilometri da qui.

« Non è sicuro lasciarvi andare con la neve. »

« Oh. Sì certo. » Annuisco mordendomi il labbro, sorseggiando la cioccolata.

« E' come lo sognavi? »

« Che cosa? » Si gira a guardarmi e gli sorrido.

« Il tuo sogno. Quando te ne sei andato avevi un sacco di idee, propositi... E' andata come speravi? »

Si appoggia al divano e sorride tornando a guardare lontano.

« Anche meglio. Non avrei mai pensato di arrivare così in alto. Mai avrei pensato di aver tanto successo e di poter sfruttare a pieno le mie doti. E soprattutto di avere tanti fans pronti a far di tutto per me. Per noi. » Torna a guardarmi e non posso non sorridere.

« Te la ricordi Mandy? »

Lascia la testa indietro e ridacchia. « Come posso scordarmi di Mandy? Che fine ha fatto? »

Scrollo le spalle e rigiro la tazza tra le mani. « Non lo so. Se n'è andata dopo le superiori. »

Annuisce passandosi una mano tra i capelli. « Perché la odiavi tanto? »

« Io non la odiavo! » Lo guardo sorpresa mentre la mia voce si alza di almeno un' ottava, diventando un urlettino isterico.

Scoppia a ridere guardandomi ironicamente. « Ma se ogni volta che parlavo di lei avevi uno sguardo killer! »

« Non è vero. »

« Se. » Ridacchia e si passa una mano tra i riccioli, bevendo un altro sorso di cioccolata.

« Dimmi la verità Nick. » Si gira a guardarmi e aspetta la domanda. « Cosa c'è che non va? »

Sospira appoggiando la tazza sul tavolino di vetro, strusciando il palmo della mano sulla coscia.

« Diciamo che... Abbiamo deciso di prenderci una pausa. Kevin si è fidanzato, tra poco si sposerà. Joe vuole incidere un disco solista. E beh... Non tutti l'hanno presa bene. Dicono che siamo cambiati. »

Rifletto su quelle parole e lo guardo: lo sguardo è rilassato ma i suoi occhi hanno una luce di tristezza. « Forse hanno solo paura di perdervi. »

« Siamo ancora qui. »

« Sì. Ma è diverso. » Sposta lo sguardo su di me, totalmente preso dalle mie parole. « E' normale avere paura dei cambiamenti.
Specialmente quando amiamo una cosa così com'è. Loro vi vedono solo dall'esterno, non sanno cosa c'è davvero dietro. E il più minimo dei cambiamenti a loro sembra un abisso. Insomma, si sono innamorate di un nanetto con la vocetta bianca e ora si ritrovano... Sempre un nano. Ma con la barba! »

Si morde il labbro aria beffarda e mi pizzica il fianco. « Non credo che sua bassezza sia nella posizione di criticare. »

Ridacchio e appoggio la fronte sulla sua spalla, dandogli una testata affettuosa.

« Fate vedere loro che ci siete ancora. Che siete sempre gli stessi e non cambierete mai. »

Annuisce e guarda il fuoco.

« E' difficile accontentare tutti... Anche se è quello che più vorrei al mondo. »

« Non è difficile... E' impossibile. Devi fare quello che ti dice il cuore... Le tue fan ne saranno felici. Qualunque cosa tu scelga di fare. »

« Lo spero. »

Osservo il suo viso imbronciato, con quell'espressione così seria che non può non farmi sorridere.

« Ne sono convinta. » Mi accoccolo vicino a lui stringendomi le gambe al petto.

Mi passa un braccio intorno alle spalle e guardiamo entrambi il fuoco.

 

* * *

 

Il cigolio della porta mi fa svegliare di scatto.

Mi tiro su sentendo un dolore pungente alla schiena, frutto di una notte passata sul divano.

Mi alzo lentamente appoggiando la testa di Hayley sopra al cuscino, dove prima c'era io.
Mi faccio strada attraverso il corridoio, riparandomi gli occhi con il dorso della mano dalla luce così violenta del sole.

« Buongiorno tesoro! Dormito bene? Sembri a pezzi. »

Mia madre passa in rassegna ogni centimetro del mio corpo, appurando mentalmente se è il caso di portarmi in ospedale con urgenza.

« Sto benissimo mamma. E' solo l'effetto delle sette del mattino. »

Annuisce non molto convinta e si dirige in cucina, lanciando qua e là occhiate di malcelato disprezzo verso la casa.

Mi siedo al tavolo mentre lei arriccia il naso cercando l'occorrente per la colazione.

« Tesoro ma da quanto non fate la spesa? »

Sospiro e per la centesima volta mi accingo a spiegarle come stanno le cose.

« Lo sai che Delta segue una dieta a base di alimenti biologici. »

Arriccia il naso ancora una volta, accompagnando il gesto con una smorfia. « Sei così magro tesoro. Sono un po' preoccupata... »

« Non devi. » La interrompo un po' troppo bruscamente, evitando però l'ennesima discussione.

Mi prepara la colazione in silenzio, mentre lancio uno sguardo in salotto.

« Delta dorme ancora? » Mi riempie il piatto di uova e pancetta, versando una generosa quantità di succo d'arancia nel bicchiere.

« Delta è in Australia per lavoro. »

« Oh. » Lancia uno sguardo dubbioso verso il salotto e mi affretto a rispondere.

« E' Hayley. E su c'è Rebecca. »

« Oh. » Sorride e si siede. « Quando tornerà Delta? »

 

Eccoci.

 

Mi schiarisco la voce mangiando un pezzo di pancetta, prendendo più tempo possibile.

« Tra tre settimane. »

« Tre settimane?! » La sua voce si incrina, il suo sguardo passa dalla sorpresa all'ansia. « Ma... Ci sarà. Vero?! »

Scuoto leggermente la testa prendendo un pezzo d'uovo con la forchetta.

« Nicholas.» Inspira violentemente passandosi una mano tra i capelli e puntando le mani sui fianchi. « Tuo fratello si sposa tra due settimane. Due. » Calca bene l'ultima parola, alzandosi in piedi e camminando per la cucina.

Continuo a mangiare sospirando. Quante volte dovrà ancora sentire i suoi discorsi da Madre-Dello-Sposo-In-Perenne-Ansia?

« Lo so, mamma. Ci mandi un promemoria ogni due ore per ricordarcelo. »

« Evidentemente dovevo farlo ogni ora. »

Sospiro e alzo lo sguardo, notando la sfumatura rossastra sulle guance, sinonimo di rabbia e delusione.

 

Anche io lo sono mamma.

 

Mi alzo e la raggiungo abbracciandola. « Lo so che è un cambio di programma che non doveva esserci. Ho provato a insistere, ma è stato inutile. »

Mi guarda e mi passa una mano sulla guancia.

« Che deve fare di così importante? »

So bene che dovrei inventare una scusa plausibile che le faccia vedere la questione da un'altra prospettiva – tipo una campagna contro l'estinzione dei Koala* – ma perché dovrei mentire ancora?

« Un servizio fotografico e non so che altro. »

Inspira violentemente ed espira.

« Quindi lei non viene al matrimonio di tuo fratello, rischiando così di mandare tutto all'aria per delle stupide fotografie?! »

« Mamma calmati. Non manderà niente all'aria. Anche se lei non ci sarà le cose non cambieranno. Il tuo figlio adorato continuerà ad amare la sua dolce metà, con o senza Delta. »

« Sì, lo so. Ma tu sarai senza accompagnatrice! Non puoi andare all'altare da solo! Sei un testimone! »

« Ci andrò con Elvis! »

Mi guarda con uno sguardo che non ammette battute e cammina nervosamente, torturandosi un ricciolo intorno ai capelli.

« Ok. Ci penseremo dopo. Finisci di mangiare, su. »

Non me lo faccio ripetere due volte e finisco le uova.

« Hai detto che Hayley è di là? » Annuisco, intuendo dove vuole andare a parare.

« L'hai invitata, vero? »

« No. Non ancora. »

« Beh, che aspetti a farlo?! » Sbotta esasperata guardandomi come se fossi stupido.

« Non ho ancora trovato il tempo con tutto quello che è successo! »

« Fallo al più presto o... » Si blocca e si illumina. « Potresti farti accompagnare da lei! »

« Cosa? »

« Puoi farle da accompagnatore! Così non sarai solo all'altare! »

Scuoto la testa e sospiro. « Non credo sia una buona idea. E non sai nemmeno se vorrà venire al matrimonio! »

« Perché non dovrebbe venire? E' ovvio che vorrà esserci! »

« Beh, lei non è abituata a queste cose. Sarà un grande evento. »

« Oh Nicholas, ma che dici! Certo che vorrà venire. »

Faccio per ribattere ma sento dei passi provenire dal salotto.

Qualche secondo dopo appare Hayley, con i capelli spettinati e le guance rosse.

« Buongiorno tesoro! » Mamma si catapulta da lei stringendola in un abbraccio che la fa arrossire ancor di più.

« Buongiorno. » Sorride timidamente mentre viene fatta accomodare sulla sedia.

« Cosa vuoi per colazione? Purtroppo non c'è gran varietà, in questa casa vanno di moda cibi così detti biologici! » Sputa l'ultima parola come se fosse veleno, scuotendo la testa con risentimento.

Hayley sorride divertita. « Non devi disturbarti Denise, una mela andrà benissimo. »

« Una mela?! Ma tesoro non va bene! Guarda quanto sei magra! »

« Come vedi la mamma ha sempre la vista col mirino sulle persone che anche se non lo sanno stanno morendo di fame. »

Hayley scoppia a ridere mentre mamma mi da uno scappellotto sulla nuca.

« Credevo che lo spiritoso di famiglia fosse Joe, ma forse ho fatto due comici! »

« Nah. »

Mamma riempie abbondantemente il piatto di Hayley e si siede davanti a me.

« Allora Hayley... Hai impegni tra due domeniche? »

« Ehm... No. Perché? »

« Kevin si sposa! »

« Oh! Davvero? » La guarda con un'espressione sorpresa, posando la forchetta sul piatto.

« Eh già! Non posso credere che il mio bambino sia ormai un uomo! »

« Mamma, ti prego. Non ancora. »

« Oh Nicholas! » Sbuffa spazientita guardando Hayley con risentimento. « Non so che abbia questa mattina! Comunque, stavo dicendo che Kevin si sposa e dato che Delta non sarà qui. » Fa una breve pausa stringendo le labbra, mentre Hayley mi guarda con uno sguardo strano. « Nick ed io pensavamo che potresti accompagnarlo! »

« Oh. Beh ecco... » Il telefono di mamma inizia a squillare interrompendo Hayley.

« Sì, pronto? » Si alza e mima con le labbra che tornerà tra poco.

Guardo Hayley fare a pezzettini le sue uova con aria annoiata.

« Non sei obbligata a venire. »

Alza lo sguardo e mi guarda. « Non è un problema. »

« Sicura? Insomma sarà un evento in grande e ci sarà molta gente. E' un'occasione non... » Mi fermo cercando la parola giusta da dire.

« Non adatta a me? »

Con la sua voce quelle parole appaiono molto dure e cattive, ma mi rendo conto che è esattamente ciò che volevo dire.

« C'è molta pressione. » Aggiungo dopo un po', anche se non ha l'effetto desiderato.

« Se non mi vuoi lì basta dirlo. » Sussurra quelle parole fissando il piatto davanti a lei.

« Non è quello che volevo dire. »

« Ma è quello che intendevi. O che comunque traspare dalle tue parole. »

La guardo un po' senza dire niente, finché mamma rientra.

« Eccomi. Allora Hayley? » La guarda raggiante attendendo una risposta.

« Ci penserò. » Mamma appare un po' delusa ma subito dopo torna a sorridere.

« Allora ci risentiamo, ok? »

Hayley annuisce e si alza. « Beh ora devo andare. Vado a svegliare Rebecca. »

« Già te ne vai, cara? »

Annuisce e esce dalla cucina.

« E' successo qualcosa mentre non c'ero? »

« No. Niente. »

Mi guarda in silenzio e posta lo sguardo poi sul piatto di Hayley. « Non ha mangiato nulla. »

Osservo le uova fatte a pezzettini e la pancetta intatta.

« Probabilmente non aveva fame. »

Annuisce e inizia pulire i piatti con un'espressione pensierosa .

Dopo qualche minuto Rebecca e Hayley scendono.

« Noi andiamo. Grazie di tutto. » Mi lancia una breve occhiata e guarda mamma.

Guardo distrattamente dalla parte di Rebecca e... Sbaglio o mi sta guardando parecchio male?

Deglutisco e mi alzo accompagnandole alla porta.

Prima che Hayley esca la fermo prendendola per il polso. Si volta verso di me guardando a terra.

« Non voglio che ci allontaniamo ancora. Mi dispiace per quello che ho detto, è solo un periodo no. Perdonami. »

Annuisce ed esce insieme a Rebecca, lasciandomi solo con i sensi di colpa.

E con una madre in ansia.

Torno in cucina sospirando, quasi gettandomi sulla sedia.

« Perché ti comporti così Nicholas? »

« Non... Non era mia intenzione mamma. »

« Cosa ti preoccupa? Non è da te fare lo scontroso. Hai faticato tanto per ristabilire questo rapporto con lei. »

« Lo so. » Sospiro stancamente passandomi una mano tra i capelli. « E' che è tutto così sbagliato. Lei dovrebbe essere qui. Invece c'è Hayley. » Mi blocco mordendomi l'interno della guancia.

« Non possiamo scegliere chi avere accanto tesoro. Possiamo soltanto ringraziare perché non siamo soli. »

Annuisco distrattamente ripensando alla conversazione della sera prima.

 

 

E' l'una passata.

Hayley sta dormendo profondamente rannicchiata contro Nick.

Lui però non riesce a dormire. Guarda il suo petto sollevarsi e abbassarsi ritmicamente e le sue labbra dischiuse leggermente.

Sposta lo sguardo sul cellulare sul tavolo colto dal ronzio della suoneria silenziosa.

Si alza spostando delicatamente Hayley da parte, prende il cellulare e va in cucina.

« Ciao amore. » La sua voce è interrotta e distante.

« Finalmente. Sto aspettando una tua chiamata da ore. »

« Mi dispiace amore, ma non ho avuto un momento libero. » In sottofondo Nick sente chiaramente delle risate soffocate.

Un lampo di rabbia lo invade completamente. Stringe con forza il bordo del tavolo e sospira.

« Immagino. »

« Comunque non preoccuparti amore, cercherò di tornare in tempo per il matrimonio. Forse ritarderò di qualche ora. »

« Sicura? Puoi sacrificare il tuo prezioso tempo? » Le parole gli escono più dure di quanto vorrebbe, ma non riesce a farci niente.

E' deluso.

Deluso dalla situazione, dal modo in cui il rapporto va avanti.

Perché sembra che importi solo a lui?

« Beh? Perché questo tono? Sai meglio di me che il lavoro ha una sua precedenza. E anzi, lo interromperò prima per il matrimonio di tuo fratello. »

« Non sia mai che tu debba far questo! Resta quanto ti pare. »

« Perché fai così? » Sbotta esasperata dopo qualche attimo.

« Io? Sei tu che molli tutto da un giorno all'altro. »

Nick la sente respirare nervosamente. Non dice niente per qualche secondo, poi la sua voce torna a riempire il silenzio. « Se proprio la metti così, Nicholas, tornerò domani stesso. »

« Così potrai rinfacciarmi tutto? Prenditi tutto il tempo che vuoi. »

« Bene. Fai le scuse a tua madre da parte mia. »

« Senz'altro. »

« Nick... » Delta dice qualcosa ma Nick non saprà cosa. Interrompe la telefonata e spegne il cellulare.

 

In a perfect world
This could never happen
In a perfect world
You'd still be here
And it makes no sense
I could just pick up the pieces
But to you
This means nothing
Nothing at all.

 


In un mondo perfetto,

questo non potrebbe mai accadere
In un mondo perfetto,

tu saresti ancora qui
E non ha senso,

posso solo raccogliere i pezzi
Ma per te

questo non significa niente,

proprio niente.

 

{ Perfect World – Simple Plan

 

 

* perché non dobbiamo solo ricordare quegli orsi bicolori.


 





 

Saaalve :3
Vi avevo promesso che sarei tornata entro Gennaio ed eccomi :')
Avrei potuto postare prima ma sono rimasta scioUccata dalla scoperta della materia estratta nella seconda prova della maturità.
Progetto a mano.

*si spara*

Comuuunque come avrete notato c'è qualche problema con la formattazione del testo e niente, non ho voglia di stare a vedere cosa non va çç
perdonatemi çç

Mi dileguo subito che tre capitoli di costruzioni attendono le mie urla disperate :')

Un bacione e grazie per le recensioni/letture.

Ciuffo ♥

 

 

   
 
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