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Autore: naufraga_distratta    01/02/2013    2 recensioni
Qual è la tua impressione del passaggio?
Quale "passaggio"?
Quello dalle elementari alle medie!
Ah capisco!
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le elementari, un ambiente che, essendo già iniziate le medie da qualche settimana, mi sembra quasi volato via, anzi, che non sia mai esistito.

Due settimane sono più o meno poche, ma la mia mente si sta più organizzando per le medie senza giustamente pensare ad altro.

Come sempre la mia testa fa di testa sua: non vorrei mai dimenticare le elementari; oltretutto sono state il primo ostacolo che abbiamo dovuto affrontare. E' come se la parte principale della vita inizi da lì, come la storia è cominciata dall' invenzione della scrittura: tutto il resto, prima delle elementari, è solo preistoria.

Un testo sulle elementari non dovrebbe forse parlare delle difficoltà che abbiamo avuto, o se le prof, correttamente le maestre, erano simpatiche? Non so. So solo che mi dispiace avere un vuoto di memoria. E il brutto è che non ci si può nemmeno ricordare della nostra vera nascita, quando si esce strillando dal pancione. Solo i nostri genitori hanno quei ricordi nel cuore, noi non possiamo sapere: a meno che da un racconto della propria mamma e da una fitta fitta immaginazione, ci si può immedesimare e ricordarsi della nascita.

Ma qualcosa me lo ricordo di sicuro...Ad esempio i primi giorni, della prima classe: ci sentivamo tutti al centro dell' attenzione, ma in fondo non eravamo così importanti dal punto di vista di quelli più grandi.

La maestra che ci ha guidato per ben cinque anni e di cui riservo un ricordo particolare, è Teresa: severa ma allo stesso tempo molto comprensiva, si metteva quasi sempre nei nostri panni e così trovava spesso il modo di capirci. E poi non sarebbe giusto avere una maestra leggera, e non capire il programma di classe. Una maestra deve rispettare il proprio lavoro ed insegnare tutto correttamente.

Una peste, proprio una peste: la ero particolarmente da piccolina; non mi facevo mai gli affari miei, non riflettevo ed ero sempre distratta; ma ancora peggio quando la maestra mi sgridava ripetevo che mia madre non mi avrebbe messo in castigo, due minuti e avevo riempito la classe di lacrime, e la maglia della maestra, che cercava in qualche modo di farmi riflettere.

Piccoli e spaesati: gli altri alunni ci sembravano dei giganti, ma non ci lasciavamo sottomettere, e come tutti i bambini correvamo subito dalle maestre per spifferare tutte le sciocchezze che avevamo subito. Oltretutto eravamo quelli definiti inferiori, come tutti quelli che passano in prima elementare, ed era logico che non ci avrebbero lasciato stare, stuzzicandoci ogni momento. E l'intervallo era il caos, ma in fin dei conti completava i primi giorni, i primi mesi, era proprio la ciliegina sulla torta: avevamo un piccolo corridoio tutto per noi, non ci piaceva affatto mischiarci con gli altri.

Sono ancora stordita dagli strani giochi che facevamo nel poco meritato ma lunghissimo intervallo: uno faceva il padrone e tutti gli altri i cagnolini a spasso legati da un guinzaglio imitato da sciarpe. E il risultato erano il pavimento pulito con i pantaloni perchè gattonavamo sempre a terra, e un giro di lavatrice, naturalmente non apprezzato dalle madri, dei nostri vestiti.

E un finale sicuro è questo: medie, elementari, superiori... sempre scuola è...e non ci sembrerà stimolante, ma godiamocela finchè c'è, in senso un po' sforzato, perchè dal mio punto di vista quando finiremo il nostro percorso di apprendimento ci sentiremo troppo adulti, e le elementari, ancor di più l'asilo, saranno solo una lieve sfumatura della nostra vita.

  
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