● [蘭] ●
Affido alle tue mani pazienti
il fiore del mio peccato;
mi precludo alla primavera
che naviga
nella luce di un umido mattino,
al di là dei monti gelati
dell’inverno nostro morente.
Giaccio nella terra spaccata,
carezzata dal vento caldo
del sud. Un labile sospiro.
Un’attesa
che s’intreccia alle corolle
socchiuse delle rose
che godiamo giorno per giorno.