Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: NGinny    01/02/2013    0 recensioni
Belinda, "ragazza asociale" che viveva in una "casa famiglia" che di atmosfera familiare aveva ben poco. Menomale che c'era quel "gay" con cui aveva un rapporto fantastico, quel ragazzo daglio occhi dolci e sofferenti, quel ragazzo che veniva schernito da tutti, quel ragazzo che la rassicurava e la incoraggiava ad andare avanti. Quello era il suo Daniel e non lo avrebbe lasciato più.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Traduzione | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo3

 

 

 

-Uffa!- troppi compiti, troppe materie.. non ne potevo più!

-Dai, mancano solo due materie ed hai finito e poi puoi uscire quanto vuoi!-

-E con chi? Se mi porti i One Direction qui va bene... esco volentieri- i One Direction era la mia boy band preferita da un anno e due mesi, avevo la stanza tappezzata di poster e uscivo pazza per Niall.

-Chiiiii? Chi sono questi?? Se fanno la tua felicità te li porto subito- sorrise.

-Sono cantanti, non me li puoi portare hahah però grazie- e mi abbracciò. Perchè quell'abbraccio se mi trattava male?? perchè non mi capiva e poi mi abbracciava? Quella donna era tutta strana però in fondo le volevo bene e lei voleva bene a me.

-Sai- incominciò e mi fece segno di sedermi -non ho mai avuto una figlia, ecco. Tu sei quel genere di figlia che ho sempre desiderato. Mio marito è morto e so cosa si prova a perdere qualcuno di importante come è successo a te, i tuoi genitori erano delle persone fantastiche, ero molto amica di tua mamma per questo ti hanno lasciato qua. Lo so che non è il massimo come casa, ma in te rivedo tua mamma e vedo una bellissima ragazza diciassettenne con un talento meraviglioso, per questo ti prego non mi lasciare- era stato un bellissimo discorso, tanto da farmi scendere qualche lacrima -ti voglio tanto bene anche se non te lo dimostro- -Anche io- disse flebilmente con la voce interrotta dal pianto. -Cate, ieri mi ha chiamato la maestra privata di mia sorella, mi ha detto che lei parla sempre bene di me e che si sta sempre rintanata nella sua stanza a piangere, un po' come me e mi ha detto se mi volevo trasferire la però non lo so..- -Senti, fai quello che ti dice il cuore, ci potremmo sempre sentire anche se non è la stessa cosa però sappi che anche se sei distante da me e se hai bisogno chiamami quando vuoi, anche la notte- -Non me ne vado-.

 

 

Mentre scendevo le scale per andare alla mensa sentì un gridolino, pensai fossero le scale mal ridotte. Ma all'urlo -aiutooooo!- cambiai subito idea. Mi diressi verso dove avevo sentito quel grido e trovai Daniel disteso a terra e quattro ragazzi che gli tiravano calci e pugni.

-Che avete contro di lui cazzo?? Vi ha fatto qualcosa??-

-Ecco l'asociale verginella, meglio che ce ne andiamo sennò racconta tutto a Cate-

-Ecco meglio che ve ne andate e non fatevi più vedere perchè quei pali ve li ficco nel culo!-

 

-Daniel, come stai?-

-Ti prego portami in infermeria, mi hanno tirato un calcio nella guancia e ora mi sanguina la bocca-

era combinato malissimo, aveva lividi e ferite dappertutto, chiamai anche la sua maestra che arrivò all'ospedale del palazzo in un lampo, ci teneva davvero a lui.

 

 

Aspettavo con ansia in attesa di un medico. Era la dentro da due ore e mezza ed io ero abbracciata a Cate mentre la maestra di Daniel era la, che piangeva a dirotto.

-Non ti preoccupare, andrà tutto bene Louise- -Ho paura...-

Cinque minuti dopo. Eccolo la, il dottore con il suo camice bianco e le sue labbra incurvate in quello che sembrava un sorriso.

-Allora- tutti eravamo ad ascoltare il medico con attenzione -ha avuto un piccolo trauma, niente di importante. Solo non lo fate avvicinare ai bulletti dell'orfanotrofio.. e tu- disse indicando me -Stagli vicina, anche se non lo conosci bene. Nel sonno ripeteva il tuo nome.. non lo abbandonare-

-Mai!- dissi emozionata.

 

 

 

 

-Bely, sveglia! Abbiamo un po' di storia da fare stamattina!-

-Ehhy, ancora cinque minuti- Odio la mattina e odio studiare, sopratutto la storia. Non ha importanza, non mi interessa cosa è accaduto cent'anni fa, a me interessa cosa accadrà in futuro.

 

 

-Cosa hai stamattina? Non riesci proprio a concentrarti- -Voglio andare da Daniel, dirgli che io sono con lui, che non mi interessa se è omosessuale, o qualunque cosa sia.. voglio essere sua amica. Non ho un amico da quando i miei sono morti e non mi ricordo manco cosa significa averne uno, essere amica di qualcuno... mi rende diversa, mi fa sentire speciale -Oh cucciola, vai.. ti lascio la mattinata libera!-

-Grazie, ti voglio un mondo di bene- ed in un lampo ero nella sua stanza.

 

 

-Ciao - fece per aprire la bocca ma io lo interruppi subito -mi dispiace, per tutto. Ma sappi che io sono qui con te, non mi interessa niente delle cose che dicono gli altri.. io voglio te come amico, Daniel. Non mi interessa se sei gay.. non mi importa niente! Non ho un amico da almeno 11 anni, qua sono tutti crudeli ed io non voglio avere a che fare con loro, sono la verginella asociale da almeno cinque anni e so cosa si prova ad essere lo zimbello di tutti, nessuno mi ha mai parlato in questa casa di merda! Tu sei stato l'unico, se non ci fosse stato quello scontro tra noi due a quest'ora sarei in camera a piangere come una deficiente, non sarei qua..Anche se non ti conosco bene, so che sei un ragazzo speciale.. non voglio che tu soffra perchè ci sono passata anche io.. e insieme ci passeremo e scapperemo da questo inferno.. TI VOGLIO BENE- e in un attimo ci stringemmo in un abbraccio.

   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: NGinny