Davanti alla morte – Tramonto d’una vita

 

Un ragazzo nella sua divisa da Quidditch verde e argentata sorride mentre mostra fiero all’obiettivo della macchina fotografica il suo nuovo manico di scopa. Ha diciassette anni, grandi occhi grigi che paiono nubi che promettono pioggia, capelli biondi e lisci su cui il sole riflette i propri raggi e un sorriso che non è da tutti i giorni vedere su quelle stesse labbra.
Draco Lucius Malfoy.
Così recita la lapide in marmo rosa posta sopra la pietra tombale che cela il corpo del giovane defunto.
Una giovane donna è ferma davanti alla tomba. Ha gli occhi nascosti da grandi occhiali da sole scuri, indossa un cappotto in lana e sul capo a proteggerla c’è una pesante cuffia.  Sta lì mentre il sole tramonta e la investe coi suoi raggi che lenti spariscono dietro il monte ai cui piedi il cimitero monumentale di West Histon Church si estende in tutta la sua inquietudine.
Solo un attento osservatore potrebbe notare che da quel garbuglio di pesanti  indumenti fuggivano ribelli ciocche di capelli castani.
Hermione Jane Granger.
“Ti odio, Dio solo sa quanto ti odio” ripeteva Hermione fissando la lapide. “Ti odio perché siamo nati divisi dal sangue, ti odio perché mi sono innamorata di te quando avrei dovuto provare solo ribrezzo nei tuoi confronti. Dimmi, Draco quanto stai ridendo di me adesso che tu non ci sei più ed io sono sola a combattere il mio dolore? Ti ho ucciso, eppure ti amavo.  Ti ho dato me stessa, ho tradito i miei amici. Ed in qualche modo tu sei sempre riuscito a farmi dimenticare di me stessa, di ciò che ero, ciò che sono. Ma il tuo sguardo quando mentivi davanti agli altri era sempre lo stesso freddo e glaciale. Mi dicevi che mi amavi ed io volevo – dovevo – crederti. Sai perché?- Strinse la mano sul bordo della lapide  sino a vedere la nocche sbiancare e le ossa scricchiolare in maniera sinistra – Perché sei una delle poche cose che mi ha ricordato chi fossi. E poi ti ho ammazzato con la mia stessa bacchetta. Se quello fosse amore non so dirtelo,  ma sono sicura che la mia stessa carne dovrebbe stare tre metri sotto terra a fare compagnia alla tua. Ed ora ridi di me, lo so, perché sono morta dentro mentre tu sei più vivo che mai.”
Il sole tramontava e la temperatura diventava sempre più bassa. 
Oh, se Hermione avesse alzato gli occhi al cielo. Avrebbe visto una nuvola fluttuare più veloce delle altre e dorarsi mentre si impadroniva dei raggi solari e nascondeva il Sole.
Avrebbe visto un ragazzo nella sua uniformo da Quidditch che le sorrideva.
Draco era morto, ma Hermione aveva appena visto tramontare il sole dentro il suo cuore. È così che finisce un amore : non con la morte di uno dei due, ma quando quello in vita spegne il cuore. 
Con l’ultimo battito tramonta l’amore. E il sole.