Every you, every me
Prompt #29:
Doing something sweet
Come noto,
non potevano dirsi molto
propensi ad essere apertamente affettuosi l'uno nei confronti
dell'altro.
I
gesti teneri che si scambiavano erano per lo più segreti -o rari-, di
conseguenza il loro "album dei ricordi" non
era di certo vasto o roseo...
Anche
se, a dirla tutta, tra i due quello che più si prestava a compiere
silenziose azioni premurose nei confronti dell'altro era inaspettatamente Aomine.
Tale
circolo vizioso era iniziato quando il giovane, dopo la partita alla
Winter
Cup contro il Seirin, aveva notato quanto fossero consunte le scarpe di
Taiga.
Quindi,
senza dare spiegazioni e senza un'apparente ragione, aveva chiesto a
Satsuki di accompagnarlo a comprare un nuovo paio di scarpe,
ritrovandosi con
delle Jordan che non aveva mai avuto intenzione di acquistare per sé.
Infatti,
il ragazzo non aveva la minima idea di come consegnarle a Kagami,
ancor meno sapeva in quale modo avrebbe potuto evitare di passare per
un
idiota, per un rammolito o per uno stupido a causa di un simile gesto
che lui
stesso stentava a comprendere...
Fortuna
che quella volta la sorte aveva deciso di sorridergli, ed era riuscito
a far passare quell'acquisto come un bizzarro scherzo del destino: le
scarpe di
Taiga si erano rotte, non ne aveva trovate di nuove da nessuna parte e
chissà
come mai lui, proprio
Aomine, ne
aveva comprato un paio qualche giorno prima..!
Aveva
anche fatto in modo di giocarsele in 1 on 1, però Kagami s'era fatto
battere, quindi Daiki aveva calato parte della maschera e, mostrando la
sua
generosità sotto una cera di disinteresse e strafottenza, gli aveva
dato le
scarpe, rispondendo a quello che era stato il suo impulso iniziale:
trovare un
modo per consegnarle a Taiga senza alcun imbarazzo.
Kagami
non l'aveva mai saputo e Daiki avrebbe preferito mandare giù la lingua,
piuttosto che ammettere una simile debolezza.
Quindi,
quando in inverno sceglieva di farsi una doccia ghiacciata per non
finire l'acqua calda, quando si svegliava durante le notti più fredde
per
coprire con un'altra coperta il compagno o, ancora, quando con finta
supponenza
lo aiutava in letteratura giapponese, Aomine si limitava ad alimentare
dei gesti
fatti di una nascosta dolcezza che rinforzavano l'equilibrio delicato
del loro
rapporto, renedendolo più bello ed assai meno burrascoso.
[373 parole]
Ed ecco il penultimo capitolo! uwu
Spero vi sia piaciuto, non volevo scrivere nulla di troppo melenso, visto che non si addice molto ai due, quindi ho preferito qualcosa di dolce, sì, ma di più nascosto...
E poi mi piace pensare che le scarpe acquistate da Aomine fossero state sempre destinate a Taiga!
Well, domani avremo l'ultimo capitolo!
#30: Doing something hot.
Grazie per le letture!
See ya!
Iria.