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Autore: Welt    31/01/2013    4 recensioni
-Donghae esci da quella maledetta porta e giuro che non avrai un migliore amico dopo!- Disse urlando mentre sentiva con chiarezza il cuore del suo migliore amico creparsi ancora ed il suo fare altrettanto. Sapeva che sarebbe andato da lei, nonostante gli avesse implorato di stare lì e di vedersi un film con lui.
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Donghae, Eunhyuk, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inutile mentire, mi sono lasciata prendere la mano e mi ritrovo ancora qui.
Non so ancora se riuscirò a continuarla oppure se presa da una crisi cancellerò tutto.
Probabile.
Non so se rimarrà sempre giallo il rating, non penso di essere brava a descrivere certe scene, ma forse potrebbe starci bene nella storia, non lo sò ancora.
Spero che la leggiate, che commentiate e che mi diate più pareri possibili, sia positivi che negativi.
A presto, spero.
w.

Saying it is hard.



 

1 capitolo.

 

-Donghae esci da quella maledetta porta e giuro che non avrai un migliore amico dopo!- Disse urlando mentre sentiva con chiarezza il cuore del suo migliore amico creparsi ancora ed il suo fare altrettanto. Sapeva che sarebbe andato da lei, nonostante gli avesse implorato di stare lì e di vedersi un film con lui. Ma da quando l’aveva conosciuta quella tipa il biondo avevo preso sempre un peso minore nelle sue giornate, fino a scomparire del tutto. Erano due persone, si con una sintonia fin troppo evidente, ma che non si parlavano anche per interi giorni ormai. Le lacrime iniziarono a rigargli il viso quando la porta sbatté pesantemente e sentii una mano amica posarsi sulla spalla per consolarlo.
 
-Ragazzi, ragazzi venite qui che vi presento Miyon- La voce di Donghae era allegra e spensierata come sempre mentre cercava in qualche modo di chiamare tutti i suoi più cari amici nel salotto per presentare quella magnifica ragazza che ormai era diventata la sua fidanzata. Era bella, di una bellezza che poteva far invidia a chiunque. Quella fu la prima cosa che notò Eunhyuk quando la vide per la prima volta. Rimase sconvolto però di non saperne nulla e la cosa lo ferì forse troppo. Provò una strana sensazione alla bocca dello stomaco, era convinto fosse gelosia. Tutti i membri del gruppo furono accoglienti e simpatici nei suoi confronti cercando di metterla a proprio agio, tranne il ballerino che senza neanche presentarsi se ne andò nella sala prove ad esercitarsi nella coreografia del nuovo singolo dei Super Junior M. Mentre ballava continuava a pensare al perché fosse stato tenuto all’oscuro di quella relazione per tutto quel tempo. Perché non si era confidato con lui? Che non si fidasse abbastanza del suo migliore amico?
Donghae dovette rendersi conto della freddezza dell’amico perché appena ne ebbe la possibilità rinfacciò tutto al suo migliore amico, rompendo ancora di più quel legame indissolubile che li legava. Una scusa la sua in realtà per giustificare a se stesso il loro già incrinato rapporto.
 
La voce dolce di Siwon che cercava in qualche modo di consolare il pianto irrefrenabile di uno dei suoi migliori amici, portò alla realtà un Eunhyuk perso in ricordi spiacevoli delle loro prime e intense litigate e di serate passate a piangere. La verità era che Siwon se l’aspettava che si sarebbe creata prima o poi una situazione del genere e che quei due, che erano le persone più unite che lui avesse mai visto, sarebbero esplosi creando solo dolore e distruzione per entrambi ed intorno a loro. Perché era innegabile che per quanto i restanti membri del gruppo non volessero mettersi in mezzo erano preoccupati soprattutto della salute del biondino.   
Sapevano bene quando le cose avessero iniziato a crollare e a non fermarsi più, eppure non riuscivano a giustificare il moro per il suo comportamento, infondo che motivo aveva avuto per nascondere tutto al suo migliore amico? Loro si erano sempre detti tutto ed erano sempre stati così legati che facevano invidia a chiunque. Il sospiro stanco del biondino fece capire a Siwon quanto infondo quest’ultimo soffrisse esageratamente e quanto quella situazione sarebbe solo e sempre degenerata fino a quando non avrebbe toccato il fondo.
- Dovresti parlargliene…- Lo sguardo che si prese però non sembrava tanto concorde. - Di cosa dovrei parlargli? Che sono il suo migliore amico ed ormai non parlo con lui, senza litigare da almeno due mesi?- Si, lui aveva tenuto i conti di quanto tempo non passavano una serata a ridere e scherzare come i vecchi tempi e quel numero gli faceva solamente più male di quanto potesse immaginare. -Magari dovresti parlargli del tuo amore.- Questa volta lo sguardo che si meritò fu ancora più inquietante e furioso, che quasi si spaventò lui stesso di quanto odio potesse emanare.
-Io non lo amo, hai capito?- Non più, avrebbe dovuto aggiungere mentendo ancora spudoratamente a se stesso, ma non lo fece. Il tono era furioso quasi quanto il suo sguardo e quando se ne andò in malo modo Siwon non fece niente per fermarlo. Non riusciva a fare più niente ormai per evitare quel declino, se ci fosse stato il loro amato leader tutto si sarebbe risolto con più facilità, forse.
 

In un altro luogo…

 
Le mani di Donghae vagavano sul corpo della sua ragazza con un desiderio sempre crescente, ormai la loro relazione poteva definirsi completa. Si amavano e facevano tutto quello che una coppia normale facesse. Poi l’aveva presentata alla sua famiglia, ai suoi fratelli.
Eppure quella sera lui era distratto dalle parole del suo migliore amico, sempre se potesse ancora definirlo tale. Aveva sentito nel suo tono quanta disperazione c’era, ma loro due si erano allontanati, da quando aveva trattato male la sua ragazza. Non sapeva neanche lui perché non gliene avesse parlato, ma le cose erano diventate così intense nel giro di così poco tempo che neanche si era reso conto di averla portata a casa a farle conoscere tutti quanti, senza averne parlato prima con lui. Forse l’aveva fatto per non ferirlo anche se poi non sapeva dirlo davvero. In realtà i due si erano allontanati da molto prima, anche se fingevano di non sapere il motivo. Un gemito roco uscì dalle sue labbra quanto lei iniziò a toccarlo con insistenza baciandolo sul collo lasciandogli dei segni che sicuramente non sarebbero passati inosservati a quegli occhi tanto attenti del suo migliore amico. Si desideravano così tanto quei due, o almeno lei desiderava lui come non mai, adesso, forse, lui desiderava chiarire con quella testa bionda con quel taglio a funghetto. Si spinse dentro di lei con maggiore enfasi come se volesse dimenticare i suoi pensieri ormai sempre più sconclusionati che si rese conto di aver raggiunto l’apice del piacere solamente quando si sentì spossato. Si accoccolò con lei sotto le coperte e si addormentarono insieme così, non aveva intenzione di tornare a casa quel giorno, sapeva che tutti avevano sentito la loro litigata e non aveva voglia di dare spiegazioni o di vedere sguardi indagatori su di lui. Non voleva essere giudicato, perché sapeva che anche senza cattiveria loro l’avrebbero giudicato. Era pur sempre colpa sua se Eunhyuk si era spento.
  
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