NOTA: La shot si colloca immediatamente dopo la battaglia mentale tra Aro e Alice.


Ti sei chiusa lì dentro subito dopo esser rincasati. Con la scusa di volerti stendere ti sei congedata dagli altri – approfittando anche del fatto Jasper fosse andato a caccia con i cugini irlandesi – per chiuderti nella vostra camera.
Sei esausta, spossata, ma non riesci a riposare.
Sai benissimo che – una volta chiusi gli occhi anche solo per un istante – rivedresti quelle scene all’infinito. La testa mozza di tuo padre, tuo marito soffrire a causa di Jane, fratelli e lupi morire. Non sei ancora pronta a rivivere tutto quel dolore, però. Ancora una volta ti chiedi come hai fatto a non vacillare di fronte ad Aro, a non cedere davanti a quegli occhi in grado di scrutare a fondo anche gli animi più restii ad aprirsi.
Sospiri e ti rigiri nel letto, cercando una risposta a quel malessere che non ne vuol sapere di lasciarti, poi senti quel respiro e un peso appoggiarsi sul materasso.
- Stanca? –.
Jasper si stende accanto a te, passandoti subito una mano attorno alla vita.
Annuisci, sfiorandogli la gola con un bacio.
- Un po’ – ammetti, chiudendo gli occhi e godendoti il profumo di bosco che pare avere impregnato i capelli biondi dell’altro – Andata bene la caccia? –.
Cerchi di sviare l’argomento pur sapendo che con lui queste manovre non servono, che non ti lascerebbe mai sola con pensieri che potrebbero farti del male.
- Freaky – mormora lui, sfiorandoti la tempia con le labbra – Che hai visto? Che gli hai fatto vedere? -.
Sospiri, odiando te stessa per essere così dannatamente debole e odiando lui per essere in grado di leggerti così a fondo.
- Tutto questo odio non va bene – lo senti mormorare, mentre con la mano libera ti carezza la schiena.
Poco a poco senti la pace invaderti e sorridi.
- Avevamo detto… - inizi, per ricordargli il patto che avevate sigillato anni prima.
- Per una volta faremo un’eccezione – risponde lui continuando a infonderti calma.
Rimanete in silenzio per quello che pare un tempo infinito, stretti l’uno all’altra.
- Ti va di parlarne? – incalza nuovamente lui – O devo chiedere a Edward un favore sottobanco – sbuffi facendolo sorridere, prima di alzarti sui gomiti e sfiorargli le labbra con un bacio.
- Jasper Withlock Hale sei impossibile – borbotti, prima di prendere un respiro – Ho visto solo quello che sarebbe successo… morte, distruzione, dolore – ti mordi un labbro.
Un gesto troppo umano per passare inosservato.
Per la prima volta dopo anni ti senti a disagio sotto gli occhi del tuo sposo, della creatura che hai scelto per l’eternità.
- Va tutto bene – lo senti sussurrare al tuo orecchio – Alice, va tutto bene – continua.
Vorresti maledire la tua condizione di immortale, vorresti tornare umana per poter piangere stretta nell’abbraccio di Jasper, vorresti che la tua dannata immobilità di fronte al tempo non ti costringesse a questo dolore sordo.
- Andiamo a farci un bagno? – mormori – Rose per una volta può lasciarci la vasca… -.
Lo senti annuire, prima di avvertire le sue braccia stringerti un po’ più forte e ritrovarti direttamente in bagno, appoggiata alla vasca che si sta riempiendo di acqua e bolle profumate.
È l’istinto che ti porta a sfilargli il maglioncino e a baciargli una cicatrice all’altezza della scapola. Istinto è quello che lo spinge a spogliarti prima di immergervi insieme nell’acqua.
E mentre ti bacia piano e tu ne accarezzi la linea dei fianchi riesci finalmente a sentire i cattivi pensieri scivolare via.
 
- Zia Alice, zia Alice! – è la voce squillante di Renesmee a destarti da quel torpore gradevole in cui eri caduta, stretta tra le braccia di Jasper.
Ti alzi ed esci dalla vasca, prima di drappeggiarti addosso un grosso telo di spugna e lanciarne uno a tuo marito che provvede quindi a coprirse.
Sospiri prima di aprire la porta e venire investita dalla piccola e dal suo affetto dilagante.
La prendi in braccio mentre lei ti getta le braccia al collo e ti sfiora la guancia con un bacio.
- Sei bagnata – ridacchia.
- Principessa – Jasper si avvicina sfiorandole il capo con un bacio – cosa succede? -.
La bimba continua a sorridere, prima di affondare il viso nel collo di Alice.
- Mi aiuti a scegliere un vestito per la festa di domani? Mamma dice che sei bravissimissima – mormora poi.
Senti improvvisamente un grumo sciogliersi all’altezza del cuore, proprio mentre la mano grande di Jasper va a stringerti il fianco.
- Certo tesoro! – annuisci, prima di poggiare la piccola in terra – Che ne dici se domattina andiamo a fare un giro per negozi, solo io te e zio Jasper? – continui con aria complice.
Renesmee pare soddisfatta dell’opzione, tanto che corre subito ad annunciare ad Edward quanto avete appena deciso.
- Tutto bene? – la voce di Jasper ti distoglie dai tuoi pensieri.
Sorridi, prima di voltarti e chiudere la porta con un calcio forte abbastanza da farla tremare.
- Tutto bene – annuisci, prima di baciarlo e spingerlo contro di te – Andiamo in camera? – mormori sulle sue labbra, sicura in ogni caso che Emmett se la stia già ghignando al piano di sotto.
Senti la stretta di tuo marito farsi più presente, mentre vi ritrovate in camera, stesi sul letto, e Jasper prende a baciarti la spalla.
- Sei bellissima – mormora prima di farsi spazio dentro di te.
Ed è durante quell’amplesso lento e bellissimo che riacquisti finalmente la certezza che tutto vada bene.
Con l’amore della tua vita al tuo fianco, quello che hai scelto per l’eternità e dal quale non ti separerai mai, nulla potrà mai andare male. Proprio nulla.
 
NOTE: premetto che questa shot si ricollega alla serie cinematografica piuttosto che ai libri di S. Meyer. L’ho appunto partorita guardando la serie con uno degli amici migliori di sempre ed ingozzandomi di patatine e schifezze. A film concluso, insomma, mi è rimasto addosso il peso delle rivelazioni che hanno investito Alice e scriverne mi è parso un buon modo per esorcizzarle. ;)