Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni
Segui la storia  |       
Autore: readingsmydrug    01/02/2013    6 recensioni
Le pagine del libro si stavano sfogliando da sole, velocissime, quasi spinte da un vento che però nella stanza non c’era.
La carta bianca cominciò ad illuminarsi sempre di più fino a che fui costretta a ridurre gli occhi in due piccole fessure per non rimanere accecata.
Poi, di colpo, tutto cessò. La luce bianca e luminosa cominciò ad affievolirsi fino a spegnersi completamente; osservai il libro appoggiato sul mio letto: era aperto sulla prima pagina.
All’inizio sembrò non dovesse succedere niente e feci quasi per riprendere a respirare a respirare regolarmente, quando sulla pagina iniziarono a comparire delle lettere in inchiostro nero scritte in corsivo elegante:
“Tu sei l‘unica.”
Genere: Fantasy, Sentimentale, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Chapter 1.


Tutte le mie compagne di classe avevano già organizzato la loro festa per i sedici anni da mesi, anche se mancava ancora tanto alla data dell’evento, la mia festa invece sarebbe stata il giorno seguente e non sapevo nemmeno cos’avrei mangiato per colazione.
Mi trovavano strana, non capivano come poteva fregarmene così poco del mio compleanno. Beh, semplicemente non mi interessava. Non avevo molti amici e di fare una festa invitando solo quelli falsi non mi andava proprio a genio.
Probabilmente sarei andata da Joe’s con Frannie e ci saremmo mangiate una giga-pizza con le patatine, magari ci avrei messo sopra due candeline con il numero 1 e 6 sopra, così, giusto per fare un po’ di scena. Sorrisi all’idea decisamente buffa.
Continuai a camminare con le mani infilate nella tasca della felpa, la testa bassa, gli occhi fissi sul cemento ancora bagnato.
Respirai a fondo, facendomi entrare nei polmoni l’odore di pioggia di cui l’aria è intrisa.
Poco prima avevo deciso di andare a fare una passeggiata ed ora ero sulla strada di casa.
Alzai lo sguardo davanti a me, quasi d’istinto, non so perché: non avevo sentito nessun rumore, ma fu più forte di me.
Un brivido simile ad una fredda scossa elettrica percorse tutto il mio corpo obbligandomi a smettere di camminare. I miei occhi si puntarono su un ragazzo che mi stava venendo in contro.
Indossava un paio di jeans sul marroncino e un cappotto grosso. Le mani nascoste dentro le tasche, i capelli mediamente lunghi e castani scuro si appoggiavano ribelli un po’ a casaccio sulla testa dando forma ad una pettinatura particolare ma che a lui stava benissimo. Il suo sguardo, che prima, come il mio, aveva rivolto tutte le sue attenzioni all’asfalto si alzò verso di me ed incontrò il mio.
Forse fu solo un impressione, ma mi sembrò che i suoi occhi si fossero aperti un po’ di più nel vedermi. Aveva gli occhi color nebbia, arrossii sotto il suo sguardo profondo e tornai ad abbassare la testa.
Continuammo a camminare fino a che non ci incrociammo.
Quasi a farlo apposta, in quel punto il marciapiede era più stretto a causa di un materasso abbandonato ai piedi di un cassonetto dell’immondizia così fummo costretti ad avvicinarci l’uno all’altra per passare. Le nostre spalle si urtarono e, di nuovo istintivamente, ci girammo l’uno verso l’altra ed ebbi il piacere di guardare nuovamente quegli occhi pieni di mistero e di fascino che mi lasciavano quasi senza fiato.
Lui mi toccò un braccio ed ebbi quasi paura a respirare.
“Mi dispiace, ti ho fatto male?”
Chiese lui con una voce profonda, suadente e dolce allo stesso tempo.
Scossi la testa imbarazzata.
“No, non mi sono fatta niente... Non ti preoccupare.”
Lui mi sorrise gentilmente e lasciò il mio braccio, il che mi fece provare un orribile sensazione di vuoto. Mi girai anche io, lui mi prese per le spalle e da dietro mi sussurrò all’orecchio: “È stato un piacere rivederti, Angela.”
Mi pietrificai.
Rivedermi? Come faceva a sapere il mio nome?
Mi voltai di scatto, ma non c’era nessuno. Solo l’asfalto bagnato su cui avevo camminato poco fa, anche il materasso era sparito.
 
È stato un piacere rivederti, Angela...

“Hey! Angela! Mi stai ascoltando?”
“Uh? Cosa? Certo!” Risposi afferrando un trancio di pizza facendo cadere come minimo dieci patatine nel piatto.
“Oh, davvero? E di cosa stavo parlando?”
“Uhm.... Qualcosa a proposito di un vestito...” Farfugliai prendendo un sorso dal bicchiere di coca.
“UN vestito? IL vestito! Era il mio vestito preferito e il mio gatto ci si è fatto le unghie sopra! È una tragedia!”
“Una vera tragedia...” commentai sovrappensiero dando un morso al trancio che avevo in mano.
...rivederti...

“Lo so! Quel vestito mi era costato  un capitale! E per di più.... Angela?”
Angela....

“Angela!”
“Uh? Scusa Frannie! Ho la testa da un’altra parte...”
“Sì, l’ho notato. È così da ieri sera. Si può sapere che ti prende?”
“Niente di importante... davvero.” Risposi tornando a mettere la fetta di pizza nel piatto. Non avevo fame.
“Okay... Allora: tu l’hai visto quello nuovo?”
“A chi ti riferisci?”
“Hanno assunto un ragazzo, fa il cameriere! È bellissimo, davvero! Spero che ci sia anche oggi, così riusciamo ad attaccare bottone buttandogli lì il fatto che è il tuo compleanno, che ne dici? Sono riuscita a leggere sulla cartellina della sua maglietta che si chiama Harold. È un nome così da bravo ragazzo... Pensi che...”
Scoppiai a ridere.
“Che c’è?”
“Quanto parli! Deve averti davvero colpita questo ragazzo! Come hai detto che si chiama?”
“Harold.” Rispose lei facendo un gesto deciso con la testa e incrociando convinta le braccia al petto.
Un brivido simile a quello della sera prima mi percorse tutto il corpo.  Non conoscevo nessuno con quel nome, eppure mi sembrava così familiare...
“Scusatemi, avete finito la pizza? Posso portare via i piatti?”
Lo sguardo di Frannie si illuminò di colpo. I miei pensieri si fermarono per un istante, quella voce celestiale mi fece rilassare, poi però mi irrigidì: era la voce di ieri sera! La voce del ragazzo dagli occhi color nebbia...
Mi voltai verso il cameriere.
“Tu! Ma... Cosa...”
“Oh, ciao Angela! Buon compleanno!”












BUONSALVE c:
Sono tornata per scartavetrarvi le ovaie c:
Eccovi il primo vero capitolo di Angel. Beh, spero vi piaccia :3 In questo capitolo esce dall'ombra un ragazzo misterioooosoooo dite che questo ragazzo condizionerà in qualche modo la vita di Angela? Se sì, in modo positivo o negativo? Oppure è solo un personaggio secondario che ho voluto inserire nel primo capitolo tanto per far salire la curiosità in voi?
MISTERO.
Già, chi può dirlo? Muhahahahahaha.
Oh, non avevo intenzione di postare il primo capitolo così presto ma c'è una mia amica di cui non farò il nome (MARGHERITA) che ha insistito per leggere il seguito della storia, perciò eccolo qui :3
Ora che ne dite di lasciarmi una piiiiiiccola recensione giusto per farmi sapere che ve ne pare di questa seconda merdina qui? çç Ve ne sarei davvero grata, ci tengo al vostro parere u.u
Ora mi dileeeeguooo.
#peace
PS: non so perchè, ma ad un certo punto la storia si sposta un po' a sinistra e non riesco a sistemarla '-' chiedo umilmente perdono çç
  
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Angeli e Demoni / Vai alla pagina dell'autore: readingsmydrug