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Autore: Giny97    01/02/2013    0 recensioni
Una ragazza ed il suo migliore amico. Semplicemente amicizia o amore?
Non aspettatevi grandi cose da questa storia. volevo inventare qualcosa di semplice ed eccomi qui.
Se siete curiosi, date un'occhiata. Buona lettura C:
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1.
Primavera. Tutto sembra rinascere. Gli alberi rimettono le foglie, tutto  riprende colore, gli animali escono dal letargo, gli uccellini cinguettano. Il sole splende in cielo riscaldando ciò che è ancora freddo.
Con lo zaino sulle spalle mi dirigo verso casa, con passo veloce e costante.  Il freddo mi gela le mani nonostante indosso dei guanti. Passando per il parco vedo alcuni miei amici che parlano. Mi fermo e li raggiungo.
“Dafne! Stasera andiamo tutti a vedere un film al cinema, ti va di venire?” mi domanda Sara.
“Em…okay, cosa andiamo a vedere?”
“Hunger  Games, va bene?”
“Ok Perfetto allora a stasera!” sorrido e mi allontano salutandoli.
Arrivata a casa poso lo zaino vicino la porta e saluto mia madre. L’aiuto a preparare la tavola e dopo poco arriva anche mio padre da lavoro. Viene da me e mi scompiglia i capelli, dopodiché si avvicina a mia madre e le da un bacio. Come sono belli, dopo tanti anni ancora riescono ad amarsi come non mai. Mamma inizia a mettere i piatti così ci sediamo per pranzare.
“I miei amici mi hanno invitato al cinema, posso andare?” chiedo sperando in un si.
“Hai molti compiti per domani?” mi chiede mio madre cercando di fare il serio.
“No, devo solamente ripetere delle cose già fatte di storia” cerco di sviarmi.
“Okay allora potrai andare, ci vai da sola?” mi chiede mia madre.
“Credo che viene a prendermi  Dylan con il motorino” abbasso lo sguardo.
“Con il motorino? Ce l’hai il casco? Sei sicura che lui sappia guidare bene?” chiede mamma preoccupata.
Quanti problemi che si fa!
“Mamma tranquilla! È il mio migliore amico, dovresti conoscerlo ormai. Fidati” la tranquillizzo.
“Okay,okay. Hai ragione, sei in buone mani” dice mia madre sorridendo.
Finito di mangiare, dopo aver aiutato i miei a sparecchiare, vado in camera e accendo il pc.
All’improvviso squilla il telefono. Mi alzo di scatto e inizio a cercarlo.
“Dove diavolo sta! Ma perché lo perdo sempre non è possibile” cercando di capire da dove proviene il suono sono riuscita a trovarlo. Rispondo.
“Pronto?”
“Ciao Dà!” mi risponde una voce maschile.
“Biscotto! Ciao” dico sarcastica.
“Da quanto tempo eh? Guarda mi sei proprio mancata”
“D’altronde i biscotti sono dolci no? Tu sei dolce” ridacchio.
“Ma io sono un biscotto scaduto, non puoi mangiarmi” dice Dylan cercando di rimanere serio.
“Hai ragione meglio di no, potresti darmi il voltastomaco” scoppio a ridere.
“Spiritosa. A che ora passo da te?” domanda lui.
“Il film dovrebbe iniziare verso le 18.30…vieni per le 18?”
“Okay, per le 18 sono da te. Ciao pecora”
“Ciao bifcotto” chiudo la chiamata e butto il telefono sul letto. Decido di iniziare subito a studiare così spengo il computer e mi metto sulla scrivania cercando la voglia per iniziare a studiare. Maledetti compiti, quando diamine arrivano le vacanze!
Guardo l’orologio, le 5. Stanca di meditare su quei libri chiudo tutto e prendo il pc. Lo accendo e girovago un po’ per facebook. Il tempo passa e intanto si fanno le 5.40. mi accorgo dell’orario e inizio a correre per la stanza cercando qualcosa da mettermi. Prendo le prime cose che mi capitano sotto gli occhi e me le infilo, corro in bagno e mi trucco. Il telefono inizia a squillare, prendo e rispondo.
“Pecora cosa stai aspettando, che venga fin su perché non sai scendere le scale?” dice ironicamente Dylan.
“Perché? È davvero così tardi?” fingo di non essermi accorta dell’orario.
“No guarda, credo che entro fine serata ce la farai a metterti a lucido”
“Ho fatto, ho fatto. 2 minuti e arrivo!” dico frettolosamente.
“2 minuti. Se ci metti anche un secondo di più vengo fin su e ti porto giù a forza.”
“Non servirà! Ciaaaao” poggio il telefono vicino lo specchio e finisco di mettermi il giubbino.
Dopo 2 minuti saluto tutti e mi fiondo giù per le scale. Arrivata fuori salgo sul motorino di Dylan, mi sistemo il casco e partiamo.
“Finalmente, quasi quasi non ci speravo più” dice lui ridendo.
“Esagerato, non ho fatto poi così tardi”
“Ormai ci staranno già tutti aspettando”
Arrivati al cinema ci scusiamo con tutti per il ritardo, o meglio, mi scuso con tutti per il ritardo ed entriamo a pagare il biglietto. Dopo esserci sistemati sulle poltrone il film inizia ed io, con un pacco di pop corn sulle ginocchia, mi sistemo al meglio per godermi lo spettacolo.
  
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