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Autore: AyuTsukimiya    22/08/2007    8 recensioni
Sola, sotto la pioggia...
Solo dopo lo scontro...
Se due anime si ritrovassero nello stesso posto, avvolto dalla pioggia..., se due anime apaprentemente sole trovassero l'una nell'altra ciò che in tutta la loro vita non avevano mai trovato? (SasuHina)
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hinata Hyuuga, Sasuke Uchiha
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La pioggia fuori cadeva


Goccia dopo goccia riempiendo d’acqua la terra arida


Non voleva tornare indietro, dagli altri, voleva stare un po’ per conto suo


“Questa è una giornata come tante, una giornata ordinaria…”

Ripensava ai giorni passati, nulla era cambiato…e lui non si accorgeva nemmeno della sua presenza.

Ripensò a ciò che era successo nell’arco di quel solo attimo


Il gruppo di Naruto aveva finalmente trovato le tracce per arrivare a Sasuke

Nello stesso momento, mentre si stavano dividendo tutti, lei era rimasta sola

Sola come gli altri…

No lei era molto più sola degli altri


Il suo cuore batteva lentamente, al pensiero di Naruto-kun


Strinse a sé la mano dove c’era il cuore e iniziò a piangere

-è inutile qualsiasi cosa io faccia non c’è propri verso che lui mi veda almeno…-

era intrisa di disperazione, fin da piccola non era mai riuscita a farsi amare davvero da coloro che amava lei

-prima mio padre, poi mia sorella e ora…lui-


Intrisi gli occhi di lacrime

Impregnato il cuore di dolore

Arido di quell’amore


E il corpo lievemente si lascia andare a questa debolezza

“non sempre è facile ottenere la felicità…”una volta Kurenai le aveva detto queste parole


Pioveva

Cadevano gocce deboli e piccole

E si era riparata sotto a degli alberi



Lui era là…

Ed era giunto al limite, dopo l’ultimo scontro, il suo corpo sentiva che non ce l’avrebbe fatta

Eppure non voleva lasciarsi andare così

-non m’importa nulla maledizione!-


Era strano vederlo così ma per la prima volta sentì gli occhi che si stavano riempiendo di lacrime?

-lacrime maledette-

Non erano lacrime, era pioggia


Pur di non farsi scoprire subito da Naruto, era finito in un combattimento arduo nel quale aveva quasi perso la vita. Contro quel nemico così forte, così nettamente superiore a lui…

Se lo ricordava ancora, quel momento nel quale gli occhi di loro e i suoi si erano incrociati

Provava odio rancore rabbia, e anche negli occhi di loro vedeva queste emozioni, o forse…se le era solo immaginate?

E aveva visto anche quegli occhi cosi chiari e limpidi…che avevano da attrarlo in quel modo?

La ragazza era una Hyuuga, e con lei non ci aveva nemmeno mai parlato in vita sua…


“La solitudine mi pervade”

“mi sento come se non avessi più nulla….gettare il mio amore al vento…non ho ottenuto nulla, eppure…mi sento sola…non ho niente per me…perché non riesco ad essere più sicura? Perché!”

“perché gli altri ottengono tutto ciò che vogliono e io no?...Madre…non ti ho mai cercata ma…dimmi se tu al mio posto non ti sentiresti così distrutta…”

A casa sua non era mai stata considerata, eppure più lei si impegnava più loro la ignoravano…



Sasuke voleva trovare un riparo ma dove?

C’erano soltanto alberi, ma dato che la pioggia continuava non aveva voglia di pensare ad altro, un riparo, qualsiasi, sarebbe andato benissimo.



E poi d’un tratto pervasa da quei pensieri lo vide…

Riconobbe quegli occhi, quegli occhi corvini, nei quali si era imbattuta qualche tempo prima

“q-quello..è…”

Si rintanò dentro l’incavo dell’albero, quasi voleva evitarlo

“perché…lo sto evitando?”si domandò imbarazzata



“questo andrà bene” si trascinò un po’ dentro era arrivato

Si distese contro il tronco

Ma poi si accorse, percepì la presenza di qualcuno


Dalla parte opposta lo sguardo e quegli occhi così chiari, rieccoli di nuovo.

Limpidi come la luna, chiari come la luce del mattino.


-Hina-Ta?-disse lui, che stava già preparando nei suoi occhi lo sharingan, ma che spense subito nel riconoscerla


-Uchiha…Sasuke?-


Disse lei trattenendosi più contro la concavità dell’albero


Quanto non era strano sentirsi pronunciare i loro nomi…non lo avevano mai fatto in vita loro.


-scusa- disse lui e stava per rialzarsi per andarsene, anche se…sia il suo corpo sia la sua mente non avrebbero voluto allontanarsi da lì…da quegli occhi…

ed era troppo ferito per andarsene ma lei lo fermò dal suo intento prima ancora che lui potesse pensarlo.


-aspetta- disse lei


Si avvicinò a lui


La sua mano lievemente toccò la ferita del suo petto

-è…grave…, devo aiutarti-


Lui non disse nulla e la guardò sorpreso, mai si sarebbe immaginato di ritrovarsi ferito e in compagnia di quella ragazza.


-se ciò che ti preoccupa è che io avvisi gli altri non temere….ci siamo separati…e…-

ma non continuò la frase perché lui disse

-non importa-


lei arrossì lievemente


Le ferite erano gravi, così decise di strapparsi dei pezzi di vestiti per creare delle fasce

-m-mi spiace non ho trovato altro…-

ammise lei, timida


lui era sorpreso di come lei si stesse preoccupando per lui, ma ciò che lo sorprese di più…furono i suoi occhi, li ricordava così limpidi…eppure ora…nascondevano il rossore di un lungo pianto…


mentre lo fasciava si imbarazzò, nello sfiorare le braccia e il petto di lui

non era mai stata da sola con un ragazzo…in quel modo.


Aveva quasi finito, e….improvvisamente si fermò


Il suo sguardo, e i suoi occhi si incrociarono


Pochi millimetri li dividevano, poteva sentire il suo respiro sul suo corpo

“cos’è questa sensazione?”ammise lui


lei voleva distogliere lo sguardo ma non ci riusciva…quegli occhi penetranti la fermavano dal farlo, e anche se avesse voluto, qualcosa le impediva anche solo di interrompere quel momento prezioso.


lei in ginocchio davanti a lui

lui seduto davanti a lei


-h-hai bisogno di un po d’acqua per le tue ferite…-disse lei con voce flebile, sussurrata


Abbassò lo sguardo per un attimo e si allontanò di poco, andò a raccogliere dal cappuccio della sua divisa un po d’acqua dalla pioggia che cadeva.


Lui era rimasto a guardarla, il suo cuore aveva smesso di battere nello stesso momento in cui si erano fermati a guardarsi e….per la prima volta sentiva un impulso….crescere dentro di lui e corroderlo…il suo impulso, quell’impulso, che aveva solo per l’odio per il fratello, eppure ora…era un impulso così diverso…ma che lo corrodeva dentro.


“maledizione a me…perché non sono così anche con Naruto?!” raccolse la pioggia, e mista alle sue poche lacrime, che si vide bene di asciugarsi in fretta, ritornò dall’Uchiha


-spero vada bene- disse


si strappò un altro piccolo pezzo della sua divisa con i denti, lo imbeve d’acqua e si avvicinò all’Uchiha per medicarlo


Sasuke avrebbe voluto dirle che non ce n’era bisogno, che poteva fare da sé, che poteva medicarsi da solo come lo diceva a qualunque persona si preoccupasse per lui…eppure…perché non riusciva?dalla sua bocca non uscivano altro che: grazie…


-di cosa?- disse lei sorridendogli


vide quel sorriso…perché gli sembrava così triste in realtà?


Finì di medicarlo, anche se ogni volta che il corpo di lei era a un passo dal suo, quanto non resisteva a voleva abbracciare…cingere… era forse impazzito? Che razza di pensieri gli pervadevano la mente in un momento come quello?


Poi per qualche istante, dopo che lei si sedette non troppo lontana da lui, ma potevano guardarsi di fronte, la vedeva cosi vicina eppure…così lontana.


Non sapeva cosa dirgli, era ancora un po imbarazzata

-ti ringrazio -disse lui dopo che lei aveva finito di medicarlo

accennò un sorriso compiaciuto

-piuttosto, come…te le sei fatte?-

-niente…un duro scontro…-

non aveva voglia di parlare di quello scontro, e tutto d’un tratto chiese

-come mai piangevi?-

“perché lo aveva detto?”

La ragazza rimase spiazzata

-n-non stavo piangendo ti sbagli…-disse lei abbassando gli occhi dal suo sguardo cosi penetrante

Era la prima volta però che qualcuno riusciva a capirla in quel modo, dopotutto difficilmente la gente si preoccupava per lei.


Lampi in lontananza, stava per arrivare un bruttissimo temporale.


E stavolta fu lei a porre una domanda che non credeva avrebbe mai posto

-perché…le persone che amiamo ci feriscono così tanto?...-chiese lei


Sasuke alzò lo sguardo

-se lo sapessi…di sicuro avrei gia affrontato mio fratello- la guardò intensamente


-perchè più ci impegniamo per migliorare e più si ottengono solo sconfitte?- si guardò le mani e stavolta le sentiva di nuovo le lacrime, però le ricacciò indietro


la guardava, quanto non era bella?...


D’un tratto un tuono potente e un fulmine


A quel fortissimo rumore, Hinata spaventata tappandosi le orecchie e tentò di rannicchiarsi a sé stessa


lui la guardò


lei aveva gli occhi colmi di lacrime


si avvicinò a lei


lei sentì d’un tratto il corpo caldo di qualcuno alla sua destra


-cosi non ti sentirai sola…magari avrai meno paura-

disse lui


lei lo guardò…accennò a un sorriso, poi un altro forte tuono

la ragazza si appoggiò al ragazzo, spaventata

-N-Narutokun- sussurrò lei spaventata


a queste parole Sasuke restò davvero di stucco


-non voglio essere debole…devo essere forte per te…-continuava a dire sottovoce tenendosi le orecchie tappate


Sasuke sentiva crescere dentro di lui un sentimento…ma no capiva quale fosse, sentiva solo che avrebbe odiato Naruto in quel momento se fosse stato li

Perchè era Naruto?dopotutto era li lui, non bastava?


Il temporale si calmò per qualche attimo

-come mai hai detto il nome di Naruto prima?- disse lui guardando davanti a sé senza guardarla


lei arrossì lievemente…

sorrise

-N-Narutokun…è la persona che mi ha dato coraggio in molte occasioni…, anche quando pensavo di non valere più nulla per la mia famiglia…o per gli altri,è stato lui a infondermi coraggio…io lo ammiro moltissimo lo stimo e….-

Sasuke ebbe il terrore nel cuore, guardandola, stava per dire…

cosa? Cos’è che lo spaventava?

-tu…non hai mai avuto…qualcuno che ti infondeva coraggio?-chiese lei

Sasuke a queste parole rispose in modo quasi arrabbiato, già la collera lo invadeva per prima

-si…ma colui che credevo potesse essere per me fonte di insegnamento e di bene….ha ucciso tutto ciò che avevo….-strinse i pugni

lei si sentì triste…..pose delicatamente una sua mano sul pugno di lui

-m-mi dispiace….-

e lui … la vide, di nuovo, stavolta in una luce differente…la vide con vestiti tutti tagliati, rivelare la sua pelle candida, cosi chiara…

e quel suo sguardo, rivolto davanti a sé…quei capelli…così lisci…

-perché…-

disse lui

lei lo guardò

-perché hai detto il nome di Naruto prima?-

lei non rispose perchè lui subito disse

-io sono qui con te…non ti basta?-

era sempre piu serio in volto e i suoi occhi la fissavano, cosi pieno di un sentimento così nuovo e strano, cosi carico e forte…

lei non riusciva a resistere a quello sguardo, rossa in viso, eppure la verità era quella…lei amava Naruto….era davvero così?

-i-io lo a…-

ma non finì la frase, aveva indugiato molto.

lui la guardò, con uno sguardo talmente strano

e in quel momento un altro fulmine, fece tremar il tronco, nella parte dove stava Hinata

e lui per proteggerla aveva tentato di spostarla.


Poi tutto si fermo.

Per un attimo

Lei aprì leggermente gli occhi

Lui anche…

Lui aveva le braccia sopra al corpo di lei

Lei era sotto di lui

Il suo cuore batteva all’impazzata, e…

-perché- disse lui

la vedeva, cosi candida cosi bella…il suo seno…cosi bello e perfetto…i suoi occhi, e il suo sguardo cosi imbarazzato…stava forse impazzendo per lei? O…di lei?

-perché devi pensare a quel Naruto?...ci sono io, qui ora per te!-

lei no sapeva cosa rispondere…era totalmente in imbarazzo ma soprattutto…sorpresa dall’impeto di quel ragazzo

-S-Sasuke…-disse

-perchè tu con quel tuo fare dolce e gentile mi rendi cosi?....io credo di impazzire per te….Hinata-

si avvicinò al suo viso e la baciò con passione

mentre i loro corpi erano uno sopra l’altro, lei si voleva divincolare da quel bacio, non lo voleva….eppure…perché non opponeva resistenza?

fermò le braccia di lei

sentiva il suo contatto, fremeva di desiderio, la voleva la desiderava

-anf- un gemito della Hyuuga

si fermò per un istante durante il quale

la vide… piangere…?

si accorse di ciò che stava facendo, di cosa stava per farle…

-Naruto non potrà mai amarti…- ma non potè dire altro

lei si liberò dalla sua presa, lo guardò


Uno sguardo

Tagliente

Come una lama di ghiaccio

I suoi occhi cosi impregnati…d’odio?rabbia?


Tutto ciò lasciò Sasuke ancora più distrutto più di quanto lo scontro non lo avesse lasciato


Tutto ciò, lo corrodeva dentro, il suo respiro spezzato si accorse di cosa voleva…di cosa aveva appena tentato di farle.


Lei uscì corse via, lontana da quell’incubo, lontana da quell’albero…lontana da lui


“c-che cosa stava succedendo?!”si tenne le mani

gli occhi intrisi dalle lacrime

“perché lo ha fatto?eppure….perchè non riuscivo a resistergli?”


Lontana, era andata lontana correndo

Non pioveva quasi piu ora….

Poi si accorse di qualcuno, che era li

“Naruto-kun?” si sorprese nel vederlo con Sakura…


-Hinata!- ammise Naruto

-ciao- disse Sakura


Eppure…lei lentamente si allontanava, aveva paura…lei ora…non voleva più stare con loro

-che succede cosa ti sei fatta?- chiesero vedendo il suo vestito malridotto

quasi come un gesto spontaneo si coprì in modo così imbarazzato, il suo corpo, quasi a voler nascondere il vero motivo di ciò che aveva fatto.

si accorse di quanto i suoi vestiti erano ridotti, ogni piccolo taglio, era stato usato per lui


Per curarlo, da quelle ferite

Per alleviare il suo dolore

Per aiutarlo

Per attenuarlo

Per…


Perché… lo amava?

Naruto le pose una mano sulla fronte per sentire se avesse la febbre

E lei…perché non ritraeva lo sguardo imbarazzata?perchè non riusciva ad arrossire a svenire o a cadere?

Perché ora che finalmente Naruto le si era avvicinato non provava più alcunché?

Si allontanò da lui, dalla mano di lui sulla sua fronte, una mano calda eppure…così fredda, rispetto al tocco dell’Uchiha…così avventato ma così caldo e passionale…


E lo aveva lasciato solo, se n’era andata incapace di poter far altro…aveva paura di essere usata soltanto, di nuovo…

-Hinata?-

Sakura la chiamò

lei la guardò

per un breve attimo la rabbia le pervase l’animo

Quella ragazza che aveva rubato il cuore di Naruto e che…aveva paura ora potesse raggiungere il cuore dell’Uchiha che tanto bramava da sempre..

Lei con i suoi modi di fare così schietti e coraggiosi

Come poteva lei Hinata competere con lei?timida impacciata …gentile dolce…ma cosi ingenua…cosi triste…così sola.



Se ne andò via scappò

“non era mai servita a niente e a nessuno…”

la pioggia ritornava a cadere

Era come e il suo cuore fosse avvolto da quella pioggia…

Il suo cuore…piangeva


E ad ogni passo, sentiva il peso della sua vita, del suo dolore

“dove poteva andare ora?”

Ma soprattutto…chi la voleva davvero?

Sola…non c’era altro modo per descriverla

E nemmeno le calde lacrime miste a quella pioggia la liberavano da quel dolore…


era rimasto in quel tronco a chiedersi quanto fosse stato stupido…

-perchè diavolo l’ho fatto?-sussurrò…


Si era persa

Non sapeva in che direzione andare

pose delicate le dita sulle sue labbra, li dove era stata baciata dall’Uchiha

“Sakura….potrebbe avere Sasuke?”

fu questa la sua ultima considerazione…quella che la lasciò così stupita.

Si guardò le mani e guardando poi nel vuoto iniziò a piangere a dirotto come mai prima d’ora

Rabbia rassegnazione delusione amarezza.

Le lacrime quasi le sfiguravano il dolce viso

-ho paura…se Sasuke la ricambiasse? Se Sakura amasse Naruto…sarebbe tutto più facile-

e fu questo ciò che le fece spalancare gli occhi

ora ricordava, quante volte aveva pensato al fatto che anche lui si sentiva solo e…quando aveva incrociato il suo sguardo quella volta. Quegli occhi scuri, queli capelli altrettanto scuri e quel viso che celava una grande sofferenza.

“chissà quanto deve sentirsi solo…vorrei tanto potergli essere vicina…”

quei pensieri erano suoi!

Di nessun’altra

Si malediceva aveva paura

“Naruto non potrà mai amarti”

Queste parole riecheggiavano come un eco lontano…

SI accorse finalmente di ciò che provava

Nascosta dietro a quella sua maschera di debolezza, e perché diceva di amare Naruto quando invece…ciò che desiderava era poter ritornare tra quelle calde braccia, là…in quell’albero?

Ma l’aveva rifiutato lei quell’amore…

Dopotutto anche se fosse tornata indietro, lui non l’avrebbe piu voluta…se n’era andata via così…odiandolo…per quale motivo?Dopotutto…lei non lo odiava…lei…

Lo amava


La tua dolcezza la tua ingenuità la tua gentilezza

È perché sei un angelo, è perchè sei diversa dalle altre ragazze

Perché tu vali, perché tu sei speciale

Tutto ciò Sasuke lo pensava davvero, non si ricordò nemmeno più da quanto…

La vedeva allenarsi, la vedeva lottare, non la vedeva mai essere superba, o acida, cattiva o egoista

Per questo sentiva di volerla accanto, per questo la voleva, per questo la desiderava.

Come aveva fatto prima di allora a non volerla?

Si ricordò di com’era, sotto quell’albero, la sua pelle il suo seno…il suo sguardo il suo corpo

E sensazioni nuove, le sentiva le percepiva dentro di lui…


Sei come la pioggia nel mio cuore

Sono Rotto

Spaccato

Il mio cuore Non più sigillato, tu sciolsi il mio sigillo...


E in queste notti buie dimmi…dove sei?


Aveva ritrovato la strada, era arrivata dove c’era quel tronco d’albero sconnesso.

Vide nella cavità all’interno..

“nessuno…”

si sentì le gambe vacillare, e quasi con un sorriso amaro disse

-dovevo aspettarmelo…però…volevo solo…chiedergli scusa…-


Il cuore trafitto, la rassegnazione

Così come l’aveva fatta inebriare per quell’istante, ora la faceva dannare nel suo dolore.

Un ennesimo vuoto nel suo cuore…

Un ennesimo fallimento…


Non si accorse nemmeno di un ramo li vicino a lei…cosi robusto…ma così esile…che piano piano lasciava l’albero stesso per cadere nel vuoto a terra, addosso a lei


Il vuoto, era questo quello che aveva nel cuore

pioggia…vuoto, era bastata quella sensazione, quello sguardo, quel suo modo, e lei aveva capito

Se n’era andata per paura di essere ingannata di nuovo eppure…quegli occhi, sinceri…se solo l’avesse capito prima

Se solo…


D’un tratto, ecco, l’eco…un sonoro crack, e il ramo…

Si staccò

Non lo vide…o forse…non voleva vederlo

Attimi secondi

“forse…è meglio così…”


Ma ecco arrivare un’ombra


Tutto in un momento


Il ramo cadde, lontano


Lei si sentì sospinta via da una figura che l’aveva salvata appena in tempo


La figura…

quegli occhi…color corvino, e quei capelli…

Quanto non avrebbe desiderato nessun’altro all’infuori di lui in quel momento?

Venne appagato quell’incolmabile desiderio

Lui la guardò, di nuovo; le sorrideva come per dirle che cosa avesse avuto intenzione di fare

Lei d’impulso…pianse

Lui con un gesto gentile della mano, sfiorò quelle lacrime, asciugandogliele piano

E piano, lei si fermava, sentiva il suo cuore gemere dalla passione

Ma nello stesso tempo restava immobile…desiderosa di lui, di tutto ciò che portava il nome di Sasuke


Anche se pioveva nuovamente

Anche se il suo cuore sembrava piangere

Voleva soltanto lui in quel momento

-i-io…scusami…-disse soltanto la timida Hyuuga, con la voce rotta nel silenzio della pioggia


Non fece altro che sorridere, mentre piangeva


Per poi sentirsi appagata, dal sincero sorriso di lui.


Spalancò gli occhi, e un calore immenso le pervadeva il cuore e il corpo

Aveva capito


Ciò che cercava, ciò che desiderava

L’aveva trovato


E questo valeva per entrambi


Un debole sussurro

Un Ti amo, dolce e lieve

Timido e speciale come solo lei poteva dirlo

E lui…dalle sue labbra il suo nome

-Hinata-

Sentire il suo nome, l’eco del suo nome

Rimbombava nelle orecchie, come una melodia della quale non si può fare a meno.


La mano di lui sulla guancia di lei

Arrivare fino al collo, fino ai lineamenti del suo dolce seno


Tratteneva il fiato


A poco a poco lui avvicinò le sue labbra a quelle di lei

Baciandola

Stavolta non in quel modo brusco, quasi “cruento” di prima

No

Questo era un bacio passionale dolce, era carico di un amore che entrambi non avevano mai provato prima


Le loro lingue si assaporarono, piano.

E piano, lei si appoggiò a lui, bisognosa di quel corpo, bisognosa di quello sguardo, bisognosa del suo tocco.


Si ritrovarono dolcemente nella stessa posizione di allora, come dentro a quell’albero

Stavolta sui volti di entrambi velava un sorriso

Lei con le sue gote arrossate, con lo sguardo colmo di felicità

Lui con il cuore per la prima volta sgombro da altri pensieri

Solo lui

Solo lei

In quel momento era solo un tutt’uno con lei

Così come lo era lei

Lentamente le sfilò, quei pochi indumenti che la coprivano ancora

Coprivano quel corpo ancora inviolato

E lei…la pelle candida, bianca…


Un leggero sussurro

Un leggero gesto


Il cuore chiedeva di essere assetato

Il corpo chiedeva di essere assetato


Anche lui a poco a poco aveva tolto i suoi indumenti, posandoli piano

Tolte le fasce, il suo corpo anche se pieno di graffi…era così bello…

Lei aveva paura a fargli male, sfiorando appena quel torace pieno di graffi

Quasi con un gesto sicuro, pose la mano di lei sul suo torace

“non aveva paura, non mi faresti mai male…”

la sua mano scivolò dalla pancia, fino a su a salire al suo seno…

il suo cuore sussultò a quel tocco

le sue dita lente, abbassavano, quasi timide impacciate…quasi a dire: è la prima volta, ciò che rimaneva degli indumenti di lui

si sentiva libera protetta sicura felice

sentiva di poter essere finalmente felice con quella ragazza, provava una gioia indescrivibile nel fare l’amore con lei


ed ecco…che si ritrovarono completamente soli, senza piu indumenti…

solo lui

solo lei

mentre a poco a poco il corpo di entrambi veniva violato da qeull’unico gesto gentile

pieno d’amore

carico di passione


un sussulto nel cuore

un battito d’ali


erano finalmente uniti


il suo sguardo non vedeva altri che lui, i suoi capelli i suoi occhi il suo corpo…

il suo movimento cosi dolce, ma anche cosi deciso, non voleva altri che lei, e solo lei


perché per la prima volta capiva di essere finalmente amata

perché per la prima volta capiva finalmente di stare amando davvero


non era piu sola

non mentiva piu al suo cuore


Si avvicinò piano piano al suo bianco collo, succhiando con bramosia

Lei soffoco i gemiti di piacere


Lacrime scendevano…miste al sangue

Sangue delle ferite di lui

Lacrime dagli occhi di lei


Si mescolavano, rendendoli una cosa unica

Un unico desiderio

Un unico corpo


-piangi?-chiese lui

-per la felicità- sorrise lei piangendo

lo strinse dolcemente ma con impeto, quasi avesse paura che potesse andarsene via da lei


un’altra carezza

un’altra mano che scivolava lungo i pettorali di lui

lungo i fianchi di lei

lungo le candide cosce

lungo il torace


e a poco a poco, mentre un leggero sole faceva capolino

lei iniziò a sentir le forze mancarle, e a poco a poco seguita dal suo cuore, trovò conforto tra le sue braccia, addormentandosi piano

aveva paura…che lui la lasciasse

ma dopo aver indugiato, il suo sguardo, protettivo e allo stesso tempo cosi deciso, l’avevano fatta desistere dal suo lugubre pensiero.

-mai…-sussurrava lui lentamente alle sue labbra –non ti lascerò…mai-


lunghe interminabili carezze ai suoi capelli, al suo seno, a lei sola

la strinse forte a sé…e anche lui preso dalla stanchezza si addormentò


Solo quel luogo, vedeva con occhi sinceri, quell’amore, velato dal resto del mondo


E mentre i loro respiri tornavano normali, non più accelerati dall’impeto di quel gesto, i loro corpi avvolti da quel fascio di luce che li illuminava…

Due angeli, due piccoli angeli, ai quali erano state proibite troppe cose


Era un nuovo giorno, per entrambi, e finalmente qualcosa era cambiato.

Avevano finalmente trovato un motivo per continuare a vivere.



Questa è una giornata come tante, una giornata ordinaria…


Lascia indietro l’insicurezza, pensa a te, pensa a ciò che vuoi


Le tenebre mi erodono il cuore, sento il mio impulso verso di te, sono eroso da questo impulso


Guardami negli occhi e trattieni il respiro, guarda attraverso I miei occhi



Non vuoi lanciare il tuo amore attorno? Senti come vibro al solo pensarti?



Cosa voglio nel mondo, oltre poterti avere, fremo di desiderio per te, ti bramo, è la passione


Non vorresti anche tu questo amore? Tra noi è giusto che sia così?


Non ti lascerò cadere


Per nessuna ragione al mondo non ti faro soffrire


questo è l’inizio del tuo nuovo giorno, del nostro nuovo giorno


Non vivere solo coi sogni del tuo passato…


Sii tutta per me, è ciò che vorrei



Amamai, come ti sto amando io ora


sento la passione per te crescere


Non voglio che tu soffra


Non permetterò che tu cada…



Non lo permetterò


Amami


amami soltanto come solo tu sai fare.












Ebbene nemmeno ho finito l’altra ff e sono gia qui a scriverne un’altra, questa è una oneshot^^(ero indecissima sul Rating da scegliere, spero che vada bene quello che ho scelto ç_ç).

Non mi capita spesso di scrivere ff “spinte” ma penso che questa non lo sia nemmeno tanto, però devo dire che mi è piaciuta un sacco scriverla.

(l’ho scritta col sottofondo Kizuna, dell’anime di fate stay night, mi ha dato ispirazione, è un theme triste ma allo stesso tempo dolce, nel quale vedo benissimo l’atmosfera di questa storia)

Spero vi sia piaciuta^^
Soprattutto ringrazio darkangel92, perché leggendo la sua ff ho trovato ispirazione per concludere la mia >*< se vi capita leggetela la sua ff, è molto bella^^

Ora tolgo il disturbo, torno di nuovo a crogiolarmi nella disperazione del perché nel manga non ci sia nemmeno un accenno a questa splendida coppia

(e fu uccisa dalle fans di NaruSaku NaruHina e Narusasu)

W SASUHINA^^

Spero davvero di poterne scrivere altre, è una coppia stupenda…

  
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