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Autore: kannuki    02/02/2013    2 recensioni
[...] Il problema delle spade era il reflusso di sangue che trascinavano uscendo dalle ferite. Ti sporcava i vestiti. Era difficile passare inosservato, dopo. [...]
Caroline aveva insistito per accompagnare Stefan nel bosco ed era entrata nella cerchia dei cadaveri. Ora avevano un vampiro Originale arrabbiato, un secondo vampiro Originale furioso col primo, dodici morti da giustificare e un licantropo orfano e in fuga. Il crollo nervoso era giustificato. Una tisana alle erbe magiche col tuo 'migliore' amico, pure.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Caroline, Forbes, Klaus, Kol, Mikaelson, Rebekah, Mikaelson, Stefan, Salvatore
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Abbiamo bisogno di un insegnante di disegno all'asilo...”

Non sono bravo ad insegnare. So solo dare ordini.”

Dianna pensò che un po' di polso non faceva mai male. Giocò con i capelli, seduta in terra a gambe incrociate mentre l'artista dava gli ultimi ritocchi. “Lascia senza parole.”

Mh...”

Le piacerà di certo.”

Mh...”

Ti imbarazzi sempre, quando ti fanno un complimento?”

Mh...” rispose picchiettando il bordo duro del pennello contro la mandibola.

Quel 'mhh' stava per 'finito?' “Sei davvero bravo e pensare che a guardarti non ti davo due soldi.”

Klaus le regalò uno sbuffo di vernice sulla punta del naso.

A-ah! Molto spiritoso!” esclamò rubando una ditata di colore dalla tavolozza e minacciandolo apertamente. “Vediamo se questo ti fa ridere!”

Rebekah lo sentì irrigidirsi appena messo piede nel salotto. Provò a dire qualcosa ma l'occhiata di Elijah l'ammutolì e la fece tacere. Il vampiro tirò via il lenzuolo e Rebekah restò a bocca aperta: non seppe dire se era per il quadro o per i due 'bambini' che si facevano i dispetti dietro il paravento.

Ma che fai? Era una sorpresa!” esclamò Dianna cercando di coprire l'immenso quadro con le braccia. Klaus scosse la testa e la ragazza lo sgomitò, incitandolo a ricalcare il gesto. “Nascondilo, dai!”

Hai idea di quanto è grosso quest'affare?” sospirò mollando la tavolozza a terra.

Non lo so. Dimmelo tu.” Dianna sollevò rapida le sopracciglia e Klaus scoppiò a ridere. Oh, aveva raggiunto il suo scopo, pensò sorridendo a Elijah che continuava a guardarli in riprovevole silenzio.

Klaus provava a darsi un contegno, ma ogni volta che smetteva di ridere, riprendeva più forte di prima. Se ci fosse stata la benché minima possibilità di una voragine improvvisa al centro della sala, Elijah ce l'avrebbe spinto dentro con un calcio.

Dianna scavalcò la montagna di tessuto e si avvicinò alla ragazza che era rimasta raggelata di fronte il proprio ritratto. “Dovrebbe togliere ogni dubbio, circa il suo affetto per te.”

Rebekah la guardò, attonita e sul punto di piangere. Dianna le passò il braccio sulle spalle e sorrise. “Te ne commissiono uno. Ce la fai per il mese prossimo, imbrattatele?”

Non so fare le caricature, mi dispiace!” esclamò riponendo pennelli e tubetti di colore. Alzò gli occhi su Elijah che lo fissava con l'intento di ucciderlo e si schiarì la voce. “A te l'ho già fatto!”

Elijah l'afferrò e lo sbatté contro il muro. Porca puttana, la vernice fresca! “Ma se devo, te ne faccio un altro...”

Elijah lo lasciò di scatto e il vampiro si voltò per osservare l'entità del danno. In alcuni punti, il tratto aveva perso di consistenza. Non era un gran danno, poteva rimediare. “Ce l'hai con me, va bene. Ma non rovinare il regalo di Bekah” sibilò a bassa voce.

Modigliani diceva che avrebbe dipinto gli occhi di Jeanne solo dopo aver conosciuto la sua anima. Mi chiedo come fai a 'vederla' dopo tutto quello che hai fatto.”

Klaus pulì un pennello e gli rivolse un sorriso di sufficienza.

Elijah, basta.”

Il vampiro spostò lo sguardo sulla cacciatrice e si incupì. “Tu non immischiarti!”

Dianna batté le palpebre e il discorso che aveva preparato, svanì in un attimo.

Non entrare nelle faccende di questa famiglia. Non chiedere, non scavare nel nostro passato e soprattutto sta lontano da quest'individuo!”

Klaus alzò le sopracciglia e non commentò. Era evidente che Elijah non avesse alcun bisogno di lui.

Se spremi un'arancia cosa ottieni?” domandò la ragazza, seria seria. “Succo d'arancia. Ne latte, ne limone. La gente mostra solo quello che ha dentro e non puoi prendetela se il succo d'arancia non ti piace.”

Rifiuto la tua argomentazione sotto ogni punto di vista.”

E' un poveraccio condannato all'infelicità! Devi imparare ad avere pazienza con le creature inferiori!” sospirò alzando gli occhi al cielo.

Inferiore? Klaus la guardò male e riprese a dipingere la parete, sentendo lo sguardo di Rebekah addosso. La sbirciò dal basso e quando si rialzò, la ragazza lo abbracciò di slancio. Il vampiro sospirò e la circondò con un braccio picchiando la testa contro la sua.

Dianna li indicò con entrambi gli indici e sorrise, altezzosa. “Sei l'unico a spandere energia negativa, qui dentro.”

Sono l'unico con una memoria funzionante” sbottò prendendo la strada più breve per il giardino.

Gli uomini e i loro ormoni impazziti! Dianna gli corse dietro. “Quando ti ho conosciuto eri esattamente come lui! Arrabbiato, annoiato, frustrato e rompicoglioni! Ci hai messo un mese solo per ricambiare il mio saluto.”

Non farti imbambolare da quattro schizzi su una parete!” ringhiò, seccato per essere stato paragonato al fratello. “L'ha sempre fatto e continuerà a farlo per paura di perdere le uniche persone...”

Perché sei così arrabbiato con lui?” lo interruppe, abbassando la voce e fissandolo negli occhi. “Il suo destino è segnato, quando morirà voi sarete già morti. L'ultimo volto che vedrà, sarà quello del cacciatore che gli toglierà la vita.”

Stefan?”

... che morirà dopo di lui, discendendo dalla sua linea di sangue” concluse, mesta. “Lo sa senza saperlo, e questo pensiero lo tormenterà per il resto dei suoi giorni. Ce n'è abbastanza per ucciderlo lentamente.”

La sua abitudine di scusare sempre tutti, le avrebbe rovinato la vita.

Sono fatta così, trovo il buono nel peggiore degli esseri umani. Vi vuole bene a modo suo ma non ti puoi arrabbiare, se non lo sa dimostrare. Tu dici di volermene ma non l'hai mai detto chiaramente. Lo capisco quando mi accompagni a prendere il gelato a mezzanotte o mi compri un paio di occhiali finti perché i miei sono andati persi” continuò avvicinandosi. “Perché non sei rimasto con me? Mi avrebbe fatto piacere passare in po' di tempo insieme.”

Insieme come? Capiva l'insieme pre-confessione, ma l'insieme post-confessione accendeva la lucetta del free entry che dimorava nel cervello di tutti gli uomini. Nel suo caso, invece, poteva significare qualsiasi cosa tranne quello. “Klaus non si sforza di dimostrare niente. Ti ha fatto uscire lui?”

Sì” sussurrò dondolando sulle gambe come una bambolina. “Sei ancora arrabbiato?”

Non ti devi fidare di lui” bisbigliò prendendola da parte. “Credo sia bipolare.”

Potevi farlo controllare. Eppure ne hai avuto, di tempo!” sussurrò colpendo su un braccio. “Riusciamo a prendere la corriera delle quattro per andarcene da questo posto?”

Ho la macchina” rispose automaticamente, indicando la vettura parcheggiata nel vialetto.

Tu sì che sai come conquistare una ragazza. Vado a prendere le mie cose.”

Sono nel portabagagli.”

Dianna lo abbracciò di slancio. “Sei il migliore!” esclamò baciandolo forte su una guancia. “Ce ne andiamo, ce ne andiamo!” cantilenò saltellando verso l'auto.

E ora gli toccava un viaggio di sei ore (senza contare le pause pipì) con un doppio cheeseburger al sangue sotto il naso. L'avrebbe morsa prima del calar del sole. “Ehi, siamo invitati ad una festa.”

Lo so. Zelda mi ha mandato l'invito via sms.”

Cosa regaliamo ad una coppia di narcisisti che ha tutto?”

Un soggiorno forzato a Mystic Falls.”

Casa Gilbert

Sai cosa succede quando due individui alfa si incontrano?

Si sbranano.

O si feriscono a morte.

Ti amo...

Perdonami se non ti credo.

Aveva toccato il fondo.

Jeremy è in casa?”

E' andato a lavoro.”

Caroline si fermò sullo zerbino di casa Gilbert, infilò la mano in tasca ed estrasse un sacchetto pieno di erba magica. “L'ho rubata a Bonnie. Se entro, ce la fai a non uccidermi?”

E' la stessa roba...”

La stessa.”

Il vampiro le fece cenno di accomodarsi. Caroline, per sicurezza, si guardò le spalle. “Non sono un esempio da seguire, meglio che Jer non mi veda indurti alla consumazione delle droghe...” sospirò sfilando la giacca. “Giura sul tuo onore che tutto quello che verrà detto in questa stanza, non sarà riportato ad anima viva o sovrannaturale per il raggio di cento chilometri.”

Giuro.”

Bene” esclamò con finta allegria. “Klaus mi ha piantato. Comincia ad accenderla e poi falla girare.”

***

Piantato... non ti ha piantato...”

Era strafatta. Caroline storse gli occhi e cercò di mettere a fuoco Stefan. Vedeva la bocca muoversi e non afferrava le parole. Aveva tutta la lingua impastata di erba e scotch. Caroline fece le boccacce e si trascinò in cucina per riempire un bicchiere d'acqua.

Rebekah mi ha piantato... non mi vuole più vedere...”

Non è un buon motivo per ammazzarsi di alcool!” esclamò tutto insieme gettando un po' di acqua sui vestiti. Uff, che caldo!!

Passa...”

E' acqua... credo... fa schifo...”

So dove trovare un sacco di acqua...”

Caroline smise di sventolarsi con la rivista di fitness di Jeremy e barcollò, rimettendosi in piedi. “La-go la-go!”

Stefan la prese per il polso e la trascinò fuori, nel giardino. L'aria era ben fredda e Caroline strizzò forte gli occhi. Gli riaprì quando qualcosa di gelido la colpì sulla spalla fredda e sulle gambe. Aveva acceso gli innaffiatori... perché? La vampira crollò sull'erba gelida, zuppa da capo a piedi e lo prese in giro mentre si toglieva la maglietta, fradicio come lei. Cominciarono a ridere come stupidi e non smisero neppure quando il lampeggiante della polizia si fermò all'entrata del vialetto.

Va bene, ragazzi. Chiudete quel rubinetto!”

Il poliziotto avanzò placido verso di loro, i due vampiri si guardano e scoppiarono a ridere finché non smisero, accarezzati entrambi dalla stessa idea.

Casa Mikealsohn

L'orario non era adatto alle visite. Forse agli amanti, sperò indossando la giacca da camera e stringendo il nodo sulla vita. Caroline? Fradicia d'acqua e sporca di sangue? Che magnifica visione! La ragazza lo guardò con aria ferocemente trasgressiva, Klaus se ne deliziò finché non gli saltò addosso e lo mandò lungo disteso. Caroline si strappò la camicetta facendo saltare i bottoni e dichiarò senza tanta delicatezza che 'era suo, cosa credeva di fare, evitandola?' Klaus non replicò. Non ne aveva ne la forza, ne la voglia. Aveva voglia d'altro.

Villa Rebekah

Ma chi cavolo rompeva le scatole a quell'ora? Era stanca morta... Rebekah sbuffò e uscì dal sacco a pelo. “Stef... ti ho detto... che hai fatto?!” esclamò svegliandosi completamente. Era bagnato e i suoi vestiti recavano tracce di sangue. “Vieni dentro, qualcuno ti ha visto?” sussurrò un attimo prima di essere 'aggredita'. Stefan l'abbrancò, la sollevò e la spinse contro il muro ancora da dipingere. La baciò e Rebekah sentì il sapore di sangue sulla lingua. Oppose resistenza solo per qualche secondo, poi lo abbracciò. Ma prima lo tastò per sentire se aveva armi addosso. La pressione lo eccitò e gli fece perdere il controllo. Sì, ora ricordava perché erano stati insieme per gran parte degli anni Venti.

In un'altra città, alcune settimane dopo.
Appartamento 4 B*

E lo zucchero?

Dianna aprì la dispensa e mugolò, adocchiando l'orologio. Il drugstore era chiuso, a quell'ora, ma non poteva presentarsi senza torta a scuola. I suoi bambini ne sarebbero rimasti delusi. Sbuffò, infilò le scarpe e prese la giacca pesante. Lanciò uno sguardo alla 4 A mentre scendeva le scale, saltellò negli ultimi gradini e planò addosso all'oggetto dei suoi desideri lanciando un singhiozzo per la sorpresa. Quello era stato il contatto più intenso degli ultimi due anni. Nessuno dei due aveva più toccato l'argomento e anche le uscite infrasettimanali si erano diradate. Dianna aveva il folle desiderio di toccarlo proprio di brutto, l'argomento. E il vampiro. “Ehi... ciao...”

Era inutile evitarla, se la pensava tutto il giorno. Elijah rispose al saluto, ringraziando la sua mania di correre per le scale. Aveva avuto la scusa per abbracciarla. Dianna sorrise, imbarazzata, e si chinò a raccogliere un tubo piuttosto grande che aveva sotto braccio e che era caduto nell'urto. “Cos'è?”

E' per te. Un regalo di Klaus.”

La torta l'avrebbe comprata già fatta, prima di entrare a scuola. “Perché tuo fratello mi invia regali? Devo aspettarmi di vederlo comparire all'improvviso?”

Niklaus è pigro, da quando ha scoperto il sintetizzatore vocale non digita neppure un sms” mormorò lasciandola di mala voglia. “Le visite a sorpresa le riserva alle vittime.”

Grazie di avermelo detto...” borbottò salendo le scale dietro di lui. Ruppe la carta e stappò il tubo da disegno. C'era un foglio arrotolato, dentro.

Il disegno te lo faccio ugualmente.

Gliel'aveva promesso ma non credeva se ne ricordasse ancora. Dianna arrossì e restò a bocca aperta. Le aveva detto che disegnava solo quello che vedeva, e se il dipinto di Rebekah mostrava una giovane altera magnificamente abbigliata con lo sguardo lucente e ingenuo, il suo la ritraeva languidamente abbandonata fra le lenzuola di un letto ingombro di cuscini. Guardava dritto in faccia il suo osservatore e chiedeva di essere raggiunta. Dianna abbassò le braccia col cuore che batteva ferocemente. Elijah lo percepì chiaramente, il tumulto improvviso del sangue nelle vene. Sbirciò il disegno da sopra la sua spalla e come previsto, si arrabbiò. Aveva timore che la gioia di vivere di Dianna lo urtasse al punto di pensare di farle del male... ma a quanto sembrava, l'aveva conquistato.

Dammi il suo numero, devo insultarlo” sussurrò la ragazza, sventolandosi col foglio.

Insultalo di persona. Rebekah ci ha invitato alla festa di inaugurazione della casa, questo week end.”

Tutti gli inviti che avevano ricevuto ultimamente, erano doppi. Chi aveva deciso che stavano insieme?

Portati un bikini, la festa è in piscina.”

A Gennaio?”

E' riscaldata.”

Ah, beh. Non rischiava una polmonite fulminante. “Sta cercando di dirmi qualcosa?” insistette indicando il disegno.

Klaus riusciva sempre a lasciarle a bocca aperta, le donne. Elijah la guardò e un miscuglio di sentimenti contrastanti lo dominò per un buon minuto. “Cosa vorresti che dicesse?”

'Mi sto sposando con la bionda e adotterò una nidiata di bambini'” sussurrò, a disagio. “E' il tipo che fraintende?”

Elijah scosse la testa, assottigliando le labbra.

Ah, bene...” sospirò, sollevata. “Devo fare una torta ai bambini. Ti avanza dello zucchero?”

Nella dispensa.”

Perché uno che non mangia ha sempre il frigo pieno?”

Perché ha una vicina che dimentica di fare la spesa. Una torta fatta di cosa?”

Cioccolato” sussurrò come se si trattasse di un segreto di stato. “Con una montagna di panna e le ciliegine come decorazioni.”

Ci sono molti maschietti nella tua classe?”

Un buon cinquanta per cento.”

Le ciliegine sono robe da femmine. Smarties, vai sul sicuro.”

Perché? Erano dure. Però colorate! Dianna sorrise e gli scaraventò un bacio sulla guancia. “Genio! Corro a comprarle!”

Ora basta, pensò trattenendola e riportandola verso di se. Dianna inciampò sui propri piedi e gli finì addosso. A prescindere dai suoi desideri, c'era un motivo per cui lo teneva a distanza. Elijah la baciò ma la sensazione piacevole durò poco. Dianna abbassò il mento, esalando un sospiro combattuto. Qualunque decisione avesse preso, l'avrebbe fatto soffrire.

Elijah tirò indietro la testa e la guardò. Dianna aveva una montagna di segreti... ed ora che ci pensava, non l'aveva mai invitato ad entrare in casa sua.

Scusa, devo occuparmi della torta...” sussurrò, picchiettando il pugnetto chiuso sul suo braccio. “E devo cercare quel bikini...”

Di...”

E' un mio problema e non puoi aiutarmi a risolverlo” concluse, umettandosi le labbra ed Elijah fu certo che non si riferisse ne alla torta, ne al 'problema' confessato nel corso della festa.



*citazione di The Big Bang Theory.
Penny è nell'appartamento 4B e Leonard nel 4A :)

  
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