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Autore: Akrois    23/08/2007    6 recensioni
[Perchè i panni sporchi, si lavano in famiglia]
ci è dato sciegliere tutto, nella vita.
solo una cosa non potremo mai e poi mai, cambiare.
la nostra FAMIGLIA.
[ - Yuri-Chan, è normale che tu sia preoccupata per Haruka…
- Chi sarebbe preoccupato per chi? Io mi preoccupo solo per la condizione politica mondiale, sai? ]
Genere: Romantico, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Itachi, Altri, Neji Hyuuga, Shisui Uchiha
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Family

Family.

[Perché I Panni Sporchi Si Lavano In Famiglia]

Cap 01

Immancabilmente

Finché non dormivano tutti, non poteva stare in pace.

Era ovvio.

Anzi, no, era matematico.

Un Itachi undicenne si metteva a sedere sulla veranda.

Ti sedevi pensando “finalmente solo!” e...

- Itachiiiiiiii!-

Io era una graziosa ragazza.

Era alta e slanciata, vantava i capelli e gli occhi neri tipici del clan Uchiha.

Aveva 16 anni, era una chunin e il suo sogno era d’insegnare all’accademia Ninja.

Aveva delle forme invidiabili e una...

Parlantina invidiabile.

- Io..-

- ciao! –

Lo salutò come soleva fare lei.

In maniera sexy.

Sapeva di essere bella, e sapeva come piacere.

- non attacca, Io. –

- bh, io ci ho provato. –

Commentò lei, sorridendo e sedendosi accanto a lui.

- ascolta..è passato a trovarti Shisui.. ma non ti ha trovato. È passata a trovarti quella tua amica..quella..oddio...-

Io si tirò un paio di pacche sulla fronte, cercando di ricordarsi.

- come si chiama...-

- Yuri?-

- si! Lei! Voleva vederti, ma non c’eri...poi ti ha cercato Kakashi, ma non c’eri. Ti ha cercato Ichi, ma non c’eri..-

Lo squadrò.

- in sintesi: che ne dici di renderti reperibile, che so io.. due ore al giorno? Basterebbero per dare udienza ai suoi sudditi, o mio re. –

- prenderò in considerazione il tuo consiglio, Io. –

- prego caro. Ti avverto che Hana e Yume ti cercano, fossi in te me la darei a gambe levate. Casomai ti coinvolgano nei loro giochi assurdi. –

- preferirei tranciarmi una gamba, piuttosto che giocare ancora al the con loro. –

- ITACHI-CHANNNNNNNNNNNNNNN!-

- tombola. –

il commento di Io, che sparì in due secondi netti.

Le due bambine Hana e Yume, erano gemelle perfettamente i-den-ti-che.

Pettinate allo stesso modo (i capelli neri raccolti in due trecce, la frangia regolare sulla fronte) vestite allo stesso modo (due abitini rossi, col simbolo degli Uchiha) e entrambe dotate di una bambola.

Bambole leggermente inquietanti a vederle, ma era un dettaglio.

E le peggiori armi di distruzione psicologia.

Le tazzine per il the con le bambole.

Ovviamente, nella loro contorta mente di bambine gemelle, sadiche, amanti del sangue qual erano, Itachi figurava come bambola.

La voglia di ucciderle entrambe era forte ma..

Insomma..

Darsi alla fuga con qualche scusa pietosa era meno dignitoso, ma sicuramente più efficace.

Dubitava che quei due piccoli tesserini potessero morire come tutti i comuni esseri umani.

- Itachi-Chan, giochi con noi al the delle bambole??-

La richiesta, ovviamente, sempre in coro, lo fece raggelare in ogni parte del suo corpo.

- ragazze...Hana-Chan, Yume-Chan...che ne dite di andare a giocare con Sasuke-Chan?-

- ma con Sasuke non ci divertiamo!-

- è piccolo!-

- giocate con Io!-

- non ci divertiamo neanche con Io!-

- è troppo grande!-

- quindi, Goro e Ichi, niente, vero?-

- no.-

- sob. –

Itachi si sentiva lievemente incastrato.

Ma una figura si fece avanti.

Una ragazza con due katane dietro la schiena, i capelli corti, neri, e gli occhi coperti dal coprifronte.

Yuki Uchiha era cieca dalla nascita, e a occhi scoperti o coperti, nulla sarebbe cambiato.

- Yuki!-

La chiamò Itachi.

La ramazzasi voltò, visualizzando lentamente la figura un po’ sfocata, del cugino.

- che succede Itachi?-

- vuoi giocare con Hana e Yume?-

Domandò, speranzoso.

Yuki si sforzò di individuare le due gemelline.

- Yuki-chaaaaan gioca con noiiiiiiii!-

Supplicarono le due fanciulle, gettandosi ad abbracciare Yuki.

15 anni, Chunin, come sogno, quello di diventare ANBU assassina.

Percezione spiccatissima di qualsiasi suono, ricucirebbe a sentire una formica che cammina nel palazzo dell’Hokage da casa sua.

- er...sì, va bene, gioco con voi...-

Disse la ragazza titubante.

- Itachi, questa te la metto in conto. –

- ricordami di pagarti bene. –

E detto questo, se la fila a gambe levate.

Fare “Lily la Bambola” una volta, è bastato a minare la sua lucidità mentale per tutta la vita.

Comunque, non che gli Uchiha fossero tutti lì, magari!

E uno di questi pensò bene di stopparlo al volto, passandogli un braccio intorno al collo (strozzandolo)

- ehilà Tachi! Cosa fai, corri dalla tua amichetta?!-

- Ichi...mi..stai...stritolando...-

Ichi Uchiha era un jonin ventenne, che portava il coprifronte a bandana e uno stuzzicante tra i denti (in perfetto stile Genma).

- dai dai, tanto lo so che ti piace quella tipa!-

- Ichi, non è detto che un maschio frequenti una femmina solo e unicamente perché vuol mettercisi assieme, sai?-

- no, la frequenta anche per scoparci. A chi credi di darla a bereee?-

- Ichi..è piatta come una tavola. –

- ha solo undici anni, Tachi! Se buon sangue non mente, le verrà un davanzale come quello di Tsunade!-

- se, le piacerebbe. –

[Nello Stesso Momento, A Casa Hyuuga]

- tanto lo sai Yuri, per tutto il resto, c’è Mastercard!-

- Haruka, una volta ogni tanto vorrei che questa frase comprendesse l’uso della TUA di Mastercard, invece di prosciugare il mio conto in banca. –

Sbottò la ragazza, inserendo il codice della carta di credito nella sezione acquisti.

Haruka Hyuuga era un tredicenne della casata principale, era viziato, tirchio, antipatico, odioso..

Eccetera eccetera.

Insomma, c’erano una marea di buoni motivi per buttarlo tra le braccia di un pazzo assassino alla prima occasione, o di versargli tre flaconi di Valium nel the.

Ma, essendo Yuri membro della casta cadetta, ed essendo Haruka membro della casata principale, ogni tipo di pensiero omicida andava soppresso.

- okay Haruka, abbiamo comprato tutto quello che volevamo, Hiashi ci ucciderà in serata... che avevi da dirmi?-

- oh, niente di che. Hanno solo deciso che io e te ci sposeremo. –

-....-

- Yuri?-

-..................-

- Yuri, mi fai paura. –

-...........................................................-

- Yuri, riprenditi. –

- .........................................................................-

- oddio, padre, Yuri è morta in piedi!-

-....-

- il tuo stereo lo prendo io?-

- COOOOOOOOOOOOOOOOOAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA??????????????!!!!!!!-

L’urlo fece volare diversi volatili verso lidi più tranquilli. (tipo l’Afagnistan)

E terrorizzò la piccola Hinata.

E anche tutti gli altri della famiglia.

- e perché mai io dovrei sposare te, brutto cono noioso, viziato, antipatico e odioso???-

- modera i termini, o dirò a mio padre che stai avendo un pensiero ostile verso la casata principale. –

- vacca boia.-

- comunque, hanno deciso così perché io sono il prossimo capostipite, e tu sei quella che ha ereditato in più larga misura il dono del Byakugan. –

- e Neji? Neji dove lo metti? Perché non ti sposi Neji?-

- Neji non è certo genio quanto te. –

- e la mia vita andò in vacca. –

- amen. –

Era una bella giornata in fondo.

Ma era matematico, che qualcosa immancabilmente rovinasse una bella giornata.

   
 
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