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Autore: OliviaP_    31/01/2013    7 recensioni
Scene di ordinaria follia nella Sala Comune di Grifondoro.
FredxHermione.
Ovviamente.

Eccolo lì.
In mano tiene un sacchetto di Pasticche Vomitose e le sta distribuendo con entusiasmo ad ignari bambini del primo anno.
Al suo posto potrebbe esserci il diavolo in persona e non farebbe nessuna differenza.
Accanto a lui, l'altrettanto impavido gemello conta i galeoni racimolati durante quel fruttuoso pomeriggio e li ripone in una piccola sacca tintinnante.
Il loro degno amico Lee Jordan completa il tutto: armato del megafono che solitamente usa per le telecronache, urla a gran voce slogan di dubbio gusto per tutta la Sala Comune, annunciando l'orario della loro prossima esibizione.
Questo è davvero troppo.
-ADESSO BASTA!-
Una figura viene verso di loro con passo stizzito ed il petto gonfio di rabbia.
L'effetto Dissennatore è immediato: il sorriso svanisce di colpo sul volto di chi ha avuto la sfortuna di trovarsi sul suo cammino.
Gli studenti sopravvissuti alla sua furia omicida si mettono comodi sulle poltrone, pronti a godersi l'ormai usuale teatrino che la vede protagonista insieme al malefico trio.
Hermione Granger non lo sa, ma da qualche settimana a questa parte il vero spettacolo è proprio lei.
Genere: Commedia, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fred, Weasley, George, e, Fred, Weasley, Hermione, Granger, Lee, Jordan | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Spettacolo in Sala Comune. 


Eccolo lì. 
Sorriso sghembo stampato in faccia e sguardo sadicamente compiaciuto che spunta da sotto una spettinata zazzera rossa. 
Al suo posto potrebbe esserci il diavolo in persona e non farebbe nessuna differenza. 
In mano tiene quello che è inconfondibilmente un sacchetto di Pasticche Vomitose e le sta distribuendo con entusiasmo ad ignari bambini del primo anno. 
Il pensiero di star infrangendo almeno una mezza dozzina di regole della scuola sembra non sfiorarlo affatto. 
Accanto a lui, l'altrettanto impavido gemello conta i galeoni racimolati durante quel fruttuoso pomeriggio e li ripone in una piccola sacca tintinnante. 
Il loro degno amico Lee Jordan completa il tutto: armato del megafono che solitamente usa per le telecronache, urla a gran voce slogan di dubbio gusto per tutta la Sala Comune, annunciando l'orario della loro prossima esibizione. 
Questo è davvero troppo. Non ci sarà una prossima esibizione, possono scommetterci. 
Una figura viene verso di loro a passo stizzito, le mani sui fianchi ed il petto gonfio di rabbia.
L'effetto Dissennatore è immediato: il sorriso svanisce di colpo sul volto di chi ha avuto la sfortuna di trovarsi sul suo cammino. 
-ADESSO BASTA!-. 
Il volume della sua voce riesce a sovrastare quello del megafono: sulla Sala Comune dei Grifondoro cala un religioso e surreale silenzio. 
Gli studenti sopravvissuti alla sua furia omicida si mettono comodi sulle poltrone, pronti a godersi l'ormai usuale teatrino che la vede protagonista insieme al malefico trio. 
Hermione Granger non lo sa, ma il vero spettacolo da qualche settimana a questa parte è proprio lei.
-Oh ciao, Hermione. Anche noi siamo felici di vederti!- la importuna uno dei gemelli.
Chissà se è Fred o George, nessuno riesce a riconoscerli... per ora
-Mi avete stufata! Ho minacciato di scrivere a vostra madre, di dirlo alla McGranitt, di farvi espellere dalla squadra di Quidditch e non è servito ad un cavolo! Continuate imperterriti a vendere queste schifezze a dei ragazzini che non hanno idea del pericolo a cui vanno incontro! Siete degli irresponsabili, degli emeriti idioti, de... -. 
L'altro gemello si avvicina con un sorriso sornione che la fa infuriare ancora di più. Il colorito di Hermione si avvicina pericolosamente a quello delle orecchie del suo fedele amico Ronald durante le interrogazioni di Piton. 
-Siamo in vena di complimenti oggi, eh? Vorrà dire che ricambierò il favore- le dice squadrandola divertito.
Il ragazzo si concede un attimo di pausa, tanto per aumentare la suspance. 
Alcune ragazzine del secondo anno non riescono a soffocare dei gridolini eccitati. 
-Sei carina quando ti arrabbi così... così carina che mi fai passare del tutto la voglia di smettere di infrangere le regole. Assurdo per una che indossa la spilla da Prefetto, non trovi?-. 
Adesso l'intera Sala Comune riesce a riconoscerlo: è Fred, senza ombra di dubbio. 
D'altronde, è solo in presenza di quel gemello che l'impeccabile Prefetto di Grifondoro perde le staffe; c'è chi giura che più di una volta abbia fatto finta di non vedere George e Lee smerciare i loro prodotti in Sala Comune, ma quando anche lui è nei paraggi il battibecco è assicurato. 
Certo, li rimprovera in gruppo, ma se deve prendersela col singolo individuo il suo bersaglio è sempre e solo Fred Weasley, guardacaso l'unico che riesce a farle imporporare le guance in quel modo quasi indecente e a privarla della facoltà di parola. 
Tutta la casa rosso-oro sa che il Prefetto-Perfetto ha una cotta per il pestifero gemello, l'unica che sembra non essersene accorta è proprio la diretta interessata... o più semplicemente, la diretta interessata non vuole ammetterlo, perchè questo rovinerebbe la sua immagine di straordinaria inflessibilità e rigore che da sempre la caratterizza. 
Chissà quando la smetterà di fingere che le piaccia quel noioso di Ron. 
Il pubblico spera presto: sono tutti davvero stufi di questo triangolo e, come se non bastasse, è dai tempi del Ballo del Ceppo che il minore dei Weasley non la fa infuriare tanto da poterci ricamare su un pettegolezzo di quelli che rimangono sulla bocca di tutti per settimane. 
-Dammi quella roba, Fred- ringhia Hermione, cercando di ignorare il rossore. 
-Ti propongo uno scambio. Io ti do le mie Pasticche se tu mi dai un bacio- avanza lui, sfoderando il suo miglior ghigno beffardo. 
La Sala Comune ammutolisce: questo sì che è un colpo di scena. 
Fred ha colto nel segno e lo sa. 
Lo capisce da come Hermione distoglie lo sguardo, da come la sua mascella si serra e le sue piccole dita prendono a torturare i bottoni del maglioncino. 
Si odono mormorii contrariati. 
Sicuramente qualcuno starà pensando che Fred Weasley sia uno stronzo e che se ne stia approfittando per farsi bello davanti agli occhi dei presenti, magari per far colpo sulla sua storica tresca Angelina Johnson. 
La verità è che a lui non importa assolutamente nulla della sua compagna di squadra, tant’è che adesso la bella moretta esce col suo gemello. 
Il vero interesse di Fred Weasley è, appunto, Hermione Granger. 
Per qualche malsano motivo, lo diverte come poche altre cose al mondo farla infuriare e sentirla sibilare improbabili paternali, 
con quei capelli che si fanno sempre più crespi ad ogni sillaba.
Gli piace osservarla mentre studia per poi arrossire indispettita non appena si accorge che lui la sta guardando, e non si tratta solo di ego maschile. 
Il punto è che Hermione è
 una provocazione continua, una che sa tenergli testa.
L’unica che sa tenergli testa. 
E una volta tanto le cose sono esattamente così come sembrano: quei due si piacciono da morire, ma nessuno ha mai osato fare davvero la prima mossa. 
Almeno, fino a stasera.
Il pubblico è in delirio: F
red sembra aver finalmente deciso di farsi avanti, ma Hermione odia sentirsi vulnerabile e al centro dell’attenzione e s’incupisce ancora di più. 
Si allontana furiosamente di qualche passo e punta la sua bacchetta sul sacchetto ancora stretto tra le dita del rosso. 
-Accio Pasticche Vomitose!-.
Fred non fa in tempo a trattenere la sua merce: questa vola dritta in mano alla ragazza, che lo guarda soddisfatta e gira sui tacchi accompagnata da un rumoroso 'oh' di delusione dei presenti. 
Qualcuno propone di lanciarle dei pomodori. 
Hermione, dopo aver fulminato il suddetto 'qualcuno', si dirige spedita verso il ritratto della Signora Grassa: anche lei le scocca uno sguardo di disappunto per averle rovinato il finale romantico. 
-Accio Hermione!-.
Un attimo e la strega si ritrova catapultata tra le braccia muscolose e possenti di Fred. 
-Vai così, Fred! Sono pronto a scattare!-.
Colin Canon si becca un silenzioso Avada Kedavra da parte di George che, aiutato da Lee, invita la folla delusa e borbottante ad andare a dormire. Lo spettacolo è finito. 
Fred gli sorride riconoscente, poi anche George sparisce nel suo dormitorio. 
Sono rimasti soli: Fred Weasley e Hermione Granger. 
-Come osi appellarmi così?- sbotta la ragazza, tentando inutilmente di liberarsi da quell’imbarazzante morsa. 
-Te l’ho detto Granger, voglio un bacio- risponde con tranquillità, avvicinandola a sé ancora di più. 
-Non puoi costringermi- ribatte piccata. Fred le sorride con aria di sfida. 
-Non ti costringerò infatti-.
Avvicina le sue labbra a quelle di Hermione, senza toccarle. 
È un misero millimetro quello che ora li separa, un respiro
Il cuore di Hermione è come impazzito: o batte così velocemente da non produrre alcun movimento, oppure non batte affatto.
Come le ali di un colibrì. 
Improvvisamente la sua testa si vuota. Non riesce più a pensare, lei, Hermione Granger, la secchiona cervelluta.
In questo momento nella sua mente c’è il vuoto totale. 
L’unica cosa che riesce a percepire è l’alito caldo di Fred sulle sue labbra. 
Sa di mentolo e tabacco, forse lui e George hanno di nuovo fumato di nascosto su in cima alla torre. 
Questo costerà almeno 10 punti a Grifondoro, urla una parte remota del suo cervello.
Ma più Fred stringe la presa e più quella vocina si affievolisce; u
n tuffo nei suoi occhi blu e tutte le difese di Hermione cedono miseramente. 
Non la costringerà: è lei che lo vuole, con ogni fibra del suo corpo. 
La distanza tra loro si annulla, e improvvisamente non ha più importanza chi dei due ha baciato chi, se lei è un Prefetto o se lui è un combinaguai di prima classe, se la Umbridge inciderà nella loro carne chissà quale orrenda punizione o se Voldemort li potrebbe uccidere da un momento all’altro. 
Quello che importa in questo momento sono solo loro due. 
Quando si staccano Fred le sorride.
Non è uno dei suoi soliti sorrisi sghembi o provocatori, è un sorriso limpido e cristallino, un sorriso felice. Hermione non crede di aver mai visto niente di più bello. 
La mano di lui va su quella di Hermione, che stringe ancora il sacchetto incriminato. 
-Non credo proprio!-. 
Lei la ritrae, imbronciata. 
-Hai avuto il tuo bacio, mi pare. I patti erano chiari, queste le tengo io! A meno che tu non voglia barattarle con un altro-. 
Un sorriso malandrino le illumina il volto. Fred l’ha già contagiata. 
-Mi sembra un ottimo affare- conferma lui. 
In un attimo si riappropria delle sue Pasticche e delle labbra di Hermione, mentre dietro di loro la Signora Grassa applaude commossa. 



********************
SPAZIO AUTRICE: 

Sinceramente, non ricordavo neppure di averla scritta... era nascosta tra le millemila cartelle del mio pc e siccome mi ha strappato una risata, ho deciso di postarla. 

Enjoy :)

Olivia
  
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